Napoli, spari ai Tribunali, Di Matteo: ‘Non molliamo’

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Napoli. Per Salvatore Di Matteo, uno dei quattro eredi che gestisce la storica pizzeria di via Tribunali “Non è stato un atto intimidatorio anche perché, se lo fosse, lo avrei già denunciato. Più che altro rappresenta un segnale che impone una risposta all’insegna della maggiore sicurezza”. I 13 colpi di pistola hanno quindi scosso la famiglia Di Matteo ma non certo intimiditi. La storica pizzeria occupa 30 persone. Spiega Salvatore Di Matteo ai tanti cronisti che sono accorsi stamani: “Proprio qui, a questo incrocio, si sono verificate numerose ‘stese’, come le chiamate voi. E anche questa potrebbe esserne una; solo per una coincidenza potrebbe essere stata colpita la saracinesca del locale. Rimane il fatto che per noi, come per altri noti colleghi pizzaioli colpiti in precedenza, quando si colpisce un luogo noto la cosa fa clamore. Una volta noi, una volta una signora affacciata al balcone, una volto un passante: credo che non ci sia più bisogno di altri episodi perché la politica intervenga”. Di Matteo spiega che “stasera non so se apriremo. Non per paura, ma perché la cosa ci ha turbato. Si tratta di una violenza che non ci appartiene e di un episodio che dobbiamo ancora metabolizzare. Siamo qui da generazioni. Non scappiamo ma qualcuno ci deve aiutare a rimanere”. Sulla vicenda è intervenuto anche Giampiero Perrella, presidente della IV Municipalità:  “Il centro storico di Napoli è in mano a bande criminali. Gli episodi ormai si verificano puntualmente di notte quando la presenza delle pattuglie per strada si riduce. Questa volta i proiettili hanno colpito la storica pizzeria Di Matteo di via Tribunali, ma è da tempo che ormai l’intero quartiere è preda di questi atti criminali. La camorra insomma ancora una volta sta sfidando lo Stato. Pretendo sicurezza per i miei concittadini. Non si può consentire di continuare a sparare per strada come in un far west. Pochi giorni fa in via Maria Longo nella zona degli Incurabili hanno sparato di notte contro le finestre delle abitazioni. Poteva scapparci qualche morto innocente. Mi auguro solo che l’attività investigativa, verso la quale nutro molta fiducia, porti al più presto i primi risultati. La Municipalità tuttavia chiede da subito telecamere e una presenza maggiore di pattuglie anche di notte. Dove stanno – conclude Perrella – le politiche per la sicurezza nella nostra città promesse dal Ministro Salvini? Purtroppo la propaganda è come le bugie, ha le gambe corte. Ed è evidente ormai che il tema della lotta alla camorra e alle mafie è scomparso dall’agenda del Governo Lega – 5 Stelle”.


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