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Arrestato lo stupratore seriale delle escort: 23 gli episodi ricostruiti dalla Polizia

Rapinava e violentava escort: è stato arrestato sabato scorso in un albergo a Pisa dalla Polizia di Stato un 51enne italiano con precedenti, accusato di violenza sessuale e rapina ai danni di prostitute in varie città di Italia. L'uomo prendeva appuntamento presso le loro abitazioni o i loro luoghi di lavoro. Quando le raggiungeva faceva assumere loro droghe o alcool o mix di entrambi per poi derubarle e violentarle. Le indagini hanno avuto inizio nel 2016 grazie alla denuncia di una delle vittime, brasiliana, che a Milano era stata violentata e rapinata di 3mila euro. Ad oggi sono stati accertati 3 casi a Milano e altri 20 circa, in altre città di Italia. L'uomo ha piccoli precedenti, non specifici, girava per vari luoghi sempre agendo con la stessa modalità, sono tuttora in corso accertamenti su altri casi a suo carico. E' stato arrestato a Pisa, dopo che nei suoi confronti era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare dal Gip di Milano, dove è stato rintracciato in un albergo nella zona della stazione ferroviaria. Da quanto spiegato, sembra che sarebbe poi dovuto partire giovedì in aereo per raggiungere Mosca.

Capri, il sindaco impone il divieto di vendita di bombolette spray imbrattanti per carnevale

Capri. No alle bombolette spray imbrattanti per carnevale. Il sindaco di Capri Gianni De Martino, a tutela della pubblica incolumità, dell'ordine pubblico e del decoro urbano, ha firmato un'ordinanza con la quale nell'intero periodo di carnevale ha disposto il divieto di vendita, sul territorio comunale, di bombolette spray imbrattanti, fialette a base di componenti maleodoranti e scherzi a base di inchiostro e il divieto della loro detenzione e utilizzo su spazi pubblici e aperti al pubblico. Si tratta di prodotti che, usati con particolare leggerezza ed imperizia soprattutto su luoghi pubblici e soprattutto da minori, illustra il sindaco nell'ordinanza, "possono arrecare danni alla respirazione e funzione visiva delle persone, anche in maniera irreversibile, ai beni mobili ed immobili loro appartenenti, all'ambiente ed al patrimonio immobiliare artistico, storico, architettonico, culturale e, più in generale, del decoro urbano della Città di Capri". L'ordinanza vieta, dal 7 febbraio al 13 febbraio: l'acquisto, la vendita e la distribuzione di bombolette spray imbrattanti, fialette a base di componenti maleodoranti e scherzi di carnevale a base di inchiostro e altri prodotti similari. E' consentita invece la vendita e l'utilizzo di bombolette spray coriandoli.

Portici, furto di computer alla scuola 'Santagata': portati via 16 pc

Portici. Furto di pc nell'Istituto Comprensivo 'Carlo Santagata' a Portici, i ladri portano via 16 computer dopo aver forzato una porta per introdursi nella scuola. La scoperta è stata fatta dalla dirigente stamane ed è stata denunciata ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Tutti i computer sono stati portati via. Gli inquirenti stanno visionando le telecamere di sorveglianza nei pressi dell'istituto scolastico per cercare di individuare i responsabili del furto.

Ercolano, sedicenne picchia la madre e il fratellino: arrestato

Ercolano. E' stato arrestato per maltrattamenti in famiglia un 16enne di Ercolano che ha aggredito la madre e il fratellino di 10 anni per futili motivi. I carabinieri della tenenza di Ercolano sono intervenuti ed hanno trovato la donna con la maglia sporca di sangue. I miliari hanno bloccato il 16enne e lo hanno arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Madre e fratellino sono stati portati in ospedale e dimessi con sette giorni di prognosi per traumi e lesioni riportate. Dalla denuncia presentata dalla madre, è emerso che i comportamenti aggressivi del 16enne andavano avanti da circa due mesi. Al termine delle formalità il ragazzo è stato portato al centro di prima accoglienza di Napoli, ai Colli Aminei.

Pizzo a Caserta mentre era in località protetta: arrestato il genero del boss Belforte

Caserta. Pizzo sui morti mentre una località protetta: finisce in carcere Giuseppe Alberico, genero del boss della camorra, ex pentito, Salvatore Belforte. Nell'inchiesta è indagata la moglie Gelsomina Belforte. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Alberico mentre era nella località protetta a causa del suocero boss che aveva scelto di collaborare con la giustizia, ha estorto 2000 euro ad un imprenditore. Salvatore Belforte, il capoclan dell'omonima cosca operante a Marcianise e Caserta, nel 2015 decise di collaborare con la Dda di Napoli, è stato poi essere estromesso, per carenza di attendibilità, dal programma di protezione lo scorso mese settembre. Con Alberico è indagata per estorsione aggravata dal metodo mafioso anche la figlia di Salvatore Belforte, la 31enne Gelsomina. Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Napoli - sostituto Luigi Landolfi e Aggiunto Luigi Frunzio - e realizzate dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta da Filippo Portoghese. E' emerso che durante la festività pasquali del 2016, Alberico e la moglie si recarono per due-tre giorni a Marcianise allontanandosi senza autorizzazione dalla località protetta; qui invitarono il titolare di una ditta di pompe funebri a mettersi in regola dopo aver portato il saluto del boss Salvatore Belforte. L'imprenditore, temendo ritorsioni, portò a casa di Alberico e della moglie una tangente di 2mila euro.

Nella foto il boss Salvatore Belforte

Il furto di un bracciale d'oro fa scoprire un arsenale: la Polizia arresta un 65enne di Pianura

Napoli. Una perquisizione alla ricerca di un bracciale d'oro del valore di 3mila euro rubato permette agli agenti delle sezioni Volanti e Nibbio di scoprire una vera e propria santa barbara a casa di un 65enne domiciliato nel quartiere di Pianura. Giancarlo Borrelli è stato arrestato. In casa gli agenti hanno trovato circa un migliaio di proiettili di vario calibro, due silenziatori per pistola, ben 8 pistole, nonché due fucili, caricatori di vario tipo.
Il ritrovamento delle armi è il frutto di un’attività d’indagine svolta dai poliziotti a seguito di una denuncia di furto.
Il 65enne, infatti, quasi quotidianamente,  si recava da un amico orefice titolare di un’attività commerciale nel centro storico e, a seguito del furto di un bracciale in oro, del valore di 3mila euro, il titolare dell’esercizio commerciale, nutrendo forti sospetti nei confronti dell’amico, aveva richiesto l’intervento della Polizia.
Gli agenti della sezione Volanti e Nibbio, intervenuti in soccorso della vittima, hanno effettivamente ritrovato addosso, al 65enne, il bracciale appena rubato ed un coltello a scatto. Nel prosieguo degli accertamenti, in considerazione che gli ammanchi all’interno del negozio proseguivano già da qualche tempo e sempre quando era presente Borrelli, i poliziotti si sono recati nell’abitazione dell’uomo scoprendo, all’interno dell’armadio in camera da letto, un vero e proprio arsenale. Un fucile marca Breda, calibro 12 monocanna, una carabina marca Dragon, una pistola Beretta, calibro 9 corto, corredata da due caricatori, una pistola a tamburo calibro 6,35 modello Veledog, una pistola calibro 22, marca Olympic, una pistola Beretta calibro 22, completa di caricatore, risultata rubata, una pistola calibro 7,65 con relativo caricatore,  una penna pistola, calibro 22, una pistola lanciarazzi marca Chermuly’s, una replica di pistola Beretta automatica, calibro 8 modello 92, ma anche un migliaio di proiettili di vario calibro, due spade  giapponesi del tipo  katana, di un metro di lunghezza ognuna, 10 coltelli a serramanico, 2 pugnali, 4 fondine, due paia di manette e due valigette per custodire di armi.
Gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato delle ricevute di pegno, emesse dal Banco di Napoli, per preziosi depositati presso quell’agenzia.
Borrelli, responsabile dei reati di detenzione illegale di armi comuni da sparo, clandestine e illegali nonché parti di armi e relativo munizionamento, è stato arrestato.
L’uomo, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà perché responsabili dei reati di furto aggravato, ricettazione e violazione legge sul possesso di coltelli.

