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Napoli, scippa il carrello con spesa e pensione ad anziana poi va nel centro scommesse

Napoli - Un gesto che unisce la viltà alla crudeltà. Un uomo di 67 anni, Antonio Ferrigno, già noto alle forze dell'ordine e residente nel rione Sanità, è stato arrestato dai Carabinieri al Vomero per un furto con strappo che ha scosso il quartiere

. La vittima, una pensionata di 83 anni, è stata privata non solo della sua pensione mensile, ma anche della sua dignità, in una mattinata trasformata in incubo.

L'agguato e la fuga surreale

La scena si è consumata poco dopo che l'anziana aveva ritirato i suoi averi all'ufficio postale. Con sé aveva il carrellino della spesa, un supporto comune per chi ha la sua età, contenente la borsa con i soldi appena incassati e qualche acquisto.

Ma Ferrigno la teneva d'occhio. L'aveva puntata, consapevole che quella borsa conteneva il frutto di sacrifici.

L'agguato è scattato in via Paesiello al Vomero nelle vicinanze dello stadio Collana. Il 67enne, in sella al suo scooter, non si è limitato a un rapido strappo. In un atto di violenza e sprezzo del pericolo, ha agguantato l'intero carrellino della spesa.

Lo scooter è partito a tutta velocità, trascinando il carrello sull'asfalto in una fuga rumorosa e surreale, lasciando l'83enne terrorizzata sul marciapiede. Fortunatamente, la donna non è caduta ed è rimasta fisicamente incolume, sebbene profondamente scossa.

I soldi di un mese "bruciati" in poche ore

Immediata la chiamata al 112. Ai Carabinieri della stazione Vomero e del nucleo operativo, l'anziana ha fornito una descrizione precisa, ma è stato un dettaglio a tradire il ladro: quella peculiare fuga trascinando un carrello. I militari hanno visionato le telecamere di sorveglianza della zona, ricostruendo rapidamente il percorso del fuggitivo.

Il 67enne è stato bloccato poche ore dopo in piazza Totò. L'epilogo della vicenda è, se possibile, ancora più amaro e desolante. Addosso, Ferrigno aveva solo una minima parte del bottino.

Il resto? Polverizzato. L'uomo avrebbe ammesso senza troppi giri di parole di aver sperperato quasi tutta la pensione dell'anziana in un centro scommesse.

È qui che la gravità del gesto assume un contorno ancora più odioso: il sostentamento di un mese di una 83enne, una somma faticosamente guadagnata e necessaria per vivere, è stato "bruciato" in poche ore dalla febbre del gioco.

I Carabinieri hanno recuperato il carrello e i documenti della vittima. Per Antonio Ferrigno, che paradossalmente ha quasi l'età per essere lui stesso un pensionato, si sono aperte le porte del carcere, in attesa di giudizio.

Pompei, un soffio d’Egitto nella cucina di uno street food antico: riemerge una situla alessandrina

Pompei – Un vaso egiziano in pasta vitrea, finemente decorato con scene di caccia nilotiche, torna alla luce nel luogo più inatteso: la cucina di una popina, uno street food dell’antica Pompei. La scoperta, avvenuta durante i lavori di restauro e messa in sicurezza del Thermopolium della Regio V, offre un nuovo sguardo sulla vita quotidiana e sulla sorprendente rete di scambi culturali e commerciali che animava la città sepolta dal Vesuvio.

La situla, prodotta ad Alessandria d’Egitto, rappresentava un oggetto di lusso, solitamente esposto nei giardini o negli ambienti più raffinati delle domus pompeiane. Eppure, nel retrobottega di questa modesta attività, era stata riutilizzata come contenitore da cucina, forse per conservare liquidi o spezie. Un gesto che racconta la creatività e il pragmatismo dei ceti medi romani, ma anche la circolazione di stili, simboli e credenze tra Mediterraneo orientale e Campania romana.

«In questo piccolo spazio – spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – vediamo una commistione tra sacro e profano: oggetti decorativi e strumenti quotidiani convivono, testimoniando la permeabilità culturale dell’Impero. È affascinante notare come elementi del culto egiziano, e poi cristiano, trovino terreno fertile non tra le élite, ma nei luoghi comuni della città».

Le indagini archeologiche hanno permesso di ricostruire l’intera organizzazione degli ambienti di servizio: al piano terra, un’area di lavoro con piano cottura, mortai, tegami e anfore provenienti da diverse regioni del Mediterraneo; al piano superiore, due piccole stanze, una delle quali decorata in IV stile, con pavimento giallo e arredi ricercati. Questi ambienti, oggi restaurati e protetti da nuove coperture amovibili, saranno valorizzati anche grazie a un moderno impianto di illuminazione che consentirà di ammirare i dettagli pittorici e architettonici con nuova profondità.

L’approfondimento completo, pubblicato sull’e-journal ufficiale degli Scavi di Pompei, racconta come questo piccolo retrobottega possa diventare una chiave preziosa per comprendere la quotidianità, le contaminazioni artistiche e i flussi culturali che attraversavano il cuore dell’Impero Romano.

Napoli, maxi discarica abusiva: 100mila metri cubi di rifiuti edili sepolti sotto falso parcheggio

Napoli – Un’area di diecimila metri quadrati trasformata in una discarica illegale, con oltre centomila metri cubi di rifiuti edili interrati o sparsi sul terreno. È la scoperta shock fatta dai Carabinieri Forestali del Nucleo di Napoli in via Mongolfiera, dove un’operazione di controllo del territorio ha svelato un vero e proprio traffico illecito di materiali da demolizione, mascherato dietro la facciata di un’area adibita a parcheggio.

L’indagine è partita dopo che i militari avevano notato un’insolita movimentazione di autocarri e veicoli intestati a società di noleggio all’interno di un cantiere. I sospetti si sono rivelati fondati: i controlli hanno portato al rinvenimento di due camion, un escavatore e una grande quantità di materiali di scarto accumulati senza alcuna autorizzazione.

Gli accertamenti tecnici hanno smascherato un sistema ben organizzato di smaltimento illegale. I rifiuti, classificati nei documenti come “materie prime secondarie”, erano in realtà materiali speciali contaminati da plastica, cavi elettrici, vetro e ceramica, provenienti da demolizioni edili. Quei detriti venivano utilizzati per pavimentare abusivamente il terreno, in un’operazione che ha portato all’accumulo di circa centomila metri cubi di materiale pericoloso.

A peggiorare il quadro, la scoperta che il terreno era stato affittato dal titolare di una società di noleggio auto con la scusa di trasformarlo in parcheggio. Un’attività che, secondo il Piano Urbanistico Comunale, richiede autorizzazioni specifiche e non può essere svolta nell’ambito dell’edilizia libera. Al termine delle verifiche, i Carabinieri Forestali hanno deferito in concorso tra loro il titolare della ditta esecutrice, il locatore del fondo e i proprietari dell’area per violazioni al Testo Unico Ambientale e al DPR 380/01 sulle opere edilizie.

Santa Maria Capua Vetere, “Un giorno in Pretura” in aula: a processo uomo che aggredì vice preside

Santa Maria Capua Vetere – Le telecamere di Un giorno in Pretura, con la giornalista Antonella Nafra, sono tornate oggi nel Tribunale della città del Foro per riprendere un’udienza che ha attirato l’attenzione pubblica: quella del processo ad Amedeo Di Maro, 50 anni, residente a Santa Maria Capua Vetere, accusato di aver aggredito il professor Giuseppe Morelli, vice preside dell’Istituto Gallozzi.

Il pubblico ministero Armando Bosso ha sostenuto l’accusa, ricostruendo i fatti avvenuti circa due anni fa, quando l’imputato, in preda all’ira, fece irruzione nell’istituto durante una protesta di genitori e colpì con violenza Morelli, procurandogli lesioni gravi guaribili in 80 giorni. L’aggressione, secondo le indagini, sarebbe nata da un clamoroso scambio di persona: Di Maro avrebbe confuso il vice preside con un altro docente che, a detta di alcuni studenti, avrebbe “infastidito” la figlia dell’uomo.

Nel corso dell’udienza, Di Maro ha reso dichiarazioni spontanee, minimizzando i fatti: “Gli ho solo dato uno schiaffo e poi mi sono scusato”, ha detto. Una versione che contrasta nettamente con quella dei testimoni, tra cui il professor Antonio Letizia, presente al momento dell’aggressione, che ha raccontato di aver visto Di Maro colpire Morelli con un pugno al volto e di essere stato a sua volta strattonato.

L’accusa contesta all’imputato le aggravanti legate alla qualifica di pubblico ufficiale della vittima, in quanto docente di ruolo e vice preside. A far scattare le indagini fu la denuncia presentata dal professor Morelli al Commissariato di Polizia, assistito dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che ora rappresentano anche la parte civile nel processo.

La prossima udienza, fissata per il 20 novembre davanti al giudice Alessandra Vona, sarà dedicata alla discussione finale e alla sentenza. Anche in quell’occasione, Rai 3 sarà in aula per documentare l’esito del procedimento, destinato a essere trasmesso nella storica trasmissione di cronaca giudiziaria.

Giugliano, il pizzo di Natale per il clan Mallardo: arrestati in 6

giugliano – Mentre la città si accinge ad addobbare le vetrine per le imminenti festività, un'altra, spietata "tassa sul Natale" viene fatta pagare dai singori del racket in nome del clan Mallardo.

È contro questo giro di estorsioni pre-natalizie che i Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno sferrato un duro colpo, eseguendo questa mattina, sei ordinanze di custodia cautelare.

L'operazione, scattata all'alba su mandato del Gip del Tribunale di Napoli e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato in carcere cinque persone e ai domiciliari un'altra. I sei, ritenuti affiliati o fiancheggiatori del clan Mallardo, sono gravemente indiziati di associazione mafiosa, estorsione e detenzione illegale di armi.

Secondo gli investigatori, la gang avrebbe sistematicamente preso di mira i commercianti della zona di Giugliano, approfittando proprio del periodo di maggiore afflusso di clienti per imporre le sue richieste estorsive.

Le minacce, secondo le accuse, non sono state solo verbali: in più di un'occasione, gli imprenditori sarebbero stati intimiditi brandendo armi da fuoco, per piegarne più rapidamente la resistenza.

Ma l'inchiesta, nata dalle indagini della Procura, ha fatto emergere un meccanismo ancor più articolato e spietato. I proventi del pizzo, secondo gli accertamenti, non finivano nelle tasche dei singoli estorsori, ma confluivano in una "cassa comune" dell'organizzazione.

Questo fondo nero, gestito con meticolosità contabile, serviva a un preciso scopo: garantire un "fondo di sostegno" per le famiglie degli affiliati detenuti. In pratica, il racket assicurava alle mogli e ai figli dei boss in galera un vero e proprio stipendio mensile, un sussidio illegale per mantenere il consenso attorno al clan e comprare lealtà, trasformando il pizzo dei commercianti in un ammortizzatore sociale della malavita.

Un sistema che mostra tutta la sua forza predatoria proprio nell'avvicinarsi del Natale, quando le esigenze economiche delle famiglie, anche quelle legate alla camorra, si fanno più pressanti.

Napoli a tavola con il cuore: "In… mensa 2.0", dove la cucina diventa abbraccio solidale

Napoli – In una città che pulsa di contrasti, tra il glamour dei vicoli affollati e le ombre della marginalità, emerge un gesto che restituisce dignità al quotidiano: la solidarietà che si serve a tavola.

Oggi giovedì 6 novembre 2025, alle ore 20.00, la Mensa Sociale della Società di San Vincenzo de Paoli in Via Santa Sofia – un'antica chiesa riconvertita in baluardo di fraternità – ospiterà la seconda edizione di "Napoli in… mensa 2.0". Non una semplice cena di beneficenza, ma un rito collettivo che invita la Napoli bene a condividere il pane con chi lo riceve ogni giorno come salvezza.

Per soli 40 euro, un posto a tavola non è solo un'esperienza enogastronomica di alto livello, ma un contributo concreto al sostentamento di centinaia di famiglie in difficoltà, in un contesto dove la povertà urbana colpisce oltre il 25% della popolazione secondo i dati Istat più recenti.Protagonista indiscusso della serata è lo chef Marcello Molettieri, figura carismatica della scena culinaria partenopea, noto per la sua passione etica quanto per la maestria in cucina.

Ex concorrente di talent televisivi e artefice di menu che celebrano il territorio, Molettieri non cucinerà solo piatti, ma narrerà storie: quelle di chi, ai margini della metropoli, trova in questa mensa non solo un pasto caldo, ma un ascolto autentico e una rete di supporto. "La cucina è cura – spiega lo chef in un'anticipazione esclusiva – e stasera Napoli lo ricorderà sedendosi fianco a fianco con i suoi 'invisibili', trasformando il cibo in ponte tra mondi lontani".

L'evento, organizzato dalla delegazione napoletana di San Vincenzo de Paoli – associazione cattolica attiva dal 1833 nella lotta alla povertà, con una rete di oltre 800 mense in Italia – si annuncia come un viaggio multisensoriale. La location, un ex luogo di culto ora dedicato alla "venerazione della fraternità", verrà addobbata con tovaglie di lino, candele tremolanti e un'atmosfera intima che evoca le cene di un tempo, lontana dal caos urbano.

