Ciro Ascione è morto per una sua imprudenza ma anche perché voleva evitare di essere rimproverato dal padre perché avrebbe fatto tardi all'appuntamento. Avrebbero dovuto cenare insieme: una pizza in un ristorante di Casoria. E invece Ciro Ascione, che avrebbe compiuto 16 anni il mese prossimo, a quell'appuntamento non ci è mai arrivato. C'è sconcerto e sgomento ad Arzano sua città natale e di residenza per come è morto il ragazzo. In centinaia ieri sera in piazza Cimmino ad Arzano il ragazzo è stato ricordato con una veglia, patrocinata dal Comune per volere del sindaco Fiorella Esposito per chiedere verità sulla sua morte. verità che è arrivata proprio mentre era in corso la manifestazione. Una verità amara. Non è stato un omicidio ma un incidente che ha strappato alla vita il giovane Ciro Ascione. Il papà Salvatore lo ricorda felice in questo periodo visto che era innamorato della sua fidanzatina. I vicini di casa parlano della sua cordialità e della sua gentilezza. In tanti ieri sono andati ad abbracciare al civico 12 di via Dante Alighieri ad Arzano la mamma Maria Capuano e la sorellina Martina che ha continuato a chiedere ai genitori di volere il suo fratellino Ciro. E ora a due giorni di distanza dal ritrovamento del corpo e in attesa dell'autopsia è tutto più chiaro. Ciro è caduto dal treno in corsa, al quale era rimasto aggrappato in piedi sul predellino per circa 6 km dalla stazione di Napoli fino ad alcune centinaia di metri dalla stazione di Casoria, la prima sulla tratta Napoli-Roma via Formia. Così sarebbe morto. Sarebbe questa al momento l'ipotesi maggiormente accreditata secondo la Procura di Napoli Nord. Del ragazzo non si avevano notizie dal sabato precedente, giornata che aveva trascorso a Napoli con la fidanzata. Le ultime immagini del ragazzo sono quelle registrate dagli impianti di videosorveglianza della Stazione centrale di Napoli, nelle quali si vede mentre corre nel tentativo di non perdere il treno regionale che dovrà riportarlo alla stazione di Casoria,, dove ad aspettarlo c'è il padre per fare poi ritorno ad Arzano. Nell'ipotesi degli investigatori della Procura aversana il ragazzo sarebbe rimasto aggrappato al convoglio in equilibrio precario, poggiandosi sul predellino, riuscendo a resistere per gran parte della breve tratta da Napoli a Casoria, prima di cedere e cadere. L'autopsia sul corpo del ragazzo, che si svolgerà domani mattina, potrà dire molto su una vicenda della quale si è occupata anche la trasmissione tv "Chi l'ha visto?", alla quale i genitori di Ciro si sono rivolti dopo aver presentato denuncia in Questura.
Rubano borsa ad anziana, identificati 3 minori nel Napoletano
Rubano borsa ad una donna anziana, identificati 3 minori in provincia di Napoli. Due ragazzi di 14 anni sono stati denunciati dai carabinieri perche', insieme ad un ragazzo di 13 anni, avrebbero rubato la borsa ad una anziana donna. Il fatto e' accaduto a Saviano, in provincia di Napoli il 19 gennaio scorso. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i tre in sella ad uno scooter, senza casco e senza assicurazione, avrebbero avvicinato una donna di 73enne del luogo che stava transitando in bicicletta per le strade centrali del paese e le avrebbero preso dal cestino la borsa contenente documenti e 70 euro. Le urla della donna avevano richiamato l'attenzione delle forze dell'ordine. Grazie alla sua descrizione e alla collaborazione dei cittadini i tre sono stati identificati e denunciati.
