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Teverola, punta il compressore nell’ano del collega e gli lacera intestino: arrestato operaio

Una vicenda surreale sulla quale stanno indagando gli agenti del commissariato. Uno scherzo finito male quello avvenuto nel comune di Teverola dove un operaio è stato gravemente ferito da un collega armato di compressore.
La vicenda viene riportata dal sito Pupia, il quale ricostruisce l’accaduto. Secondo quanto pubblicato i due protagonisti lavorano in un calzaturificio ubicato nell’area industriale di Aversa Nord.
Un 28enne di origini marocchine, avrebbe puntato il compressore nell’ano dell’uomo, un immigrato pakistano di 27 anni, ma quando ha avviato il macchinario gli ha procurato gravi lesioni all’intestino. E’ stato trasportato d’urgenza la pronto soccorso di Aversa dove è stato operato a causa di lacerazioni multiple all’intestino. Per l’autore dello scherzo sono scattati gli arresti da parte degli agenti del commissariato di polizia di Aversa ed è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di di violenza privata aggravata e lesioni gravi.

Gustavo Gentile

Arrestato in ospedale, storia di un rapinatore ferito

Era rimasto ferito in un incidente di auto, mentre la vettura su cui viaggiava tentava di sfuggire a un controllo. Arresti domiciliari in ospedale per un serbo che deve rispondere ora, dopo indagini della polizia, di rapina pluriaggravata. L'uomo, nella serata del 16 gennaio scorso, insieme ad altri quattro complici, era entrato nell'abitazione di due anziani coniugi ottantottenni a San Salvatore Telesino, nel Beneventano, e, dopo aver tenuto fermo il capofamiglia nel letto, aveva permesso agli altri componenti del gruppo di mettere a soqquadro l'abitazione. Bottino della rapina un orologio, una collana con crocefisso e un libretto postale. Gli uomini della Squadra Mobile e del commissariato di Telese quel giorno stesso, grazie a filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, avevano isolato alcuni fotogrammi, raccogliendo elementi sull'identikit dei componenti della banda e sulla possibile auto utilizzata da loro. Nel pomeriggio del giorno seguente, il veicolo, una Skoda Fabia Station Wagon, la cui targa risultava inserita nel sistema centralizzato era transitato a Benevento e la Sala operativa della Questura aveva diramato la nota di ricerca alle pattuglie. La vettura era stata poi rintracciata da una volante di Telese Terme, che aveva intimato l'alt; le persone in auto erano fuggite a folle velocita' lungo la strada statale 372 Telesina. Il conducente, che aveva distanziato l'auto di servizio e un altro equipaggio, aveva pero' perso il controllo del mezzo, capovolgendosi nei pressi dell'uscita di Alvignano e provocando un incidente stradale, nel corso del quale erano deceduti quattro occupanti la vettura, mentre il serbo era stato trasportato in ospedale. L'esame comparativo tra le immagini dei filmati, le foto dei deceduti e quella del superstite, ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Rummo di Benevento, hanno permesso di identificare la banda. Le vittime hanno anche riconosciuto l'uomo come colui che aveva immobilizzato l'anziano.

Acerra, De Luca vuole la quarta linea...

"Dobbiamo realizzare la quarta linea del termovalorizzatore di Acerra per evitare il blocco dell'impianto durante i lavori di manutenzione e dobbiamo deciderlo al piu' presto: occorrono 120 milioni e se cominciamo oggi, verra' realizzata e messa in esercizio tra due anni". Cosi' il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che e' intervenuto ad Avellino alla consegna del primo lotto dei lavori per la bonifica del sito Isochimica. Sul fronte dell'emergenza che provochera' lo stop di 40 giorni al termovalorizzatore di Acerra (Napoli), De Luca ha annunciato che la Regione Campania "sta individuando un sito di sua proprieta' per stoccare le 70 mila tonnellate di rifiuti e contemporaneamente liberare i piazzali stracolmi degli Stir". "Il problema - ha poi aggiunto - lo risolveremo definitivamente quando avremo realizzato i 15 impianti di compostaggio previsti sul territorio regionale. Quest'anno apriremo i primi tre cantieri, cominciando da quello di Pomigliano (Napoli)".

Condannato in appello il "re del pane" di Santa Maria Capua Vetere che torna in carcere

Arriva la condanna in appello dell'imprenditore Gianni Morico finito in manette dopo la condanna in Appello. In carcere finisce anche Nicola De Villano. Il ‘re del pane’ di Santa Maria Capua Vetere è finito in manette nella serata di ieri, con il blitz dei carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere che lo hanno raggiunto nella sua abitazione della città del Foro, mentre Del Villano è stato tratto in arresto a Cancello ed Arnone, dove era ai domiciliari. Il provvedimento nei confronti di Morico e Del Villano è stato richiesto dal procuratore generale dalla Corte di Appello di Napoli e accolto dalla medesima corte dopo la sentenza di secondo grado che ha condannato Morico e Del Villano rispettivamente a 6 anni e 8 mesi di carcere e 11 anni. Il ‘re del pane’ era accusato dalla DDA di aver aiutato e sostenuto il clan dei Calesesi. Dopo l’assoluzione in primo grado, la deposizione del pentito Nicola Schiavone aveva "inguaiato" l’imprenditore, condannato infatti in Appello.