Accompagnata da momenti di divulgazione sul valore terapeutico del cibo – con interventi di esperti su come l'alimentazione rafforzi legami sociali e salute mentale – e da un sottofondo musicale dal vivo che mescola tarantelle e jazz partenopeo, la serata intreccerà sapori e testimonianze. Saranno proiettate brevi video-storie di beneficiari della mensa: madri single che recuperano speranza, anziani soli che riscoprono il gusto della comunità, giovani in transizione che qui trovano il primo passo verso l'autonomia.

Il menu, un omaggio alla tradizione napoletana rivisitata con tocchi contemporanei, si aprirà con un aperitivo dedicato all'oro liquido del Sud: un assaggio di tre oli extravergini – fruttato delicato, medio e intenso – per esplorare come questo elemento vitale strutturi l'anima di un piatto. "L'olio non è solo condimento – illustra Molettieri – è memoria di uliveti secolari e sudore di chi lavora la terra".

Seguirà l'antipasto, un crostino di farro croccante sormontato da burro fuso e acciughe dissalate, preludio a una trilogia del mare che celebra le alici: dorate in pastella leggera, fritte con un velo di semola e gratinate al limone di Sorrento, un'esplosione di freschezza che evoca i mercati rionali all'alba.

Al centro del banchetto, un risotto cremoso alla zucca di Castel S. Giorgio con gamberi rossi del Golfo, dove la dolcezza autunnale della verdura incontra la sapidità marina in un equilibrio perfetto, simbolo di unione tra terra e acqua come metafora della Napoli multietnica. Il clou? Il baccalà in cassuola, piatto popolare elevato a poesia: stoccafisso norvegese cotto lentamente in un sugo di pomodoro San Marzano, olive e capperi, denso di aromi che riportano alle nonne dei Quartieri Spagnoli.

A sigillare la serata, il tocco familiare: un dolce artigianale ideato da Barbara Molettieri, sorella e complice dello chef – una sfogliatella rivisitata con crema al limone e noci del Vesuvio – seguito da un cioccolatino artigianale filato con un goccio di olio evo Silva, marchio campano di eccellenza olearia.

Ma "Napoli in… mensa 2.0" va oltre il palato: è un invito a riflettere su una città che, nonostante le cronache di degrado, resiste con la sua proverbiale generosità. La prima edizione, lo scorso anno, ha raccolto fondi per oltre 5.000 pasti extra, dimostrando come un gesto piccolo possa innescare una catena virtuosa.

"In un'epoca di solitudine digitale – commenta Giuseppe Maienza, referente dell'evento (contattabile al 339 8301116 per info e prenotazioni) – questa tavola ricorda che il vero lusso è condividere". Posti limitati, biglietti in prevendita: per partecipare, basta un telefono o una mail alla segreteria della mensa.In fondo, Napoli ha sempre saputo trasformare la carità in arte: da Pulcinella che divide l'ultimo tozzo a oggi, dove un risotto diventa pretesto per tendere una mano. Giovedì sera, in Via Santa Sofia, la città non mangerà solo, ma ricucirà. E in quel gesto, ritroverà se stessa.

Casavatore, l'amministrazione commemora la Giornata delle Forze Armate

Casavatore – Eventi in ricordo: l’amministrazione comunale ha commemorato, con una nutrita manifestazione pubblica in piazza Di Nocera, il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle forze armate.

L’evento svoltosi nella mattinata di ieri l’altro, ha visto il raduno e lo schieramento della autorità civili, militari e religiose. Seguito, poi, gli interventi istituzionali del sindaco, l’alzabandiera al monumento ai Caduti eretto in piazza, la deposizione di corone di alloro presso le lapidi e gli altri cippi commemorativi siti sul territorio.

In piazza il primo cittadino Fabrizio Celaj, il Presidente del consiglio Alessandro Sorrentino, l’assessora Vincenza Esposito, il parroco don Carmine Caponetto e i consiglieri Giuseppe Marco De Rosa, Vincenzo Marotta, Vito Marino ed Elena Alessio. Presente anche una delegazione del Pd e della Lista Spinuso.

“Abbiamo voluto ricordare e onorare il sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto e dato la vita per l'Italia, dalle guerre d'indipendenza alle missioni di pace internazionali, ha precisato il sindaco. La nostra Nazione deve molto a questi eroi silenziosi che hanno protetto la nostra libertà e sovranità, spesso pagando con il proprio sangue e sacrificio personale.

Un importante momento di riflessione e di gratitudine per il coraggio e la dedizione delle Forze Armate italiane, che ogni giorno lavorano con professionalità e abnegazione per garantire la sicurezza e la difesa del nostro Paese. La loro dedizione è un esempio per tutti noi e rappresenta un pilastro fondamentale per la nostra società”.

Presenti il comandante dei carabinieri Puledda e quello della polizia locale Perrella e la Protezione Civile.

P.B.

Sorrento, lei adescava gli uomini e lui li derubava: arrestati

sorrento - Una coppia – lui residente a Gorizia, lei originaria di Pomigliano d’Arco – è finita in manette al termine di un’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

L’uomo è stato trasferito in carcere, la compagna è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Entrambi sono gravemente indiziati di furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il piano: sesso, distrazione e carte rubate

L’inchiesta è nata dalla denuncia di una vittima alla quale era stata sottratta la carta di credito durante un incontro “privato” con una donna. Da lì i militari della Stazione di Sorrento hanno ricostruito un sistema rodato e ripetuto decine di volte tra il novembre 2023 e il maggio 2025: oltre trenta colpi tra Penisola Sorrentina, area oplontina e zona stabiese.

Secondo quanto emerso, la donna organizzava appuntamenti a pagamento in un appartamento messo a disposizione dal compagno. Durante i rapporti, l’uomo – nascosto in un’altra stanza – approfittava del momento per rovistare tra gli indumenti delle vittime, sottraendo le carte bancomat o di credito. In alcuni casi, sostituiva le tessere rubate con altre simili, dello stesso istituto bancario, per ritardare la scoperta del furto.

I due complici agivano poi in rapidità: con le carte e i PIN trovati nei portafogli, prelevavano denaro contante agli sportelli automatici o effettuavano pagamenti tramite POS, spendendo soprattutto in “Gratta e Vinci” e altri acquisti immediati.

Il ruolo dell’uomo: sfruttamento e pubblicità online

Le indagini hanno anche accertato che l’uomo non solo gestiva la logistica degli incontri, ma sfruttava l’attività di prostituzione della compagna: le metteva a disposizione l’appartamento, la accompagnava ai rendez-vous e curava la promozione su siti di incontri, trattenendo una parte dei guadagni.