Mango aveva premeditato il delitto: 'Oggi non vengo al lavoro'
Bellona. Aveva chiamato a lavoro dicendo di non stare bene e che non sarebbe andato. Probabilmente la guardia giurata che ha ucciso la moglie e poi si è suicidato aveva già programmato tutto. Probabilmente. Le domande sono tante, quesiti che si pone anche le gente del posto. L’uomo faceva la guardia giurata, aveva porto d’armi perché amava la caccia. Per questo deteneva in casa un miniarsenale: tre pistole, due fucili e un numero imprecisato di munizioni. Decine e decine di cartucce le ha utilizzate nei dieci minuti di follia durante i quali ha sparato a raffica dal balcone di casa sui passanti, ferendone sei. Poi si è asserragliato nell’appartamento minacciando di far esplodere l’abitacolo e minacciando il suicidio. Alcuni anni fa sfasciò casa urlando contro la moglie. Diceva che prima o poi l’avrebbe ammazzata. In quella circostanza intervennero le forze dell’ordine e in quel frangente la cosa fu segnalata alla Prefettura ma non ebbe problemi ad ottenere il rinnovo del porto d’armi. La moglie non l’ha mai denunciato. E solo ora i parenti della coppia parlano di un susseguirsi di violenze, minacce e idee estremiste. Le stesse idee che fino all'ultimo istante della sua vita ha manifestato con rabbia. Mentre i militari dell’arma cercavano di riportalo alla ragione e suo padre gli urlava “Davide, basta”, Mango ha strillato di voler “parlare con Mussolini”. Poi il 47enne ha inveito contro i magistrati. È accaduto quando gli è stato passato al telefono il pubblico ministero presente sul posto. “Odio i magistrati, non ci parlo con te, sono di Forza Nuova”, ha biascicato l'uomo. Pochi istanti dopo l'ha fatta finita, sparandosi un colpo di pistola in bocca.
Consip: Scafarto sospeso dal lavoro per un anno
Inchiesta Consip: il capitano Gianpaolo Scafarto sospeso dal lavoro per un anno. Il Gip dispone una nuova ordinanza per l' ex comandante dei Noe.Il gip di Roma ha emesso una nuova ordinanza di misura interdittiva, con sospensione dal servizio per un anno, nei confronti dell'ex maggiore Noe Gianpaolo Scafarto, indagato tra l'altro per depistaggio nell'inchiesta su Consip. Scafarto era stato raggiunto a dicembre da una prima interdittiva poi annullata per un vizio formale. In quel caso il provvedimento riguardava anche il colonnello ex Noe, Alessandro Sessa che pero' si e' auto sospeso dal servizio e quindi nei sui confronti non e' stata emessa nuova ordinanza.
Napoli, 15enne sorpreso con due coltelli vicino alla Metro di Chiaiano
Napoli, 15enne sorpreso con due coltelli vicino alla Metro di Chiaiano. Stava passeggiando in compagnia del fratello di 12 anni. Il ragazzino e' stato fermato dai carabinieri per un controllo ed e' stato trovato in possesso di due coltelli. Il ragazzo e' stato fermato dai militari nei pressi della stazione della metropolitana di Chiaiano, alla periferia di Napoli. la stessa stazione dove 15 giorni fa una baby gang aveva accoltellato il 14enne Gaetano di Melito a cui è stata asportata la milza per le ferite riportate. I coltelli sono stati sequestrati ed i due ragazzi riaffidati ai genitori. I carabinieri tra i quartieri Vomero e Chiaiano hanno fermato e identificato 122 minorenni, 8 dei quali sono stati riaffidati a genitori. Sottoposti a controlli 22 mezzi e a fermo o sequestro amministrativo 4 scooter perche' i guidatori li usavano senza indossare il casco o circolavano senza assicurazione.

Cava, Salvatore aveva chiesto di dormire l'ultima notte con sua moglie
Cava de Tirreni.Salvatore Siani aveva promesso alla suocera che sarebbe andato via di casa, per questo le aveva chiesto di convincere la figlia a dormire nella stessa casa con lui per l'ultima notte. Richiesta questa che, alla luce di quanto accaduto, assume un diverso significato sul quale stanno lavorando gli inquirenti per la formulazione del capo di imputazione a carico dell'assassino. C'è da capire se quel gesto sia da interpretare come un omicidio volontario premeditato o no. Intanto oggi è il giorno della verità di Salvatore, quella che dovrà raccontare rispondendo alle domande del sostituto procuratore Roberto Lenza e ai carabinieri del tenente colonnello Francesco Mortari.
Salvatore, stando ai rilievi della Scientifica fatti nella casa dell'orrore nel quartiere Sant'Anna di Cava de Tirreni (ma si attende comunque l'esame autoptico) non ha solo ucciso la moglie che voleva lasciarlo a causa dei suoi comportamenti distaccati e violenti, ma l'ha massacrata di botte, di calci, le ha inferto almeno otto coltellate, le ha fracassato il cranio trascinandola per tutta la cucina, noncurante del fatto che quel corpo straziato potesse andare a sbattere contro gli spigoli dei mobili. E ha fatto tutto ciò davanti agli occhi del figlioletto di cinque anni e della suocera. È proprio il bambino che, con lucidità, ha raccontato tutto agli zii e alle persone a lui più care aiutando i carabinieri a ricostruire la dinamica. Una dinamica che lascia senza parole: Nunzia sarebbe stata aggredita alle spalle mentre preparava il latte al figlio di cinque anni che non era andato a scuola. Quello che resta da chiarire è il giallo della coltellata che ha ferito Salvatore in prossimità del polmone. Capire se si tratti di un tentativo di suicidio da parte dell'uomo dopo essersi accorto di ciò che aveva fatto oppure, come da lui raccontato e come in un primo momento sospettato, un tentativo disperato di Nunzia Maiorano di difendersi. E intanto in tanti a Cava de Tirreni continuano a chiedersi se una tragedia simile si poteva evitare.
