Villa Floridiana, la proposta: sì al un nuovo parco regionale della villa Floridiana

SULLO STESSO ARGOMENTO

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, da anni in prima linea nelle battaglie per il verde pubblico cittadino, fondatore e amministratore del gruppo sul social network Facebook: “Riappropriamoci della Villa Floridiana” , che conta circa 500 iscritti, che, di recente, ha lanciato anche un SOS al ministro Bonisoli, esprime forti perplessità e dubbi sulla richiesta che la gestione del parco storico del Vomero venga affidata al Comune di Napoli. “Osservando le condizioni nelle quali versano i parchi e le aree a verde comunali, e non da oggi – sottolinea Capodanno -, viene da domandarsi con quali risorse il Comune di Napoli potrebbe intervenire, visto che occorrono centinaia di migliaia di euro per risanare la villa Floridiana e riaprire tutte le aree inaccessibili, da tempo segnalate con inferriate e transenne. E con quale personale verrebbe poi attuata la vigilanza, la pulizia e la manutenzione ordinaria, la qual cosa comporterebbe costi di notevole entità, visto che occorrono almeno 18 persone divise su due turni, così come avveniva un tempo “.
” Purtroppo – puntualizza Capodanno – anche in passato, di fronte alle giuste proteste dei cittadini per lo stato di abbandono e di degrado della villa, l’unica risposta che veniva offerta era la minaccia di chiudere a tempo indeterminato il parco pubblico o la necessità d’istituire un ticket d’ingresso, per la mancanza di fondi da destinare alla gestione e alla manutenzione – ricorda Capodanno -. Sono vicende che i frequentatori del parco hanno già più volte vissuto sulla loro pelle. Molti ricordano ancora l’episodio eclatante della chiusura del Belvedere, da dove si può ammirare uno dei panorami mozzafiato della Città, che fu interdetto con una cancellata per evitare il lancio di pietre sulle abitazioni sottostanti, laddove invece, avendo la disponibilità dei fondi necessari, sarebbe bastato collocare delle telecamere a circuito chiuso con un monitoraggio continuo o, in alternativa, prevedere un’idonea costante vigilanza “. “La villa Floridiana, di proprietà del demanio dello Stato dal 1919, paga purtroppo il pesante scotto di essere giuridicamente considerata un giardino storico annesso al museo Duca di Martina – aggiunge Capodanno -. Per questa ragione la gestione è affidata alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli. Allo stato dei dipendenti che, in passato, erano impegnati esclusivamente per il parco, svolgendo anche attività di sorveglianza e guardiania, non ne è rimasto neppure uno, al punto che anche l’apertura dei cancelli, che consentono l’acceso alla villa, sarebbe oggi affidata alla buona volontà dei dipendenti che lavorano all’interno del museo Duca di Martina “.
“ Eppure la villa Floridiana, rappresenta, anche se attualmente solo sulla carta, un grosso contenitore culturale – afferma Capodanno -. Basti pensare al meraviglioso Teatrino di Verzura, realizzato dal Niccolini nel 1817, che, in particolare nella bella stagione, potrebbe essere utilizzato per spettacoli all’aperto anche in considerazione del fatto che, in occasione dei mondiali ’90, la villa fu dotata di un impianto d’illuminazione per consentire l’apertura pure nelle ore serali. Inoltre, all’interno del parco, esistono una serie d’immobili, attualmente occupati, non si comprende bene a quale titolo, che potrebbero, invece, essere destinati a ludoteche per bambini o a sale per mostre, per esposizioni, per attività artistiche e spettacolari “.”Allo stato – propone Capodanno -, ritengo che la soluzione migliore sia quella che la villa Floridiana, scorporata dal museo Duca di Martina, diventi un parco regionale e, come tale, possa usufruire degli appositi fondi stanziati dalla Regione Campania, sia per la manutenzione straordinaria, sia per le questioni relative alla gestione e alla manutenzione ordinaria. Solo così, a mio avviso, lo storico parco borbonico potrà riacquistare l’antico splendore, per la gioia e la felicità delle migliaia di persone che ne potranno usufruire ma anche dei numerosi turisti che si arrampicano sulla collina vomerese “.




LEGGI ANCHE

Sindacato di Polizia penitenziaria: “Le carceri in Campania sono le peggiori d’Italia”

La situazione delle carceri in Campania è al limite del collasso, con un quadro allarmante di sovraffollamento, carenza di personale, violenze e traffico di droga. A darne voce è Gina Rescigno, vice-segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria, che ha evidenziato una serie di criticità preoccupanti. Secondo Rescigno, le carceri campane sono le peggiori d'Italia per sovraffollamento, con 7.480 detenuti al 28 febbraio, ben oltre la capacità massima di 6.169 posti disponibili. A questa situazione...

Oroscopo di oggi 29 marzo 2024

Oroscopo di oggi 29 marzo 2024: le previsioni dello zodiaco segno per segno Ariete (21 Marzo - 19 Aprile) Oggi potresti avere una leggera sensazione di instabilità, Ariete. Non preoccuparti, è solo una fase temporanea. Cerca di mantenere la calma e di non prendere decisioni affrettate. L'ambito lavorativo potrebbe riservarti qualche sorpresa positiva. Toro (20 Aprile - 20 Maggio) Oggi è una giornata favorevole per te, Toro. Sarai pieno di energia e la tua mente sarà chiara e...

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Si è pentito il super boss Francesco Schiavone “Sandokan”

Un terremoto nel mondo camorristico: il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone "Sandokan", dopo 26 anni dal suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia, riportata da Cronache di Caserta, ha sconvolto la comunità casalese e rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra. Un regno di terrore che si sgretola. Sandokan, 71 anni, era considerato l'uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo per diversi...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE