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Quota cento città per ‘Alfonsino’, il food delivery italiano nato a Caserta

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Tocca quota 100 citta’ “Alfonsino”, la risposta italiana ai food delivery internazionali presenti lungo lo Stivale. Il servizio di consegne di piatti a domicilio, nato nel novembre 2016 a Caserta da Giuseppe Palmiero, Carmine Iodice, Domenico Pascarella e Armando Cipriani, giovani imprenditori da un’eta’ compresa tra i 28 e i 35 anni, ha raggiunto l’obiettivo sbarcando in queste giorni nella Marche ad Ascoli Piceno. Il food delivery tricolore, con attivita’ fino a questo momento in Abruzzo, Campania e Marche, incentra il suo target commerciale sui piccoli centri con prossima azione di sviluppo in Toscana. Il quartiere generale e’ a Caserta, all’interno di uno spazio coworking. Al progetto, oltre ai soci fondatori del Sud Italia, lavora una squadra di dieci persone, tutte o quasi sotto i trent’anni alle quale vanno affiancati circa 15 soci investitori campani e 200 rider. Il servizio di consegne a domicilio, attraverso la sinergia con le attivita’ ristorative delle zone interessate, propone principalmente pizza, hamburger e primi piatti. Le ordinazioni vengono soddisfatte via Messenger. “L’attivita’ di food delivery – spiega il co-founder Domenico Pascarella di “Alfonsino”- e’ nata da una nostra necessita’. Io, con gli altri soci fondatori siamo titolari anche di una societa’ di comunicazione e nell’ora di pranzo dovevamo risolvere il problema del pasto, l’idea del food delivery e’ nata dunque da qui. Il nome, “Alfonsino”, e’ invece stato scelto perche’ abbiamo pensato che fosse piu’ affidabile agli occhi delle persone. Per il futuro pensiamo a svilupparci in Toscana e ad un’app ad hoc”.


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