Allo Zini di Cremona per spalmare una quota punti importante, rincontrando un passato abbastanza recente che si chiama Tesser, Arini, Mokulu, Almici. «Ecco perchè occorre partire col piede giusto contro una neo promossa di tutto rispetto, rafforzatasi con elementi di valore ed esperienza – esordisce Novellino – Andiamo lì a fare la nostra gara con la testa alta e con la convinzione di poter giocarcela stasera e in avanti contro tutti. D’altronde non è cosa da poco essere partiti bene contro una squadra, il Brescia, di cui sentiremo parlare, che siamo stati bravi a recuperare, colmando il gap iniziale dello svantaggio, raggiungendola e superandola. La Cremonese sarà un altro scoglio, uno dei tanti che troveremo nella nostra navigazione e che dovremo aggirare e questo si può fare solo attraverso il lavoro». Dunque, Walter Alfredo Novellino ed il suo Avellino ci proveranno a mantenere il primato d’inizio stagione, ovvero rimanere nella parte sinistra della classifica; d’altronde il detto recita che chi ben incomincia è a metà dell’opera. «Ma noi siamo solo all’inizio – chiosa sorridendo il Monzon di Montemarano – e per questo non possiamo e non dobbiamo permetterci distrazioni, consapevoli di affrontare stasera un’ottima squadra costruita per centrare traguardi importanti. Il nostro è di una salvezza serena, tranquilla e quello che sto vedendo dal ritiro di Cascia, è un work in progress confortante, popolato da mentalità e concentrazione giuste e da assimilazione di tattica rassicurante, quindi proveremo a fare risultato». Gli uomini. «Provando e riprovando – dice il tecnico, tirando un sospiro profondo e riferendosi al forfait di D’Angelo – in allenamento come nella vita può succedere l’irreparabile ma opteremo per altre soluzioni non certo di rincalzo, adatte a contenere ed a gestire la perdita del capitano». Due filosofie di gioco diverse quelle di Tesser e Novellino, però abbastanza complementari, con il primo votato all’offensiva e l’altro alla cura del non possesso che però è una copertura intelligente ad un gioco all’occorrenza d’attacco con i due esterni oltre alle punte. «Sì, è vero, si tratta di ingredienti per una gara che si preannuncia interessante – rivela Novellino -, che mi vedrà opposto ma solo sul campo, ad un vecchio amico e collega, anche in campo ai tempi di Perugia e Catania. Il suo è un 4-4-2, il mio uno schieramento che vede gente che lavora dentro le linee e non vedo l’ora di giocare. Tutte le gare sono segnali e conferme del lavoro impostato e svolto; sono convinto che si possa giocare anche con due punte».
Salernitana: Rosina e l’Arechi
La voglia è quella di ripartire proprio da quel tap-in vincente contro la Ternana dello scorso campionato. L’obiettivo di Alessandro Rosina è quello di trascinare la Salernitana alla conquista dei primi tre punti della nuova stagione nell’esordio casalingo di domani sera contro le fere all’Arechi. Lo scorso anno, il capitano chiuse il match contro gli umbri realizzando la rete del definitivo 4-2 per i granata nel principe degli stadi con un facile appoggio su corta respinta di Di Gennaro. Oggi come ieri Rosina resta l’elemento da cui la torcida granata si attende quel guizzo, quel qualcosa in più, che in passato è arrivato poco o soltanto a tratti. Quest’anno, il capitano ha svolto tutta la preparazione agli ordini di Bollini, ha una voglia matta di riscatto, ma le perplessità restano. Così come pure qualche dubbio sulla sua tenuta in relazione alla collocazione tattica (vista la carta d’identità) e soprattutto sulla condizione fisica. Ieri l’altro, l’ex Zenit si è allenato a scartamento ridotto per una tendinite rotulea al ginocchio destro che lo ha costretto ad un lavoro differenziato. L’attaccante pare sia rientrato nei ranghi, anche se ha evitato (a scopo precauzionale) di forzare le conclusioni dalla distanza. L’impressione è che domani sera Rosina sarà regolarmente in campo nel canonico tridente che Bollini ha in mente per arpionare le fere. Anche perché in caso contrario, il trainer granata avrebbe qualche problema di troppo nel trovare al momento un sostituto che abbia i 90′ nelle gambe. Nonostante l’abbondanza di esterni in rosa, infatti, in questo momento nessuno dei nuovi arrivi ha ancora benzina sufficiente per affrontare un match per intero. Di Roberto è appena arrivato all’ombra dell’Arechi e deve mettersi al passo con i compagni, mentre Alex e Kadi sono nella migliore delle ipotesi ancora acerbi. L’unico potrebbe essere Gatto che a Venezia è subentrato proprio a Rosina disputando l’ultima mezzora al Penzo, anche abbastanza bene.
