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Marano, da casa boss a centro svantaggiati: nasce ‘Il calore dell’accoglienza’

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Marano. C’era anche una vasca idromassaggio con tanto di display a cristalli liquidi nell’immobile di via Quasimodo a Marano di Napoli, confiscato alla criminalità organizzata nel quale, da oggi, potranno trovare assistenza anziani e disabili, tossicodipendenti, ragazze madri e donne vittime di violenza, famiglie indigenti e soggetti svantaggiati. È stata, infatti, inaugurata oggi dal Consigliere della Città Metropolitana di Napoli Delegato alla Polizia Metropolitana e al Consorzio S.O.L.E., Carmine Sgambati, l’attività che l’associazione ‘Luce delle Nazioni’ svolgerà nella villetta a due piani (sei vani ed accessori per una superficie coperta di circa 250 mq con uno spazio esterno di circa 200 mq), sita in località Salice, un tempo appartenente ai boss locali.Il progetto dell’associazione – denominato ‘Il calore dell’accoglienza’ – prevede, tra l’altro, la realizzazione di un centro diurno semiresidenziale di attività per anziani e disabili lievi, di uno sportello di ascolto intergenerazionale, di uno sportello di prossimità, l’avviamento di un banco alimentare, una mensa sociale e un servizio di distribuzione di indumenti. Saranno poi attivati laboratori teatrali e artistici, orti sociali, corsi di ginnastica dolce e saranno coinvolti operatori socio-sanitari, psicologi, sociologi, esperti di musicoterapia e consulenti in materia giuridica e fiscale. Il Progetto non si rivolgerà solo ai cittadini di Marano, che già da solo conta 60mila abitanti, ma anche ai residenti dell’area nord di Napoli e dell’area giuglianese, coinvolgendo anche altre realtà associative che operano sul territorio.L’associazione ‘Luce delle Nazioni’ si è aggiudicata il bene in concessione d’uso gratuito al termine di una selezione pubblica effettuata dal Consorzio S.O.L.E. cui il Comune di Marano aveva provveduto a conferirlo.“Queste sono le cose belle – ha affermato il consigliere delegato Sgambati – quelle che contraddistinguono la nostra azione amministrativa, democratica e partecipata, che viene dal basso e che si ispira ai valori dell’amore, della fratellanza e dell’accoglienza verso i meno abbienti”. “Dove prima si tenevano i summit di Camorra – ha continuato Sgambati – ora ci sono i bambini che giocano, dove prima ci si riuniva per delinquere oggi lo si fa per dare sostegno alle persone bisognose. Per questo motivo, tutti coloro che hanno responsabilità per un rapido riutilizzo dei beni confiscati devono operare al meglio. Altrimenti non fanno bene il loro lavoro e se ne assumeranno la responsabilità”.“È un grande progetto – ha sottolineato invece il Presidente dell’associazione ‘Luce delle Nazioni’, Saverio Bianchi – che siamo felici di realizzare qui a Marano, in un’area difficile, creando una struttura in cui le persone che vivono condizioni di disagio possano sentirsi accolte

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