Solfatara senza controlli: da due mesi gli strumenti sono fuori uso

Pozzuoli. «Dal 20 novembre la stazione geochimica posta nella Solfatara non ci trasmette più alcun dato. Non sappiamo più nulla della temperatura, della composizione chimica e del flusso di anidride carbonica, elementi che indicano la componente magmatica e le eventuali evoluzioni delle due fumarole di Bocca Grande e Bocca Nuova». Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano, è preoccupata e non lo nasconde. Il monitoraggio della caldera dei Campi Flegrei, uno dei vulcani attivi più pericolosi al mondo, non è completo di tutti i suoi elementi. L'intera area della Solfatara è sotto sequestro preventivo dal 26 ottobre scorso, su richiesta della Procura di Napoli. Il provvedimento arrivò un mese e mezzo dopo il tragico incidente del 12 settembre in cui persero la vita Lorenzo Carrer, 11 anni, e i suoi genitori Tiziana, 42 anni, e Massimiliano, 45. L'accesso alla zona è interdetto a tutti, compreso il personale dell'Osservatorio Vesuviano.
«Rispettiamo ciò che è stato stabilito dalla procura, che deve fare le sue indagini - dice la Bianco - e non c'è alcuna polemica da parte nostra a riguardo. La nostra è piuttosto una preoccupazione dal punto di vista scientifico, riguardo la possibilità di studio della caldera e delle sue eventuali evoluzioni. Vorrei solo ricordare che nel dicembre del 2012, quando si decise di alzare il livello di allerta giallo di attenzione furono significative proprio le anomalie geochimiche riscontrate allora nella Bocca Grande. Stiamo naturalmente continuando a rilevare i dati dalla fumarola dei Pisciarelli, ma da sola non basta».
La Solfatara è uno dei quaranta vulcani che costituiscono la caldera dei Campi Flegrei. Al suo interno l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tiene installati, oltre ai sensori geochimici fuori uso da oltre due mesi, anche una telecamera termica ad infrarossi e una stazione sismica e una tiltmetrica. «I dati geofisici da queste tre stazioni continuano ad arrivarci quotidianamente perché sono lontani dalla zona delle fumarole - spiega la direttrice dell'Osservatorio - al contrario degli strumenti geochimici, che invece necessitano di una manutenzione costante. Quasi sicuramente i filtri dei sensori si sono intasati e inquinati, dato che vi passano di continuo i flussi di fluidi, e non riescono più né ad analizzare, né tanto meno a trasmettere alcun dato. In questo modo - lamenta Bianco - si è anche interrotta la serie storica dei dati di monitoraggio. Il nostro personale dal 12 settembre non effettua più alcun rilevamento diretto all'interno del cratere della Solfatara. Ogni mese, tra l'altro, misuravamo anche la temperatura in altri punti fissi che avevamo individuato. E anche su questo non sappiamo più nulla».
Questa situazione trova riflesso nei bollettini dell'Osservatorio Vesuviano sia settimanali che mensili, nei quali da metà novembre non sono riportati più, non essendo disponibili, i nuovi dati né sulle misure di flusso di anidride carbonica né di temperatura del suolo nell'area craterica del vulcano. «Ho fatto due segnalazioni alla Protezione Civile in cui ho spiegato che i nostri dati non sono completi - sottolinea la direttrice dell'Osservatorio - e alla Procura di Napoli ho inviato due lettere con cui ho spiegato la nostra problematica, ma fino ad oggi non ho avuto nessuna risposta. Ripeto, la mancanza di questi dati è per noi rilevante perché non ci consente di verificare l'evoluzione geochimica esatta della caldera».

Armi, controlli nell'area nolana: i carabinieri denunciano sei persone

Nola. Nel corso di controlli a tappeto in tutti i comuni del nolano, area ai confini con Napoli, i carabinieri della locale compagnia hanno controllato 57 detentori di armi. 6 sono stati denunciati per vari reati, 17 diffidati poiché privi del certificato medico necessario per la detenzione delle armi. Un 81enne è stato denunciato per detenzione abusiva di armi e munizioni e per omessa custodia di armi perché teneva un fucile senza possedere più i requisiti psico-fisici né rispettava le norme della custodia. L'arma è stata sequestrata. Deferito anche un 57enne per detenzione abusiva di un fucile appartenuto alla madre defunta e mai denunciato. A Visciano(Napoli) i militari hanno deferito un 74enne che aveva omesso di denunciare 7 munizioni per semiautomatica, poi poste sotto sequestro. Nello stesso comune un53enne risponderà dell'omessa denuncia all'autorità di pubblica sicurezza del trasferimento di un fucile dalla residenza passata a quella attuale. Un 63enne di Roccarainola è stato denunciato invece per la detenzione di un petardo artigianale rinvenuto durante perquisizione nella sua abitazione. il petardo, della lunghezza di circa 16 cm, è stato sequestrato. Dovrà rispondere di detenzione abusiva di armi e munizioni anche una 90enne di cicciano che non aveva denunciato 2 fucili e 230 cartucce di vario calibro appartenute al coniuge defunto.

Qualiano, giallo sulla morte per asfissia dei due coniugi

Qualiano. Sarà l’autopsia sui corpi dei coniugi Rosaria Carandente e Domenico Ciancio a chiarire quanto avvenuto la notte tra sabato e domenica quando i due furono ritrovati senza vita nel loro appartamento. Ad oggi le indagini si concentrano su una fatalità, resta questa l’unica certezza ma ci sono alcuni aspetti da chiarire. Innanzitutto la causa delle fiamme: in un primo momento si è pensato ad un guasto di una stufetta di gas che avrebbe incendiato il divano. La stufa, però, era spenta e non pare ci siano segnali di guasti. Probabilmente a sprigionare le fiamme è stata una sigaretta lasciata accesa sul divano. I due erano entrambi fumatori, lo dimostrano i tanti mozziconi di sigaretta trovati in casa. I medici, inoltre, dovranno chiarire anche la natura dei lividi trovati su diverse parti del corpo. Secondo i carabinieri si tratterebbe di macchie dovute alla caduta. I corpi non sono stati ritrovati a letto ma sul pavimento e quindi probabilmente i due coniugi accorti del fumo che aveva invaso tutta la casa avevano tentato di correre i ripari. Ma probabilmente storditi sarebbero caduti a terra. La coppia da tempo aveva dei dissidi e secondo alcuni testimoni si stava avviando verso la separazione. I due lasciano una figlia di 13 anni ed un figlio di 10. “Sono sconvolto da quanto accaduto in via Palizzi – scrive il sindaco Ludovico De Luca - Come uomo e come sindaco esprimo cordoglio alla famiglia e sarò vicino ai figli delle vittime”.