Mugnano: risparmio energetico con 2000 lampioni al Led installati
Continuano le politiche di risparmio energetico dell'Amministrazione Sarnataro. Dopo via Napoli, nei giorni scorsi sono stati installati i lampioni a Led anche a Mugnano 2000. In particolare lungo via Cesare Pavese la ditta ha sostituito sia i vecchi corpi illuminanti, con lampadine a Led di ultimissima generazione, che i pali della luce ormai usurati. Nelle prossime settimane i lampioni a Led arriveranno anche nel centro storico della città. "Si tratta di interventi a costo zero per il Comune, che ci consentiranno un risparmio energetico del 50 per cento - spiega il sindaco Luigi Sarnataro - L'obiettivo è quello di riuscire, con il tempo, a sostituire con il led tutto l'impianto di illuminazione pubblica, così da ridurre e stabilizzare le emissioni di anidride carbonica. Siamo tra i Comuni più all'avanguardia sul fronte delle energie rinnovabili e sostenibili".
Lotto e Superenalotto: ecco i numeri fortunati previsti per oggi giovedì dal generatore del nostro sito
Con la nuova estrazione dei numeri del lotto e del Superenalotto di oggi giovedì 25 gennaio 2018 Cronachedellacampania pubblica il generatore che calcola i numero fortunati realizzato dai propri esperti per offrire un nuovo servizio per i suoi lettori appassionati del gioco. Di seguito trovate i due generatori per i numeri al Lotto e quelli per il Superenalotto. Per il primo basta cliccare su estrai e compariranno i cinque numeri da giocare su una singola ruota o su tutte le ruote indicati dal sistema e la ruota sulla quale eventualmente giocare. Potete cliccare quante volte volete. Per il Superenalotto cliccare sempre su estrai e compariranno sei numeri. Buona Fortuna.
Deraglia il treno dei pendolari: 100 feriti, due morti e 5 in fin di vita
Questa mattina intorno alle 7 a Seggiano di Pioltello un treno pieno di lavoratori pendolari è deragliato. Le vittime accertate ora sono due, mentre sono dieci i feriti gravi nel deragliamento del treno di Trenord uscito dai binari nel Milanese. E il bilancio potrebbe essere destinato a salire. Secondo il bilancio provvisorio del 118, oltre ai 10 pazienti trasportati in codice rosso, ci sono due codici neri - le due vittime accertate - 10 codici gialli e 100 feriti lievi circa.. Il convoglio era diretto a Lambrate quando è uscito fuori dai binari. Risultano coinvolte alcune carrozze e ci sarebbero diversi feriti incastrati. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i carabinieri e i medici del 118. I soccorsi sono in corso, e le cause dell'incidente devono ancora essere accertate. La circolazione ferroviaria è bloccata e anche quella veicolare presenta alcuni problemi. E' sospeso il traffico ferroviario tra Milano e Brescia in seguito al deragliamento del treno di Trenord partito da Cremona e diretto a Lambrate. Lo rende noto Rfi. ''La circolazione ferroviaria si sottolinea in una nota- è interrotta dalle 7.00 sulla linea Milano-Brescia per lo svio del treno regionale 10452 di Trenord nella stazione di Pioltello Limito. Fra Milano e Brescia il traffico è sospeso su entrambe le linee (direttissima e lenta)''.
