Vallo della Lucania. Tragica caduta con la moto: dopo sette giorni di agonia muore Biagio Fiorella, il 16enne di San Biase, una piccola frazione di Ceraso in provincia di Salerno. Il ragazzo è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Vallo della Lucania domenica sera. Non ha superato il gravissimo trauma cranico che lo ha portato al coma irreversibile. Era in moto con Sabatino, il fratello maggiore a poca distanza dal centro del paese quando la moto era uscita di strada ed ha impattato contro un muro. Era il 28 agosto, la vigilia del compleanno di Biagio. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime e i medici avevano poche speranze di salvarlo. Una speranza che non hanno abbandonato neppure per un attimo i familiari e gli amici che per tutta la settimana avevano affollato i corridoi dell'ospedale di Vallo in attesa di una buona notizia. Nel giorno del suo compleanno nello spazio antistante il San Luca gli amici avevano sistemato un mega striscione con una frase di speranza per il loro guerriero 'Bià siamo tutti qui a fare il tifo per te! Piccolo guerriero stai combattendo la tua battaglia e non sei solo'. Domenica sera il tragico epilogo. L'altro fratello, Sabatino era stato operato ma le sue condizioni erano subito migliorate. Biagio non ce l'ha fatta. I genitori hanno preferito non dare l'assenso per l'espianto degli organi.
Compie un anno itineraridinapoli.it: l'app che offre assistenza virtuale ai turisti
Centosessantamila utenti unici e oltre 87.000 registrati, mediante indirizzo mail e numero di telefono. La cultura e il turismo viaggiano anche sul portale Itinerari di Napoli che in un anno di vita dalla presentazione, tenutasi a maggio scorso, ha avviato una serie di collaborazioni che, oggi, si concretizzano con numeri da record. Il portale Itineraridinapoli che informa e assiste i turisti che si trovano nella regione, è cresciuto in maniera esponenziale anche grazie ai numerosi partenariati con istituzioni e personaggi particolarmente rappresentativi e prestigiosi, come l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Città della Scienza, Teatro di San Carlo, Teatro Stabile, i musei della città di Napoli e il comune di Napoli che ha offerto il proprio patrocinio. Appoggio e simpatia sono inoltre arrivati da Carlo Croccolo, Biagio Izzo, Enzo Gragnaniello, Peppino di Capri, che hanno espresso il loro gradimento ed entusiasmo per l’iniziativa. Il successo di questo primo anno di attività sfocia così anche in alcune novità, tra le quali l’inaugurazione di altri due portali “itineraridellacampania.it” ed “alberghidinapoli.com” che saranno realizzati per erogare da un lato i servizi, del tutto gratuiti, a un pubblico più ampio e dall’altro, potenziare un’informazione sempre più indirizzata alle esigenze manifestate in questi mesi dalla nostra l’utenza, di cui abbiamo tracciato un preciso “identikit”. Il 46% dei nostri utenti è straniero, anche se rispetto all’inizio delle attività quando l’utente russo ricopriva una percentuale rilevante, oggi quest’ultimo è sceso al 9% rispetto, mentre sono aumentate i lettori americani saliti al 42%. Gli italiani seguono Itineraridinapoli prevalentemente dalla Campania con una quota del 45% seguiti dal Lazio con il 16% e dal Veneto con il 14%. E da settembre ai contenuti di informazione e all’assistenza virtuale, si affianca anche servizi reali “on site”. Guide turistiche certificate accompagneranno gli utenti direttamente nei loro percorsi, alla scoperta della Napoli storica, ma anche dell’arte, del teatro e della musica e del folklore. A seguito del successo dell’esperienza sviluppata nel mese di luglio, quando abbiamo proposto i nostri tour con la conclusione a teatro, stiamo ora studiando offerte specifiche che vedranno il miglioramento di questo pacchetto. E ancora da settembre non solo Napoli, ma anche il territorio della Campania iniziando dai Campi Flegrei e da Capua, con i contenuti, per questa ultima tradotti anche in lingua russa, grazie alla collaborazione con l’organizzazione Capua Sacra. Una serie di iniziative di ItineraridiNapoli, che si attesta così come uno dei più graditi portali di informazione e orientamento per il turismo, sempre più in crescita a Napoli e in Campania.