Spaccio tra Campagna e il Vallo di Diano, chiesta la condanna per Busillo e 7 complici

Salerno. Droga nella Piana del Sele: chiesta la condanna per Antonino Busillo e altri sette complici che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato dinanzi al Gup Pietro Indinnimeo. Il processo che a giugno dello scorso anno ha portato i carabinieri del comando provinciale a scoprire un'organizzazione criminale che cercava di monopolizzare le piazze di spaccio dell'Alto Sele fino al Vallo di Diano, è arrivato alla fase preliminare. Il pm antimafia Rocco Alfano ha chiesto la condanna per otto imputati, in primis Antonino Busillo, ritenuto uno dei capi dell'organizzazione, per il quale sono stati chiesti 12 anni di reclusione; 6 anni  la richiesta per Gaetano Glielmi; 5 anni e 6 mesi per Vito D'Ambrosio; 3 anni per Michele Pirozzi (per la compravendita di una pistola); 2 anni per Antonio Pastore; 2 anni e 10 mesi per Donato Morrone; 9 mesi per Michele Aumenta e 6 mesi per Arsenio Coiro. Il 26 febbraio inizieranno le arringhe difensive. Secondo l'accusa il gruppo che si riforniva di stupefacente da grossisti di Torre Annunziata, mirava a rendersi autonomo acquisendo dalla Olanda la 'materia prima' per lo spaccio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Busillo coltivava in proprio la marijuana spacciata poi a Campagna e nei comuni dell'Alto Sele e del Vallo di Diano.

Uno Spiderman tutto italiano in favore dello Ius Soli, farà tappa anche a Macerata

La battaglia pro Ius Soli viene combattuta anche dall’Uomo Ragno. Lo Spiderman ufficiale italiano, al secolo Mauro Merlino, approda a Macerata - inserita nel tour prima dei fatti tragici avvenuti in questi giorni.
Sempre però nel rispetto e nelle disposizioni anche delle Forze dell'ordine deciderà se andare o meno per non creare ulteriore tensione, per chiedere ancora una volta che venga approvata la legge sulla cittadinanza. Un blitz annunciato, consapevole però che chi ha commesso questo efferato delitto deve pagare e questa volta il Governo, come ha annunciato, deve seriamente prendere provvedimenti, ma anche chi ha deciso di fare lo "sceriffo" non può passarla liscia (riferendosi a Luca Traini, autore della tentata strage). "Mai e poi mai ci si deve fare giustizia da soli! E massima solidarietà alla famiglia di questa giovane ragazza.Vittima due volte!"
Il supereroe afferma con forza che il suo messaggio è soprattutto un “monito nei confronti di nostalgici che occupano le sedi di estrema destra, personaggi che non hanno rispetto per nessuno. Il loro assurdo ideale offende tutti, non dimentichiamo gli attacchi omofobi”.
Nessuna ragnatela ma un “volantino da appendere proprio in quelle sedi, senza paura: io non uso la violenza, ma il dialogo costruttivo. Perché – dice – dobbiamo insegnare ai nostri figli la cultura dell’accoglienza e non della differenza vista in modo negativo”.
L’Uomo Ragno italiano ha organizzato un vero e proprio tour lungo tutto il territorio italiano. E, dopo essere stato a Ferrara, Udine, Padova, Torino e a Pistoia, approderà a Macerata. Il 10 febbraio poi si recherà a Milano, nelle periferie romane l’11 e Napoli. E' stato contattato dalla Presidente Laura Boldrini, che si complimentava per il suo impegno ma Merlino bacchetta anche quella “parte perbenista di sinistra che vede tutto roseo”. E su Salvini? La risposta è semplice ma chiara: “Salvini chi?”. E' solo uno dei tanti guerrafondai che arma la mano di quello che ora chiamano pazzo.
Alla domanda se ha paura di ritorsioni risponde: “Ho più paura di lasciare ai mie figli il mondo in mano agli ottusi. Io non ho timore, siamo in vita per un motivo, poi sta ad ognuno di noi dare un senso alla propria esistenza. Qualcuno diceva: se salvi una vita salvi il mondo. Ecco, io cerco solo di fare la cosa giusta nei confronti di chi ad oggi è discriminato senza aver fatto nulla di male. Il problema è che ci sono guerre che non lasciano scampo se c’è anche chi alza muri. Noi italiani siamo fortunati e non ce ne rendiamo conto”.
“Ma la confusione è tanta – spiega Spiderman: migranti, residenti, delinquenti, richiedenti asilo, presunti terroristi… insomma un minestrone servito agli italiani per creare paure e caos. Ottocentomila bambini sono stati messi in un angolo e non vedranno riconosciuto il loro stato – afferma Merlino, che fa parte del Movimento “La Voce degli inascoltati” -. Si deve fare chiarezza e non ascoltare chi semina odio per interessi di poltrona”.
Una cosa è certa, il modo singolare di Merlino, le cose poi che dice attirano l'attenzione, non spaventa e soprattutto riesce ad aprire un dialogo costruttivo e un confronto volto a risolvere questa difficile situazione.

Pompei, ferito dal suo usuraio: il racconto choc in aula

Pompei. Il racconto choc del 45enne Angelo M, imprenditore pompeiano, avvolto nella morsa degli strozzini. Una relazione dettagliata quella del 45enne davanti ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata. Colpa del periodo difficile il 45enne esperto in istallazione di impianti idraulici era sull'orlo del fallimento con la sua azienda e si rivolse ad uno strozzino per chiedere soldi. Il suo strozzino gli sparò al ginocchio, un episodio che risale all’aprile del 2012. “Volevo incontrarlo per chiedergli qualche giorno per pagare ma lui prese la pistola e mi sparò alle ginocchia”. Il suo strozzino era Filippo Cascone, proprietario di un noto bar in via Nolana. Secondo gli inquirenti l’attività commerciale era una copertura per gestire un fiorente giro di usura. “Per un prestito di mille euro – racconta - veniva applicato un interesse di cento euro al mese. Io pagavo regolarmente i debiti grazie ad assegni postdatati finché, nel 2011, non ho incontrato problemi di lavoro. Per i primi 16mila euro di prestito, ne ho restituiti altri 13mila solo di interessi – afferma. Dei 60mila euro di prestito che ho ricevuto in varie fasi, in totale ne ho restituiti almeno 150mila, e nel 2012 ne rimanevano circa 7mila da pagare. Quel giorno ero andato al bar per chiedere al signor Filippo di poter attendere ancora un po', ma lui insisteva che ormai il debito era salito a 40mila, sparandomi al ginocchio. Filippo mi appostava sotto casa, chiamava continuamente a casa, infatti avevo tolto il telefono fisso per evitare le continue chiamate, minacciò anche mia moglie e mia figlia. Era diventato un incubo”.