Gli investigatori hanno incrociato immagini di videosorveglianza, dati bancari, chat e contenuti dei cellulari dei due indagati, trovando riscontri nelle perquisizioni domiciliari.
Secondo il GIP di Torre Annunziata, il quadro probatorio delinea una coppia dotata di “serialità e particolare capacità organizzativa”, responsabile di un vero e proprio circuito di truffe a sfondo sessuale.

L’uomo, dopo l’arresto, è stato condotto nel carcere di Gorizia, mentre la donna sconterà la misura cautelare agli arresti domiciliari nella propria abitazione, controllata da un braccialetto elettronico.

Arrestato a Napoli cittadino kosovaro ricercato dall'Interpol

napoli – Martedì sera, le luci al neon di via Silvio Spaventa, una tranquilla arteria nel cuore pulsante del Rione Sanità, hanno illuminato non solo turisti ignari, ma anche la fine di una fuga internazionale.

Qui, tra le mura di un anonimo hotel, la Polizia di Stato ha messo fine alla latitanza di un 46enne kosovaro, ricercato dalle autorità balcaniche con un mandato di arresto emesso il 20 ottobre scorso.

L'uomo risponde di reati gravi: tentato omicidio, lesioni personali, minacce e detenzione illegale di armi da fuoco. Un profilo criminale che aveva già acceso i riflettori globali.Tutto è iniziato con una "red notice" dell'Interpol, il sistema di allerta rosso che funge da faro per le forze dell'ordine di tutto il mondo.

Questo avviso, attivato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale Anticrimine, ha trasformato un semplice check-in alberghiero in un'operazione lampo.

L'alert è scattato quando i sistemi di sorveglianza hanno rilevato l'ingresso del fuggitivo nella struttura napoletana: un segnale che ha immediatamente allertato la Sala Operativa Internazionale dello SCIP e il Commissariato Vicaria-Mercato, baluardo della sicurezza nel caotico Mercato di Napoli.Gli agenti, con la precisione di un orologio svizzero, hanno verificato l'identità del sospetto attraverso i canali condivisi tra Italia e Kosovo.

Confermato il mandato emesso dalla Repubblica balcanica, non c'è stato tempo da perdere: il kosovaro è stato ammanettato sul posto, senza incidenti, e trasferito in carcere in attesa dell'estradizione.

A Napoli, città crocevia di destini e pericoli, operazioni del genere rafforzano la fiducia dei cittadini: basti pensare che, solo negli ultimi mesi, la Polizia partenopea ha neutralizzato una decina di latitanti internazionali, da trafficanti di droga a evasori fiscali.

Sarno, sradicato il bancomat di Banca BMP

sarno, – Un furto lampo: intorno alle 3.40 di questa mattina, un gruppo di malviventi ha forzato l'ingresso della filiale della Banca BMP in via Prolungamento Matteotti, puntando dritto al bancomat per portarne via il contenuto.

L'operazione, durata pochi minuti, ha lasciato l'istituto con evidenti segni di effrazione, mentre la cassa continua del distributore automatico è stata asportata con maestria.

Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della locale stazione e le volanti della polizia di Stato, che hanno avviato i rilievi tecnici per ricostruire la dinamica del colpo.

Gli investigatori si concentrano ora sulle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza installate sia nella banca sia quelle pubbliche e private enlla zona del colpo. Filmati che potrebbero aver immortalato i volti o i veicoli dei responsabili, fornendo piste concrete per l'identificazione.

L'apparecchio del bancomat, una volta forzato e svuotato, è stato ritrovato abbandonato in una zona periferica di Sarno, forse in un tentativo dei ladri di depistare le ricerche.Le forze dell'ordine mantengono il riserbo sulle modalità esatte del furto, ipotizzando l'uso di utensili specializzati per l'apertura rapida della cassaforte interna.

Le indagini procedono a ritmo serrato, con la speranza che le prove video portino a un arresto imminente.

N.M.

Sequestrata maxi discarica di indumenti usati nel parco del Vesuvio

Somma Vesuviana- Una vera e propria maxi discarica abusiva a cielo aperto, trasformata in un deposito illegale di indumenti usati, è stata scoperta e posta sotto sequestro dai Carabinieri Forestali nel territorio di Somma Vesuviana.

L'operazione, condotta dai militari del Nucleo Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio di Ottaviano, ha svelato uno scenario di degrado ambientale preoccupante: 15.000 metri cubi di rifiuti tessili stoccati senza alcuna autorizzazione.

L'area interessata, una vasta ex cava di circa 5.000 metri quadrati, situata al confine tra Somma Vesuviana e Nola, era stata convertita in una discarica a cielo aperto. I gestori, secondo quanto appurato dagli accertamenti, depositavano direttamente sul terreno enormi balle di abiti usati, stracci e scarti tessili, accumulando un volume impressionante di materiale.

L'attività di indagine, supportata anche dall'ausilio di droni per una ricognizione aerea dettagliata, ha permesso ai Carabinieri Forestali di documentare l'entità dell'illecito.

A seguito del sequestro dell'intera area, il rappresentante legale della società responsabile, con sede a Grumo Nevano, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria. Le accuse sono pesantissime e includono la gestione non autorizzata di rifiuti e discarica abusiva, aggravate dal fatto di essere state commesse nell'ambito di un'attività d'impresa.

L'operazione si inserisce nel continuo e serrato contrasto agli ecoreati che minacciano il delicato ecosistema dell'area vesuviana.

Tufino, 23 chili di cocaina nel bagagliaio: arrestata 40enne polacca

Portava nel bagagliaio 23 chili di cocaina e, anziché cercare di confondersi nel traffico, ha deciso di farsi notare. A Tufino, lungo la strada provinciale per Nola, una 40enne di nazionalità polacca ha premuto sull’acceleratore quando si è accorta della pattuglia dei Carabinieri alle sue spalle. Un gesto nervoso, compiuto forse per paura o per istinto, che le è costato caro.

Erano da poco passate le ore di punta e la viabilità era congestionata. I militari della sezione radiomobile di Nola hanno notato quel cambio di velocità improvviso e, insospettiti, hanno acceso lampeggianti e sirena intimando l’alt alla donna. Dopo pochi metri, l’auto si è fermata.

Agitata, visibilmente pallida e in forte stato di ansia, la conducente ha attirato ulteriormente l’attenzione dei Carabinieri, che hanno deciso di procedere con la perquisizione del veicolo. Nel portabagagli, ben nascosti ma sigillati con cura, venti panetti sottovuoto di cocaina purissima: 23 chili e 200 grammi di droga pronta per essere tagliata e immessa sul mercato locale.