Castellammare, licenziato il caporeparto di Fincantieri trovato con la droga
E' stato licenziato il caporeparto della Fincantieri di Castellammare trovato in possesso di droga il 21 agosto scorso. Roberto Saponaro ha avuto la lettera di licenziamento dall'azienda dopo che i carabinieri della compagnia di Castellammare avevano trovato alcune dosi di cocaina nel suo armadietto nel corso di una perquisizione mirata. Saponaro era il caporeparto del settore navale e sagomatori. I carabinieri erano arrivati a lui sulla base di alcune segnalazioni secondo le quali alcuni dipendenti del cantiere navale stabiese facevano uso di droga durante l'orario di lavoro. Sulla vicenda del licenziamento si registra il silenzio assoluto del sindacato.
Bimba di quattro anni morta di malaria a Brescia
Una bambina di quattro anni, ricoverata agli Ospedali Civili di Brescia, e' morta per malaria. Lo riportano oggi alcuni quotidiani locali. Figlia di una coppia italiana residente a Trento, la bambina era arrivata in condizioni disperate. La causa dell'infezione potrebbe essere ricercata nella puntura di una zanzara. La piccola, secondo quanto appreso, non sarebbe mai stata in un Paese malarico. E la zanzara che trasmette la malattia non risulta presente, come specie, in Italia.
Napoli, sparatoria a porta Capuana: ferito un 35enne
Sparatoria nei pressi di Porta Capuana a Napoli nella tarda serata di ieri: vittima un migrante tunisino di 35 anni. L'uomo è stato centrato da diversi colpi di arma da fuoco agli arti inferiore tanto che è stato necessario un delicato intervento chirurgico per estrarre le pallottole e ricomporre le fratture. Ben sei i fori delle pallottole che i medici dell'ospedale San Giovanni Bosco che i medici hanno dovuto curare. L'episodio, su cui indaga la polizia, e molto probabilmente legato al mondo dello spaccio, è avvenuto nei pressi di piazza sant'Anna ritrovo di migranti.
Il Vangelo di oggi
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 4,31-37.
In quel tempo, Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente.
Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.
Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte:
«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!».
Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?».
E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
Torino-Ercolanese: ripianta Granata
La storia calcistica dell’Ercolanese e del Torino è molto differente, ma è uguale la passione per i colori granata che accomuna le due tifoserie. Passione per la propria squadra significa anche passione per la propria terra, quella che i tifosi dell’Ercolanese hanno visto essere colpita amaramente lo scorso luglio quando delle mani criminali hanno incendiato molti ettari del Parco Nazionale del Vesuvio e dei relativi comuni, tra cui Ercolano. Tragedia che non ha lasciato indifferenti i tifosi del Torino che hanno deciso di solidarizzare con i tifosi granata dell’Ercolanese e compiere un gesto simbolico, ma dal grande significato: piantare dei piccoli alberi. Così il gruppo del tifo organizzato torinese “C'mon Teste matte” sabato 9 settembre si recherà a Ercolano per dar vita all'iniziativa “Ripianta granata”. Vista l’impossibilità, per legge, di piantare all'interno del territorio del Parco nazionale del Vesuvio per i prossimi cinque anni, le piante, simbolo di amicizia tra tifosi granata, saranno poste nello stadio “Raffaele Solaro”, alle ore 11.00.
Vaccini, il ministro Fedeli: 'Non ci saranno deroghe per chi non è in regola'
"L'autocertificazione è un passaggio fondamentale perché mantiene l'obbligo ma tiene conto della fase complessa legata al primo anno di applicazione della legge, e delle diverse realtà che ci sono nel Paese. Niente deroghe, ma facilitare il più possibile. Sarà sufficiente autocertificare la prenotazione presso una Asl dei vaccini mancanti". Lo spiega la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli in un'intervista al Messaggero sul decreto vaccini. "Obbligati a produrre certificati saranno solo le famiglie che le Asl troverà non in regola basandosi sugli elenchi degli iscritti trasmessi dai presidi", precisa. E sulla decisione del Veneto di una moratoria fino al 2019 "non ho capito quale sia" il cavillo rilevato dalla Regione "ma insieme alla ministra della Salute ribadiamo che non si decade dall'iscrizione, ma il bambino non può frequentare se la famiglia non ha portato il certificato con le vaccinazioni fatte o non certifichi che ha un appuntamento programmato. Se hanno fatto una scelta diversa che non risponde ai parametri della legge, il Veneto si assume una responsabilità impropria di non applicare una legge del Parlamento. Punto".