Crollo mortale al Ciclope, chiesto il giudizio per i 10 imputati. Il padre di Crescenzo: "Voglio giustizia"

Vallo della Lucania. Dopo due anni e mezzo si terrà l'udienza preliminare per la morte di Crescenzo Della Ragione, il ventisettenne di Mugnano colpito da un masso davanti alla discoteca il "Ciclope" di Marina di Camerota. Era la notte tra il 10 e l'11 agosto del 2015 e dopo più di due anni, domani suo padre Antonio potrà ascoltare - presso il Tribunale di Vallo della Lucania - la decisione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Crescenzo era in compagnia dei suoi amici in attesa di entrare nel locale quando fu colpito mortalmente da una grossa pietra.
"Sarò in tribunale. Voglio giustizia per mio figlio, ucciso per interessi economici. Mi auguro che i responsabili paghino non soltanto penalmente, ma moralmente. Devono essere puniti dalla propria coscienza, e pagare tutti: anche chi non ha vigilato". Queste le parole di Antonio Della Ragione, padre di Crescenzo, riportate dall'edizione di Salerno de "Il Mattino".
"Quel locale andava chiuso da tempo, non era un luogo sicuro e non solo per il pericolo di crolli di massi", precisa il padre del ragazzo deceduto e per il quale risultano indagate, al momento, dieci persone: Raffaele Sacco, titolare della struttura; Antonio Romano, ex sindaco di Camerota; i due tecnici che avrebbero dovuto controllare il costone; l'ex responsabile del servizio Demanio del Comune; l'ex sindaco di Camerota, Domenico Bortone e i Comandanti della Polizia municipale in carica dal 2011 al giorno della tragedia. Tutti sono accusati di omicidio colposo, mentre il titolare della struttura deve rispondere anche di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo.
Per favoreggiamento personale invece dovrà rispondere il buttafuori che, dopo la morte di Della Ragione fece sparire il masso che lo aveva colpito.
Il Ciclope, secondo la ricostruzione della Procura, doveva rimanere chiuso a causa del violento temporale in corso. Un divieto che era arrivato anche dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che aveva vietato di svolgere attività in caso di forte pioggia.

Assassinò due prostitute a Nocera Superiore, per Izzo chiesto l'ergastolo anche in Appello

Nocera Inferiore. Nobile Izzo, l'assassino seriale delle prostitute, era capace di intendere e di volere mentre uccideva Santina Rizzo e Maria Ambra. E' la conclusione del perito medico legale nominato dal Tribunale della Corte d'Assise di Appello di Salerno che sta valutando le responsabilità del tappezziere di Nocera Inferiore detenuto per i due omicidi commessi a Nocera Sueriore. Per il 52enne, condannato in primo grado all'ergastolo, il Procuratore generale ha chiesto la conferma della sentenza. Lunedì prossimo,  è prevista la conclusione del processo di secondo grado dopo l'arringa dell'avvocato difensore Andrea Vagito. Il Procuratore generale nella sua requisitoria ha ripercorso il contenuto della perizia sulla capacità di intendere e di volere dell'uomo, scoperto dopo anni di indagini. Il silenzio sui due omicidi, dietro il quale Nobile Izzo si è arroccato - secondo il perito - non  ha consentito di stabilire quali erano le condizioni mentali dell'imputato mentre commetteva i due efferati delitti. Nella sua vita, inoltre, non ci sono state mai patologie psichiatriche gravi da far pensare ad una seminfermità mentale. Nobile Izzo, inoltre, risulta indagato per un altro episodio che è al vaglio della Procura di Salerno: ha rivelato ad un compagno di cella di aver aggredito una giovane prostituta nella zona di Pontecagnano, la rivelazione è contenuta in una lettera che il detenuto ha inviato ai magistrati salernitani.
Lunedì sarà emessa la sentenza per i due omicidi, quello di Santina Rizzo, commesso il 13 febbraio 2010 e quello di Maria Ambra del 30 maggio 2014. L'imputato ha sempre sostenuto di essere stato in entrambi i luoghi dei delitti ma di essersi svegliato accanto alle donne morte senza ricordare nulla di quanto accaduto. Tutte le perizie disposte nel corso delle indagini e del processo hanno confermato che, invece, Nobile Izzo era capace di intendere e di volere al momento degli omicidi. Tanto che in primo grado fu condannato all'ergastolo. Pena che si prospetta anche in Appello.

Operaio cade da un traliccio a Tramonti: è grave

Si è perso il conto, oramai, del numero di incidenti sul lavoro. Durante il 2017, si sono registrati 1029 infortuni sul lavoro con esisto mortale.
Nei primi due mesi del 2018, si contano - secondo i dati dell'Inail - già 21 vittime sul lavoro e ieri pomeriggio un'altra. E'accaduto a Tramonti: un operaio è caduto da più di sette metri di altezza, schiantandosi al suolo davanti ad un suo collega e ad alcune persone presenti sul posto.
Dipendente di una azienda privata, era intento ad operare un intervento sulla rete elettrica quando è caduto nel vuoto. Ora, l'operaio originario di Torre del Greco, è in gravi condizioni ed è ricoverato presso l'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno. L'incidente è avvenuto precisamente a Pietre, una frazione di Tramonti, intorno le 14.30 del pomeriggio di ieri. Secondo la ricostruzione della dinamica, appurata dai carabinieri, il quarantottenne si trovava su una scala in prossimità di un palo dell'elettricità quando, probabilmente, ha perso l'equilibrio ed è caduto - si ritiene - accidentalmente. Immediatamente soccorso dai sanitari del Saut di Minori, che hanno subito compreso la gravità delle lesioni procurate, è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso per trasportarlo al Ruggi di Salerno.
Sulla terribile vicenda, stanno indagando i carabinieri della locale stazione per ricostruire non soltanto la dinamica, ma anche per verificare se l'uomo stesse lavorando nel rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.

Salerno, l'attore Diele in tribunale contestato dalle amiche della vittima: 'E' anche abbronzato'

E' stato contestato ieri al suo arrivo in Tribunale a Salerno, l'attore romano Domenico Diele accusato di aver investito e ucciso, mentre era drogato e ubriaco alla guida, la salernitana Ilaria Di Lillo. Era il 23 giugno scorso. L'incidente si verificò allo svincolo autostradale di Montecorvino, l'attore tornava dalla provincia di Matera dove era stato al matrimonio della cugina. Tra l'altro era alla guida senza patente perché ritirata per precedenti infrazioni al codice della strada. Le amiche  di Ilaria lo hanno atteso ieri mattina al suo arrivo alla prima udienza preliminare del processo che lo vede imputato per omicidio stradale aggravato dall'uso di sostanze psicotrope. L'udienza si è svolta davanti al gup Piero Indinnimeo che ha accolto la richiesta degli avvocati di Diele di accedere al rito abbreviato con uno sconto di pena. Lo stesso giudice come prevede il codice in casi del genere non ha riconosciuto la responsabilità civile e poi ha ammessa la costituzione di parte della famiglia. Il processo è stato rinviato al 20 febbraio prossimo quando ci sarà la requisitoria del pm e poi il 27 febbraio dopo le arringhe dei difensori di entrambi i difensori ci sarà la sentenza. Diele presente in aula non ha parlato. Contestato dalle amiche della vittima che hanno fatto notare ai giornalisti presenti come l'attore fosse addirittura abbronzato mentre la Ilaria non c'è più.