Lite per una donna: 45enne lotta con la morte in ospedale
Sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale san Giovanni Bosco di Napoli il 45 enne di Anacapri Giovanni Mastruzo colpito con un pugno dal suo rivale in amore. L’uomo ha battuto la testa violentemente a terra ed ha avuto una gravissima emorragia cerebrale. Per il momento non è operabile ed è tenuto in coma farmacologico sotto stretta osservazione dai medici napoletani. Secondo la ricostruzione fatti dai carabinieri isolani Masturzo l’altra sera aveva incontrato per strada la sua ex in compagnia di un altro uomo, S.M. un 50enne romano in vacanza a Capri. Ha cominciato a insultare la donna, provocando così una violenta reazione da parte dell’attuale compagno della bionda isolana. Erano in via Pagliaro che conduce alla Grotta Azzurra, la zona di Anacapri dove si trovano baretti e ristorantini frequentati da giovani e anche da habituè e villeggianti. Il romano ha reagito sferrando un violento pugno al volto di Masturzo mandandolo kappao. Il 45enne anacaprese ha battuto la testa a terra e ha perso subito i sensi. E’ stato trasportato in ambulanza all’ospedale Capilupi ma i medici constata la gravità delle sue condizioni hanno deciso il trasferimento con eliambulanza al san Giovanni Bosco di Napoli dopo si trova attualmente ricoverato. Il suo aggressore dopo essere stato ascoltato dai carabinieri è stato denunciati per lesioni gravi.
Paganese: il debutto felice di Favo
“Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare – le parole di Favo nel post gara -. Sono stati bravi i ragazzi perché sarebbe eccessivo dire di aver messo la mia mano in questa vittoria. Non sono così presuntuoso. Sapevamo che il Cosenza è una squadra che palleggia e che si espone, e abbiamo cercato di sfruttare le loro fragilità. Logicamente non abbiamo una condizione fisica omogenea perché molti giocatori sono arrivati un po’ alla volta e, nel secondo tempo, siamo calati di intensità abbassandoci troppo. Ho rinforzato la linea difensiva e questo non è nella mia mentalità. Ma volevamo a tutti i costi questa vittoria che ci consente di lavorare meglio. Abbiamo tanti giovani di belle speranze e qualche “vecchietto” che si deve rimettere in carreggiata. Per noi è una grande boccata di ossigeno e di entusiasmo. Il Cosenza è una squadra forte: sta attraversando un momento di difficoltà ma ha dei valori importanti che gli consentiranno di venire fuori da questa situazione”.
Casertana: la gioia di tutti
Il Vangelo di oggi
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,21-27.
Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima?
Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
Mafia: 35anni fa a Palermo il delitto dalla Chiesa
Trentacinque anni fa la mafia uccideva a Palermo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Alle 9,30, nel luogo dell’agguato, in via Isidoro Carini, si terra’ una cerimonia alla quale partecipera’ anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le iniziative continueranno tutta la giornata con la festa dell’Onesta’ che si terra’ sul Cassaro. Alle 17,30 sara’ intitolata a Dalla Chiesa la raccolta bibliografica sulla criminalita’ organizzata della Biblioteca centrale della Regione Siciliana. Alle 19, nel piano della Cattedrale, sara’ presentato il libro “Carlo Alberto Dalla Chiesa – Un papa’ con gli alamari”, scritto dai figli del prefetto Simona, Rita e Nando.