Zaia ha impugnato la legge ed è in attesa della risposta della Corte ma, si chiede Fedeli, "perchè non debba nel frattempo applicare la legge. L'atto di impugnare una legge da parte di un presidente, significa non condividerla in tutto in parte, ma l'obbligo di rispettarla e di farla rispettare, resta. Anche perché sinora la sua politica è stata quella di voler convincere, facilitare e informare le famiglie, non escluderle dall'obbligo dei vaccini".
Salernitana: un pareggio spumeggiante
Partita spumeggiante, a viso aperto. Salernitana-Ternana è uno spot per lo spettacolo del calcio, meno per le certezze di Bollini. «Meritavamo la vittoria», afferma deciso. Ma è la difesa, reparto più collaudato, complice il lavoro della scorsa stagione, a regalare spunti di lavoro al trainer. «Aver subito tre gol non è un campanello d'allarme, però ne abbiamo preso uno non da noi. Esamineremo gli errori che hanno compromesso il successo, l'avrebbero meritato i ragazzi e lo straordinario pubblico si cruccia Bollini, riferendosi soprattutto alla marcatura di Albadoro . Lavoriamo sempre tanto di reparto, subire una rete con cross da destra, rocambolesca, fa strano. Eppure su quella fascia siamo stati in grado di creare quattro palle gol nei primi 15'. Siamo stati bravissimi a reagire a ogni gol ospite, proponendo un gran pressing reso più difficile emotivamente e tatticamente dallo svantaggio. Errori difensivi? Dovevamo accorciare meglio sul primo gol, il terzo è un episodio sfortunato. Sbagliano tutti, stavolta è capitato a Berna». Complimenti, invece, alle sortite offensive. «Siamo andati tanto sulle fasce, mettendo cross positivi dal fondo e non solo dalla trequarti - continua Bollini -. Ho visto una Salernitana in palla e agguerrita, ci sono stati episodi che avrebbero tagliato le gambe a chiunque, come l'autogol, ma che invece ci hanno dato più forza. Peccato per la traversa di Sprocati: nel finale la Ternana era sulle gambe e avremmo meritato i tre punti». Spogliandosi da panni granata o rossoverdi, lo spettatore neutrale può dire di aver visto una piacevole gara. «Merito anche di una Ternana spavalda e in condizione positiva. S'era capito dalla prima di campionato commenta Bollini . Noi abbiamo giocato una partita caratteriale quando siamo andati in svantaggio. Anche prima avevamo avuto tre palle gol nitide, mancando solo la stoccata. Nel secondo tempo, attaccando alti i portatori avversari, abbiamo continuato a macinare gioco con atteggiamento positivo. Cosa ho chiesto all'intervallo? Più giocate tra le linee e pressing maggiore, lo abbiamo fatto con Rossi e con Odjer che si inseriva». I cambi: il ghanese, in fase di rimonta, è stato inserito nell'inedito ruolo di esterno destro in un attacco praticamente a quattro «perché è bravo nello stretto e avrebbe potuto mettere in difficoltà il già ammonito Favalli. Poi però Pochesci, da bravo mestierante, l'ha sostituito». Rossi ha iniziato largo a sinistra nel tridente dal 1' della ripresa, per poi finire accanto a Bocalon centralmente. «Lavoriamo su tattiche di principio, non su un modulo predestinato. Il 4-3-3 è una base ma ci sono tanti sviluppi in corso gara. L'importante è la condizione e l'applicazione. Rodriguez e Bocalon? Possono giocare insieme aggiunge il trainer granata . Abbiamo fatto bene, tutto sommato, sulle palle alte. Riccardo s'è presentato con due gol, aveva dimostrato il suo valore anche in Coppa Italia. Sono soddisfatto anche di Rossi e Rodriguez, che conosce bene la categoria e potrà darci una mano. Nei prossimi giorni lavoreremo di più con chi ci ha raggiunto dopo e con chi non ha giocato per livellare la condizione».