 

Castellammare. Parla Pannullo: "Non cedo ai ricatti e la mia dignità non ha prezzo"

Castellammare di Stabia. 14 consiglieri comunali questa sera hanno sfiduciato il sindaco della città Tony Pannullo. Per l'ennesima volta la consiliatura non termina a scadenza naturale del mandato. Oltre ai consiglieri di opposizione anche i consiglieri di maggioranza Angela Duilio, Eutalia Esposito, Salvatore Ercolano, Nino Giordano, Antonio Alfano, Tina Donnarumma hanno firmato la sfiducia al primo cittadino. Ancora una volta si è utilizzato il metodo della sfiducia dal notaio anzichè in aula. Ecco le prime parole del sindaco: "Pago la mia schiena dritta pago aver alzato il tiro su alcuni temi scottanti pago aver fatto il mio dovere senza contrabbandare poltrone. Non cedo ai ricatti, la mia dignità non ha prezzo". "E' così finita un'amministrazione comunale - afferma Gaetano Cimmino - che in realtà non è mai partita e che in poco più di 2 anni ha messo in ginocchio una città già allo sbando".

Antonio Pannullo non è più il sindaco di Castellammare: sfiduciato da 14 consiglieri

Castellammare di Stabia non ha più un sindaco: Antonio Pannullo è stato sfiduciato. Nella tarda serata 14 consiglieri hanno firmato la sfiducia al primo cittadino. Agli 8 dell’opposizione (Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro, Emanuele D’Apice, Antonio Cimmino, Alessandro Zingone, Michele Starace, Vincenzo Amato e Mara Murino) si sono aggiunti ben 6 consiglieri della ex maggioranza di Pannullo (Eutalia Esposito, Salvatore Ercolano, Nino Giordano, Angela Duilio, Antonio Alfano e Tina Donnarumma). Tutti hanno firmato le dimissioni alla presenza del notaio Visconti di Gragnano. Regista dell’operazione il candidato alle prossime elezioni politiche con Forza Italia, Nello Di Nardo.

Napoli, nuova stesa in via Ravello nel bunker dei Rinaldi a San Giovanni a Teduccio

Napoli. Non c'è pace nella periferia Orientale della città. Nel pomeriggio di domenica il piombo dei pistoleri della camorra ha riecheggiato di nuovo e anche questa volta si è mirato al bersaglio grosso. Una nuova stesa nel quartiere di san Giovanni a Teduccio. Verso le 14 infatti sono stati esplosi numerosi colpi di pistola in via Ravello a San Giovanni a Teduccio, quartier generale del clan Rinaldi. Due uomini in sella ad una moto hanno fatto fuoco verso l'abitazione dei boss. E', in atto da mesi - tra i quartieri di Barra San Giovanni a Teduccio  Ponticelli fino a piazza mercato e Forcella nel centro storico di Napoli- un'aspra lotta per il predominio del territorio. A contendersi le piazze di spaccio e gli affari illeciti, i Rinaldi con i loro alleati da una parte e i Mazzarella-D'Amico dall'altra. Ma in questo scenario di scontro si è inserito anche il vuoto di potere che si è venuto a creare dal mese scorso con il blitz contro il potente clan De Micco di Ponticelli. Le nuove alleanze tra i clan che negli anni scorsi erano stati cacciati dai "Bodo" hanno finito per agitare ancora di più le acque, Il mancato equilibrio criminale viene sottolineato a colpi di pistola. La scorsa settimana, analogo episodio era accaduto a Barra dove l'avvertimento era stato lanciato proprio ad uomini vicini ai Rinaldi. In questa guerra accesa a soccombere sarebbero proprio questi ultimi. Ma un'altra stesa sempre sotto casa dei Rinaldi si era verificata ad inizio gennaio e da allora è stato un crescendo di attentati e sparatorie con due morti, feriti e una mezza dozzina di stese .Ma gli equilibri pare siano saltati, con da un lato gli uomini del nuovo reggente del clan Mazzarella (il boogie man di san Giorgio a Cremano) con gli uomini di Salvatore Fido e i D'Amico di San Giovanni e dall'altro lato i Rinaldi, i Reale e tutti gli altri. Gli inquirenti temono che lo scontro si alzi ulteriormente.

I nuovi 'eroi' di Mattarella: dal vigile che salvò Ciro a Ischia a Gessica Notaro, sfregiata dall'ex