Litiga con la mamma e il padre lo accoltella
Un uomo è stato denunciato dalla polizia a Massa di Somma perché al culmine di una lite familiare ha accoltellato il figlio che stava litigando violentemente con la mamma. Il ragazzo è stato trasportato alla clinica Villa Betania di Ponticelli e giudicato guaribile in 7 giorni. Le ferite non erano gravi. Sull’episodio stanno indagando gli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano. Dai primi accertamenti risulta che si tratta di una famiglia di incensurati e che il gesto del padre sarebbe stato inconsulto e dettato dalla disperazione del momento.
Sisma di magnitudo 6.3 in Corea del Nord dopo un test nucleare
La Corea del Nord ha realizzato un sesto test nucleare. A rivelarlo, secondo l’esercito sudcoreano, una scossa sismica magnitudo 6.3 che potrebbe essere derivata da un esplosione atomica sotterranea. Poche ore prima Pyongyang aveva annunciato di aver realizzato una bomba a idrogeno da montare sui missili intercontinentali. “Una scossa artificiale di magnitudo 5.6 è stata registrata nei pressi di Punggye-ri, in Corea del Nord, alle 12:36, la stiamo analizzando per verificare se sia trattato di un test nucleare”, ha dichiarato in un comunicato lo stato maggiore sudcoreano. L’istituto geologico americano USGS ha registrato poco dopo le 12 ora di Pyongyang una scossa tellurica magnitudo 6.3, segno di una possibile “esplosione” in una miniera in Corea del Nord. La deflagrazione è stata localizzata 24 chilometri a Nord-Est della localitaà di Sungjibaegam, nella provincia di Hamgyeong Nord. “Si è trattato di un’esplosione piuttosto che di un terremoto”, ha dichiarato alla France Presse Jana Pursely, dell’USGS. Anche l’agenzia cinese di sorveglianza sismica ha registrato una scossa 6.3, provocata da “un’esplosione presunta” e a una profondità “nulla”. Poche ore prima la Corea del Nord aveva annunciato di aver realizzato una bomba a idrogeno che può essere armata sul nuovo missile balistico intercontinentale di cui dispone il regime di Kim Yong Un. L’agenzia stampa ufficiale KCNA ha riportato oggi la visita del leader nordcoreano presso il sito dove questo ordigno viene costruito.
Rimini: arrestato all’alba il quarto stupratore. Stava scappando in treno
ìPoco prima dell’alba gli agenti della squadra Mobile di Rimini hanno arrestato un giovane di 20 anni, congolese d’origine. E’ il presunto “capo” del branco che la notte del 26 agosto a Miramare ha violentato un turista polacco, stuprato la compagna di 26 anni e violentato, dopo un’ora lungo la statale verso Riccione, una transessuale d’origine peruviana. Il congolese è stato bloccato alla stazione ferroviaria di Rimini, mentre tentava di scappare. Sabato pomeriggio si sono presentati ai carabinieri di Vallefoglia nel pesarese due fratelli marocchini, tutti e due minorenni, per confessare di essere parte del branco. Poco dopo la polizia ha fermato un altro minorenne, anche lui africano.
Napoli, 30enne muore subito dopo il parto: aperta un’inchiesta
La magistratura ha aperto un’inchiesta per la improvvisa morte di una 30enne originaria di Monte di Procida subito dopo il parto della sua seconda figlia avvenuto nell’ospedale San Paolo a Fuorigrotta. La vittima di chiamava Anna Riccio, ed è morta questa notte all’ospedale Pellegrini dove era stata trasportata dopo le complicanze cliniche sopraggiunte in seguito al parto. La 30enne aveva dato alla luce la sua secondo figlia ieri, durante il parto cesareo eseguito presso l’ospedale San Paolo a Fuorigrotta, ma subito dopo sono sopraggiunte complicanze. le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate e i medici hanno deciso il trasferimento alla Rianimazione dell’ospedale Pellegrini. Ma purtroppo poco dopo il suo arrivo il suo cuore ha cessato di battere. Ora sarà l’inchiesta della magistratura a chiarire cosa è accaduto e perché e se ci sono colpe da parte dei medici.
