Napoli e Provincia

Boscoreale, vendeva crack porta a porta: finisce ai domiciliari Gennaro Riccio

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Boscoreale – Gennaro Riccio, 30 anni, pluripregiudicato napoletano ma residente a via Passanti Scafati a Boscoreale, era stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione nella serata di sabato perchè colto in flagranza mentre consegnava una dose di crack. Gli agenti in servizio di osservazione avevano visto il Riccio uscire dal rione popolare del “Piano Napoli” per effettuare il giro delle consegne e si erano accodati all’auto. La nuova frontiera dello spaccio che avviene non più per le strade ma per consegna a domicilio, porta a porta, dove il rischio viene caricato per intero sullo spacciatore mentre l’acquirente se ne sta comodamente seduto in poltrona in attesa della consegna. Ed anche quel sabato, l’acquirente aspettava la consegna per lo sballo del sabato sera. L’acquirente era in attesa presso la sala Eurobet di San Giuseppe vesuviano. Il Riccio ne aveva fatti di chilometri pensando di non essere seguito da nessuno ed in tutta tranquillità era andato ad effettuare la consegna.I carabinieri, conoscendo il territorio del Piano Napoli oltre a setacciarlo minuziosamente cercano di intercettare il nuovo modo di rifornimento. Operazione più complessa che richiede la conoscenza dei pregiudicati che lavorano sistematicamente nel mondo della droga. Ed infatti, i militari conoscevano Gennaro Riccio, già schedato nei database investigativi ed acquisito al territorio di Boscoreale dai nuovi sistemi di rifornimento ed hanno seguito passo passo i suoi spostamenti perchè sapevano che il giovane era solito spacciare.Il Riccio è stato bloccato alla rotonda dei passanti a Boscoreale, dopo che aveva ceduto a un acquirente 0,3 grammi  di cocaina dietro corrispettivo di 20 euro. L’assuntore all’atto dell’intervento dei militari ha cercato di scappare e di disfarsi della droga ma i carabinieri lo hanno bloccato e segnalato alla Prefettura. I militari hanno successivamente bloccato anche il pregiudicato rinvenendo nello scantinato condominiale 10,6 grammi di cocaina crack suddivisa in 36 dosi oltre a due bilancini.Nella giornata di oggi  Riccio Gennaro è stato portato al cospetto del giudice monocratico, dott.ssa Fernanda Iannone e giudicato per direttissima.Il pubblico ministero, dott.ssa Nuzzo aveva chiesto la misura cautelare in carcere visti i precedenti specifici.La difesa di Gennaro Riccio, affidata all’avvocato Gennaro De Gennaro ha puntato la sua strategia difensiva sulla equivocità degli indizi in ordine alla detenzione al pregiudicato dei 10 grammi di cocaina, chiedendo al giudice di respingere la richiesta di custodia cautelare in carcere.Il giudice del Tribunale di Torre Annunziata accogliendo le richieste del difensore ha applicato una misura meno gravosa ovvero gli arresti domiciliari, diversamente da quanto sostenuto dal pm che aveva affermato che il Riccio faceva parte di un sistema consolidato e collaudato di spaccio di tipo professionale, assai pericoloso e remunerativo, visto che elude facilmente i controlli del territorio, operando consegne a domicilio.La nuova frontiera dello spaccio dove il “rischio” per lo spacciatore è un rischio calcolato ovvero quello di una condanna minima per il porta a porta.

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