Casertana: si pensa già all'Andria
Ieri ripresa degli allenamenti sul manto in sintetico del «Benedetta Ferone» di Casolla con il portiere Benassi e l'esterno D'Anna sorvegliati speciali per le loro condizioni fisiche. L'estremo difensore ha dovuto saltare il match del «Pinto» per una contrattura a un polpaccio, mentre il secondo è stato costretto ad abbandonare il campo contro il Catania dopo appena 18' di gioco. Entrambi ieri sono rimasti ai box, ma mentre per Benassi è iniziata la fase di recupero, per D'Anna, che ha rimediato una forte contusione alla coscia destra, è previsto ancora qualche giorno di riposo assoluto per smaltire l'ematoma. Difficile, se non improbabile, un suo impiego per la trasferta in terra pugliese, mentre c'è maggiore ottimismo sulle condizioni di Benassi. Fortunatamente, però, per il tecnico rossoblù Scazzola questo non rappresenterà un problema in virtù delle buone indicazioni fornite dall'altro portiere Cardelli, apparso attento e preciso contro il Catania, mentre sulla corsia di destra difensiva il neo acquisto Galli ha subito mostrato qualità e sicurezza nonostante fosse entrato in campo a freddo senza aver sostenuto nemmeno un allenamento con la sua nuova squadra. Scazzola ad Andria recupererà l'attaccante Padovan, anche se sabato scorso Alfageme ha mostrato numeri importanti nel ruolo di perno centrale del tridente rossoblù che, in caso di conferma dell'argentino in quella posizione, potrebbe vedere l'esordio dal primo minuto di Turchetta, a sua volta impiegato nella ripresa contro il Catania. Intanto, nessuna novità sul fronte Vibonese dopo la riammissione della compagine calabrese in serie C a seguito del ricorso vinto innanzi al Corte d'Appello Federale.
Tragedia in Calabria, disperso in mare un 48enne di Benevento
Santa Maria del Cedro. E' sparito dalle onde mentre faceva il bagno nello specchio di mare antistante Santa Maria del Cedro, località balneare nei pressi di Diamante in Calabria. E' disperso da due giorni, Giulio De Nigro, 48 anni, originario di Benevento ma trasferitosi in Toscana dove lavorava come muratore.
La tragedia domenica pomeriggio, l'uomo si è tuffato in mare ma improvvisamente il bagnino lo ha visto annaspare. Poi più nulla. Le ricerche della Guardia Costiera sono scattate immediatamente. Il mare era mosso, ma non abbastanza per far alzare la bandiera rossa. Era poco prima del tramonto quando Giulio De Nigro, sposato e con un figlio piccolo ha deciso di fare un bagno, in uno degli ultimi giorni di vacanza.
Probabilmente ha avuto un malore. Le speranze di ritrovarle sono davvero pochissime. Il 48enne da anni si era trasferito in toscana dove lavora nel campo dell’edilizia. Era molto conosciuto nel beneventano, anche grazie ad un passato come supporter attivo della squadra giallorossa. Le ricerche continua ma le possibilità di trovarlo vivo sono sempre più ridotte. Le ricerche sono proseguite per l'intera giornata di ieri purtroppo senza esito. Sommozzatori, gommoni e motovedette del Vigili del Fuoco stanno scandagliando il tratto di mare e di costa dove l'uomo è stato visto per l'ultima volta prima di essere inghiottito dalle acque. Nel pomeriggio di ieri si è alzato in volo anche un elicottero. Le attività dei soccorritori continueranno in maniera incessante anche nella giornata di oggi.
Investire con il trading algoritmo nel 2017
Due metodi di trading automatizzato in uso
- nel primo caso il software esegue gli ordini che in realtà dovrebbe effettuare il trader, basandosi su indicazioni provenienti dal mercato e su calcoli matematici.
- Nel secondo caso invece, il robot per fare trading é di aiuto per disporre di una visuale completa di come stia andando il mercato, per stabilire quale tecnica adottare e per prendere decisioni.