Luciano Tarullo presenta il suo nuovo album, "L'isola". Sabato 30 marzo all'Officina 72 di Agropoli

“L’isola” è il nuovo album di Luciano Tarullo, musicista rock di Agropoli (SA) e in concomitanza con la pubblicazione ufficiale e l’uscita del disco (sia fisica che sui digital store), sabato 30 marzo, alle ore 21:30, Luciano presenterà L’isola” con un concerto all’Officina 72 di Agropoli, locale diventato in pochissimi anni punto cardine della scena musicale cilentana, piazzandosi come uno dei più importanti live club della zona. "Scegliere l’officina come posto per presentare questo lavoro è stato per me un atto naturale, avendo avuto l’onore e il piacere di essere stato scelto come direttore artistico di questa straordinaria realtà del nostro territorio. È la mia casa, da 3 anni a questa parte. Insieme a tutto lo staff siamo riusciti a creare qualcosa di unico per la nostra zona, e quest’avventura mi ha dato la possibilità di crescere anche dal punto di vista artistico. Mi sembrava giusto presentare “L’isola” in famiglia". Ad affiancare Luciano sul palco, 7 musicisti e una sorpresa. Alla batteria Gianluca Perazzo (che si alternerà per alcuni brani conMichelangelo Sarnicola), al basso Antonio Brunetti, alle chitarre elettriche Frank Cara e Ivan Tornese, alle chitarre acustiche Roberto Guariglia e, al pianoforte, Bruno Manente. "La sfida sarà quella di portare sul palco il sound complesso dell’album e, a questo, aggiungere l’energia del concerto dal vivo. Ho scelto di suonare i brani del disco con chi queste canzoni le ha incise, con l’aggiunta di altri musicisti con cui ho avuto la fortuna di collaborare ultimamente. La fonia del concerto sarà affidata a Tonino Valletta, ingegnere del suono che ha curato tutte le fasi di realizzazione dell’album. Sarà presente anche Piera Lombardi, che canterà con me “Come un angelo senz’ali”, settima traccia dell’album". Sabato 30 marzo sarà anche l’occasione per acquistare l’album in copia fisica. "Più che un concerto vero è proprio, immagino questa serata come una sorta di festa per me e per tutti coloro che hanno lavorato duramente a questo progetto. La scaletta della serata seguirà esattamente la tracklist dell’album. Tra una canzone e l’altra mi prenderò del tempo per raccontare la genesi del disco e tanti aneddoti e storie legate alla sua produzione".

Ecco come la società Campana che gestisce gli Autogrill truffava le Autostrade: 12 indagati. IL VIDEO

Dodici le persone denunciate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento e dalla Polizia di Stato del Compartimento Polizia Stradale di Bolzano, nel corso dell’operazione “Tarantella”, che ha visto l’esecuzione di una cinquantina di perquisizioni in tutta Italia e di un provvedimento di sequestro preventivo per oltre un milione di euro emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Trento.
125 militari delle Fiamme Gialle e 30 operatori della Polizia Stradale, coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento e dal Compartimento della Stradale Trentino – Alto Adige e Belluno sono stati impiegati nel blitz che ha portato a eseguire cinquanta perquisizioni, in otto regioni (Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania) e sequestri nei confronti degli autori di un’articolata truffa milionaria in danno della società che gestisce l’autostrada A22 “del Brennero”.
Le perquisizioni hanno interessato le province di Trento, Verona e Brescia (ove hanno operato congiuntamente Guardia di Finanza e Polizia Stradale) nonché di Pavia, Reggio Emilia, Modena, Pisa, Roma e Avellino, dove le Fiamme Gialle di Trento hanno operato avvalendosi della collaborazione dei locali Reparti del Corpo.
L’attività ha auto avvio dagli indizi raccolti dalla Sottosezione della Polizia Stradale di Trento che ha acquisito informazioni circa possibili azioni illecite di tipo fiscale, compiute da una delle imprese private che gestisce in appalto punti vendita presso alcune Aree di servizio collocate lungo l’autostrada A22.
La Polizia Stradale, trattandosi di violazioni fiscali che attenevano all’omessa contabilizzazione degli incassi, ha informato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento, con il quale è iniziata nell’agosto del 2018 un’attività investigativa congiunta che ha interessato successivamente la Procura Distrettuale della Repubblica di Trento. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito ai finanzieri e ai poliziotti di disvelare un articolato sistema truffaldino organizzato dai vertici di una società privata, con sede legale in Campania, che gestisce in appalto punti vendita siti in alcune delle aree di servizio della Autobrennero. Il sistema di frode era strutturato in modo da evitare di pagare la percentuale di diritti dovuti dalla società alla A22 in base al contratto di gestione dei punti vendita.
La società truffatrice, in sostanza, doveva pagare delle somme percentuali variabili a seconda del tipo di bene venduto, che andavano dal 5%, se si trattava di prodotti tipici locali, al 49% per altri tipi di beni di consumo; per limitare al massimo l’importo dei diritti da corrispondere la società indagata aveva vari sistemi:
­ veniva sistematicamente omessa l’emissione degli scontrini nei momenti di maggior
afflusso della clientela;
­ quasi sempre i prodotti venduti venivano “passati” per prodotti tipici locali, anche
quando non lo erano, in modo da pagare sempre il diritto più basso (5%) in luogo delle percentuali che, a seconda del bene, andavano dal 27% al 49%;
­ in alcuni casi, i prodotti venivano fittiziamente “passati” per quelli sui quali l’Autobrennero non richiedeva contrattualmente una percentuale di vendita (CD musicali, libri, riviste e generi di monopolio). Per fare questo, erano stati modificati i software dei registratori di cassa, creando un tasto che recava il nome di fantasia di un prodotto (il nome era “panciotto” o “capriccio”) battendo il quale - a seconda delle necessità - venivano registrati come beni “esenti” da diritti dei prodotti soggetti a royalties e I.V.A. ordinarie facendoli quindi passare contabilmente con un’aliquota IVA ridotta (alimentari e prodotti tipici locali) o assente (quali materiali editoriali, generi di monopolio, ecc.).
Per regolamentare il flusso degli scontrini battuti e non battuti i vertici della società truffaldina si basavano sulle giornate in cui i dipendenti della A22 effettuavano o meno dei controlli sui volumi di vendita per il calcolo delle royalties dovute contrattualmente: in base alla presenza o meno di controlli, i truffatori comunicavano agli addetti alle casse con un linguaggio convenzionale che il giorno era da “luce rossa” (e quindi gli scontrini andavano in linea di massima battuti) o da “luce verde” (e quindi si poteva omettere di rilasciarli). Al vaglio degli investigatori anche la posizione della commercialista, con sede ad Avellino, di riferimento della società indagata per verificarne il livello di coinvolgimento nell’architettura della truffa.
Le indagini puntano anche ad acclarare se le informazioni circa le giornate in cui il personale della società Autobrennero svolgeva i propri controlli venivano comunicate da dipendenti infedeli della società stessa; sono anche in corso approfondimenti per valutare l’estensione del sistema truffaldino in tutti i punti vendita della società indagata, che hanno sede nelle sette regioni interessate dalle perquisizioni, e sono collocati anche in strutture pubbliche ospedaliere (a Trento è stato interessato il Santa Chiara).
Gli indagati dell’operazione “TARANTELLA” sono, allo stato, dodici e sono accusati a vario titolo di dichiarazione fiscale fraudolenta, truffa aggravata ai danni dello Stato, corruzione e autoriciclaggio.
La truffa, per quanto finora ricostruito, ha permesso ai gestori disonesti, negli ultimi due anni, di sottrarre alla Autostrada del Brennero S.p.A. e, quindi, agli Enti pubblici che la partecipano all’85% circa, oltre 1,1 milioni di euro.
Per questo, la Procura Distrettuale della Repubblica di Trento ha richiesto ed ottenuto, dal G.I.P., l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, che ha permesso agli inquirenti di cautelare depositi bancari e contanti, per € 1.121.427,00, equivalenti all’importo del danno accertato.