La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata arrestata con l’accusa di detenzione e traffico di stupefacenti. Dopo le formalità di rito, è stata trasferita nel carcere di Salerno, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Truffa Ecobonus, Mario Sassone rompe il muro di silenzio: "Io, consulente trasparente"

Avellino– Ha scelto di non nascondersi dietro il diritto al silenzio, l'unico in un'indagine con 17 persone sotto la lente d'ingrandimento. Mario sassone, l'ultimo degli indagati ad essere ascoltato nel procedimento sulla presunta maxi-truffa sugli Ecobonus e la compravendita di crediti edilizi, ha chiarito punto su punto la sua posizione davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino.

Un'attesa finita ieri mattina, che segna la chiusura della fase degli interrogatori in un'inchiesta che ha messo sotto scacco un pezzo del sistema di professionisti e imprenditori del settore.

La scelta della collaborazione

Mentre tutti gli altri indagati hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, Sassone, assistito dall'avvocato penalista Domenico Iodice, ha imboccato la strada opposta: piena collaborazione con la magistratura. Per presentarsi al Gip, l'uomo ha fatto un lungo viaggio, arrivando appositamente da Modena, dove risiede e lavora. Un gesto che il suo difensore sottolinea come prova di un atteggiamento "massimamente collaborativo e rispettoso delle istituzioni".

"Sono un intermediario regolare"

Durante l'audizione, durata diverse ore, Sassone ha ricostruito davanti al magistrato il proprio ruolo. Si è definito un consulente aziendale e intermediario, precisando di aver sempre operato "in modo regolare e trasparente", all'interno di un contesto sociale e professionale che lo inquadra come un cittadino perfettamente integrato e con una solida stabilità lavorativa.

Le difese dell'avvocato: "Niente misure cautelari"

In sede di discussione, l'avvocato Iodice ha presentato le sue argomentazioni per chiedere l'archiviazione della posizione del cliente, o comunque l'inesistenza dei presupposti per qualsiasi misura cautelare. Le motivazioni, illustrate al Gip, sono nette:

Nessun pericolo di fuga: La presentazione spontanea da Modena ne è la prova.
Nessun rischio di reiterazione: Sassone ha cessato l'attività di consulenza da oltre un anno e mezzo.

Fatti non recenti: Le condotte contestate risalgono a settembre 2024, e quindi mancherebbe l'attualità del pericolo.

Indagini concluse: Le prove sono ormai tutte acquisite, escludendo così qualsiasi concreto rischio di inquinamento probatorio.

Con l'audizione di Sassone, si chiude così il primo round degli interrogatori. Ora la palla passa alla Procura, che dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio per tutti gli indagati o archiviare alcune posizioni. Quella di Sassone si delinea come la difesa più agguerrita, fondata sulla piena disponibilità a dialogare con la giustizia.

Camorra, agguato a Giuseppe Cipressa: i testimoni e l'ombra di una guerra nel clan Amato-Pagano

Mugnano- Anche se si sono mossi a volto coperto, qualcuno li ha visti. Due uomini, freddi e rapidi, hanno aperto il fuoco contro Giuseppe cipressa, 64 anni, detto Peppaccio, considerato un ras di peso del clan Amato-Pagano, la storica organizzazione nata dallo strappo sanguinoso agli Scissionisti di Secondigliano.

L’agguato è avvenuto in via Luca Giordano, a pochi metri dall’abitazione dell’uomo. Cipressa era alla guida della sua auto quando i killer hanno esploso almeno tre colpi: uno alla clavicola, uno all’orecchio e uno al torace. Ferito, ha perso il controllo e si è schiantato contro un muretto.

Adesso è ricoverato in condizioni gravissime. E mentre i medici tentano di strapparlo alla morte, gli investigatori cercano i mandanti.

Il peso di “Peppaccio” e l’ombra della pista interna

Cipressa non è un nome qualsiasi negli equilibri criminali tra Melito, Mugnano, Secondigliano e l’area nord di Napoli. Figura di primo piano, gestore di rapporti, affari e mediazioni, la sua eliminazione non sarebbe un episodio isolato né frutto di improvvisazione.

Gli investigatori lo sanno: se a colpire Peppaccio è stata una mano interna al clan, significa che tra gli Amato-Pagano qualcosa si è rotto. E quando si spezza un equilibrio, tra questi mondi, il sangue quasi sempre ricomincia a scorrere.

Se invece l’attentato fosse arrivato dall’esterno, da nemici vecchi o nuovi, allora il segnale è ancora più inquietante: qualcuno ha deciso di dichiarare guerra agli Amato-Pagano. E in quel caso, dicono gli inquirenti, la risposta non tarderebbe.

Gli attriti con il clan Ferone e la lezione alla “gente di Casavatore”

Non è la prima volta che il nome di Cipressa compare al centro di tensioni.
Intercettazioni di qualche tempo fa lo ritraggono in conversazioni con Ciro Mauriello, altro esponente del clan, mentre discute della condotta dei Ferone di Casavatore.

L’oggetto della dispute non erano grandi affari, ma piccole rapine ai danni della povera gente: furti d’auto e persino cassette di verdura rubate a chi si guadagna da vivere all’alba.
«Si rubano le macchine della povera gente, di quelli che scendono la mattina a lavorare», diceva Cipressa nelle intercettazioni.

«Già li richiamammo. Ma se continuano, allora devono abbuscare… li dobbiamo prendere malamente».
In quel dialogo c’è tutto il codice criminale: si “avvisa” una volta, poi si colpisce. Senza clamore, senza pietà.

Il collaboratore Roselli e la gestione delle aste

Nelle carte giudiziarie, il nome di Cipressa compare anche in un altro contesto. Il pentito Salvatore Roselli ha raccontato il ruolo di Peppaccio nella gestione delle aste immobiliari, un settore storicamente controllato dal clan.

Roselli parla di equilibri delicati, di uomini sostituiti, di somme incassate senza autorizzazione, di rapporti interni incrinati.E nelle sue parole, un dettaglio ritorna: Cipressa sarebbe stato uno di quelli pronti “a fare giustizia” dentro il clan, quando qualcuno superava il limite.

Tutti i tasselli, osservati insieme, compongono una scena inquieta: un clan nervoso, attraversato da fratture sottili e rivalità sommerse.

L’agguato a Peppaccio potrebbe essere: una regolazione di conti interna, forse per affari o leadership oppure un segnale esterno, un attacco frontale agli Amato-Pagano.

In entrambi i casi, il rischio è lo stesso:una nuova stagione di sparatorie, vendette e sangue nelle strade già segnate da anni di faida.E in questi territori, quando il silenzio si rompe, la storia insegna che non si ferma facilmente.

Oroscopo di oggi 6 novembre 2025 segno per segno

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Il 6 novembre 2025 si respira un'aria di transizione. Con la Luna in Bilancia che ci invita all'armonia e alle relazioni, e Venere in Scorpione che scava nella profondità dei sentimenti, siamo chiamati a trovare un equilibrio tra la nostra necessità di connessione con l'altro e la nostra verità interiore più autentica.

