Spacciavano droga tra i turisti a Rimini: 12 arresti, c’è anche un napoletano

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Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Rimini, coadiuvati dai militari delle stazioni dipendenti, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare nei confronti di 12 persone ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso. Le manette sono scattate per H. H., tunisino, classe 1989; F. H., tunisino, classe 1987; H. G., tunisino, classe 1986; B. A., tunisino, classe 1984; O. A., tunisino, classe 1979, tutti gia’ noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia. Contestualmente R. D., 40/enne originario della provincia di Napoli, e’ stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Risultano da ricercare ulteriori 6 soggetti, tutti di nazionalita’ tunisina, mentre un ulteriore correo, anch’egli tunisino, e’ deceduto nell’agosto 2017 in un incidente stradale a Cesena. L’indagine, convenzionalmente denominata “Panoramic 2”, trae spunto dall’ulteriore sviluppo di una pregressa attivita’ investigativa finalizzata alla repressione di una fiorente attivita’ di spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina posta in essere, sulla zona collinare di Rimini, da due tunisini e da una donna bulgara, conclusasi con il sequestro di circa 600 grammi di eroina e l’emissione, in data 05.12.2016, da parte del Tribunale di Rimini di tre misure cautelari in carcere a carico dei predetti. In tale contesto, dallo sviluppo degli elementi acquisiti nel corso dell’attivita’ e dall’escussione a sommarie informazioni di coloro i quali erano soliti acquistare lo stupefacente, individuati dall’analisi del traffico telefonico generato dalle utenze cellulari in uso ai tre pusher, i militari acclaravano che, nella medesima zona, erano attivi altri gruppi di spacciatori tunisini. 

Le successive investigazioni svolte dal N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Rimini, dirette dalla locale Procura della Repubblicanella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Paola Bonetti, si sono basate su metodiche tradizionali quali lo svolgimento di numerosi servizi di O.C.P., lo sviluppo dell’attivita’ informativa sul territorio e l’escussione di ben 31 acquirenti i quali, identificati grazie all’analisi dei traffici telefonici generati dalle utenze cellulari in uso ai nuovi pusher emersi nel corso dell’indagine, hanno fornito elementi utili a ricostruire la rete criminale e delineare i ruoli e le responsabilita’ dei singoli soggetti coinvolti nell’attivita’ di spacciodi sostanza stupefacente, prevalentemente del tipo eroina. Due sostanzialmente i gruppi, composti ciascuno da 5 persone, che operavano sulle colline riminesi, uno in localita’ Gaiofana ed un altro lungo la via Coriano, ritenute zone ove era piu’ facile eludere i controlli da parte delle forze di polizia. Le zone in questione sono state chiaramente individuate grazie all’analisi dei tabulati di cella degli acquirenti, il cui incrocio sistematico consentiva di acclararne la presenza sempre nei medesimi luoghi. A latere di questi due gruppi operava un ulteriore spacciatore tunisino il quale, seppur domiciliato a Rimini, era solito porre in essere l’attivita’ di spaccio di eroina prevalentemente nel comune di Cesenatico (FC), ove si recava con mezzi pubblici o avvalendosi della collaborazione di R.D., tossicodipendente che, disponendo di autovettura, in cambio di piccoli quantitativi di eroina destinata al suo uso personale, lo accompagnava negli spostamenti necessari sia per le sue esigenze personali che per l’attivita’ illecita. Lo stesso e’ deceduto a Cesena in quanto coinvolto in un sinistro stradale. 

Le indagini hanno consentito di accertare che i componenti dei gruppi in disamina, pur agendo in autonomia sul territorio, erano in buoni rapporti e si aiutavano tra loro in caso di necessita’, anche sostituendosi nell’attivita’ di spaccio per non perdere la clientela “storica” che era solita recarsi sulle colline riminesi per acquistare stupefacente. A conferma dei rapporti di “amicizia” e collaborazione tra i vari spacciatori tunisini, sebbene facenti parte di due differenti sodalizi criminali, si sottolinea che sui profili Facebook degli stessi, nell’area “pubblica”, comparivano numerose fotografie che li ritraevano insieme in atteggiamenti conviviali ed amichevoli. Nel corso dell’attivita’ di indagine sono state accertate diverse centinaia di cessioni di stupefacente, con l’esecuzione di 5 arresti in flagranza di reato ed il sequestro di circa 100 grammi di eroina e 3 grammi di cocaina. 


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