Insigne: ‘Gare come queste aiutano a crescere’
“Non abbiamo fatto tanto bene ma queste partite servono a crescere. Ora pensiamo alla partita di martedi’, che e’ importante, poi vedremo”. Dopo il 3-0 subito in Spagna, Lorenzo Insigne mette nel mirino Israele, prossimo avversario dell’Italia martedi’ a Reggio Emilia. Un incontro da vincere per mettere al sicuro il play-off per accedere ai Mondiali russi. “Il 4-2-4? Sapevamo che era difficile contro una grande squadra – spiega l’attaccante del Napoli a Raisport – Ora analizzeremo gli errori che abbiamo fatto tutti e insieme al mister cercheremo di mettere le cose a posto. Per arrivare al Mondiale dobbiamo fare un sacrificio ma tutti insieme, se lavoreremo duro, raggiungeremo l’obiettivo. Siamo convinti, ce la giocheremo fino alla fine e faremo l’impossibile per andare al Mondiale”.
Il maltempo non ferma i ‘caimani’ , domani regolarmente al via la Capri-Napoli
Neanche il maltempo ferma i caimani. La Capri-Napoli, il classico del golfo giunto alla 52esima edizione, prendera’ il via regolarmente domani, domenica 3 settembre alle 10.15, dall’isola di Tiberio. Trentasei chilometri massacranti per 29 atleti di 8 nazioni che si giocheranno la Coppa del Mondo Fina Grand Prix. L’organizzazione, curata dalla societa’ Eventualmente eventi & comunicazione di Luciano Cotena, ha ufficializzato, dopo avere valutato le previsioni meteorologiche e il maltempo che si e’ abbattuto sulla Campania nelle ultime ore, che il percorso sara’ quello tradizionale, con partenza da Capri alle ore 10.15 e arrivo per i primi attorno alle 16.15 nelle acque antistanti il Circolo Posillipo, che per la prima volta ospita la fase conclusiva della Capri-Napoli ufficiale. “Insieme ai vertici della Fina e ai giudici di gara – afferma Cotena – abbiamo analizzato tutte le previsioni legate al tempo di domani, convenendo che al momento sussistono le condizioni di sicurezza per atleti e personale al seguito della gara. E’ ovvio che se le cose dovessero cambiare in prossimita’ della partenza dei nuotatori per Capri (prevista domani alle 8.30 dal molo Beverello con i mezzi della Navigazione Libera del Golfo), siamo pronti a valutare le possibili alternative per permettere comunque alla Coppa del Mondo di concludersi a Napoli senza pero’ venir meno al dovere di garantire la totale incolumita’ di tutti i partecipanti”. Sul fronte gara, in campo maschile per l’Italia si gioca carte importanti per riconquistare il titolo che fu per cinque volte di Giulio Travaglio (l’ultima nel 1970) con l’atleta della Padova Nuoto, Matteo Furlan (vicecampione del mondo a Budapest nella 25 km), ed Edoardo Stochino delle Fiamme Oro Napoli, primo nel Grand Prix Fina 2016 e sempre ottimamente piazzato alla Capri-Napoli. Gli azzurri dovranno vedersela tra gli altri con il macedone Eugenij Pop Acev, vincitore lo scorso anno e leader di Coppa del Mondo, con l’argentino Damian Blaum (trionfatore alla Capri-Napoli nel 2010 e nel 2015) e con il connazionale Guillermo Bertola, attuale secondo in classica assoluta nel ranking mondiale. In campo femminile ancora Italia protagonista con la leader di Coppa, Barbara Pozzobon, e le sue immediate inseguitrici, Martina Grimaldi (Fiamme Oro Napoli, seconda nel Grand Prix Fina e vincitrice alla Capri-Napoli nel 2013) e Alice Franco (terza in Coppa del Mondo e trionfatrice alla Maratona del Golfo nel 2015). A contendere il successo alle azzurre la brasiliana Ana Marcela Cunha (vincitrice nel 2014 con l’attuale record della gara e medaglia d’oro ai mondiali di Budapest nella 25 km) e l’argentina Pilar Geijo, due volte sul gradino piu’ alto del podio a Napoli (2011 e l’anno scorso).
