Napoli, Ancelotti sale in cattedra

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Il Napoli puo’ vincere il campionato o una coppa europea ma deve crescere e farlo con passi proporzionali alle proprie gambe”, e ancora: “Qualcosa contro il razzismo nel calcio e’ migliorato ma si devono fare tanti passi, credo che ora ci sia la consapevolezza che quello del razzismo e’ un problema che va risolto”. Carlo Ancelotti sale in cattedra due volte a Roma, prima all’Universita’ Tor Vergata e poi alla Luiss, condividendo con gli studenti l’esperienza sul campo, le ambizioni da tecnico super vincente e le speranze per un calcio migliore. In primo piano il futuro del Napoli e il suo ruolo da anti-Juventus in un campionato che va verso l’ottavo scudetto consecutivo dei bianconeri. La distanza tra le due squadre e’ chiara dalla classifica, ma Ancelotti non accetta si parli di un Napoli nel limbo: “Il Napoli nel limbo mi sembra una parola grossa – dice – a parte la Juventus se il Napoli e’ nel limbo allora le altre dove sono? Il Napoli nell’ultimo periodo e’ sempre stato ai vertici del calcio italiano, negli ultimi 12 anni ha fatto dei passi da gigante, tra le prime squadre d’Europa, questa squadra e’ molto vicina a raggiungere un risultato sportivo importante. E’ una societa’ sana, che ha un progetto chiaro, investe in base a quello che ricava, se io sono andato ad allenare il Napoli e’ perche’ condivido questo progetto”. Messaggi chiari ai tifosi anche in chiave mercato visto che il tecnico ricorda come il club investa su giocatori “giovani ma gia’ forti come Fabian Ruiz e Meret”. Ma al centro delle discussioni anche la battaglia sul razzismo negli stadi: “All’estero sono molto avanti rispetto a noi ma qui c’e’ stata l’opportunita’ di fare qualcosa, si sono svegliate le coscienze, le campagne le puoi combattere se hai supporto, c’e’ stata una sollevazione generale. Nelle infrastrutture siamo indietro, in Europa gli stadi sono stati quasi tutti rinnovati, a livello ambientale ci sono ancora sussulti di violenza, ignoranza, maleducazione, cose che sono state debellate ovunque. In Inghilterra non sono stato mai insultato, in Francia nemmeno, in Italia c’e’ ancora troppa gente maleducata, bisogna migliorare”. Domani Ancelotti togliera’ la cravatta e tornera’ in tuta a Castel Volturno a preparare le sfida alla Roma: in attesa che tutti i giocatori tornino dalle nazionali, il tecnico comincera’ ad affrontare il rebus centrocampo dove solo Callejon, Allan e Zielinski sono in piena forma. Da verificare le condizioni di Fabian Ruiz, reduce da una forte influenza, ma anche i tempi di recupero di Insigne.

Meret: 6. Incolpevole sul gol, disarmato dal pessimo comportamento della difesa che lascia tutto solo Cerri a due passi dalla porta. Inoperoso e non costretto a parate difficili per quasi tutto il resto della gara. Di Lorenzo: 5. Cerca disperatamente di chiudere su Cerri sulla...

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