Roma. Sono 30 gli 'eroi' premiati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stamane nel corso della cerimonia, tra questi il vigile che salvò tra le macerie del terremoto di Ischia, il piccolo Ciro, Bettina Basso di Battipaglia, e Gessica Notaro, la donna sfregiata dall'ex. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto insignire 'motu proprio' delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana 30 persone che si sono distinte per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza. Anche quest'anno la scelta è stata tra alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Ecco chi sono i trenta scelti dal presidente. Umberta (detta Bettina) Basso, 77 anni (Battipaglia - SA), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua opera trentennale di testimonianza e sensibilizzazione sul valore della prevenzione nella cura dei tumori femminili'. Presidente di Amdos (Associazione Meridionale Donne Operate al Seno). Ha iniziato quasi 30 anni fa la sua opera di sensibilizzazione tra le donne delle province di Salerno, Napoli, Avellino sottolineando l'importanza di sottoporsi ad esami diagnostici quali mammografie ed ecografie. Oggi in Campania operano 16 sedi dell'associazione Amdos con i loro ambulatori che informano le donne e poi le seguono durante le fasi della prevenzione, del follow up e dell'assistenza psicologica; Annamaria Berenzi, 52 anni (Brescia), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la professionalità e l'umanità con cui presta il proprio servizio presso le sezioni scolastiche ospedaliere a favore di studenti malati di tumore o con problemi neuropsichiatrici e per l'impegno nella sensibilizzazione sul tema della malattia'. Insegna matematica nella sezione ospedaliera dell'Istituto Tecnico Castelli di Brescia e nel reparto di neuropsichiatria. Ha vinto l'edizione 2017 dell'Italian Teacher Prize portando in dote alla sua scuola 50mila euro che verranno utilizzati per realizzare il suo sogno: mandare gli adolescenti delle sue classi a parlare nelle scuole di quanto la malattia abbia cambiato la loro vita. All'Auditorium dell'Istituto Sant'Ambrogio di Milano, nell'ottobre scorso, sono cominciati gli incontri tra i ragazzi malati di cancro e gli alunni delle scuole superiori; Ilaria Bidini, 32 anni (Arezzo), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha pubblicamente denunciato i fenomeni di bullismo e cyber-bullismo di cui è stata vittima'. Affetta da osteogenesi imperfetta, da anni lotta contro le barriere architettoniche della sua città, Arezzo. E' impegnata contro il pregiudizio. Ha subito episodi di bullismo e, più recentemente, di cyber-bullismo. Dopo le ultime minacce si è rivolta alla Polizia postale, ha creato un gruppo su Facebook dal nome 'Stop al bullismo e al cyber bullismo' e intende dare vita ad altre iniziative a supporto di chi per paura non riesce a reagire alla violenza. Nel giugno 2017 ha girato un video, trasmesso in rete e in tv, in cui legge gli insulti che le vengono rivolti al fine di mostrare la gravità della violenza a cui può arrivare un cyber-bullo; Giuseppe Bove, 56 anni (Apice -BN) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua esemplare attività di soccorso che ha permesso di mettere in salvo un bambino di undici anni rimasto intrappolato sotto le macerie del sisma a Casamicciola'. Appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Insieme alla sua squadra è stato impegnato nel terremoto che ha colpito il Comune di Casamicciola ad Ischia, dopo 14 ore di lavoro, scavando anche con le mani, ha estratto il piccolo Ciro intrappolato, con i due fratellini, sotto le macerie; Barbara Burioli, 48 anni e Rocco De Lucia, 50 anni (Cesenatico - FC), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la straordinaria prova di umana generosità e sensibilità a sostegno di un loro dipendente gravemente malato e privo della copertura previdenziale'. Sono titolari della Società Siropack, specializzata nella produzione di sistemi di imballaggio per il settore agroalimentare e farmaceutico. A settembre 2017, a seguito dell'interruzione dell'erogazione dell'indennità retributiva per malattia, l'azienda ha comunicato che si assumerà direttamente i relativi oneri retributivi. L'azienda è impegnata in un sistema di welfare flessibile, attento alle esigenze dei dipendenti, e come sostenitrice di progetti di ricerca in materia oncologica quali quelli promossi dall'Istituto Oncologico Romagnolo di Forlì; Maria Vincenza Bussi, 66 anni (Pescorocchiano - RI). Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la generosità con cui, in seguito al terremoto dell'agosto 2016, ha messo, seppure già in quiescenza, la propria esperienza a servizio della comunità scolastica del reatino'. Dirigente scolastico in pensione, ha continuato a collaborare con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca come componente della task force per il regolare svolgimento dell'attività scolastica nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016. È fondatore (1994) della Comunità La Collina di Serdiana, in provincia di Cagliari, che permette il reinserimento dei minori che hanno avuto problemi. È un luogo alternativo al carcere, dove i giovani hanno la possibilità di trascorrere il tempo della pena, con educatori specializzati, imparando a lavorare vigneti e uliveti e a vivere in comunità. Oltre al lavoro, gli ospiti gestiscono a turno la quotidianità della casa, accompagnati da adulti che condividono la loro stessa vita; Francesca Romana Capaldo, 41 anni, (Napoli), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua esemplare attività di contrasto e prevenzione alla violenza di genere sia nell'ambito dell'esperienza svolta nel controllo del territorio sia in quella presso gli uffici investigativi'. Vice Questore aggiunto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, da alcuni anni si occupa dell'attività di contrasto e prevenzione alla violenza di genere, svolgendo funzioni di coordinamento e supporto agli Uffici investigativi sul territorio nazionale. È coordinatrice nazionale del Progetto Camper, il Camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere. L'impegno a tutela delle donne ha caratterizzato il suo percorso professionale anche nella pregressa esperienza maturata nel settore del controllo del territorio, ove si è fatta promotrice della diffusione del Progetto Eva tra gli operatori di volante, al fine di individuare i casi di violenza domestica che possano celarsi negli interventi per lite in famiglia. Ha guidato la squadra che ha portato all'arresto dei responsabili degli stupri avvenuti a Rimini a fine agosto scorso. Ha lavorato in tandem con la collega della mobile Roberta Rizzo; Riccardo Capeccia, 45 anni (Villanova D'Asti - AT) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana : 'Per la prova di coraggio e prontezza con cui è riuscito a fermare un tir in corsa e senza controllo a causa di un malore del conducente'. Appuntato scelto, da 12 anni in servizio presso la Compagnia dei Carabinieri di Villanova D'Asti. Nell'aprile scorso era di pattuglia quando si è accorto di un tir fermo lungo la statale. Poiché l'autista si era sentito male e aveva lasciato il volante senza azionare i freni, mentre veniva chiamato il 118, il mezzo ripartiva prendendo velocità lungo la strada in discesa. A quel punto l'Appuntato scelto è riuscito a saltare a bordo del tir e fermarlo, salvando non solo l'autista ormai incosciente ma anche i passeggeri a bordo di automobili che arrivavano sulla corsia opposta.Giovanni Coletti, 58 anni (Taio -TN) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il suo prezioso contributo alla costruzione di 'Casa Sebastiano', struttura all'avanguardia per la residenzialità e la riabilitazione delle persone affette da autismo'.Imprenditore, Presidente di TAMA (Tecnologie Avanzate Miglioramento Ambientale), con filiali anche in Francia e Spagna. Padre di Martina e Roberta, due gemelle autistiche, è Presidente da anni dell'Agsa (Associazione genitori soggetti autistici) e Presidente della Fondazione Trentina per l'Autismo. Negli anni seguenti il suo impegno in ambito di iniziative dedicate a soggetti autistici è culminato nella progettazione e costruzione, conclusa nel 2016, di Casa Sebastiano: una struttura destinata alla residenzialità, alla riabilitazione e al trattamento sociale e sanitario delle persone affette da autismo. Il Centro fungerà anche da polo di ricerca all'avanguardia nello studio della malattia. E' tra i più avanzati centri d'Europa e ospita la prima sala multisensoriale