Caserta e Provincia

Marcianise, cala il sipario sull’amministrazione

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Marcianise. Sembra proprio calare il sipario su un’amministrazione comunale complessa come quella che ha dovuto gestire in questi anni un territorio davvero unico nella nostra Penisola.
Un’area dove devono convivere un misto tra settori all’avanguardia nazionale come gli insediamenti produttivi dell’Area Asi da tutelare, discariche gestite per anni da un “Sistema” politico-camorristico, non certo riferibili all’attuale amministrazione, insieme ad una collettività e una cittadinanza non certo al top delle classi sociali a cui non è stata data la possibilità di evolversi nell’avanzato patrimonio industriale in cui risiede: un po’ per un atavico conflitto culturale un po’ perché non si è data a loro la possibilità di poterlo fare. Anzi sempre di più si è avvicinata all’altro stato presente ancora forte sul territorio, con migliaia di affiliati, che ancora dalla galera osa dire: Lì comando io. Veramente una situazione complessa che avrebbe richiesto una presenza di Istituzioni capaci di integrare: invece le divisioni si sono ancora più radicalizzate con in mezzo uno stimato professionista costretto a diventare “Sceriffo” perché solo a presidiare sotto un ombrellone per tutto il periodo estivo una discarica che era diventata e poi è stata il simbolo di quella mancata integrazione. Di solitudine si muore: ti rubano nell’ufficio, l’ultimo episodio che dalla cronaca ricordiamo, ti accendono la discarica sotto “il culo”, ti arriva la Dia ad ispezionare il Comune, ti accusano di aver favorito qualche lontano parente. Non si è voluto fare squadra anche per incapacità tecnica e politica di tutti gli attori in scena compresa opposizione e critici dell’ultima ora del PD. Ma adesso le Istituzioni tutte vanno e devono andare in scena loro: in prima persona, nessuno può nascondersi dietro Velardi Perché alla fine ancora nessuno ha spiegato a nessuno come la Città più industrializzata del Sud debba essere governata dal Clan Piccolo-Letizia Belforte.

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