Calcioscommesse, il pentito di camorra racconta l’incontro a Trieste con Izzo, oggi al Torino, per truccare una gara

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Un viaggio a Trieste insieme a Umberto Accurso, il boss dei Vanella Grassi di Secondigliano, per incontrare Armando Izzo all’epoca in forza alla Triestina per truccare una partita: il pentito di camorra Mario Pacciarelli, ex affiliato al clan napoletano ha raccontato nuovamente questo particolare nel corso dell’udienza del processo che si sta celebrando a Napoli su calcio e partite truccate per le scommesse clandestine. Secondo la Procura, la camorra – in particolare i Vanella Grassi – gestiva l’affare delle scommesse. Stamane davanti ai giudici della sesta sezione penale del Tribunale ha deposto Mario Pacciarelli: il collaboratore di giustizia ha ribadito di essersi recato a Trieste insieme al boss Umberto Accurso anch’egli imputato per incontrare Armando Izzo, il giocatore del Torino, convocato recentemente in Nazionale, che all’epoca militava nella Triestina. L’incontro, secondo il testimone, era finalizzato a condizionare una partita sulla quale poi la Vanella Grassi avrebbe dovuto scommesso. Ma l’esito dell’incontro non fu positivo e la Vanella Grassi non fece più la puntata. Anche Armando Izzo è imputato nel processo in corso. Pacciarielli ha, quindi, introdotto una serie di elementi nuovi rispetto alle dichiarazioni rese alla procura, finiti per essere oggetto di un serrato interrogatorio da parte dei difensori degli imputati. Il collaboratore di giustizia ha anche detto di essere venuto a conoscenza di altre partite truccate dal clan della Vanella Grassi: ma sul punto non è stato in grado di fornire ulteriori chiarimenti, si è limitato a sostenere di avere appreso le notizie da altre persone del clan mentre erano detenute nel suo stesso penitenziario.



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