Stupro a Rimini, preso il terzo componente della gang: si cerca il capo
Rimini. E’ stato preso dalla squadra mobile della Polizia e dallo Sco un terzo presunto componente del branco dello stupro, di cui avrebbero fatto parte 4 persone, avvenuto nella notte di sabato scorso a Rimini, in un un bagno di Miramare. Il sospettato è stato portato in questura a Rimini. Prima, sempre oggi, altri due giovani si erano presentati in una caserma dei Carabinieri di Pesaro per i fatti di Rimini.
Ha meno di 18 anni anche il terzo giovane fermato ed è un ragazzo di origine congolese, rintracciato nel Pesarese dagli uomini dello Sco. Il quarto e ultimo membro della banda è invece un nigeriano poco più che maggiorenne e risulta ancora irreperibile. Il congolese sembra che sia stato individuato sulla base delle informazioni date dai due fratelli marocchini che si sono presentati in caserma a Montecchio di Pesaro, che avrebbero detto di essersi riconosciuti nelle foto pubblicate sui media.
Poche ore prima della svolta, i telegiornali avevano diffuso un fotogramma tratto dal filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza che mostrava tre giovani in bermuda e di spalle mentre camminano dalla spiaggia del Bagno 130 di Miramare verso la statale, luogo della seconda violenza a una trans peruviana. Due di loro indossavano cappellini da baseball mentre il terzo aveva il capo coperto dal cappuccio della felpa. Un giovane sembra anche trasportare una borsa sportiva a tracolla mentre non si vede il quarto giovane, dalla pelle nera e in canottiera bianca, che è stato descritto come il capo del branco. Il cerchio sul branco si stava ormai stringendo, anche grazie all’identificazione fatta dalla trans peruviana e dal ragazzo polacco che accompagnava la giovane connazionale stuprata e alle impronte digitali trovate sui frammenti di una bottiglia rotta con cui era stata minacciata la stessa trans.
Lezione di calcio dalla Spagna, Ventura e l’Italia vedono veramente i ‘serpenti’ al Bernabeu
Obbligata a vincere per andare in testa al Gruppo G di qualificazione ai Mondiali di ‘Russia2018’ ed evitare un secondo posto che costringe al play-off, l’Italia esce invece per 3-0 dalla Spagna al ‘Santiago Bernabeu’ di Madrid. Una doppietta di Isco nel primo tempo e la ‘pietra tombale’ sul match di Morata nella ripresa condannano gli azzurri ad un ko pesante che comunque non pregiudica l’accesso alla rassegna iridata russa. Prossimo impegno per De Rossi e compagni, la gara di Reggio Emilia di martedi’ prossimo contro Israele (Bonucci, ammonito, non ci sara’ per squalifica). Ventura, per tentare l’impresa in uno dei templi del calcio, schiera il 4-2-4, squadra a trazione anteriore con Candreva, Immobile, Belotti ed Insigne chiamati a mettere paura alle ‘Furie Rosse’. Le quali, pero’, non si fanno granche’ spaventare, rimediando subito dal limite due punizioni identiche. All’8′ Sergio Ramos, dopo un fallo di De Rossi, calcia alto sopra la traversa ma al 12′ Isco, in seguito ad un placcaggio di Bonucci su Asensio, gonfia la rete trovando Buffon attardato. Gli azzurri sentono il colpo ma provano a reagire, sfiorando il pari al 22′: cross dalla destra di Darmian, stacco imperiale di Belotti e De Gea si salva d’istinto. Anche i padroni di casa, pero’, vanno vicino al raddoppio con Pique’, che incorna l’invito di Koke senza trovare il bersaglio. Bersaglio che invece centra ancora Isco al 40′, esibendo un sinistro chirurgico dal limite che beffa in diagonale Buffon, stavolta incolpevole.