Procurava ragazze dal Sud America per farle prostituire: a processo
Nocera Inferiore. Procurava ragazze dal Sud America per farle prostituire: finisce a processo Avrebbe, secondo l’accusa, procacciato donne da far prostituire per conto di un gruppo di persone. Così è finita a processo, dopo essere scappata ad un primo blitz, Luz Xiomara Ospina Gomez. Il processo a suo carico partirà il prossimo 2 febbraio davanti al Tribunale di Nocera Inferiore. L’inchiesta portò alla scoperta di un organizzatissimo e vasto mercato del sesso che aveva come epicentro Nocera Inferiore presso un hotel del centro città. La donna dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno in Spagna arrivò in Italia per prostituirsi. In una fase successiva avrebbe, con l’aiuto di una connazionale, procacciato ragazze. Un vero e proprio asse Italia – Spagna scovato dai militari dell’arma. L’attività di reclutamento avveniva dal Sud America soprattutto grazie alla rete dove si discuteva di prestazioni, accordi e pagamenti. Più di 800 i domini registrati in Italia e più di 407 all’estero. Le donne erano dislocate non solo a Nocera ma anche in città come Avellino, giungendo addirittura al nord Italia in città come Como. Tra gli imputati ci sono anche un webmaster, responsabile di un sito di annunci. Tra le accuse principali l'associazione a delinquere e lo sfruttamento della prostituzione.
Operazione antidroga al Parco Verde di Caivano
Blitz antidroga al Parco Verde di Caivano. Dalle prime luci del giorno è in corso una operazione "Alto impatto" della polizia al Parco Verde di Caivano, la zona spesso teatro di fenomeni criminali e tristemente nota per la morte della piccola Fortuna Loffredo, la bambina prima abusata e poi lanciata da un balcone la mattina del 24 giugno del 2014.La polizia sta effettuando numerose perquisizioni e controlli per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ultime settimane ci sono state varie incursione da parte di carabinieri e polizia nel quartiere con una mezza dozzina di arresti e sostanze stupefacenti sequestrati.
Camorra: arrestato in Messico il latitante Salvatore Longo
Camorra: arrestato in Messico il latitante Salvatore Longo. Era stato condannato a 9 anni di carcere, viveva a Tjuana da tempo sotto falso nome.Dopo quasi undici anni e' finita la latitanza del camorrista Salvatore Longo, localizzato dalla Direzione investigativa antimafia di Padova in Messico, dove viveva da tempo con la famiglia e gestiva un ristorante. Espulso in Italia dalle autorita' messicane, il 45enne napoletano e' stato catturato durante lo scalo a Madrid, in virtu' di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorita' giudiziaria di Verona. Longo era ricercato dal 30 maggio 2007 per una condanna a 9 anni di reclusione comminatagli dal Tribunale di Verona, che lo aveva riconosciuto colpevole dei reati di estorsione - persino durante il periodo di latitanza all'estero - ed usura, con applicazione di tassi annui di interesse superiori al 200%, commessi, nelle province di Verona e Brescia tra il 2005 e il 2009, nei confronti di numerosi commercianti del settore abbigliamento. "Le attivita' criminali - spiegano gli investigatori - facevano riferimento alla cosiddetta 'alleanza di Secondigliano, in particolare al clan camorrista Licciardi, operante nella zona nord di Napoli e nel quartiere di Scampia". Sul conto dell'uomo risulta, inoltre, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, disposta dal Tribunale di Verona nel 2006 e mai potuta notificare. Le indagini per rintracciare del latitante, svolte dalla Dia di Padova e coordinate dal procuratore della Repubblica di Verona, Angela Barbaglio, e dal procuratore aggiunto Bruno Bruni, hanno consentito negli anni di accertare che Longo, nel 2006, era entrato negli Stati Uniti attraverso il confine tra il Messico (S. Isidoro) e la California, usando il passaporto italiano e dichiarando alle autorita' di confine di abitare a San Diego; l'anno scorso si era separato dalla moglie italiana e aveva costituito un nuovo nucleo familiare con una donna messicana, dalla cui unione sono nate due figlie. Una volta identificata la compagna del latitante, e' stata individuata l'area di riferimento dei loro interessi a Tijuana, dove Longo viveva utilizzando documenti falsi intestati a Francisco Javier Gonzales. Ad attivare le autorita' messicane ha provveduto la Dia di Padova, con il supporto del Reparto relazioni internazionali, del Servizio per la cooperazione di polizia (Scip) e della Direzione centrale per i servizi antidroga Sono cosi' state attivate le autorita' messicane, grazie al supporto del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) e della Direzione Antidroga, che hanno espulso il latitante verso l'Italia. Longo e' stato arrestato durante lo scalo tecnico a Madrid.
