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Napoli, l’anziana uccisa in casa ha aperto la porta a persone che conosceva

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Napoli. Ha aperto la porta a qualcuno che conosceva perché gli investigatori non hanno trovato segni di effrazione ne sulla porta d’ingresso nelle sulle finestre. Gli investigatori stanno cercando tutte le tracce possibili per ricostruire cosa è accaduto nell’appartamento al terzo piano di via Santa Lucia a Filippini al civico 176. Sono stati infatti il marito ed il figlio a ritrovare il corpo senza vita dell’anziana Stefanina Fragliasso legata ed imbavagliata alla periferia di Napoli. Secondo quanto al momento accertato dai carabinieri, i parenti della donna si erano allontanati da casa per circa un’ora e trenta: al rientro la scoperta di quanto accaduto. I primi rilievi non avrebbero segnalato segni di effrazione. La donna aveva caviglie e polsi legati con nastro da imballaggio, lo stesso che le chiudeva anche la bocca ed era stesa sul suo letto. Intorno, la stanza a soqquadro con i cassetti aperti e oggetti sparsi e rovesciati. L’ipotesi principale dei carabinieri é quella di una rapina finita male. Sono intervenuti oltre al medico legale, ed il sostituto procuratore di turno, i carabinieri della sezione Scientifica. Gli investigatori stanno cercando di capire se la signora sia stata picchiata o gravemente ferita prima di essere lasciata sul suo letto ancora legata. In queste ore i carabinieri stanno ascoltando alcuni vicini di casa per appurare se nei giorni scorsi ci siano stati dei movimenti sospetti nei pressi dell’edificio e se qualcuno ha sentito rumori strani provenienti dall’abitazione durante la mattinata. Si cercano anche telecamere di sorveglianza pubbliche e private nelle vicinanze. L’abitazione si trova in una stradina tra via Alessandro Volta e via Emanuele Gianturco, nel rione Sant’Erasmo, nella periferia orientale di Napoli, a pochi passi dal popoloso quartiere Mercato.

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