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Un viaggio nell’America della Musica, con 'New Orleans & The Music Road'

Il sogno di tanti oggi potrebbe diventare una realtà, grazie a The Music Road, il progetto Travel For Fans che, in collaborazione con Maurizio Faulisi, il celebre “Dr. Feelgood” di Virgin Radio, vuole compiere nel prossimo mese di agosto (dal 6 al 23).
La vacanza più musicale che possa esistere, là in quelle terre del profondo Sud degli USA dov’è nata più di cento anni fa. Atlanta, Macon, Montgomery, New Orleans e, poi, Clarksdale, Memphis, Helena e Memphis, quindi Nashville, Lynchburg e Chattanoga in un tuffo nel blues, nel soul, nel country e nel rock'n'roll e nell'affascinante mondo della cultura e dei diritti civili del Deep South, attraverso Stati fondamentali come Georgia, Alabama, Louisiana, Mississippi e Tennessee.
Questo viaggio è un progetto Travel For Fans con l’organizzazione tecnica Travel-Hub | Hubsolute, una certezza in termini di organizzazione e professionalità, e si effettuerà con un numero minimo di 12 partecipanti.

I 'Bastardi di Pizzofalcone' diventano fumetti, ad aprile la 'prima' a Napoli

I 'Bastardi di Pizzofalcone' diventano fumetti, ad aprile la 'prima' a Napoli. Doppio appuntamento a Napoli in occasione dell'uscita dell'interpretazione firmata Sergio Bonelli Editore delle avventure del commissariato di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni, che svelerà per la prima volta i "volti" dei protagonisti della serie. Dopo il successo della versione a fumetti dei romanzi del Commissario Ricciardi, arriva infatti in libreria e in fumetteria ad aprile "I Bastardi di Pizzofalcone", il volume che proporrà l'adattamento a fumetti del primo romanzo della serie poliziesca inaugurata dallo scrittore napoletano nel 2013 ed edita da Einaudi. La presentazione ufficiale in anteprima nazionale, che si inserisce nel ricco cartellone di Comicon Off, è in programma per martedì 16 aprile alle ore 18.30, quando alla Feltrinelli di Piazza Martiri a Napoli, Maurizio de Giovanni presenterà il volume in anteprima italiana, assieme alla disegnatrice Fabiana Fiengo, che ha dato volto ai personaggi del commissariato di Pizzofalcone, gli sceneggiatori Claudio Falco e Paolo Terracciano, e assieme a Sergio Brancato, Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore, e Luca Crovi, curatore della serie. La grande festa dedicata al volume e' invece in programma proprio nei giorni di Comicon: il prossimo 25 aprile, a partire dalle ore 11, avrà luogo il "Bastardi di Pizzofalcone Day", una giornata esclusiva in cui la città di Napoli e Comicon stesso saranno protagonisti di eventi e attività che culmineranno con la presentazione ufficiale del volume, dove saranno presenti Maurizio de Giovanni e il team di artisti del fumetto.

