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Fermati 4 scafisti che erano a bordo della Diciotti e Salvini indagato annuncia i 3 milioni di followers

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Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è indagato per il caso Diciotti, le carte giudiziarie passeranno presto dalla procura di Agrigento a quella di Palermo, ed entro due settimane dovrebbero essere trasmesse all’apposito tribunale dei ministri (istituito sempre nella capitale siciliana, presso la Corte d’Appello, sorteggiando i nominativi dei giudici). Intanto nella tarda serata la polizia ha eseguito quattro fermi nei confronti di tre cittadini egiziani e di uno del Bangladesh, ritenuti i presunti scafisti che avrebbero condotto l’imbarcazione con a bordo gli immigrati poi soccorsi dalla Diciotti e sbarcati in Sicilia.Ai quattro vengono contestati associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato ingresso illecito.Una volta ricevute le carte giudiziarie sul vicepremier Salvini, il tribunale dei ministri di Palermo avrà tre mesi per esprimersi. Nel caso in cui i giudici decidessero che la procura ha ragione, allora si chiederà l’autorizzazione a procedere contro Salvini, per abuso di potere, arresto illegale e sequestro di persona. Solo con il via libera di Palazzo Madama, dove il leader leghista siede come senatore, si procederebbe contro il ministro.I pentastellati, tramite Luigi Di Maio, hanno fatto sapere che Salvini può comunque rimanere al Viminale anche se indagato. E hanno espresso solidarietà al ministro molte voci nel centrodestra, a partire da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che correvano assieme a Salvini alle scorse elezioni del 4 marzo. Intanto Salvini annuncia di aver sfondato i tre milioni di follower su Facebook. “Tre milioni di grazie su Facebook a voi e tre milioni di baci ai rosiconi! Viva la liberta’ della rete, viva la nostra Comunita’, sempre piu’ grande e piu’ bella! Insieme si puo’! #primagliitaliani”, scrive su twitter il ministro dell’Interno.


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