Cronaca Nera

Si fingeva mozzo della spadara il boss latitante della ‘ndrangheta preso nel Cilento

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Il boss latitante della ‘ndrangheta Rocco Parrello si fingeva mozzo di una spadara in giro a pesca nelle acque del Tirreno. Su di lui pesava un ordine di cattura per il reato di associazione di stampo mafioso. Il boss è stato catturato nel porto di Marina di Camerota dopo un lungo pedinamento tra la costa Calabra e quella cilentana. Rocco Parrello , di 50 anni, appartenente un noto clan di Vibo Valentia, era a bordo di un peschereccio che da due giorni è ormeggiatto nello scalo della cittadina cilentana. I militari di Bagnara Calabra lo tenevano sotto controllo e nel momento giusto sono entrati in azione con i colleghi del comandate Carelli della locale Compagnia dei Carabinieri e degli uomini della Guardia Costiera. Dopo la perquisizione Parrello, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Vallo della Lucania in attesa di nuove disposizioni da parte del Tribunale di Reggio Calabria che su di lui ha emesso il mandato di cattura nell’ambito di un’articolata inchiesta giudiziaria contro il clan calabrese al quale Parrello apparterrebbe.  Parrello è ritenuto tra i capi del clan che semina panico tra Villa San Giovanni e Bagnara. A suo carico pesanti accuse, traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, violenza e minaccia.
Non è la prima volta che nella cittadina cilentana finiscono le avventure di ricercati o latitanti.


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