Il maltempo flagella l’Italia: morti e feriti da nord a sud. Tra le regioni più colpite il Veneto, il Lazio e la Campania

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Il maltempo flagella l’Italia: morti e feriti da nord a sud. Un albero è caduto su un’auto in transito a Terracina, sul litorale laziale, uccidendo un uomo e ferendone un altro in modo grave. All’arrivo dei soccorritori per un uomo non c’era più nulla da fare; l’altro è stato trasportato dal 118 in ospedale in codice rosso. Oltre alla vittima accertata, sarebbero decine i feriti a Terracina, dopo la violentissima tromba d’aria che si è abbattuta sul Sud Pontino.  In Campania, un morto e un ferito a Napoli e interi paesi bloccati da vento e pioggia. Le piogge ed il forte vento stanno interessando in particolare tutta la Penisola, con Venezia che registra il picco dell’alta marea, che ha toccato i 156 centimetri. A Pompei momenti di paura tra i turisti costretti a lasciare gli scavi a causa del forte vento. Feriti si registrano nel Milanese e a Roma.
LAZIO – E’ il forte vento a preoccupare in tutta la regione. A Castrocielo, in provincia di Frosinone, sono morte due persone, colpite da un albero caduto mentre erano a bordo della loro auto. Forti disagi anche a Roma, dove ha cominciato anche a piovere. Chiusi gli accessi al Colosseo, al Palatino e al Foro Romano. Acqua alta all’Idroscalo di Ostia dove si valuta l’evacuazione. La metro B è stata interamente riaperta, mentre la linea A è stata chiusa nel tratto Battistini-Ottaviano. Una donna è rimasta leggermente ferita dalla caduta di un ramo ad Anguillara, vicino Roma, mentre un vigile del fuoco ha riportato un infortunio ad una spalla durante un intervento su un albero pericolante.
VENETO – Poco dopo le 15 a Venezia l’acqua alta ha raggiunto la punta massima di 156 centimetri sul medio mare. Poi ha cominciato a scendere. Allagato circa il 75% del suolo cittadino. Chiuso l’accesso a piazza San Marco. In Veneto ha ripreso a piovere, con un previsto innalzamento dei livelli idrometrici della rete idrografica regionale ed extraregionale, in particolare nei settori montani e pedemontani. Domani scuole chiuse in tutta la regione.
LIGURIA – Registrati venti fino a 180 km/h. Livello di guardia per il fiume Magra tra i comuni di Vezzano Ligure e di Arcola. L’ondata di piena è prevista nel tardo pomeriggio. Mare in rinforzo, invece, nel Golfo del Tigullio, con l’acqua che invaso alcune aree portuali a Santa Margherita Ligure, dove copre le banchine, e a Portofino, dove ha invaso una parte della celebre piazzetta senza pero’ provocare criticità. Una nave da crociera che era ferma in porto alla Spezia, ha rotto gli ormeggi a causa della mareggiata e del forte vento. LOMBARDIA – In Valtellina, 180 turisti sono al momento bloccati negli alberghi al passo dello Stelvio. A causa delle forti nevicate, sono state infatti chiuse entrambe le strade che salgono al passo, sia quella lombarda che quella altoatesina. A Milano codice rosso per i fiumi Seveso e Lambro, entrambi a rischio esondazione. Rientrate in casa le cinque famiglie fatte evacuare questa mattina in provincia di Bergamo.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Le forti piogge hanno causato la frana della strada di accesso al ponte di Luincis, che collega la localita’ San Martino a Ovaro a Udine.
TOSCANA – La Sala operativa della Protezione civile regionale ha esteso il codice arancione per pioggia e temporali sparsi, soprattutto nelle aree nord occidentali, fino alle 14 di domani, mentre per il resto della regione il codice giallo per pioggia e temporali avrà validita’ fino alle ore 14 sempre di domani. Scuole chiuse a Grosseto anche domani. ABRUZZO – Una donna di 49 anni rimasta gravemente ferita a Pescara dopo che un albero, probabilmente a causa del forte vento, è caduto sulla sua auto parcheggiata vicino alla Prefettura.
PUGLIA – Le abbondanti piogge cadute nelle ultime 24 ore hanno provocato l’esondazione del canale Reale, il più grande corso d’acqua della provincia di Brindisi che, partendo da Villa Castelli, attraversa i comuni di Francavilla Fontana, Oria, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni, Brindisi e sbocca nell’area marina della riserva protetta di Torre Guaceto.


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