Camorra, il boss Mazzarella si dissocia ed evita l'ergastolo
Si è dissociato, ma non pentito, ha preso le distanze dalla famiglia e così ha ottenuto un clamoroso e consistente sconto di pena nel processo in Corte di Assise di Appello rimediando così all'ergastolo che gli era stato inflitto in primo grado. Si tratta del boss Francesco Mazzarella accusato di essere il mandante del duplice omicidio dei due fratelli rom innocenti, scelti a caso tra quelli che abitavano nel campo di Secondigliano solo per soddisfare il suo desiderio di vendetta che pochi giorni prima, mentre era ai domiciliari e riposava in casa con moglie e figli, aveva subìto un furto in casa. Analogo risultato hanno ottenuto anche tre dei suoi fedelissimi che pure erano stati condannati al massimo della pena in primo grado ovvero: Alfonso Criscuolo, Giuseppe Di Vaio e Carlo Radice. Quattro gli omicidi al centro del processo: non solo l'agguato, avvenuto nel 2004, al campo rom di Secondigliano che ebbe come vittime i fratelli Mirko e Goran Radosavljevic, ma anche l'omicidio di Francesco Ferrone, ucciso il 3 febbraio 2004 nell'ufficio del garage in zona Mercato, e l'omicidio di Antonio Scafaro, ucciso il 6 marzo del 2005 sotto una raffica di proiettili in pieno giorno e tra la gente nella centralissima piazza Mercato. Le indagini hanno ricostruito, per questi due ultimi delitti, dinamica e movente riconducendoli agli scontri al tempo in atto con la famiglia dei Mauro di Forcella. E così grazie alla dissociazione e all'ammissione delle responsabilità in merito ai 4 delitti i giudici dell'Appello hanno riformulato le condanne: venti anni di carcere per Francesco Mazzarella, difeso dall'avvocato Antonio Briganti, per Alfonso Criscuolo, cognato di Mazzarella, difeso dall'avvocato Claudio Davino, e per Carlo Radice, difeso dall'avvocato Francesco Buonaiuto, e 15 anni di reclusione per Giuseppe Di Vaio, difeso dall'avvocato Raffaele Chiummariello. A vario titolo gli imputati rispondevano di omicidio. In primo grado erano stati condannati anche due ex affiliati passati nel frattempo a collaborare con la giustizia: Giuseppe Persico, s sedici anni di reclusione, e Errico Autiero, condannato a dodici anni.
Blitz contro il clan Spada: 32 arresti ad Ostia, c'è anche Roberto
Un'operazione contro il clan Spada e' in corso ad Ostia da parte di Polizia e Carabinieri. Sono complessivamente 32 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. C'e' anche Roberto Spada - figura di vertice del clan e autore della testata contro il giornalista della trasmissione di Rai 2 'Nemo nessuno escluso', Daniele Piervincenzi - tra i destinatari della misure cautelare nei confronti di 32 soggetti ritenuti appartenenti al clan. Roberto Spada, rinviato a giudizio nei giorni scorsi proprio per la testata, e' attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo (Udine). Il blitz e' scattato all'alba e ha riguardato sia i presunti capi sia decine di affiliati del clan. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa alle 11 in Questura a Roma, alla presenza del procuratore aggiunto Michele Prestipino.
I retroscena dell'arresto di Aliberti: è stato trovato da un amico a Pagani. Ora è guardato a vista in carcere
Scafati. L'ultima notte che lo ha diviso dal carcere l'ha passata a Pagani, lontano dalla sua città. Era lì, l'ex sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti, quando gli uomini della sezione Dia di Salerno lo hanno trovato. Era a casa di un amico con un passato in politica, nei pressi dello stadio di Pagani, forse a parlare di futuro, forse del carcere. Non è stata una vera e propria fuga la sua, fino a stamattina quando il provvedimento della Corte di Cassazione che ne disponeva l'arresto nessuno poteva cercarlo, Aliberti era un cittadino libero. Poteva stare ovunque. Ha deciso di passare le ultime ore da uomo libero a Pagani, in un'abitazione nei pressi del Marcello Torre. E' lì che gli uomini della Dia gli hanno chiesto di seguirli nella sede operativa del reparto speciale a Salerno, dove ha salutato la moglie, Monica Paolino, e si è fatto accompagnare in carcere, così come disponeva quell'ordinanza del Riesame fatta propria dai giudici della Cassazione, ieri. Aliberti era preparato all'eventualità di finire in carcere con l'accusa di scambio di voto politico-mafioso, se ne era convinto da ieri, probabilmente, ed è iniziata per lui una lunga notte tormentata. Probabilmente, avrà pensato di costituirsi in carcere da solo, evitando Fuorni. Chissà sarà stata valutata anche questa eventualità. Era preparato all'arresto. E anche a successive scelte difensive per incompatibilità col regime carcerario. Pronta anche la documentazione medica, già prodotta nel corso delle diverse fasi giudiziarie per evitare il carcere, come quella perizia medico legale di parte che lo voleva affetto da disturbi psicologici, ritenuta non rilevante da una perizia della Procura. Ed è per questo che è stato applicato nei suoi confronti un protocollo di sicurezza all'interno del carcere: guardato a vista per evitare che possa mettere in atto forme di autolesionismo. Anche questo elemento sarà oggetto di discussione difensiva e base per una eventuale richiesta di scarcerazione nei prossimi mesi.