Concorso internazionale di Esecuzione Musicale 'Città di Airola': in palio dodicimila euro

L’undicesima edizione del Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Città di Airola”, in programma dal 13 al 26 maggio presso il Teatro Comunale di Airola (Benevento), metterà in palio 12mila euro – tra premi e borse di studio – per i musicisti che si iscriveranno alla competizione entro il prossimo 5 maggio. Inoltre, il “Città di Airola” ha rinnovato la partnership con il Teatro di San Carlo di Napoli: grazie a questo accordo, alcuni dei musicisti premiati avranno la possibilità di esibirsi sul palcoscenico del prestigioso Ente lirico partenopeo. Il Concorso è fondato, ideato e diretto dal M° Anna Izzo e organizzato dall’Accademia Musicale “Mille e una nota” con il patrocinio del Comune di Airola e della Provincia di Benevento e con la collaborazione della Fondazione Onlus Angelo Affinita, Rotary Club Valle Caudina e Inner Wheel Italia. La manifestazione è strutturata in sei sezioni (Solisti, Juniores, Musica da Camera e Quattro mani, Musica Jazz e Musica Moderna, Scuole Elementari, Medie e Licei a Indirizzo Musicale, Coro e Scuole di Musica non Statali): tutte le informazioni relative alle modalità di iscrizione e ai premi in palio sono disponibili sul sito ufficialeconcorsocittadiairola.it. Intanto la Direzione Artistica rende nota la composizione di alcune delle Commissioni che giudicheranno i musicisti in arrivo ad Airola per il Concorso. Il prestigioso Premio di Interpretazione Pianistica “Francesco Moscato”, che attira nel cuore del Sannio giovani talenti del pianismo internazionale, sarà assegnato da una Commissione presieduta dal M° Alberto Nosè: pluripremiato ai principali concorsi internazionali (World Piano Masters di Montecarlo, Piano Competition di Tromsø, Paloma O’Shea di Santander, Maj Lind di Helsinki, Vendôme Prize di Parigi), Nosè si esibisce regolarmente nei più importanti teatri e sale del mondo ed ègiurato a uno dei più importanti concorsi mondiali, il “F. Chopin” di Varsavia. La giuria sarà completata dai Maestri Alessandra Brustia (docente di Pianoforte principale presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano), Olivier Cazal (docente al Conservatorio di Chantilly e presidente del Concorso internazionale di piano di Oleggio), Mario Coppola (docente presso il Conservatorio “Bonporti” di Trento e vincitoredi 12 primi premi assoluti ai concerti cameristici in duo pianistico con Alessandra Aina), Tamara Kordzadze (docente georgiana al Conservatorio di Zurigo), Xin Wang (tra le più alte espressioni del pianismo cinese), e dal direttore artistico Anna Izzo. I cantanti lirici saranno valutati da un team di esperti, presieduto dal M° Franco Andolfi (Segretario Artistico del Teatro di San Carlo di Napoli, violinista ed esperto di organizzazione musicale), di cui faranno parte i Maestri Vincenzo De Vivo (direttore artistico della Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi, della Stagione lirica del Teatro delle Muse di Ancona e dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo e autore di libretti d’opera), Cristina Ferrari (direttore artistico della Fondazione Teatri e del Teatro Municipale di Piacenza, primo direttore artistico donna di una fondazione lirico-sinfonica in Italia), Davide Dellisanti (insignito del Premio del Presidente della Repubblica 2012, professore onorario presso l’International University di Changwon, la Kaywon High School of Arts e la Sunwha Art School di Seoul) e Alberto Triola (direttore artistico del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, fondatore della nuova Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” ed ex presidente del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli). Sarà il M° Matteo Fossi a guidare la Commissione della Sezione “Musica da Camera, Quattro mani”. Tra i principali cameristi italiani, Fossi è fondatore del Quartetto Klimt, vanta tre dischi da solista (con incisioni di Brahms, Schumann e Schubert), si è dedicato all’organizzazione musicale con l’Associazione “Nuovi Eventi Musicali”, di cui è direttore artistico, e insegna pianoforte principale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “R. Franci” di Siena e musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole. La Commissione è completata Maestri Alberto Maria Ruta (primo violino fondatore del pluripremiato Quartetto Savinio e concertista di prestigio internazionale), Sandro Meo (docente di violoncello presso il Conservatorio “G. Stanislao” di Cosenza e fondatore della Philharmonia Mediterranea Orchestra), Edoardo Rosadini (docente di Quartetto d’Archi e direttore dell’Orchestra dei Ragazzi presso la Scuola di Musica di Fiesole), Antonello Cannavale (docente di Musica da Camera al Conservatorio di Campobasso), Viviana Desiderio (prima arpa presso le Orchestre sinfoniche RAI di Milano, Roma, Napoli e Torino). Le Commissioni per le altre sezioni del Concorso saranno rese note tra poche settimane. Nel corso delle dieci edizioni precedenti, il “Città di Airola” ha distribuito oltre 80mila euro in premi e borse di studio, attirando nel cuore del Sannio oltre 10mila musicisti complessivi, provenienti da varie regioni d’Italia e da numerosi Paesi esteri (negli anni scorsi da Cina, Hong Kong, Azerbaijan, Ucraina, Russia, Francia, Turchia, Spagna, Norvegia, Stati Uniti). "Proviamo a rilanciare ogni anno, alzando l’asticella della qualità delle Commissioni. Uno sforzo necessario per garantire un’esperienza sempre più formativa alle centinaia di musicisti che aspettiamo ad Airola”, dichiara il M° Anna Izzo.
“Organizzare questa manifestazione diventa ogni anno più complesso e problematico, a causa dell’isolamento della Valle Caudina, della scarsissima ricettività alberghiera e delle ridotte sponsorizzazioni. Tuttavia, con l’appoggio delle istituzioni locali, faremo ogni sforzo per tenere in vita questo presidio culturale e musicale, che ci invidia tutto il Sud Italia”, conclude il direttore artistico del “Città di Airola”.
“Sono onorato e orgoglioso che nel Comune di Airola si svolga una manifestazione di alto profilo culturale e sociale come questa, che consente di dare lustro alla comunità e di offrire opportunità ai ragazzi del territorio di confrontarsi con musicisti e Maestri di esperienza internazionale. Airola, per qualche giorno, avrà la possibilità di guardare tutto il mondo attraverso la musica”, dichiara il primo cittadino di Airola Michele Napoletano. “Finché guiderò questa comunità, sarò fiero di sostenere delle borse di studio per un evento di straordinaria rilevanza come questo”, conclude il sindaco.

