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Tragedia sfiorata nel carcere di Poggioreale: detenuto appicca il fuoco alla cella e poi la blocca con la branda

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Tragedia sventata, nella notte, nel carcere Poggioreale di Napoli. Ricostruisce gli eventi accaduti Emilio Fattorello, Segretario nazionale per la Campania del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe. “Questa notte verso le ore 2.30 un detenuto nel Padiglione Avellino al Piano terra dx prima si barrica in cella poi appicca il fuoco al materasso e suppellettili. Le fiamme hanno avvolto la cella ed un denso e acre fumo ha invaso il Reparto. Il poco personale di servizio è intervenuto tempestivamente ma ha avuto difficoltà ad aprire il cancello poiché il detenuto aveva bloccato la serratura con un pezzo di legno ed aveva ostruito l’ingresso con la branda. I detenuti della sezione sono stati fatti evacuare nel cortile dei passeggi. I colleghi dopo vari tentativi riuscivano ad entrare nel buio del fumo rinvenivano esanime nel bagno della cella il detenuto che veniva soccorso dai sanitari di turno e ricoverato presso il locale Pronto Soccorso dell’istituto. I colleghi riuscivano con non poche difficoltà a spegnere le fiamme con gli estintori in dotazione, si provvedeva a far visitare i detenuti della sezione per eventuali intossicazioni e si ripristinava l’ordine in una notte di vera follia. L’encomio del SAPPE va ai colleghi che con la loro professionalità e senso del dovere hanno gestito un grave evento critico evitando tragiche conseguenze e salvando vite umane a iniziare proprio dal detenuto incendiario. Questa è la Polizia Penitenziaria, eroi silenziosi, che a Poggioreale operano in condizioni drammatiche, oggi 2350 detenuti ristretti in una struttura ormai centenaria con circa 800 presenze aldilà della tolleranza con organici sempre più ridotti”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPe, esprime solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere Poggioreale di Napoli e “Ancora una volta e la Polizia Penitenziaria ad evitare una tragedia in carcere. Il nostro è un lavoro duro e difficile svolto con grande professionalità e che merita maggiore considerazione istituzionale e sociale. Anche per questo torniamo a sollecitare il ministero della giustizia e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per la definizione di urgenti provvedimenti per il sistema penitenziario e per il corpo di Polizia Penitenziaria in particolare”.


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