interattiva operante in Italia; Daniela Degiovanni, 65 anni (Casale Monferrato - Al), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per l'impegno profuso, nel corso della sua vita, alla cura e all'assistenza delle vittime da amianto e delle loro famiglie'. Oncologa, si occupa dei danni da amianto. Ha trattato il tema nei suoi 20 anni di attività dedicata alle malattie professionali presso l'Istituto Nazionale Confederale di Assistenza (INCA) di Casale Monferrato e nella veste di consigliere comunale. Ha fatto parte dell'Associazione dei Familiari delle vittime dell'amianto (AFEVA). Ha fondato l'Associazione Vitas, per l'assistenza a domicilio contro il mesotelioma (il tumore provocato da amianto, estremamente diffuso a Casale Monferrato, sede dal 1907 al 1986 dello stabilimento della ditta Eternit) e l'hospice per i malati terminali. È Presidente del comitato scientifico dell'Associazione 'Volontari Italiani per Assistenza ai Sofferenti Onlus' che presta assistenza domiciliare ai malati di cancro in fase avanzata; Greta Sole De Todaro, 31 anni, Residente a Milano, Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il suo impegno e il suo generoso contributo alle attività di sostegno ai bambini ricoverati nelle strutture ospedaliere'. Prima clownterapeuta italiana in sedia a rotelle, dedica quasi tutto il suo tempo libero ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell'ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano. Nella sua lunga lotta contro la malattia (diplegia spastica - forma di paralisi che causa disabilità motoria agli arti inferiori), ha incontrato i clownterapeuti, sperimentando in prima persona i benefici della loro presenza. Ha deciso quindi di donare ad altri ciò che ha ricevuto e ha contattato l'Associazione Teniamoci per mano per partecipare al corso di formazione e diventare clown nelle corsie per ridare, a sua volta, il sorriso a tanti bambini con canzoni, fiabe e magia.Virginia Di Carlo, 25 anni (Druento - TO) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per aver testimoniato in prima persona come lo sport e la passione possano aiutare a superare i limiti derivanti dalla disabilità'. Rappresentante legale dell'Associazione Artistico Culturale Sportiva Dilettantistica 'Special Angels', è affetta da tetraparesi spastica dalla nascita e insegna danza a ragazzi con sindrome di down. La sua storia comincia in una scuola di danza caraibica quando un giorno, accompagnando con la madre i suoi fratelli, trascinata dalla musica cominciò a muoversi e accettò l'invito della maestra a provare. Accadde quello che lei stessa chiama il 'miracolo di iniziare a camminare danzando'. Con l'aiuto della sua insegnante di danza, si è data piccoli obiettivi progressivi: prima i passi elementari, poi quelli in coppia con la sorella Martina, poi una piccola coreografia da sola. È diventata maestra di danza. Si occupa di ragazzi con handicap fisici o psichici. Si è laureata in Scienze motorie con una tesi sulle danze paralimpiche.Teresa Di Francesco, 43 anni (Caserta), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la professionalità e l'umanità con cui, nell'ambito del team Usar dei Vigili del Fuoco, ha prestato il suo servizio nelle complesse attività di soccorso a Rigopiano e Casamicciola'. È l'unica donna nei team U.s.a.r. (Urban Search and Rescue) dei Vigili del Fuoco, la squadra specializzata nei salvataggi nelle macerie. Ha partecipato, con il team Lazio, alle attività di soccorso a Rigopiano e a Casamicciola dove per tutta la notte ha parlato con Ciro e Mattias, due dei tre fratellini intrappolati sotto le macerie della propria abitazione, tranquillizzandoli, non facendoli sentire soli, incitandoli.Giuseppe Dolfini, 88 anni e Silvia Terranera, 70 anni (Roma), Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la preziosa opera di accoglienza, sostegno e cura ai minori abbandonati, con disabilità e in condizioni di disagio sociale'. Sono fondatori di Casa Betania che, nel quartiere Pineta Sacchetti di Roma, dal 1993 accoglie mamme con figli, bambini soli da zero a otto anni, e anche piccoli con disabilità. Nel 1996, dopo la prima richiesta di accogliere un bimbo gravemente disabile, abbandonato in ospedale, la Casa cambiò la vocazione della casa famiglia, ampliandone gli orizzonti. Dopo due anni arrivò un secondo bambino, di origini africane, con gravi problemi e in suo onore fu creata Casa Chala che ospita tutt'oggi bambini con gravi disabilità e poca o nessuna autonomia. Dopo l'apertura di Casa Chala, nel 2006 è stata fondata anche la Piccola Casa del Sole e nel 2012 la Casa sull'Albero: in entrambi i casi, come a Casa Chala, i piccoli vengono accuditi da operatori e da volontari. La Casa si prende cura dei bambini nel tempo dell'accoglienza offrendo loro un'esperienza di vita familiare e di affettività. Di concerto con i Servizi Sociali e il Tribunale per i Minorenni, al termine della permanenza il bambino è accompagnato al rientro nel proprio nucleo familiare d'origine o in una famiglia affidataria o adottiva; Claudio Dutto, 63 anni (Riva del Garda - TN), Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la generosità con cui ha prestato il suo servizio volontario di odontoiatra per la cura dei bambini e per l'allestimento di un ambulatorio specialistico in Kenya'. Odontoiatra, attivo nella Fondazione Germano Chincherini, impegnata nei Paesi africani, con la quale, nel 2010 in Kenya, ha creato una clinica odontoiatrica dove cura gratuitamente i bambini e insegna loro la corretta igiene orale. Il progetto inizialmente consisteva in un check-up e nell'istruzione alle norme di igiene dentale. Successivamente è stato costruito lo studio e sono stati introdotti i primi macchinari: dalla semplice poltrona, alle pinze, allo strumentario di base, all'autoclave per sterilizzare gli strumenti, al braccio radiografico e allo scanner per realizzare radiografie e poter fare una diagnosi precisa; Gaetano Fuso, 41 anni (Calimera - LE), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la determinazione e la forza d'animo con cui ha portato a compimento il progetto 'La Terrazza - Tutti al mare!' per i malati di SLA e di altre patologie neurodegenerative'. Da cinque anni affetto da sclerosi laterale amiotrofica. Prima di ammalarsi era un ragazzo dinamico, sportivo, che amava il mare. Anche dopo la malattia sognava di poter continuare ad accedere alla spiaggia. Nell'estate 2015 ha realizzato il progetto La Terrazza 'Tutti al mare!', grazie al sostegno della famiglia e degli amici più cari, ingegneri, informatici, fotografi, esperti in comunicazione e nanotecnologie, che con lui hanno fondato l'associazione 2HE - Center for Human Health And Environment, e grazie al gruppo 'Pazzi per Gaetano', che ha sposato la causa organizzando iniziative e campagne di crowdfunding. A pochi chilometri da Calimera, a San Foca, sorge oggi una terrazza sul mare attrezzata per ospitare in modo sicuro e senza alcun tipo di barriera malati di SLA e di altre patologie neurodegenerative; Christine Janssen, 61 anni (Bolzano) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana : 'Per il suo prezioso contributo per la creazione di un parco giochi completamente accessibile ai bambini con disabilità'. Fisioterapista al Servizio di Neurologia e Riabilitazione dell'età evolutiva dell'Ospedale di Bolzano. Concretizzando un desiderio condiviso con i genitori dei bambini da lei seguiti, ha realizzato il progetto per il primo parco giochi per bambini con disabilità, un percorso inclusivo e riabilitativo, nel Giardino Petrarca di Bolzano. Nel 2014 presenta il progetto alla Giunta Comunale di Bolzano che lo approva e finanzia. Sono stati installati giochi speciali come l'altalena con cintura di sicurezza e poggiatesta, il tavolo con la sabbia fatto a misura di carrozzina, il gioco chiamato 'non perdere il filo'. Il fiore all'occhiello è il percorso per camminare lungo oltre 30 metri. Il parco è stato inaugurato a settembre 2016; Maria Grazia La Selva, 42 anni (Campobasso) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua opera di assistenza e ascolto alle donne vittime di violenza e discriminazione nel territorio molisano'. Presidente di 'Liberaluna Onlus', associazione che si è costituita nel 2014 per volontà di un gruppo di cinque donne per dare al territorio molisano uno strumento utile a combattere la violenza di genere ed aiutare le donne che subiscono violenza e discriminazione. L'Associazione, che persegue scopi di solidarietà e di promozione sociale, si avvale di assistenti sociali, psicologi, avvocati