Rosaria Federico
Morte di Ciro Ascione, una nuova pista: è stato un incidente
Sarebbe stato vittima di un incidente Ciro Ascione, il ragazzo di 16 anni, di Arzano, scomparso 4 giorni fa e ritrovato cadavere ieri pomeriggio vicino ai binari della linea Napoli-Caserta, nei pressi della stazione di Casoria.E' caduto dal treno in corsa Ciro Ascione.A questa conclusione sono giunti gli inquirenti della Procura di Napoli Nord e la Polizia di Stato di Napoli che hanno anche acquisto un video che avvalora quest'ipotesi. Dalle immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza della stazione partenza, a Napoli, si vedrebbe Ciro che corre sulla banchina per tentare di non prendere il treno. Le porte si chiudono prima che Ciro riesca a salire. A questo punto il giovane sale sul predellino rimanendo aggrappato in maniera precaria all'esterno del convoglio, mentre il treno parte. La prima stazione e' quella di Casoria, dove Ciro e' diretto e dove, ad attenderlo c'e' il padre. Ma li' il ragazzino non ci arrivera'. Verosimilmente a causa dell'alta velocita' che il convoglio raggiunge qualche chilometro prima di Casoria, Ciro deve aver perso l'equilibri, cadendo rovinosamente a terra e perdendo la vita. Il padre, Salvatore, non lo vede scendere. Poco prima aveva ricevuto una sua telefonata che gli annunciava il suo arrivo. Ma a Casoria Ciro non scende dal treno. Li' non e' arrivato. Gli telefonano ma lui non risponde. Scattano le ricerche ma di Ciro non c'e' traccia. Ieri pomeriggio la macabra scoperta: il suo cadavere viene trovato nei pressi dei binari, a poco piu' di un chilometro dalla stazione ferroviaria di Casoria. La Squadra Mobile della Questura di Napoli sa che e' partito da Napoli: le telecamere lo hanno ripreso mentre correva sulla banchina. Inoltre, 'tracciando' il cellulare, gli investigatori riescono a localizzare la posizione del telefono. Viene circoscritta l'area dove si trova il cellulare e proprio in quell'area viene trovato il cadavere di Ciro. Il suo cellulare e' rimasto acceso fino alle 23 di quel tragico sabato e ha lasciato tracce nelle celle dei ripetitori. Da un primo esame esterno del cadavere il medico legale riscontra ferite e contusioni compatibili con una caduta dal treno. A mettere la parola fine a questa brutta storia sara' l'esame autoptico, programmato per venerdi'. Gli inquirenti assicurano che le indagini continueranno per fare piena luce sull'accaduto e fugare ogni ragionevole dubbio su quello che ora appare un drammatico incidente frutto di un pericoloso azzardo commesso dal sedicenne .