ARIETE (21 Marzo - 19 Aprile)

  • Amore: La Luna in bilancia ti spinge a cercare equilibrio nella coppia. Se single, potresti attrarre persone che ti completano, ma fai attenzione a non idealizzare.

  • Lavoro: Giornata di azione. Marte ti dà la carica per portare a termine progetti in sospeso. Attenzione agli attriti con i colleghi.

  • Salute: Sei pieno di energia, ma non sovraccaricarti. Ritagliati del tempo per un'attività fisica che ti scarichi.

  • Finanze: Possibile spesa improvvisa legata alla casa o alla famiglia. Valuta bene prima di acquistare.

  • Consiglio Astrologico: Non imporre la tua volontà. Collaborare oggi ti porterà molto più lontano che litigare.

TORO (20 Aprile - 20 Maggio)

  • Amore: Venere nel tuo settore delle relazioni profonde rende i legami intensi e passionale. Perfetta per chiarimenti e riavvicinamenti.

  • Lavoro: Ottimo momento per concludere affari o accordi. La tua praticità è la tua carta vincente.

  • Salute: Attenzione a stomaco e digestione. Cerca di mangiare con calma e evita i cibi troppo pesanti.

  • Finanze: Fase stabile. Un investimento a lungo termine fatto in passato potrebbe iniziare a dare i primi frutti.

  • Consiglio Astrologico: Fidati del tuo intuito, soprattutto in amore. Sa cosa è giusto per te.

GEMELLI (21 Maggio - 20 Giugno)

  • Amore: Mercurio favorisce la comunicazione. È il giorno giusto per una romantica dichiarazione o una conversazione profonda con il partner.

  • Lavoro: La tua mente è vivace e piena di idee. Attenzione a non divagare troppo: concentrati su un obiettivo alla volta.

  • Salute: La stanchezza mentale è in agguato. Una pausa all'aria aperta ti rigenererà completamente.

  • Finanze: Possibili spese impreviste per hobby, uscite o tecnologia. Divertiti, ma senza esagerare.

  • Consiglio Astrologico: Metti nero su bianco le tue idee. Oggi la concretezza è la chiave per realizzarle.

CANCRO (21 Giugno - 22 Luglio)

  • Amore: Sei particolarmente sensibile e bisognoso di coccole. Cerca intimità e rassicurazione nel tuo partner.

  • Lavoro: Giornata ideale per lavorare in team o per attività che richiedono creatività e empatia. Ottima per chi lavora da casa.

  • Salute: Le tue difese immunitarie potrebbero essere un po' basse. Cura l'alimentazione e riposati a sufficienza.

  • Finanze: Attenzione alle spese domestiche e per la famiglia. Un budget ti aiuterà a tenere tutto sotto controllo.

  • Consiglio Astrologico: Prenditi cura di te e della tua casa. Un ambiente sereno ti ricaricherà.

LEONE (23 Luglio - 22 Agosto)

  • Amore: Il tuo charme è al massimo. Se single, tutti gli occhi sono su di te. In coppia, organizza una serata speciale per stupire.

  • Lavoro: Fai parlare la tua creatività. Una tua idea originale potrebbe essere notata da chi conta.

  • Salute: Bruci le tappe? Rallenta. Attenzione a piccoli incidenti dovuti alla fretta.

  • Finanze: Possibile guadagno inaspettato legato a un tuo talento o a un progetto creativo.

  • Consiglio Astrologico: Esprimiti! Mostra al mondo chi sei e cosa sai fare. La tua luce merita di brillare.

VERGINE (23 Agosto - 22 Settembre)

  • Amore: L'amore si trova nei piccoli gesti quotidiani. Mostrati premuroso e attento ai dettagli, sarà molto apprezzato.

  • Lavoro: Giornata produttiva. La tua precisione ti permette di risolvere problemi complessi che altri avevano trascurato.

  • Salute: Attenzione all'ansia e ai pensieri ricorrenti. Una passeggiata nella natura ti aiuterà a trovare pace.

  • Finanze: La tua gestione oculata delle risorse paga. Evita di fare prestiti ad amici oggi.

  • Consiglio Astrologico: Trova conforto nella routine. È la tua ancora di salvezza quando ti senti insicuro.

BILANCIA (23 Settembre - 22 Ottobre)

  • Amore: La Luna nel tuo segno ti rende affascinante e desiderabile. Un incontro casuale potrebbe rivelarsi importante.

  • Lavoro: Le tue doti diplomatiche sono preziose. Sei il mediatore ideale in una situazione di conflitto.

  • Salute: Equilibrio è la parola d'ordine. Cura l'alimentazione e fai attività che armonizzano corpo e mente, come lo yoga.

  • Finanze: Tendi a spendere per cose belle ma non necessarie. Metti da parte qualcosa per un acquisto importante futuro.

  • Consiglio Astrologico: Metti te stesso/a al primo posto. Soddisfare i tuoi bisogni non è egoismo.

SCORPIONE (23 Ottobre - 21 Novembre)

  • Amore: Venere nel tuo segno ti dona un magnetismo irresistibile. Approfittane per approfondire un legame o per concederti un desiderio.

  • Lavoro: La tua determinazione è totale. Stai per chiudere un ciclo importante e prepararti per un nuovo inizio.

  • Salute: Periodo di grande energia. Sfruttala per iniziare un nuovo regime di fitness o per un check-up.

  • Finanze: Stai per ricevere informazioni su un investimento. Ascolta il tuo intuito, che è molto affidabile in questo periodo.

  • Consiglio Astrologico: Lascia andare ciò che non ti serve più. Fare spazio è il primo passo per accogliere il nuovo.

SAGITTARIO (22 Novembre - 21 Dicembre)

  • Amore: L'avventura chiama! Pianifica un viaggio con il partner o, se single, apriti a conoscere persone di culture diverse.

  • Lavoro: Le opportunità potrebbero arrivare da lontano o dall'estero. Rimani connesso e aggiornato.

  • Salute: Il buonumore è la tua migliore medicina. Circondati di persone positive e stimolanti.

  • Finanze: Attenzione alle spese avventate, soprattutto per viaggi o corsi. Pianifica con attenzione.

  • Consiglio Astrologico: Guarda oltre l'orizzonte. I tuoi sogni sono la mappa per il tuo futuro.

CAPRICORNO (22 Dicembre - 19 Gennaio)

  • Amore: I sentimenti sono profondi e seri. È un buon momento per parlare di progetti a lungo termine con il partner.

  • Lavoro: La tua ambizione è alle stelle. Un riconoscimento per il tuo lavoro duro potrebbe essere dietro l'angolo.

  • Salute: Attenzione a schiena e ossa. Stretching e una postura corretta sono fondamentali.