Vantaggi e svantaggi del sistema
- presenza costante sui mercati, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, cosa che non potrebbe fare nessun individuo;
- consentire a chiunque, anche ai principianti, di ottenere velocemente dei profitti;
- basarsi sull'analisi tecnica dei mercati, senza essere soggetto ad alcuna situazione stressante o emozionale, che é causa di possibili errori.
- non offrire grandi risultati se non vengono investite grosse cifre di denaro;
- necessità di adeguata personalizzazione, che richiede competenze in campo informatico.
- Buona parte di questi software hanno bisogno di una messa a punto. vero che ve ne sono di già pronti, ma questi comportano spesso un costo molto elevato;
- non considerare le emozioni degli investitori né determinati eventi, che in realtà possono provocare certi movimenti non previsti dal trading automatico.
Prestare la giusta attenzione durante i processo di automazione
Il trading algoritmico é un sistema che non viene messo a disposizione dalle piattaforme di broker on line. Per servirsene basta collegarlo all'account tramite l'uso di particolari impostazioni. Comunque, adoperando questa particolare forma di trading, come già detto prima, sarà esso a svolgere quelle normali operazioni che di norma dovrebbero essere eseguite dal trader. Si occuperà infatti di acquistare e di vendere, ma lo farà solo nel momento che lui riterrà più opportuno.
Però, dato che a questo nuovo strumento di guadagno viene dato in gestione il proprio capitale, costituito da denaro vero e non virtuale, é sempre meglio stare attenti ed effettuare delle opportune verifiche: la prudenza non é mai troppa, come si suol dire.
Prendere le giuste precauzioni é quindi necessario per evitare che un meccanismo robotizzato, sicuramente efficiente sotto vari aspetti, possa causare al trader delle conseguenze per lui poco piacevoli. A questo proposito la supervisione di una persona esperta in questo settore, risulta essere veramente indispensabile.
Primo e unico corso in Italia per diventare assistenti sessuali
Arrivano da quasi tutta Italia, sono in diciassette, uomini e donne, di diversi orientamenti sessuali e di età compresa tra i 25 e i 47 anni: fotografi, laureati, impiegati - i primi partecipanti al corso - primo e unico, al momento, nel nostro Paese - per diventare assistenti sessuali. Promosso dal Comitato per la promozione dell'assistenza sessuale in Italia (Love Giver) di Maximiliano Ulivieri, da anni in prima linea su più fronti per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, il corso è partito il 31 agosto nel capoluogo emiliano: obiettivo, formare Oeas, vale a dire operatori all'emotività, all'affettività e alla sessualità delle persone con disabilità. "E' dal 2014 che stiamo lavorando per fare partire questo progetto- spiega Ulivieri-. Abbiamo rallentato la nostra corsa per dare un po' di tempo al mondo politico e istituzionale, con la fiducia che qualcosa potesse muoversi. Ogni volta che qualcuno ci apriva uno spiraglio, sceglievamo di attendere. Fino a quando non ce l'ho fatta più". I 17 partecipanti sono stati selezionati dopo una serie di colloqui e incontri con Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo e presidente dell'Istituto italiano di sessuologia scientifica (Iiss) di Roma. Quattrini e Ulivieri saranno solo due dei docenti del corso: con loro, Maurizio Nada, docente e scrittore; Rocco Salvatore Calabrò, medico; Lorenzo Simonetti, avvocato e Judith Aregger, assistente sessuale e formatrice che proprio a Redattore sociale aveva raccontato la sua storia. Si tratta di un corso intensivo della durata di 4 giorni: 31 agosto/1 settembre e 30 settembre/1 ottobre, sempre dalle 10 alle 19. Un mix di lezioni teoriche - il medico, per esempio, spiegherà le disfunzionalità sessuali a seconda della malattia - e altre più esperienziali, come quelle volte alla conoscenza del proprio corpo (a partire dal respiro). Alla fine dei 4 appuntamenti è previsto un tirocinio di circa 50 