Napoli, stabilizzato il personale precario del “Cardarelli”

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Napoli.E’ stato firmato all’ospedale “Cardarelli” di Napoli il decreto per la stabilizzazione del personale precario di dirigenza alla presenza del vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan. “Sono lieta di aver avuto l’opportunita’ di presenziare alla firma della delibera con la quale il direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, ha dato il via al percorso di stabilizzazione del personale precario di dirigenza della piu’ importante struttura sanitaria del Mezzogiorno. Si tratta di un passo fondamentale sia per i lavoratori che per il miglioramento della qualita’ dei servizi sanitari offerti”, dice Rostan, al termine del sopralluogo effettuato insieme a Verdoliva e al presidente dell’Ordine dei medici, Silvestro Scotti. “Ho avuto modo di verificare gli enormi sacrifici del personale medico e infermieristico per fare fronte al boom di ricoveri di questi giorni – sottolinea riferendosi alla media di 300 presenze al Triage del pronto soccorso legata all’ondata di calore – ho preso atto delle tante eccellenze e dei risultati egregi ottenuti sulla riduzione dei tempi delle liste d’attesa. Naturalmente abbiamo valutato anche le difficolta’ causate da limiti strutturali e organizzativi che sono in via di definizione. Ho voluto confrontarmi con il personale per illustrare la mia proposta di legge per il riconoscimento della qualifica di ufficiale giudiziario al personale medico impegnato in attivita’ emergenziale. Un primo passo importante per tutelare gli operatori dalle tante aggressioni avvenute negli ultimi tempi”. “La sanita’ in Campania risente di una situazione sociale ed economica di carattere nazionale. In Italia 11 milioni di persone rinunciano alle cure per motivi economici. Su questo tema la diseguaglianza tra Nord e Sud del Paese va colmata al piu’ presto. I 750mila ricoveri fuori regione registrati in Italia sono un fardello che non e’ possibile sostenere. Continueremo a lavorare per garantire a tutti il diritto di curarsi in casa propria con il conforto di una famiglia vicina”, conclude il deputato di Liberi e Uguali.


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