  • Finanze: Fase di costruzione solida. Stai gettando le basi per una sicurezza finanziaria duratura.

  • Consiglio Astrologico: Un piccolo sacrificio oggi porterà una grande ricompensa domani. La tua pazienza sarà premiata.

ACQUARIO (20 Gennaio - 18 Febbraio)

  • Amore: L'amicizia può trasformarsi in amore. In coppia, il dialogo e la condivisione di ideali rendono il legame speciale.

  • Lavoro: Brillano le tue doti innovative e di squadra. Una tua proposta "fuori dagli schemi" potrebbe essere vincente.

  • Salute: Sei carico mentalmente, ma il corpo potrebbe risentirne. Ricordati di idratarti a sufficienza.

  • Finanze: Situazione variabile. Potresti ricevere un rimborso o vincere una piccola somma, ma anche dover pagare bollette arretrate.

  • Consiglio Astrologico: Connetti le persone. La tua rete sociale è una delle tue risorse più preziose.

PESCI (19 Febbraio - 20 Marzo)

  • Amore: Sogni ad occhi aperti e romanticismo. L'atmosfera è magica, ma cerca di ancorare i tuoi sentimenti alla realtà.

  • Lavoro: Il tuo lato artistico e intuitivo è in primo piano. Ottimo per professioni creative o di aiuto agli altri.

  • Salute: Attenzione a tendenze escapiste. Il riposo è sacro, ma non isolarti troppo.

  • Finanze: Un'intuizione su un affare potrebbe rivelarsi giusta. Tuttavia, evita il gioco d'azzardo.

  • Consiglio Astrologico: La tua compassione è un dono. Usala per aiutare chi è in difficoltà, ma senza annullarti.

È una giornata in cui la diplomazia (Bilancia) può essere lo strumento per gestire le intense emozioni (Scorpione) che emergono in amore, nel lavoro e nelle finanze. Non è il momento per gli scontri frontali, ma per ascoltare, comprendere e trasformare.

Il consiglio universale è di usare il potere dell'intelligenza emotiva: osservare ciò che ci turba senza esserne travolti, e usare quella consapevolezza per costruire, piuttosto che per distruggere. Ricordate che ogni crisi, piccola o grande che sia, contiene in sé il seme di un nuovo inizio. Siate coraggiosi nell'affrontare la verità, ma gentili nel farlo.

Campi Flegrei, maxi-piano da 1,4 miliardi: via alla messa in sicurezza tra ricostruzione e prevenzione

La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha dato il via libera a un finanziamento fino a 1,4 miliardi di euro a favore dell’Italia per sostenere la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici nell’area dei Campi Flegrei, territorio interessato da ripetuti eventi sismici e fenomeni bradisismici dal maggio 2024.

L’annuncio è arrivato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci e dalla vicepresidente della Bei, Gelsomina Vigliotti, che hanno confermato la firma del Contratto di Progetto.

La prima tranche dell’accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – relativa ai finanziamenti 2025-2026 e parte del 2027 – sarà sottoscritta entro fine anno. Il prestito è strutturato come quadro di intervento pluriennale e sarà articolato in due programmi distinti: uno destinato alle abitazioni private e uno al patrimonio pubblico.

Nel dettaglio:
fino a 550 milioni di euro saranno dedicati alla ricostruzione e alla riduzione del rischio sismico degli edifici residenziali;
fino a 850 milioni di euro finanzieranno il ripristino e la messa in sicurezza di edifici pubblici e infrastrutture nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli.

La regia degli interventi è condivisa:

Dipartimento Casa Italia per il supporto al patrimonio abitativo,
Dipartimento della Protezione Civile per la pianificazione del rischio sismico e vulcanico,
Commissario straordinario per i Campi Flegrei per edilizia pubblica e infrastrutture.

I lavori, la cui conclusione è prevista entro il 2032, puntano non solo a riparare i danni provocati dagli ultimi movimenti tellurici — incluso il sisma di magnitudo 4,6 registrato il 30 giugno 2025 — ma anche a rafforzare la resilienza complessiva del territorio, adottando standard internazionali di ricostruzione migliorativa (build back better).

Un modello per altre aree fragili

Secondo la Bei, l’operazione non si limita a una risposta all’emergenza: rappresenta un investimento strutturale nella gestione del rischio sismico e nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Il finanziamento consentirà inoltre di ridurre i costi complessivi a carico dello Stato e di attrarre ulteriori risorse, delineando un possibile modello replicabile in altre zone del Paese caratterizzate da fragilità geologica.

Negli anni recenti, la Bei ha già sostenuto la ricostruzione post-sisma:
4,75 miliardi per le aree colpite dai terremoti del Centro Italia (2016-2017);
1 miliardo per la ricostruzione di Ischia dopo il sisma del 2017 e la frana del 2022.

«La firma di questo accordo è un passo fondamentale per la sicurezza dei cittadini e conferma l’attenzione del Governo per l’area flegrea», ha affermato Musumeci.
«La Bei sostiene l’Italia nel rafforzare la prevenzione e l’adattamento climatico, andando oltre la semplice riparazione dei danni», ha aggiunto Vigliotti.

Blitz antidroga a Napoli: sei arresti in 48 ore

Napoli - La lotta al traffico di stupefacenti non si ferma a Napoli. Nelle ultime quarantotto ore, la Polizia di Stato ha messo a segno un'importante operazione che ha portato all'arresto di sei persone sorprese con droga e contanti.

I controlli straordinari predisposti dalla Questura hanno permesso di colpire lo spaccio in diverse zone della città e della provincia.

Cocaina in via Correra: fermato 49enne con 28 grammi

Il primo arresto è scattato in via Francesco Saverio Correra, dove gli agenti del Commissariato Dante hanno fermato un 49enne napoletano già noto alle forze dell'ordine. L'uomo è stato trovato in possesso di un involucro contenente circa 28 grammi di cocaina e 1.380 euro in banconote di vario taglio, ritenute provento dell'attività di spaccio.

Minorenne con 90 grammi di hashish ad Acerra

Particolarmente rilevante il caso emerso ad Acerra, dove gli agenti hanno fermato un 17enne napoletano. Il controllo, effettuato in via Matteotti, ha portato al sequestro di 41 stecche di hashish per un peso complessivo di circa 90 grammi. Un quantitativo che lascia ipotizzare un'attività di spaccio ben organizzata.

Spaccio in diretta: due arresti ad Afragola

La sera di lunedì, gli agenti del Commissariato di Afragola hanno colto sul fatto due giovani spacciatori in via Vittorio Emanuele. Un 20enne e un 21enne, entrambi napoletani, sono stati sorpresi mentre cedevano droga a un acquirente dall'interno di un'auto. Il blitz ha permesso di sequestrare 26 dosi di cocaina per 11 grammi complessivi e 730 euro in contanti.