ore, in modo che i partecipanti siano subito operativi. "Non escludiamo, l'anno prossimo, di proporre percorsi di specializzazione a chi desiderasse concentrarsi su alcuni campi o disabilita'". Che possibilità lavorative avranno questi operatori una volta concluso il corso? "Dal 2013, anno in cui ho fondato l'associazione il Comitato, ho ricevuto 2.137 richieste per avere un assistente sessuale. In primis, individueremo le situazioni più urgenti e invieremo le persone più idonee. Sappiamo di correre dei rischi, ci muoviamo in assenza di un inquadramento legislativo. Quello che potrebbe succedere è che qualcuno ci accusi di favoreggiamento alla prostituzione. Accusa che sarebbe tutta da dimostrare. Chiaramente spero non succeda nulla, ma se cosi' fosse difenderemo i nostri diritti in tribunale, visto che il Parlamento preferisce non occuparsene". Difficoltà oggettive che, naturalmente, ricadono anche sulle possibilità di svolgere un tirocinio: "L'ideale sarebbe individuare una struttura adeguata per questo genere di attività, ma non è una strada al momento percorribile. Per ora, dunque, il tirocinio si svolgerà direttamente presso le persone che hanno fatto richiesta di questa figura o presso associazioni che ci hanno dato la disponibilità". Ulivieri, insieme con il senatore Sergio Lo Giudice, nel 2014 ha depositato in Senato una proposta di legge per il riconoscimento della figura dell'assistente sessuale, proposta a oggi mai discussa e nemmeno calendarizzata. Sul tema, in Lombardia, la consigliera Paola Macchi ha avanzato una proposta di legge regionale, "proposta molto legata all'aspetto sanitario, anche perché non ci sono alternative. Ma al momento tutto tace". Perché? Secondo Ulivieri la responsabilità è anche delle persone che, dopo avere chiesto aiuto a Love Giver, non scendono in campo per combattere apertamente: "Non posso attribuire tutta la colpa alla politica: non sente il bisogno di occuparsi di questi temi perché nessuno li solleva. Servirebbe fare come con le barriere architettoniche: più si alza voce, più si fanno passi avanti. Se quelle 2.137 persone, oltre che a me, avessero raccontato la loro storia - straziante, spesso drammatica - anche al ministero della Sanità o ai presidenti di Regione, forse qualcosa si sarebbe mosso. Bisogna avere il coraggio di rischiare, come stanno facendo i nostri selezionati, che si sono imbarcati in questa avventura a loro spese, senza sapere esattamente cosa potrebbe succedere. C'è chi ha discusso con i capi e la famiglia per arrivare sino a qui, c'è chi ha ricevuto tutto l'appoggio necessario. Tutti, però, hanno scelto di combattere per qualcosa in cui credono. E' questo che chiedo alle grandi associazioni di persone con disabilità, e anche ai politici più sensibili su questi temi".
Avellino: alla ricerca di nuovi equilibri
Benevento: Chibsah verso il rientro
Maxi sequestro di droga a Gioia Tauro: 53 chili di cocaina tra i sacchi di carbone
E' di 52,700 kg di cocaina purissima sequestrata il bilancio dell'operazione nel degli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, e dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane - Ufficio Antifrode di Gioia Tauro, con il coordinamento della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, nel porto gioiese. Lo stupefacente è stato rinvenuto all'interno di un container che trasportava sacchi di carbone proveniente da Asuncion (Paraguay) e destinato ad Haifa (Israele). Nel complesso, sono stati eseguiti una serie di incroci documentali e controlli anche a mezzo di sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all'Agenzia delle Dogane su numerosi contenitori selezionati, che hanno consentito di sequestrare il carico di droga. La cocaina sequestrata, suddivisa in 49 panetti, avrebbe fruttato, se messa in commercio, oltre 10 milioni di euro. Nel solo anno in corso, l'attività svolta dalle Fiamme Gialle in sinergia con l'Agenzia delle Dogane, ha consentito di sequestrare oltre 1.141 chilogrammi di cocaina purissima.
