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Mare di Coroglio e Nisida inquinato: sversamento dal collettore fognario, il Parco della Gaiola denuncia

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Un’ennesima macchia marrone e maleodorante galleggia nel mare tra Coroglio e Nisida, a causa di uno sversamento dal collettore fognario locale.

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L’eccesso di acqua da un acquazzone ha causato il sovraccarico del troppopieno della vasca di trattamento, riversando i liquami in mare senza depurazione.

Si tratta di un problema ricorrente, già denunciato più volte dal Parco della Gaiola, che rientra nella Zona Speciale di Conservazione “Fondali marini di Gaiola e Nisida” della Rete Natura 2000. Il tubo del troppopieno, completato nel 2001, si trova vicino alla spiaggia di Coroglio e un massiccio sversamento nel 2021 ha causato il divieto di balneazione per tutta la baia di Posillipo.

Le preoccupazioni del Parco della Gaiola

“La situazione è inaccettabile”, afferma Maurizio Simeone, direttore del Parco della Gaiola. “Nonostante le nostre richieste di un progetto serio per eliminare questo scempio, il Piano di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana del SIN Bagnoli-Coroglio (Praru) ha obiettivi tutt’altro che favorevoli”.

Il Parco teme che il raddoppio della portata del collettore e l’apertura di un secondo carico sulla spiaggia di Coroglio possano causare gravi danni all’ambiente marino. Inoltre, il piano prevede l’aumento della portata di scarico con una terza condotta, “sacrificando l’ultimo polmone del nostro mare”.

L’area marina ospita habitat marini di prioritaria importanza, tra cui ben tre banchi di Coralligeno, la comunità biologica più importante del Mediterraneo. Il Parco sta curando un lento ripopolamento della Posidonia oceanica nei fondali, dopo anni di assenza per inquinamento.

Iniziative di sensibilizzazione e l’appello del Parco

Per contrastare l’inquinamento e difendere il mare, il Parco della Gaiola ha promosso la giornata di sensibilizzazione “Difendiamo il Paradiso” e una petizione online su change.org, che ha già raccolto oltre cinquemila firme.

Il Parco della Gaiola lancia un appello alle istituzioni affinché intervengano per risolvere definitivamente il problema degli sversamenti fognari e tutelare l’ambiente marino di Coroglio e Nisida. La salute del mare è un bene prezioso che non può essere sacrificato.


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