e volontarie; Delio Miorandi, 79 anni, Rovereto (TN), residente in Germania, Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per l'impegno profuso, nel corso della sua vita, in attività di sostegno all'integrazione della comunità di emigranti italiani in Germania' Si traferisce in Germania nel 1959, per studiare sociologia a Francoforte. Trasferito a Russelsheim, quartiere generale della Opel, in cui vivevano, in condizioni disagiate, molti emigrati italiani creò insieme al Parroco una 'anagrafe' per gli italiani presenti al fine di coinvolgerli in iniziative di integrazione. Da quei primi contatti con i connazionali, ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri. Oggi si impegna in attività a favore dei profughi. Ha svolto per più di 40 anni la professione di assistente sociale. Insieme a Claus Langkammer e autore del romanzo 'Antonio' che racconta le vicende di un emigrante dal Sud Italia, dal suo arrivo in Germania negli Anni '50 fino all'inizio del Duemila. Nel dicembre 2016 ha ricevuto il Deutscher Burgerpreis, la massima onorificenza tedesca al mondo del volontariato; Gessica Notaro, 28 anni (Rimini) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il coraggio e la determinazione con cui offre la propria testimonianza di vittima e il suo impegno nell'ambito della sensibilizzazione sul tema del contrasto alle violenze di genere'. È stata aggredita con l'acido dall'ex compagno nel gennaio 2017. Ha subito diversi interventi chirurgici all'occhio sinistro e al viso. Ha ripreso a lavorare al Delfinario di Rimini con i leoni marini e ha mostrato il suo viso davanti alle telecamere per testimoniare la violenza subita. In quanto 'ex concorrente' (nel 2007), in occasione di Miss Italia 2017 è stata l'ambasciatrice contro il femminicidio prestando la sua voce per una testimonianza trasmessa nelle piazze e località italiane coinvolte nelle selezioni regionali. È stata anche testimonial contro la violenza sulle donne, su Facebook, per il progetto benefico di Trussardi Lovyfighters di donazione a favore di Doppia Difesa; Patrizia Palanca, 64 anni (Ascoli Piceno) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua instancabile dedizione all'integrazione della comunità scolastica marchigiana a seguito del terremoto dell'ottobre 2016'. Laureata in matematica, è dal settembre 2007 dirigente scolastico presso l'Istituto Comprensivo di Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. A seguito del terremoto dell'ottobre 2016 ha svolto un ruolo strategico nell'integrazione della comunità di studenti colpiti dal sisma al fine di evitare dispersioni e per alleviare i contraccolpi psicologici; Luigi Panata, 68 anni, Gubbio (PG) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la sua preziosa opera volontaria di soccorso medico e umanitario offerta da molti anni in Burkina Faso'. Medico condotto presso la ASL Umbria 1, nel 2007, al rientro dalla sua prima missione in Burkina Faso per una campagna di vaccinazioni contro la meningite, fonda l'associazione L'Impegno Onlus. Da allora cura missioni per rispondere alle necessità primarie della popolazione burkinabè: dal diritto allo studio dei bambini, alla donazione di materiali e alimenti, alla realizzazione di pozzi per l'acqua. Inoltre, con il sostegno del dottor Giovan Battista Sbordone (primario del reparto di Oculistica dell'ospedale di Città di Castello) e di una società di Gubbio, porta ogni anno in Burkina Faso una equipe di specialisti per effettuare gratuitamente visite e operazioni chirurgiche di natura oculistica a favore di bambini, adulti e anziani; Maria Rita Pitoni, 57 anni, (Rieti) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per la professionalità e l'umanità con cui, nelle aree terremotate, ha prestato il proprio servizio per garantire il regolare svolgimento dell'attività scolastica nonostante le difficili condizioni del territorio devastato dal sisma'.Prima di diventare dirigente scolastico ha insegnato filosofia, storia, psicologia, scienze dell'educazione. Già a capo di quattro istituti tecnici a Rieti, per un totale di 850 ragazzi, da settembre 2016 è anche la nuova dirigente scolastica di Amatrice, Accumuli e Cittareale. All'inizio dell'anno scolastico è andata nei campi di accoglienza nelle tendopoli nelle frazioni più isolate, ha scritto messaggi sui social, ha incoraggiato bambini e ragazzi a non cambiare città o indirizzo di studi e trasformando il primo giorno di scuola in un giorno di festa. Ex volontaria della Croce Rossa Italiana in Iraq e in Kosovo; Roberta Rizzo, 56 anni (nata a Nardò, LE, operativa a Rimini) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il suo quotidiano impegno nella difesa delle donne e dei minori vittime di abusi e violenze'. Funzionario della Squadra Mobile della Questura di Rimini. Nell'ambito dell'attività prestata presso la 2^ Sezione - Reati contro la persona, in danno di minori, prostituzione e reati sessuali - svolge quotidianamente l'attività di ascolto delle numerose donne che si rivolgono alla Sezione specializzata, quali vittime di abusi e prevaricazioni, cercando di stabilire un rapporto empatico e di fiducia e fornendo loro ogni rassicurazione in relazione agli strumenti normativi vigenti, nonché ogni supporto di concerto con le autorità sanitarie locali ed i centri antiviolenza. Ha partecipato, in prima persona, alle molteplici attività investigative su maltrattamenti domestici e abusi sessuali a donne e minori. Ha lavorato con Francesca Romana Capaldo nell'operazione che ha portato all'arresto dei responsabili degli stupri di Rimini; Emanuela Sabbatini, 41 anni, (Roma) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il suo contributo a favore della alfabetizzazione femminile e del contrasto al fenomeno delle spose bambine in India'. Analista informatica e insegnante di yoga, nel 2013 ha fondato AFLIN, costola italiana della Fior di Loto India Foundation che offre istruzione gratuita (scuola materna, elementare e media) a 550 bambine a Pushkar. Al momento dell'iscrizione, i genitori si impegnano a non dare le proprie figlie in sposa prematuramente, in uno Stato dove la metà dei matrimoni si celebra con spose bambine e dove il tasso di alfabetizzazione è sotto la già bassa media nazionale. In questo contesto di promozione di un ruolo attivo delle donne è nato un progetto che, con il contributo della fotografa Betty Masini, ha coinvolto 50 bambine, nell'attività di fotoreporter per raccontare il proprio mondo; Maria Antonietta Salvucci, 82 anni, (Reggello - FI) Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per l'eccezionale generosità testimoniata dalla donazione del proprio podere allo scopo di realizzarne una struttura dedicata ai ragazzi con disabilità intellettiva grave'. Pensionata, ex insegnante di lettere è Rappresentante legale della Associazione 'Ilda e Lodovico Salvucci onlus'. Proprietaria di un podere sulle colline di Valdarno, a Reggello, ha deciso di donare la sua villa alla Fondazione Opera Diocesana Firenze Onlus che ne ha fatto una fattoria per quindici ragazzi con disabilità intellettiva grave, la Oda Farm Community. Seguiti 24 ore su 24 dagli operatori sanitari e dagli educatori della Fondazione, i ragazzi imparano a vivere in autonomia e seguono laboratori di apprendimento, di giardinaggio, di coltivazione. Imparano i lavori agricoli e dell'allevamento; Don Paolo Felice Giovanni Steffano, 52 anni, (Baranzate -MI) Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: 'Per il suo contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione degli stranieri immigrati nell'hinterland milanese'. È Parroco di Sant'Arialdo, nel quartiere Gorizia, popolato da 72 etnie diverse e con una incidenza di stranieri pari al 40%. All'asilo l'85% dei bambini non sono di cittadinanza italiana. La Parrocchia accoglie cattolici, ortodossi, islamici. È una grande chiesa con oratorio (frequentato anche dalle mamme islamiche con i bambini e dai bambini rom), palestra, il giardino delle Parabole con le piante della Bibbia, l'orto, il centro Caritas, il laboratorio di cucito. Opera di Don Paolo sono anche l'Associazione culturale La Rotonda, la Scuola di italiano per stranieri, l'accoglienza dei parenti dei malati del vicino ospedale Sacco. In un vecchio capannone industriale ha poi organizzato uno spaccio con le verdure fresche che avanzano dai banchi delle vicine società della grande distribuzione. Con tutto ciò a Sant'Arialdo danno da mangiare ogni settimana a 40 famiglie, oltre alla distribuzione di Caritas.

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