Blitz contro la nuova mafia del Salento: 37 arresti
Dalle prime ore di stamani i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, stanno eseguendo 47 provvedimenti cautelari, emessi dal gip presso il Tribunale di Lecce su richiesta della locale D.D.A., di cui: 20 in carcere, 17 arresti domiciliari, 7 misure coercitive dell'obbligo di presentazione alla PG e 3 interdizioni temporanee dai pubblici uffici, a carico di altrettante persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi, ricettazione, rapina, furto aggravato, porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di stupefacenti, abuso d'ufficio, usura , favoreggiamento personale, falsita' ideologica commessa da P.U., corruzione per atto contrario ai doversi d'ufficio e rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, truffa, minaccia aggravata e lesioni personali. L'indagine, nell'ambito della quale risultano indagate complessivamente 59 persone, condotta nel periodo tra febbraio 2013 e giugno 2016 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Maglie, e' stata denominata "Contatto" per le molteplici infiltrazioni a vari livelli ed ha consentito di disarticolare un'associazione mafiosa facente capo al clan Coluccia di Noha-Galatina, operante nel territorio della Provincia di Lecce e, in particolare, nei comuni di Sogliano Cavour, Galatina, Cutrofiano, Corigliano d'Otranto, Castrignano de' Greci, Melpignano, Soleto, Sternatia, Cursi, Castri' di Lecce, Martano, Otranto, Calimera, Muro Leccese e Cavallino.
Scafati, blitz congiunto di carabinieri e polizia alla ricerca degli autori degli attentati.IL VIDEO
Si è concentrato tra via della Resistenza e via Alcide De Gasperi di Scafati il blitz congiunto di carabinieri e polizia che stamane ha svegliato gli abitanti della zona sud della città. Le forze dell'ordine con il supporto delle unità cinofile hanno effettuato una serie di perquisizioni nel parco il Pino in via della Resistenza e in via Alcide De Gasperi. L'attività degli investigatori oltre alla ricerca di droga sarebbe concentrata alla ricerca di prove utili all'indagini sugli ultimi attentati che si sono verificati a Scafati.
Napoli, altri due indagati per l'omicidio di Vincenzo Ruggiero
Ci sono altri due indagati per l'omicidio da "macelleria messicana" del giovane commesso di Parete, Vinecenzo Ruggiero, ucciso e fatto, fatto a pezzi e sotterrato in un garage di Ponticelli, dal 35enne dipendente della marina militare, Ciro Guarente. La procura di Napoli Nord che sta conducendo le indagini ha puntato l'attenzione da tempo su altri due complici. Si tratterebbe di altre due persone che lo avrebbe aiutato ad occultare il cadavere nel garage degli orrori. Due persone di Ponticelli, il suo quartiere, e che il "grinder boy" Ciro Guarente conosceva bene. In carcere con lui già c'è Francesco De Turris, un pregiudicato del quartiere che avrebbe fornito la pistola calibro 7,65 con la quale sarebbe stato ucciso il povero Vincenzo. Ai due nuovi indagati, sulle cui tracce gli investigatori erano da tempo e per i quali i magistrati sarebbero pronti a chiedere misure restrittive, attraverso i tabulati telefonici del feroce assassino. Guarente, che ieri ha rinunciato al Riesame, dopo aver ucciso Vincenzo Ruggiero in via Boccaccio ad Aversa nell'abitazione della sua compagna trans Heven Grimaldi, avrebbe telefonato ad una serie di pregiudicati di Ponticelli per chiedere aiuto. E due di essi secondo gli investigatori lo avrebbero sicuramente aiutato ad occultare il cadavere nel garage. Non si sa, al momento, se i due abbiano anche preso parte alla macabra operazione di sezionamento del corpo e poi allo scioglimento nell'acido, nel tentativo di far perdere le tracce. Ora bisogna attendere le decisioni del gip per capire chi sono gli altri personaggi coinvolti e intanto l'inchiesta continua alla ricerca dei resti (la testa e parte di un braccio) dello sfortunato Vincenzo Ruggiero.
Blitz della polizia a Scafati alla ricerca di latitanti. IL VIDEO
Blitz della squadra mobile di Salerno a Scafati alla ricerca di latitanti in via della Resistenza. Gli abitanti del popoloso quartiere scafatese stamane si sono svegliati con il rumore del volteggiare delle pale dell'elicottero della polizia che ha stazionato nei pressi della scuola elementare. Polizia e carabinieri si sono concentrati in maniera particolare in un edificio di via Alcide De Gasperi.
(seguono aggiornamenti)