Il Napoli si regala Younes: Ajax convinto con 5 milioni
Il Napoli si regala Younes, Ajax convinto con 5 milioni Ghoulam fa intero allenamento in gruppo: rientro vicino. E' Amin Younes il nuovo rinforzo che Aurelio De Laurentiis vuole regalare al tecnico Maurizio Sarri per lo sprint scudetto. La trattativa con l'Ajax per portare subito l'attaccante a Napoli ha subito una decisa accelerazione: il Napoli ha convinto il club olandese a cedere infatti subito il calciatore in cambio di 5 milioni di euro. La mossa e' stata decisiva visto anche che Younes e' in scadenza di contratto e non vuole rinnovare, e andrebbe quindi via a giugno gratis. La trattativa e' nella fase finale e dal club azzurro si dicono fiduciosi che vada in porto. Dall'Olanda arrivano anche ipotesi sull'ingaggio da 1,5 milioni di euro l'anno per il giocatore tedesco di origine libanese. Younes, 24 anni, e' un esterno sinistro che pero' potrebbe giocare anche a destra, dando cosi' la possibilita' a Sarri di far ruotare sia Lorenzo Insigne che Jose' Maria Callejon. L'attaccante e' anche nel giro della nazionale tedesca con cui ha giocato 5 partite segnando anche due gol, uno nelle qualificazioni Mondiali contro San Marino e uno nella Confederation Cup contro il Messico e vuole avere minuti a Napoli anche per giocarsi le chances di andare ai Mondiali. Al suo arrivo a Napoli Younes dovra' pero' velocemente adattarsi agli schemi di Sarri che conta di averlo pronto per febbraio, quando ripartira' l'Europa League e il Napoli dovra' gestire al meglio le energie per lo sprint finale di campionato. Intanto il ds azzurro Cristiano Giuntoli lavora anche per il mercato in uscita a partire da Emanuele Giaccherini, che potrebbe andare al Genoa o al Chievo. Per Maksimovic e' invece imminente il passaggio allo Spartak Mosca. Ma Sarri ha in testa solo il Bologna e la sfida di domenica al San Paolo. Oggi l'allenatore azzurro ha impegnato il gruppo in una doppia seduta a cui ha partecipato interamente anche Faouzi Ghoulam che ormai si avvicina a grandi passi al rientro, mentre Milik si e' allenato con i compagni solo nella prima parte della seduta per poi proseguire il suo programma differenziato.
Battipaglia, sospetto caso di eutanasia: aperta un'inchiesta
Battipaglia. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulla morte avvenuta la settimana scorsa di un giovane di Battipaglia, nel Salernitano, malato da tempo di tumore. La macchina investigativa sarebbe stata messa in moto da una segnalazione anonima nella quale si farebbe riferimento al decesso quale possibile conseguenza di un'eutanasia. Un medico e' stato iscritto nel registro degli indagati e, prima che si procedesse con la celebrazioni dei funerali, la salma del 28enne e' stata sequestrata dal pm della procura di Salerno per effettuare l'autopsia. Esame avvenuto ieri all'obitorio dell'ospedale Santa Maria della Speranza del comune alle porte della Piana del Sele. Stando a quanto si apprende, il ragazzo si e' ammalato nel 2014 di tumore all'osso sacro. A distanza di un anno, il cancro sembrava essersi riassorbito. Poi le metastasi, prima ai polmoni, poi al femore e all'omero. Infine, la morte. Le ultime ore di vita del 28enne sono, ora, al vaglio della magistratura che ha delegato ai carabinieri le indagini.
La ADUC denuncia UFFICIALMENTE dueamici.it
ADUC ha denunciato il sito e-commerce dueamici.it all'Antitrust per pratica commerciale scorretta in relazione alla sua presunta modalità "piramidale" di vendita.
Infatti , come spiegato dalla nota dell'associazione dei consumatori sul loro sito ufficiale , si possono acquistare iPhone X a 429 euro (contro un listino di 1189 euro), buoni regalo Amazon a 89 euro (invece che a 200 euro) e così via. Il problema è che secondo ADUC "non c'è da fidarsi" perché ogni oggetto non viene consegnato subito ma prenotato.
"Il consumatore, dopo aver pagato, viene inserito in una lista composta di tutti gli acquirenti. Il prodotto sarà effettivamente consegnato solo quando altri acquirenti successivi ne avranno completato il prezzo di acquisto indicato dal sito"
si legge nella nota dell'associazione.
"Chi non vuole attendere il 'completamento' del prezzo, può 'riscattare' il prodotto e riceverlo subito, pagando (nel caso dell'esempio) 1.287,00 euro, cioè 100 euro in più rispetto al prezzo di mercato".
La piattaforma e-commerce in pratica trattiene le somme per un tempo inizialmente indefinibile - bisogna vedere quanti acquirenti aderiranno - e nel caso in cui qualcuno si stufi di aspettare il margine è molto più alto.
"Ad oggi, infatti, gli importi pagati da acquirenti che non hanno ricevuto il prodotto, e già nelle casse della società, ammontano a euro 1.810.507,00. Per arrivare a completare il prezzo di tali ordini, dovrebbero essere versati da successivi acquirenti euro 5.431.764,00", sottolinea l'ADUC.
Secondo l'associazione si tratta di un
"meccanismo piramidale nel quale quanto più si allarga la base di acquirenti, tanto meno probabile è l'effettiva spedizione del bene acquistato da parte degli ultimi soggetti acquirenti".