Altri due arresti tra Scampia e il centro

A Scampia, in via Mianella, un 32enne napoletano è finito in manette dopo essere stato sorpreso durante una cessione. Con sé aveva 7 involucri di cocaina e 130 euro. L'ultimo arresto è avvenuto in via Firenze, dove gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato hanno fermato un 48enne algerino, già noto agli operatori. L'uomo, bloccato dopo una breve resistenza, aveva con sé 4 dosi di hashish e 10 euro.

Tutti gli arrestati dovranno rispondere di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Le operazioni confermano l'intensificazione dei controlli sul territorio voluta dalla Questura per contrastare il fenomeno dello spaccio nella città partenopea.

Omicidio Maimone, il "baby boss" Valda torna in aula: al via l'Appello per l'ergastolo

Si apre domani, giovedì 6 novembre, davanti alla quinta sezione penale della Corte di assise di appello di Napoli, il processo di secondo grado per uno degli omicidi che più ha scosso la città: l'assassinio di Francesco Pio maimone.

Imputato principale è Francesco Pio Valda, il "baby boss" di 21 anni già condannato in primo grado alla pena dell'ergastolo. Con lui, a processo, anche un gruppo di parenti e amici – Alessandra Clemente (cugina), Salvatore Mancini, Giuseppina Niglio (nonna) e Pasquale Saiz – condannati a pene inferiori per reati connessi.

La tragedia di Mergellina

La vicenda risale alla notte tra il 19 e il 20 marzo 2023. Francesco Pio Maimone, un giovane pizzaiolo descritto da tutti come un ragazzo onesto e un gran lavoratore, si trovava con gli amici presso gli chalet di Mergellina.

Quella sera, secondo quanto ricostruito dalla Procura e confermato dalla sentenza di primo grado, scoppiò una lite tra gruppi malavitosi rivali. Maimone era lì per caso, completamente estraneo a quelle dinamiche criminali.

Nel caos della rissa, Francesco Pio Valda estrasse una pistola e sparò. Un proiettile vagante colpì Maimone dritto al cuore, uccidendolo sul colpo. Una morte assurda, che scatenò un'ondata di indignazione e riaccese i riflettori sulla violenza giovanile e sulla faida tra clan per il controllo del territorio.

L'appello del padre: "Una pena da monito"

Alla vigilia della prima udienza d'appello, la famiglia Maimone, assistita dall'avvocato Sergio Pisani, rinnova la sua richiesta di giustizia.

"Sono 32 mesi che Francesco Pio manca agli affetti della sua famiglia", ha dichiarato Antonio Maimone, il padre della vittima. "Quella notte a Mergellina perdeva la vita a causa di un proiettile sparato da un coetaneo, senza che gli fosse lasciata via di scampo".

Le parole del padre sono cariche di dolore ma anche di una ferma richiesta alla giustizia: "Noi riponiamo la speranza interamente nella Magistratura e al Giudice ci rivolgiamo chiedendo una pena esemplare. Francesco Pio non tornerà all'affetto dei suoi cari, ma una pena esemplare può servire da monito per i giovani di questa società che ha bisogno di essere sostenuta e cambiata".

Nel processo si sono costituiti come parti civili, oltre alla famiglia, anche il Comune di Napoli (con l'avvocato Marco Buzzo) e la Fondazione Polis (con l'avvocato Celeste Giliberti), a testimonianza del profondo impatto che la vicenda ha avuto sull'intera comunità.

Napoli, scoperto con quasi due chili di droga in casa: arrestato 42enne all’Arenella

Napoli – Una semplice verifica su strada si è trasformata in un’operazione antidroga da manuale. Gli agenti del Commissariato Arenella, impegnati in un servizio di controllo in viale delle Mimose, hanno fermato un 42enne alla guida di un’auto che fin da subito ha mostrato un atteggiamento sospetto e insofferente. L’intuizione dei poliziotti si è rivelata corretta: all’interno del veicolo sono stati trovati quattro involucri contenenti circa 20 grammi di marijuana.

Il controllo è poi proseguito nell’abitazione dell’uomo, dove è emersa la reale portata dell’attività illecita. I poliziotti hanno scoperto 97 involucri di hashish per un peso complessivo di quasi un chilo, 86 involucri di marijuana per oltre 700 grammi, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 1.280 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga e il denaro sono stati sequestrati, mentre proseguono le indagini per individuare eventuali canali di rifornimento e clienti nella zona collinare di Napoli.

A Caserta nascono le “sentinelle della bellezza” contro la violenza di genere

Parte oggi a Caserta un’iniziativa che unisce mondo del lavoro e impegno civile: un corso di formazione gratuito per trasformare parrucchiere, estetiste e operatori del benessere in vere e proprie “sentinelle” contro la violenza di genere. L’iniziativa, ospitata nella sede di Confartigianato Imprese Caserta, è promossa dal Club Soroptimist di Caserta insieme a Confartigianato e ANCoS Aps, nell’ambito del progetto nazionale “Sentinelle nelle professioni” avviato da Soroptimist International d’Italia.

L’obiettivo è ambizioso: creare una rete di professionisti consapevoli, capaci di cogliere i segnali di disagio che spesso si nascondono dietro un sorriso o una chiacchiera davanti allo specchio. Perché chi lavora nel mondo della cura personale — tra forbici, smalti e massaggi — è spesso il primo a entrare in contatto con chi subisce violenze, fisiche o psicologiche.

Durante le due giornate di formazione, i partecipanti affronteranno i temi della violenza di genere, dei percorsi di sostegno economico e psicologico disponibili, e del ruolo che istituzioni e forze dell’ordine svolgono nella protezione delle vittime. “Con questa iniziativa — spiega Antonio D’Albore, presidente di Confartigianato Imprese Caserta — vogliamo dare concretezza a un principio in cui crediamo: l’artigianato non è solo impresa, ma comunità. Le nostre professioniste sono in prima linea, spesso testimoni silenziose di fragilità che meritano ascolto e aiuto.”

Sulla stessa linea, la presidente del Soroptimist Club di Caserta, Lidia Luberto, sottolinea il valore umano del progetto: “Vogliamo che luoghi come i saloni di bellezza o i centri sportivi diventino spazi sicuri, dove le donne possano trovare un primo orientamento e la forza di chiedere supporto. Non servono interrogatori, ma empatia e attenzione.”

La formazione, spiega Luberto, insegnerà come riconoscere segnali sottili e come, con discrezione, indirizzare le donne verso centri antiviolenza o sportelli di supporto. È un modo nuovo, pratico e umano, per portare la prevenzione dove la violenza spesso si nasconde: nella quotidianità.

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