Uccide il patrigno a colpi di pistola e poi chiama i carabinieri

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ha ucciso il patrigno a colpi di pistola e si trova ora in stato di fermo, piantonato all’ospedale di Chivasso. Domenico Gatti, 59 anni, è stato colpito nella sua casa di Settimo Torinese, in provincia di Torino, dal figliastro C.C., 26 anni. Il giovane era a cena dalla madre e il patrigno, dove ha avuto una discussione per futili motivi con quest’ultimo. A questo punto il 26 enne, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è uscito di casa ed è ritornato dopo circa mezz’ora con l’intento di sparare. Ha esploso tre colpi, con una pistola calibro 22, all’indirizzo del patrigno, di cui due al torace e uno contro il muro della cucina. Il patrigno avrebbe reagito e il figliastro gli ha sparato altri sei colpi che lo hanno colpito mortalmente al torace. Ad avvertire all’inizio i carabinieri la moglie della vittima, che è la madre del killer. Il fermo è avvenuto in strada a Settimo dopo che il giovane ha chiamato il 112.L’omicida soffrirebbe di disturbi della personalità, ma non sarebbe al momento in cura. Il fermo è stato effettuato dai militari dell’Arma e il giovane si trova piantonato all’ospedale di Chivasso. Al via le indagini.




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE