Mancata assistenza, class action di ‘Noi consumatori’ contro l’Asl Na2 Nord

SULLO STESSO ARGOMENTO

Una class action contro l’Asl Napoli 2 Nord e la Regione Campania per l’assistenza sanitaria negata nel territorio. E’ la scelta di oltre 300 persone che sono affette da patologie piu’ o meno gravi e che necessitano di costanti cure spesso negate in tempi celeri per mancanza di fondi. Cosi’ i malati si sono rivolti all’associazione ‘Noi Consumatori’ per presentare un esposto-denuncia contro le istituzioni locali. La maggior parte dei ricorrenti sono di Pozzuoli, dove ci sarebbero numerose crepe nel sistema e i residenti si vedono negata la possibilita’ di ricevere l’assistenza e le cure riabilitative perche’ mancano le coperture sanitarie. “Vogliamo che sia garantito a tutti indistintamente dal territorio in cui abitano e dalle possibilita’ economiche, l’assistenza sanitaria e la cura delle gravi patologie – spiega Angelo Pisani, avvocato e presidente di ‘Noi Consumatori’ – abbiamo informato la procura, la magistratura ordinaria e la Corte dei Conti per valutare tutti gli aspetti di questa paradossale e infernale vicenda”. Ecco la trafila che alcuni pazienti sono costretti a fare: prima una visita specialistica all’Asl che prescrive il trattamento riabilitativo; poi il paziente deve trovare un centro convenzionato che deve comunicare la disponibilita’; successivamente il paziente e’ costretto a tornare all’Asl che lo sottopone a un’ulteriore visita stavolta affidata a una commissione che si riunisce ogni tre mesi. “C’e’ un paradosso – denuncia Antonio Dato, cardiopatico e uno degli assistiti di Pisani – a Pozzuoli mi si nega l’assistenza ma con un escamotage, con la prescrizione del medico curante, mi sono recato a un centro convenzionato che non rientra nella mia Asl e dopo la visita del primario mi e’ stato fissato un day hospital e le stesse cure. Con un costo della collettivita’ superiore di cinque volte: chi paga tutto questo?”.




LEGGI ANCHE

Morte dell’operaio al Teatro dell’Opera: ax-Ad Rai, Fuortes, condannato a 16 mesi

Carlo Fuortes, ex direttore della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma, è stato condannato a 16 mesi di prigione dal tribunale penale di Roma. La sentenza viene a seguito del processo per la morte di Oberdan Varani, un lavoratore di 50 anni che era incaricato delle pulizie al teatro. Varani è deceduto in ospedale dopo nove giorni di coma a seguito di un incidente che ha avuto il 31 luglio 2017: è caduto in uno spazio...

Controlli al Aeroporto di Capodichino: multe per sei tassisti

Nella giornata precedente, diverse forze dell'ordine tra cui agenti del Commissariato Secondigliano, della Polizia di Frontiera Aerea di Napoli – Capodichino, i carabinieri del Nucleo Operativo Stella e personale della Polizia Municipale - Unità Operativa Aeroporto e dell’Unità Operativa Polizia Turistica, hanno unito le forze per condurre un'operazione di controllo straordinario all'aeroporto di Capodichino. L'obiettivo principale dell'operazione era contrastare il fenomeno del trasporto pubblico abusivo. Durante l'operazione, sono state identificate 50 persone, di cui 11...

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE