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Napoli, ennesima stesa nella notte in via delle Repubbliche Marinare

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I clan della zona Orientale si fanno di nuovo sentire a colpi di pistola . Questa volta la stesa avviene in via delle Repubbliche marinare, il vialone che divide San Giovanni a Teduccio da Barra Una ventina i proiettili esplosi da due pistole o forse da un mitra. L'ennesima azione di forza dei clan. Sul posto la polizia per le indagini. I proiettili hanno colpito le pareti di alcuni palazzi. Per il volume di fuoco esploso gli investigatori propendono per la pista che porta al clan Mazzarella-D'Amico e in particolare a quello che tutti chiamano "l'uomo nero" di san Giorgio a Cremano che da mesi sta attuando una strategia del terrore per colpire i suoi avversari. Ovvero quelli del clan Rinaldi-Reale e di tutte le famiglie malavitose della zona che hanno creato una sorta di cartello criminale, un'alleanza per contrastare il disegno criminale di prendere il controllo dei traffici illeciti partendo appunto da San Giorgio a Cremano e Portici per arrivare fino al centro di Napoli, ovvero alla Maddalena e Forcella passando per piazza Mercato. Quella della notte scorsa è stata solo l'ultima dimostrazione di forza di questo gruppo che nei mesi scorsi era stato protagonista di plateali stese o scorribande in sella a moto allo scopo di incutere timore nelle zone in cui transitavano. Nonostante gli arresti di una decina di esponenti di primo piano del clan avvenuti nel mese di marzo e la latitanza del boss Salvatore Fido il clan Mazzarella non ha mai mollato la presa e la stesa dell'altra notte ne è la dimostrazione. Ora agli inermi abitanti della zona non resta che attendere la risposta degli avversari con la speranza che i proiettili non facciano danni a persone o cose come è capitato tante volte in questi mesi. Sulla stesa della notte scorsa gli investigatori hanno preso visione delle immagini di alcune telecamere pubbliche e private che ci sono lungo la strada. Probabile che qualcuno abbia immortalato il corteo di pistoleri e questa volta si riesca a dare un volto e un nome a chi ha fatto fuoco.

 

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2018 - 07:52 - Redazione

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