Ercolano

Ercolano. Si entra in due e si paga in uno, l’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il giorno di San Valentino

Pubblicato da
Condivid

Tutti gli innamorati dell’Arte potranno, in occasione della festa di San Valentino, accedere al Parco archeologico di Ercolano pagando un biglietto al posto di due a patto che si entri in coppia: coniugi, compagni, fidanzati, ma anche coppie di amici, genitori e figli, nonni e nipoti. L’iniziativa è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’intento di far conoscere sempre più ai cittadini l’immenso Patrimonio culturale del nostro Paese. Un’occasione unica per addentrarsi nelle mille declinazioni del tema dell’amore attraverso l’allestimento di percorsi artistici e culturali. A partire dal 14 e fino al 17 febbraio saranno a disposizione delle coppie di visitatori delle cornici per inquadrare l’amore nell’arte e per l’arte: le cornici resteranno in dono alle coppie come ricordo della visita al Parco. Le coppie potranno ritrarsi con l’inquadratura del Parco sullo sfondo o scegliere lo sfondo o l’ambientazione che si prefersice. La cornice riproduce quella sul monumento in memoria di Marco Nonio Balbo con rami intrecciati d’acanto, specie arborea spontanea del Mediterraneo ritenuta nel mondo antico simbolo di eternità, prosperità e vitalità. La cornice omaggio #incorniciAmo è stata ideata per dare una veste speciale agli scatti fotografici nel giorno di San Valentino, che potranno rendere social i loro scatti taggando il parco sui canali social del Parco (facebook e instagram) e utilizzare la cornice dopo la visita per immortalare il ricordo di una giornata speciale. “La cornice rossa vuole rappresentare una finestra anche temporale sul panorama di Herculaneum, – ha detto il direttore Francesco Sirano – riportando all’interno della citta’ antica la forza dell’amore che anima i luoghi e riannoda il rapporto tra le generazioni che qui sono vissute e coloro che oggi nel contemporaneo provano sentimenti forti come quelli che conosciamo dai tanti graffiti che gli antichi ercolanesi hanno lasciato sui muri vicino al santuario di Venere alla cui protezione tanti amanti si affidavano perche’ continuasse l’incanto dell’amore nei loro cuori”.


Pubblicato da