Salerno e Provincia

La Via Crucis è un rito che intreccia Parola di Dio, storia e preghiera

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Richiama l’ultimo tratto del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena: da quando egli e i suoi discepoli, « dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli ulivi » (Mc 14, 26), fino a quando il Signore fu condotto al « luogo del Golgota » (Mc 15, 26), fu crocifisso e sepolto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia di un giardino vicino. Una tappa importante, che quest’anno a Mercato San Severino sarà figurata e realizzata in collaborazione con l’Amministrazione e le associazioni il Cantastorie, il Castello di Pandola ecc…. Le parrocchie di S. Maria delle Grazie in S. Giovanni in Parco e quella di Sant’ Antonio, con l’aiuto delle associazioni sopra citate e non solo, con il supporto dell’Amministrazione del Comune di Mercato San Severino guidata dal Sindaco dott. Antonio Somma, in particolar modo con l’aiuto dell’assessore alle politiche culturali dr.ssa Vincenza Cavaliere che ha curato anche i dettagli,  e gli alunni del Istituto Superiore Virgilio I.T.E. PANDOLA che hanno realizzato con particolari tecniche artistiche dei meravigliosi disegni raffiguranti tutte le stazioni, si sono dati da fare per dar vita  lunedì 15 aprile 2019, alle ore 20:00, con partenza dalla chiesa di San Giovanni in Parco, Via Roma, Corso Diaz, Piazza Dante, fino alla chiesa di S. Antonio, ad una emozionante VIA CRUCIS vivente. . Questa tradizione non è nata in seguito agli eventi storici che riguardano Gesù Cristo, al contrario, la sua tradizione ha dovuto attendere quasi 1300 anni, probabilmente su iniziativa dei vari ordini monastici, specie quello Domenicano e Francescano. Gli storici non sono concordi sull’inizio esatto di questa tradizione. Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l’inizio della specifica devozione a Francesco d’Assisi o alla tradizione francescana. Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro “per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem“, per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l’incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce. Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Infine, ha dichiarato l’assessore alle politiche culturali del Comune di Mercato San Severino ‘Vincenza Cavaliere’, ieri come oggi, per richiamare ancor di più la gente a pensare e a riflettere su tutto il significato della Via Crucis, abbiamo optato per la raffigurazione della stessa in maniera vivente,  facendo partecipare tutti, uomini, donne e bambini, i quali con grande interesse ed entusiasmo, si sono calati delle parti che a sorte sono state loro assegnate.

 Clementina Leone

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