Cesaro(Fi): 'Il Viminale sanziona l'amministrazione di Sant'Antimo'

Sant'Antimo. "Siamo più che preoccupati: mentre la città di Sant'Antimo sprofonda nel baratro l'amministrazione Russo dimentica di inviare al ministero le certificazioni obbligatorie e di compilare nei termini, entro il 25 gennaio scorso, il questionario elettronico dei dati comunali necessari ad ottenere il trasferimento del fondo di solidarietà. Un danno di almeno due milioni di euro, liquidita' indispensabile a pagare i servizi del territorio e dell'ambiente, e quindi agli operai del servizio igiene, l'istruzione pubblica, gli asili o la viabilità. Risorse adesso congelate e per chissa' quanto tempo ancora". Lo afferma il capogruppo regionale campano di Forza Italia, Armando Cesaro, rinviando "al blocco del Fondo di Solidarietà disposto dal Viminale nei confronti dei comuni inadempienti in materia di certificazioni di bilancio e questionari open data". "Questa sciatteria amministrativa - spiega Cesaro - avrà effetti devastanti, con ulteriori spese per gli interessi moratori, sui tempi di pagamento ai fornitori dei servizi, aziende e professionisti, e pertanto sui servizi stessi". "L'ennesimo episodio di mala amministrazione firmata Russo che i santantimesi non meritano affatto", conclude Cesaro.

'La delicatezza del poco e del niente': Roberto Latini al Teatro Civico 14

L’attore e regista Roberto Latini, Premio Ubu 2017 come miglior attore, ripercorre in un susseguirsi di letture alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate, fondatrice del Teatro Valdoca, Mariangela Gualtieri. Un rito fatto di voce sola e di musica: è il corpo stesso di Latini a suonare quelle liriche che sanno di spiritualità suadente, di bellezza umana, che si specchia nella bellezza della terra, di profumi soffusi, di amori spezzati, di nostalgie volute, di ferite identiche, di sollievo che viene da un frutto, d’imperturbabilità di Dio, di vegetazione che sospira leggera.
"Il privilegio – sottolinea Roberto Latini – di essere ammesso a queste poesie nasce in un giorno d’estate di alcuni anni fa, in cui ero con Mariangela Gualtieri in una passeggiata al suo "campo della poesia”. Verso sera, rientrando, intorno alle nostre chiacchiere sono apparse le lucciole che non vedevo da anni. Ogni volta che mi capita da allora, penso a lei e ai suoi versi. LA DELICATEZZA DEL POCO E DEL NIENTE è un titolo che ha scelto Mariangela, dopo aver lasciato scegliere a me le poesie: da “Ossicine”, “Voci tempestate”, “Sermone ai cuccioli della mia specie”, “So dare ferite perfette”, "Fuoco centrale", “Paesaggio con fratello rotto”.., alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa cesenate, in una serata per voce e musica." Un concerto poetico di parole lucciole e tenerezze e incanti e quella capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole. LA DELICATEZZA DEL POCO E DEL NIENTE è in scena al Teatro Civico 14 di Caserta sabato 30 marzo (ore 20.00) e domenica 31 marzo (ore 19.00).

Torre del Greco, sequestrata autodemolizione e rivendita di ricambi usati

Torre del Greco.I carabinieri del (nipaf) nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale hanno ispezionato un’attività in via Villa Prota operante nel trattamento di veicoli fuori uso (su una superficie di circa 4.650 mq) e nella rivendita di ricambi per autoveicoli (su una superficie di 900 mq).
All’interno del primo impianto sono state trovate 153 autovetture, un furgone e 10 ciclomotori. su un’area contigua all’impianto ottenuta ampliando lo stesso c’erano invece 24 motori di autoveicoli, tutti classificati dall’arpac come rifiuto speciale pericoloso perché non erano stati bonificati prima di essere messi a deposito.
all’interno della rivendita ricambi è stata invece accertata la presenza di innumerevoli parti di autovetture provenienti da demolizioni: motori, ruote complete di pneumatici, assali di autovetture e di veicoli pesanti, impianti frenanti, ammortizzatori non bonificati, organi di idroguida, parti di trasmissione, sistemi di ritenuta per sicurezza passiva. Non è stato esibito il registro di carico e scarico dei rifiuti. Comminate sanzioni amministrative per 31.166 euro.Valore economico dei beni sequestrati stimato in 5.000.000 di euro.

