Castellammare, l’associazione antiracket: ‘Andremo a trovare l’imprenditore coraggio che ha denunciato l’estorsore’

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“Andremo a trovare il titolare del bar che ha denunciato il pizzo, e oltre a portargli la nostra solidarietà gli offriremo il nostro supporto nel percorso processuale». Lo dice Luigi Cuomo, presidente dell'associazione antiracket e antiusura Sos Impresa, parlando del coraggioso commerciante che ha fatto arrestare il pregiudicato Vincenzo Spagnuolo, fratello del ras di Scanzano, Nino detto ‘capastorta' e un incensurato di 18 anni, Emanuele Cioffi, che erano andati a  chiedergli il pizzo via sms. “La modalità scelta dai due estorsori arrestati ieri è sicuramente originale, probabilmente non è stata scelta a caso”, ha spiegato spiegato ancora Cuomo.
E poi ha aggiunto: “Il periodo in cui è stata messa a segno la richiesta di pizzo non mi stupisce, nelle festività natalizie i clan minacciano commercianti e imprenditori. Ma a colpire davvero deve essere la reazione avuta dal titolare del bar, il suo coraggio deve essere preso da esempio in tutta dove tantissimi pagano il pizzo. Se vorrà, noi saremo al fianco del titolare del bar perché non viva l'esperienza di affrontare il da solo. Prevenire le richieste di denaro, accompagnare gli imprenditori alla denuncia delle estorsioni e proteggerli, questi so- no gli obiettivi primari del Circolo che inauguriamo a gennaio”.
Cuomo dal prossimo mese di gennaio gestirà il Circolo della Legalità a Castellammare insieme con il Comune e il presidio locale di Libera. Grazie al fatto  che la scorsa estate l'amministrazione stabiese ha assegnato alle associazioni proprio un bar confiscato alla camorra che diventerà un presidio di legalità intitolato a Michele Cavaliere, imprenditore-coraggio che nel 1996 venne ucciso a Gragnano dal clan Carfora  per essersi rifiutato di pagare, dove i commercianti e gli imprenditori taglieggiati potranno trovare supporto e aiuto per denunciare i loro estorsori ed anche un sostegno nell'iter processuale per chi ha già denunciato e fatto arrestare gli esattori dei clan.

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