Maltempo:timori a Minori per il livello del torrente Rheginna Minor
Timori a Minori, in costiera amalfitana, dopo la pioggia abbattutasi in giornata sul territorio comunale: le preoccupazioni – fa sapere un comunicato dell’amministrazione comunale – ha determinato un considerevole aumento di livello delle acque del torrente Rheginna Minor a causa di una quantita’ cospicua di detriti provenienti dal Vallone Sambuca che si sono depositati nell’alveo del fiume. “Tale situazione costituisce grave pericolo per l’abitato di Minori – evidenzia il Comune di Minori – in quanto e’ possibile uno straripamento delle acque specie nel tratto lungo la Via Pioppi, inoltre le acque meteoriche che recapitano nell’alveo che si estende al di sotto del Corso Vittorio Emanuele hanno determinato una situazione di pericolo sull’arenile prospiciente il lungomare California dinanzi alla foce ove, nel recente passato, altri eventi meteomarini, verificatesi tra il 2016 e il 2017, hanno determinato la distruzione di un tratto delle spallette del precitato alveo la cui ricostruzione e’ ormai improcrastinabile”. “Anche le acque del Vallone Annunziata – continua il comunicato – hanno invaso alcune strade comunali( Via Lama- Via Giovanni XXIII- Via Vescovado) determinando l’allagamento del centro storico e dei locali terranei della casa comunale”. Il presidio di protezione civile della Millenium, i Vigili Urbani e i Vigili del Fuoco hanno messo in sicurezza il centro storico e le vie del paese. “Sono stati allertati dal Sindaco del Comune di Minori, Andrea Reale, – conclude la nota – la Sala Operativa Regionale della Protezione Civile e il Genio Civile di Salerno per un serio intervento di somma urgenza che possa risolvere queste criticita’ e scongiurare seri pericoli per i cittadini e i turisti presenti a Minori”.
Casoria, giovane gay cacciato di casa minacciato e insultato da un uomo
Napoli. Era stato cacciato di casa perchè gay, ieri è stato aggredito e minacciato a Casoria. A denunciare l’episodio è stato il comitato Arcigay di Napoli. Francesco, uno dei due ragazzi cacciati di casa dalle rispettive famiglie perchè gay, e sul cui caso stanno lavorando sia il Comune di Napoli che lo stesso comitato Arcigay è stato minacciato verbalmente mentre passeggiava per Casoria. A spiegare quanto accaduto è stato lo stesso comitato Arcigay in un comunicato: “Ieri, intorno alle 13.30, mentre passeggiava per Casoria insieme a due amici, Francesco è stato aggredito e minacciato verbalmente da un uomo che guidava una Range Rover, irritato dal fatto che il ragazzo, urtato dall’auto mentre percorreva una strada piuttosto stretta, gli avesse fatto notare la necessità di usare il clacson in circostanze simili”. “Lo stesso uomo – si legge nella nota – pochi minuti dopo, mentre era in un bar del paese, avendo visto Francesco passeggiare nei pressi, avrebbe nuovamente urlato insulti e minacce facendo ricorso allo stesso becero repertorio di offese omofobiche. In attesa degli sviluppi della denuncia, – conclude l’Arcigay di Napoli – che il giovane ha immediatamente presentato ai carabinieri di Casoria, il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli ribadisce con sempre maggiore convinzione l’urgenza di leggi specifiche, anche a carattere regionale, per arrestare l’ormai sempre più evidente e dilagante fenomeno delle aggressioni e delle minacce a sfondo omotransfobico”.