Violentò una turista in Sardegna, condannato a 5 anni l'ambulante di cocco napoletano

E' stato condannato a cinque anni il 30enne napoletano a processo a Nuoro con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una turista toscana che l'estate scorsa trascorreva le vacanze in Sardegna. L'imputato, Michele Pelosi, napoletano di 30 anni - come riferisce il quotidiano La Nuova Sardegna - presente ieri in aula, e' stato giudicato con rito abbreviato. Nel luglio del 2018 avrebbe stuprato una ventenne di Arezzo a Budoni, localita' turistica sulla costa nord orientale della Sardegna. Il pm Giorgio Bocciarelli, concludendo la sua requisitoria, aveva chiesto per il giovane campano una condanna a quattro anni e sei mesi, condanna che e' stata dunque aumentata di sei mesi dai giudici. Secondo la ricostruzione dell'accusa, l'estate scorsa i due giovani si erano conosciuti in spiaggia: lei in vacanza e lui venditore ambulante di cocco arrivato da Napoli per la stagione estiva. Poi una sera si sono rivisti e la violenza sessuale si sarebbe consumata in auto. Qualche ora dopo, ancora sotto choc ma incoraggiata dall'amica, la 20enne aveva trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri, che avevano subito rintracciato e arrestato il venditore di cocco

Campania: il 3% dei bambini nato da tecniche di procreazione assistita. Sale a 36,3 anni l’età media delle donne che hanno fatto ricorso alla PMA

Napoli. In Campania sono circa 47.000 le coppie con problemi di fertilità che, dal 2010 al 2016, si sono rivolte agli oltre 40 Centri di procreazione medicalmente assistita (PMA) della regione per realizzare il desiderio di avere un figlio. Nello stesso periodo, i bambini nati vivi grazie alle diverse tecniche di fecondazione assistita sono stati oltre 9.000. Secondo i dati dell’ultimo Rapporto, i nati nel 2016 – in aumento rispetto all’anno precedente – sono stati 1.331, poco meno del 3% del totale delle nascite[1]. Una crescita dettata da un aumento dell'infertilità in una popolazione che decide di fare figli sempre più tardi. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’incontro “Madri oltre: il desiderio del materno e l’esaurimento ovarico”, che si è svolto oggi presso il Centro di Infertilità dell’Università della Campania “Lugi Vanvitelli”, uno dei centri pubblici d’eccellenza della regione, presso il quale è attivo anche un servizio di preservazione della fertilità per i pazienti oncologici, realizzato mediante crioconservazione e bancaggio di liquido seminale e ovociti, e prelievo e crioconservazione di tessuto ovarico.

“Le coppie che si rivolgono al nostro Centro vengono accolte da una équipe multidisciplinare (composta da ginecologi, ostetriche, urologi, andrologi, psicologi, biologi ed embriologi), che le accompagna scrupolosamente attraverso un iter diagnostico-terapeutico per il raggiungimento della gravidanza”, afferma il prof. Nicola Colacurci, Direttore del Centro di Infertilità dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, e Presidente dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI). Nel biennio 2017-2018 – continua – su 1.727 coppie visitate, circa il 20% ha avuto un’indicazione alla PMA di I livello (Inseminazione Intrauterina), II livello (FIVET- ICSI) o TESE (Prelievo chirurgico di spermatozoi), con la possibilità di effettuare le procedure sia a fresco, sia attraverso crioconservazione di spermatozoi, ovociti e/o embrioni. Presso il Centro, sono stati effettuati 350 cicli di PMA di II livello, con una percentuale di successo per transfer, ovvero di gravidanze ottenute, in media del 31%”.Nel campo della PMA, negli ultimi anni la medicina ha fatto grandi passi in avanti, con un incremento significativo dei tassi di gravidanza ottenuti, nonostante il progressivo aumento dell’età media delle donne che vi fanno ricorso, che, in Campania, è di 36,3 anni[2]. La percentuale di donne over-40 che accede alla PMA è pari al 31%[3], in linea con lo scenario nazionale, che vede il 7,3% delle donne partorire dopo i 40 anni[4]

Posticipare l’età in cui si sceglie di diventare genitori sta diventando sempre più frequente, per scelta personale, ma anche per la difficoltà a realizzare una vita di coppia stabile e avere un lavoro sicuro. La scienza permette oggi di superare molti ostacoli, ma non dobbiamo dimenticare che la gravidanza in età avanzata è più complessa, sia dal punto di vista fisico, sia per gli aspetti psicologici correlati”, commenta il prof. Colacurci.Sono inoltre sempre più numerose le coppie che decidono di ricorrere allafecondazione eterologa mediante ovodonazione, tecnica inserita all’interno delle nuove Linee Guida in materia di PMA aggiornate nel 2015. Tuttavia, la domanda di fecondazione eterologa non trova una risposta adeguata nel nostro Paese, a causa del ridotto numero delle donazioni, in parte imputabile a una scarsa informazione su questa opportunità procreativa: nel 2016, infatti, la percentuale di ovociti importati dall’estero è stata del 69,3% sul totale di quelli utilizzati[1]. In Campania, il recente decreto commissariale sulla fecondazione assistita – Decreto n.21 del 4 febbraio 2019 – , ha recepito i criteri di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita omologa ed eterologa e le condizioni di erogabilità previste dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), stabilendo l’accesso alla PMA per le donne fino al 46° anno di età e per un massimo di 6 cicli di trattamento.“Le coppie con problemi di fertilità che vogliono realizzare il desiderio di avere un figlio, possono rivolgersi al Servizio pubblico per l’accesso alla procreazione assistita, ottenendo un servizio efficace, efficiente e con un alto livello di competenze – conclude il prof. Colacurci.

