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La bomba ha provocato solo tanta paura ma nessun danno rilevante nel centro storico di Brusciano, nelle immediate vicinanze della Chiesa Santa Maria delle Grazie.
Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, insieme ai colleghi della sezione rilievi e delle stazioni di Brusciano e Marigliano.
E' scattato un blitz nelle zone calde con posti di controllo e perquisizioni domiciliari. Poco dopo l’esplosione della bomba, nel corso di una perquisizione domiciliare sono stati ritrovate dosi di marijuana e cocaina a casa di un pregiudicato 27, finito poi in manette. I carabinieri di Marigliano hanno rinvenuto in via Ponte dei Cani una vettura in fiamme, presumibilmente utilizzata poco prima dagli attentatori che hanno agito in via Amendola sotto casa di Giancarlo Rega. E' chiaro che è in atto una lotta per il controllo del territorio, una faida coperta dall'omertà dei cittadini della zona. In meno di un anno a Brusciano si sono contate almeno 6 sparatorie e due attentati dinamitardi, episodi avvenuti in strada anche in orari di punta.
Quella dell'altra sera è la seconda bomba destinata agli esponenti della famiglia Rega. Venti giorni fa, l'obiettivo era proprio Tommaso Rega, ritenuto il reggente dell'omonimo clan.
Faida a Brusciano, bomba al fratello del boss Tommaso Rega. E' il secondo attacco in pochi giorni
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