Vaccini: medico Asl minacciato da genitori alunni nel Salernitano
Medico dell’Asl di Salerno circondato e aggredito verbalmente da alcune persone che erano in attesa di ricevere la certificazione per gli obblighi vaccinali per gli alunni. Ne informa una nota della Cisl provinciale . Il fatto e’ accaduto ieri nell’ufficio vaccinazioni di Baronissi, sede distaccata dell’azienda sanitaria, dove intorno alle 14,30, la responsabile della struttura e dirigente sindacale della Cisl, Elena Conte, dopo aver avvertito i genitori in attesa che l’ufficio avrebbe chiuso di li’ a poco, e’ stata circondata e aggredita da alcuni presenti, che non le hanno consentito di andare neanche in bagno. “Non vai al bagno. Ti paghiamo con i nostri soldi e quindi noi decidiamo che tu non ci vai”, secondo quanto riporta la nota della sigla sindacale, sono state le parole rivolte al medico che, in quel frangente, ha avvertito un malore. Allertati i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, la donna e’ stata trasportata al pronto soccorso del vicino ospedale Curteri. “Non si puo’ immaginare – commenta Alfonso Citarella della Cisl Medici provinciale – di fronteggiare emergenze simili, per altro previste, in situazione di sotto organico, rischiando di essere vittima di aggressione”. Solidarieta’ alla professionista e’ arrivata anche da Gerardo Ceres, segretario generale Cisl Salerno che parla di “limiti organizzativi dei distretti sanitari, in particolare alle dotazioni organiche degli ambulatori vaccinali”.
Torna a casa Astro Peggy, l’astronauta dei record: attesa per l’arrivo di Nespoli nella Stazione spaziale
AstroPeggy torna a casa. L’astronauta dei record, la donna che ha trascorso più tempo in orbita e detiene il primato delle passeggiate spaziali atterrerà in Kazakistan alle 3,22 del mattino. Peggy Whitson con il suo collega della Nasa, Jack Fischer, e il comandante russo Fyodor Yurchikhin, lascerà la Stazione Spaziale Internazionale alle 23,30 italiane a bordo della Soyuz, per arrivare a Terra. A causa dell’uragano Harvey, la Nasa ha dovuto rivedere i piani del ritorno a Houston dei due astronauti americani. Il comando della stazione spaziale passerà ora all’astronauta della Nasa, Randy Bresnik, che sarà accompagnato da Sergey Ryazanskiy e dall’italiano Paolo Nespoli, dell’Agenzia spaziale europea. La partenza del nuovo equipaggio, con Mark Vande Hei, Joe Acaba e Alexander Misurkin of Roscosmos, è prevista per il 12 settembre dalla base di Baikonur in Kazakistan. L’astronauta Peggy Whitson è a bordo della Stazione Spaziale dal novembre 2016, per la sua terza missione di lunga durata, che nel marzo scorso è stata estesa di tre mesi, fino a settembre, arrivando così a 288 giorni. Ha trascorso in totale 655 giorni nello spazio, più di qualsiasi astronauta americano, ed è all’ottavo posto nelle missioni di lunga durata di tutti i tempi. AstroPeggy annovera una serie di altri primati: nel 2008 è stata la prima donna a comandare la Stazione Spaziale, il 9 aprile 2017 è diventata la prima donna a comandarla due volte, e lo scorso maggio ha raggiunto la cifra record di 8 passeggiate spaziali. Whitson è stata selezionata come astronauta della Nasa nel 1996 e nel 2002 ha raggiunto per la prima volta la Stazione Spaziale Internazionale per una missione di 184 giorni. Nel 2008 è tornata sulla Stazione Spaziale, come comandante e ha trascorso altri 192 giorni nello spazio, durante i quali ha fatto le sue prime cinque passeggiate spaziali. Yurchikhin e Fischer, arrivati ad aprile sulla Stazione Spaziale, sono stati 136 giorni nello spazio per questa missione, e il cosmonauta russo, al suo ritorno, avrà sulle spalle 673 giorni nello spazio.