Quagliarella, il momento è magico

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E' la cronaca di una serata perfetta della nazionale, che ieri ha sconfitto per 6 a 0 il Liechtenstein, con una buona prestazione della squadra, celebrata dai tifosi, nonostante l'avversario modesto. I complimenti, anche sui social, sono tutti per Fabio Quagliarella, autore di una doppietta su rigore nel primo tempo, diventato cosi' il piu' anziano marcatore della nazionale. "Quagliarella, un ragazzo di 36 anni", scrive una tifosa su Twitter pubblicando un filmato del primo rigore realizzato dal centravanti partenopeo, oggi alla Sampdoria. "Bello vederlo ancora in azzurro!". L'ottima prestazione dell'attaccante ex Napoli e Juventus, testimoniata anche dall'ovazione riservatagli dal Tardini di Parma alla sua sostituzione avvenuta al 72esimo, e' stata oggetto anche dell'ironia di diversi tifosi. "L'ultimo gol in Nazionale Quagliarella l'aveva realizzato contro la Prussia". "Quagliarella puo' esultare perche' non ha mai giocato nel Liechtenstein". "Ora potrebbe entrare Roberto Mancini per tentare di battere il record di Quagliarella". Altri invece hanno sottolineato la forza dell'attacco schierato ieri dal c.t. Roberto Mancini, in confronto ad altre selezioni convocate dall'ex tecnico di Lazio e Inter. "Segna Quagliarella. Segna Kean. Segna Pavoletti", scrive un tifoso. "E' un segno per dire a Mancini di lasciare a casa Immobile". C'e' anche chi non ha risparmiato gli avversari. "Per quanto mi riguarda, il Liechtenstein e' solo da ammirare. Incredibile che tra l'ampia popolazione su cui possono contare siano riusciti a trovarne addirittura 11 che sanno giocare a calcio".

Da Palermo a Napoli: il giovane imprenditore Cristoforo Giordano incontra i giovani e racconta la sua esperienza su Trading online, Cryptovalute & Blockchain

Cristoforo Giordano, siciliano di  25 anni e di origini napoletane, è già Premier imprenditore in Sicilia del settore finanziario e del trading professionale. Mentre continua ad operare nel trading online, tre anni fa apre a Palermo una scuola di formazione, la prima nell’Italia Centro-Meridionale, con una crescita progressiva e significativa del numero di iscritti e di trader formati all’autonomia operativa. Organizza anche diversi seminari e incontri a titolo gratuito, per diffondere la cultura finanziaria e le competenze tecniche che è necessario possedere nell’operatività diretta sui mercati, con una forte sottolineatura dei temi della sicurezza nel trading online e dell’utilizzo esclusivo di piattaforme autorizzate e regolamentate.

“Il mio obiettivo è quello di rivoluzionare la formazione nel settore del trading, coniugando la formazione teorica frontale con un percorso di pratica operativa tutorato - dichiara   Giordano. Il focus è sullo studio approfondito delle tecniche contestualizzato in una pratica rigorosamente conseguente. Se fatto bene il trading, può essere un lavoro vero e proprio. La mia esperienza, il mio successo, potrebbero essere d’esempio per molti giovani, e non solo - continua il giovane imprenditore. Credo fortemente che il trading sia tanto un’opportunità per diversificare i propri risparmi, quanto una valida possibilità di incrementare le proprie fonti di reddito. La Giordano Istruzione Trading di recente ha stipulato anche una collaborazione con l’Università Telematica Pegaso che prevede lo sviluppo e l’erogazione di due percorsi formativi in e-learning: un master di base e un percorso di alta formazione sul trading e sulla blockchain, entrambi accreditati per il conseguimento di CFU (crediti formativi). Sabato 30 marzo dalle ore 09.30 alle 13.00 presso la Galleria Principe di Napoli – sala Gemito, si svolgerà un seminario gratuito rivolto a chi vuole conoscere le tecniche di base per approcciare il trading in modo professionale.

Maxi operazione nel Salento contro la Sacra Corona Unita e la cosca dei Caracciolo-Montenegro: 14 arresti

