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Marano, la lite tra fratelli sfociata in omicidio per la divisione dell’eredità

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Marano. Forse c’è la divisione dei soldi della madre alla base della lite culminata in omicidio nella notte a Marano. Almeno 5 coltellate: così Castrese Capuozzo, 49 anni, autista di bus turistici, già noto alle forze dell’ordine, ha ucciso – secondo i Carabinieri – in piena notte il fratello, Antonio, 45 anni, meccanico. Le possibili ipotesi sul movente e la dinamica sono al vaglio della ricostruzione che stanno cercando di delineare nelle ultime ore i militari della compagnia di Marano, intervenuti sul posto dopo una chiamata della moglie della vittima che ha sollecitato contemporaneamente i soccorsi del 118, arrivati con due ambulanze ma che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. La tragedia familiare si è consumata in via Sconditi, a pochi passi dal centro della città a nord di Napoli. La lite, iniziata nell’appartamento, è proseguita all’esterno dove i Carabinieri hanno trovato nel cortile dell’abitazione senza vita Antonio Capuozzo e sul luogo del delitto anche il fratello Castrese che hanno arrestato. L’uomo, peraltro, è rimasto ferito al capo verosimilmente a causa di un colpo sferrato dal fratello con un bastone di ferro, forse in un tentativo di reazione in una colluttazione disperata nella quale però il meccanico ha avuto la peggio. Le grida hanno richiamato i vicini che sono arrivati ma non hanno potuto fare nulla per scongiurare la tragedia. Per fortuna, i due figli piccoli della vittima dormivano in un’altra stanza e non si sono accorti di quanto stava accadendo. L’aggressore è stato trasportato all’ospedale di Pozzuoli dove è stata medicata la ferita lacero contusa alla testa e dimesso con una prognosi di 8 giorni. I militari hanno ritrovato l’arma del delitto, un coltello a serramanico con lama di circa 10 centimetri, sottoponendola a sequestro. L’arrestato è stato condotto in carcere e la salma trasportata al Secondo Policlinico di Napoli per l’esame autoptico. Le indagini proseguono per delineare con esattezza il movente dell’omicidio, verosimilmente, come emerso dai primi ascolti dei testimoni e dalla ricostruzione delle ultime giornate trascorse dai due fratelli, per un dissidio di natura economica, e la dinamica precisa dei fatti. Secondo quanto hanno riferito alcuni vicini, i diverbi andavano avanti da un pò di tempo e sempre per motivi di natura economica. I magistrati della Procura di Napoli Nord ascolteranno ora Castrese Capuozzo con l’obiettivo di ottenere maggiori dettagli su quanto accaduto.

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