Chi si occupa di analizzare i sistemi piramidali - che formalmente sono illegali - sostiene che vi sia un punto di non ritorno
"nel quale gli importi da corrispondere da parte di altri utenti saranno così alti da diventare insostenibili, avendo come conseguenza il fallimento della società e l'impossibilità, per chi ha versato un anticipo, di ottenere indietro il proprio denaro".
In sintesi, finché il sistema sta in piedi tutti felici, ma se dovesse saltare il banco per mancanza di nuovi clienti o azioni legali oppure intervento della giustizia ecco profilarsi la possibilità di non ricevere più quanto pagato.
"Leggendo le condizioni di contratto, poi, si scopre che l'esercizio del diritto di recesso è consentito entro 14 giorni dalla data di acquisto, e non - come prevede il Codice del consumo per i contratti di acquisto di beni - entro 14 giorni dalla consegna del prodotto", prosegue ADUC. "Si tratta di una clausola chiaramente illegittima, ma il consumatore non lo sa e quindi, una volta pagato il prezzo si sente in gabbia e crede di avere due sole alternative: attendere il "completamento" del prezzo oppure pagare l'oggetto ad un prezzo superiore a quello di mercato".
Comunque saranno le autorità competenti a fare chiarezza su ogni singolo caso e a raccogliere eventuali prove.
Sta a noi diffidare di modalità di acquisto poco trasparenti;la rete è piena di offertissime e prezzi stracciati per gli ultimi gioielli hi-tec e spesso (anzi quasi sempre) c'è sotto un inghippo o un meccanismo di vendita che può crearci un danno economico.
Scafati, il segretario del Pd Grimaldi: "Aliberti lascia un disastro, indispensabile un patto di legalità per la città"
Scafati. "Aliberti lascia un disastro" è questo il commento di Michele Grimaldi, segretario del Pd di Scafati dopo l'arresto dell'ex sindaco. "Per formazione politica e culturale non commento le sentenze della magistratura, che vanno sempre rispettate. Per formazione politica e culturale, penso anche che ogni cittadino, anche l'avversario più feroce e violento, è innocente fino al terzo grado di giudizio. Lo scrivo, perchè anche se la decisione della Suprema Corte che decreta l'arresto per l'ex Sindaco di Scafati fosse stata di senso opposto, oggi direi le stesse cose". Grimaldi, esponente della direzione regionale del Pd in Campania e segretario, affida ad un post su Fb una riflessione sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l'ex sindaco. "Stesse cose che abbiamo ripetuto per otto anni,anche quando molti hanno preferito un comodo silenzio: il dottore Aliberti è colpevole di aver distrutto economicamente e socialmente la nostra Scafati, di aver provato a piegare la nostra città al suo arrivismo personale e agli interessi di famiglia, di aver usato la macchina pubblica in maniera privata e dispotica, di aver aperto le porte di Palazzo Mayer a clientele, familismo, malavita organizzata. E' colpevole dello scioglimento per camorra e dell'arrivo della Triade commissariale - spiega - di aver lasciato debiti ed inefficienza, di aver provocato un buco di bilancio di oltre trenta milioni di euro, di aver assistito in silenzio e accompagnato consciamente la chiusura dell'ospedale, del deficit strutturale e funzionale dell'Acse e del ciclo di raccolta dei rifiuti, delle strade buie e dissestate, dell'assenza di una rete fognaria e degli allagamenti ad ogni pioggia, del decadimento della Villa comunale, dello sperpero dei fondi europei, della mancata riqualificazione del centro storico, del fallimento del P.I.P., delle case popolari occupate da pregiudicati e tolte alla povera gente", aggiunge. "Le sue vicende giudiziarie sono un suo fatto privato, quel che resta a noi scafatesi sono le macerie dalle quali e sulle quali siamo chiamati a ricostruire: senza ripetere, tutti noi, gli errori del passato. Anche per questo - continua - per rendere effettivamente possibile la rinascita e il cambiamento, come abbiamo già proposto a tutte le forze politiche ed ai movimenti della nostra Scafati, è oggi più che mai necessario un patto d'onore dinanzi alla città: un patto di legalità, per liste pulite e metodi trasparenti, affinchè mai più nessun soggetto politico possa consentire all'illegalità diffusa e alla criminalità organizzata di poter mettere piede e radici nella Casa comunale. Tutti insieme abbiamo il dovere, per rispetto della nostra comunità e della nostra storia, di questo reciproco patto d'intenti: un minuto dopo, verranno le legittime divisioni sui programmi e le prospettive di governo", conclude Grimaldi.