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Dalle prime luci del giorno oltre 80 militari del Comando Provinciale di Lecce, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono impegnati in una vasta operazione antimafia nella provincia di Lecce, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dai magistrati della citata DDA ed emessa dal G.I.P. del locale Tribunale a carico di 14 persone, vertici ed esponenti di spicco del clan “Caracciolo-Montenegro”, egemone nei territori di Monteroni, Leverano, Copertino, Porto Cesareo e nel sud Salento.
41 le persone complessivamente denunciate dalle Fiamme Gialle salentine nel corso dell’operazione denominata “Battleship”, 4 quelle arrestate in flagranza di reato per traffico di stupefacenti; sequestrati kg 1,208 di marijuana, gr. 150 di eroina e gr. 40,45 di cocaina.
I reati contestati ai componenti dell’organizzazione mafiosa sono quelli di associazione di tipo mafioso, associazione a delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, furto e minaccia aggravata con l’uso delle armi.
Le indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Lecce, durate quasi due anni, hanno minuziosamente ricostruito l’operatività criminale del gruppo facente capo ad Alessandro Caracciolo (detto “Frasola”) e alla moglie Montenegro Maria (entrambi di Monteroni), inizialmente affiliati al famigerato clan “TORNESE”, dal quale si sono poi gradualmente svincolati e con cui è maturata una crescente conflittualità per assicurarsi il controllo del territorio.
Una vera e propria associazione a delinquere di “stampo mafioso” - come affermato anche nel provvedimento emesso dal G.I.P. - dotata di una struttura gerarchica e ramificata, che ha consentito alla famiglia di Monteroni di assumere il controllo totale delle attività delinquenziali nell’ambito del territorio di propria influenza, riscuotendo il c.d. “punto” sugli introiti delle attività criminali (ossia una percentuale su tutte le attività delittuose di rilievo compiute sul territorio, in misura non inferiore al 20%), imponendo – tra l’altro – servizi di guardiania in occasione di pubblici spettacoli, commettendo delitti contro il patrimonio (estorsioni e furti), assumendo condotte minacciose e/o violente al fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti, parte dei quali destinati al sostentamento degli affiliati detenuti e dei loro familiari e col preciso scopo di affermare e conservare il proprio controllo mafioso sul quella porzione di Salento ritenuta di propria pertinenza (Monteroni, Leverano, Copertino, Porto Cesareo e sud Salento).
La prova del marcato ed ampio consenso sociale affermato sul territorio è dato dalle ripetute richieste rivolte ai vertici dell’organizzazione per dirimere le più disparate controversie private o per tornare in possesso di beni o merci precedentemente rubati.
L’operazione “Battleship” ha, inoltre, dimostrato ancora una volta – come in altri contesti mafiosi nazionali – il decisivo ruolo chiave delle donne del “clan”, non solo in grado di impartire ordini e dirigere le operazioni, ma anche in grado di farsi esse stesse protagoniste di minacce ed intimidazioni per imporre la “forza” e la “presenza” della famiglia verso coloro i quali si fossero rivelati riluttanti ad accettare l’egemonia criminale dei “Caracciolo – Montenegro” nel Sud Salento.

Gragnano. Controlli del Nas, chiuso 'O Zi Aniello

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Gragnano. Chiusa la nota pizzeria “ ‘O Zi Aniello” il locale che attrae quasi tutti i giorni una notevole clientela da tutta la provincia di Napoli è stato chiuso dai carabinieri dal Nas dopo alcuni accertamenti effettuati presso la struttura. E’ stata chiusa anche una sala adibita alla somministrazione della pizza. Vincenzo Staiano, titolare dell’attività commerciale, è praticamente conosciuto da tutti anche per la sua disponibilità a partecipare ad iniziative a sostegno dei più bisognosi. Infatti con il suo staff Staiano ha partecipato anche a numerosi eventi per il Vaticano con il Papa. A distanza di un mese la pizzeria riceve un ulteriore controllo da parte dei militari dell’arma che hanno voluto approfondire, in questo caso, anche la vicenda relativi a presunti abusi edilizi sui quale penderebbe una sentenza di demolizione. I carabinieri hanno raggiunto così il comune e consultato la documentazione del caso all’ufficio tecnico di Via Vittorio Veneto. L’annuncio della chiusura è stato fatto anche attraverso la pagina Facebook nel quale la pizzeria parla di “problemi tecnici” senza specificare molto e senza comunicare la riapertura.

La centrale del Garigliano non diventerà deposito nazionale nucleare

La III Commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania, presieduta dal consigliere Gianpiero Zinzi, si è riunita oggi per discutere di "Decommissioning della Centrale Nucleare del Garigliano: nuova tempistica e aggiornamento sui lavori in corso d’opera”.
“Nel corso dell’audizione abbiamo avuto una conferma importante: la centrale del Garigliano non sarà sede del deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari. La zona – ha dichiarato Zinzi - è stata esclusa sulla base di cinque criteri tecnici, tra i quali la distanza dai centri abitati e la presenza di aree naturali protette. Una rassicurazione ulteriore che però non fa venire meno la necessità, palesata anche da associazioni ambientaliste e dai cittadini attivi, di riattivare al più presto il Tavolo della Trasparenza per fornire pure alla cittadinanza indicazioni sull’avanzamento dei lavori di decommissioning dell’impianto”.

Gustavo Gentile

Il Garante dei detenuti: 'Inaccettabili le impunità per gli abusi sugli arrestati'

"I primi garanti dei diritti delle persone fermate, arrestate o detenute sono proprio coloro che hanno il compito della loro privazione della liberta'". Lo afferma il Garante nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della liberta', osservando che "nessuno spirito di corpo e nessuna difesa della propria appartenenza puo' far venir meno tale principio e ogni violazione deve essere tempestivamente accertata e sanzionata, per non inviare un inaccettabile messaggio d'impunita' che lederebbe non solo la fiducia nelle istituzioni, ma lo stesso stato di diritto che e' cardine della nostra civilta' giuridica". Il Garante ricorda anche le visite effettuate alle camere di sicurezza e il controllo della loro adeguatezza, rimarcando la loro "insufficiente disponibilita'": infatti, delle complessive 2.295 camere di sicurezza di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, "ben 894 - si legge nella relazione - sono dichiarate inagibili dalle stesse Autorita' responsabili perche' le loro condizioni non consentono di ospitarvi persone anche per brevi tempi. Cio' incide sull'utilizzo degli Istituti penitenziari per brevissime detenzioni, quasi sempre di una notte, in attesa dell'udienza dal magistrato. Questo con effetti negativi di sovraccarico inutile per gli istituti di detenzione". Il Garante affronta anche il tema dell'uso dei taser: "Si tratta di armi e, quindi, il loro utilizzo deve rispondere ai principi di necessita', proporzionalita' e di misura estrema che governano l'utilizzo delle armi".

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