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Napoli, tifosi bloccati nella galleria laziale per auto contromano: caos traffico fino a notte

Napoli - Traffico paralizzato e automobilisti impazziti ieri sera dopo la gara del Napoli vinta contro l'Atalanta al Maradona.

I tanti napoletani che utilizzano la galleria laziale per far ritorno a casa in centro città sono rimasti bloccati per circa un'ora e alla fine per sbloccare la situazione diventata insostenibile e a rischio di gravi tensioni è stato necessario che chi aveva imboccato la galleria facesse retromarcia per liberarla.

Motivo? Alcuni automobilisti avevano imboccato contromano la corsia preferenziale determinando il caos e una paralisi del traffico. Alla fine hanno desistito e hanno fattol retromarcia. Ma il traffico nel frattempo si era paralizzato.

Le immagini della galleria bloccata hanno fatto il giro del web e sono diventate virali. Abbastanza sfortunati tifosi del Napoli che tornano a casa dopo le gare interne. Era accaduto anche dopo il pareggio intrerno conbtro il Como ma in quella circostanza era stata la Tangenziale ad essere bloccata per un incidente tra Fuorigrotta e l'uscita Vomero.

Giugliano, arrestato il pusher delle droghe sintetiche

Giugliano– Un controllo di routine che si trasforma in un sequestro dai contorni inquietanti, svelando quanto sia ancora radicato e variegato il mercato dello "sballo chimico" nella provincia a nord di Napoli

. I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno inferto un duro colpo allo spaccio locale, arrestando Joseph Pio Capasso, un 25enne del posto già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di un campionario di stupefacenti che, per varietà e tipologia, ha sorpreso gli stessi militari.

Il posto di blocco e il nervosismo

Tutto ha avuto inizio lungo le strade di Giugliano, durante un servizio di pattugliamento della sezione radiomobile. L'alt intimato a un'autovettura con a bordo alcuni giovani sembrava una formalità, ma l'atteggiamento di uno dei passeggeri ha immediatamente insospettito gli operanti.

Troppa agitazione, risposte evasive e uno sguardo sfuggente sono stati i segnali che hanno spinto i Carabinieri ad approfondire il controllo con una perquisizione personale.

L'intuizione si è rivelata corretta. Nascoste addosso al giovane, i militari hanno rinvenuto diverse bustine contenenti sostanze stupefacenti, configurando quello che gli investigatori hanno definito un sequestro "inedito" non tanto per i quantitativi assoluti, quanto per la diversificazione della merce pronta per essere immessa nel circuito della movida.

Il "menù" dello sballo

Quello che è emerso dalle tasche del 25enne è un inquietante spaccato delle nuove tendenze del consumo giovanile. Non la solita marijuana o la classica cocaina, ma un assortimento di droghe sintetiche dai colori e dalle forme più disparate, progettate per garantire euforia artificiale, disinibizione e allucinazioni a basso costo.

Nello specifico, il sequestro comprende:

Una bustina di polvere rosa, una variante chimica spesso molto potente.

Pillole di ecstasy di diverso colore (una blu e quattro rosa), pronte per il consumo immediato.

Circa 2,8 grammi di una non meglio identificata polvere beige, anch'essa riconducibile alla famiglia dell'MDMA.

Due bustine di ecstasy in forma cristallizzata, considerata dai consumatori come la versione più "pura" della sostanza.

A completare il quadro, una dose di hashish e 570 euro in contanti, somma ritenuta provento dell'attività di spaccio.

L'operazione mette in luce il ritorno prepotente delle droghe sintetiche, sostanze che amplificano le percezioni sensoriali e l'energia fisica, ma che nascondono rischi devastanti per la salute, specialmente tra i giovanissimi che affollano i locali notturni.

Joseph Pio Capasso è stato dichiarato in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Dovrà rispondere dell'accusa di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.

Donna accoltellata a Qualiano, arrestato l'ex: era evaso dai domiciliari

Notte di paura a Qualiano, dove una 35enne è stata brutalmente aggredita nel parco Cerqua da un uomo che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe il suo ex compagno, un 29enne di Calvizzano già ai domiciliari per maltrattamenti e controllato con braccialetto elettronico.

L’uomo avrebbe violato le prescrizioni, sarebbe evaso dalla sua abitazione e avrebbe raggiunto la donna, trasformando una notte qualunque in un incubo di sangue.

A mettere insieme i pezzi del puzzle sono stati i carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano, che si sono mossi in poche ore grazie al racconto della vittima, raccolto tra le urla e il dolore, e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Proprio quei fotogrammi, incrociati con la testimonianza della donna, avrebbero permesso ai militari di dare un volto certo all’aggressore e di stringere il cerchio attorno al 29enne.

Il giovane, già noto per la sua storia di violenze in famiglia e per una precedente denuncia della stessa 35enne, nonostante il braccialetto elettronico sarebbe riuscito a lasciare la casa in cui era ristretto, violando le misure cautelari impostegli dal giudice. Per gli inquirenti si tratterebbe di un chiaro caso di evasione seguita da un assalto che, per dinamica e ferocia, fa parlare di tentato omicidio.

La caccia all’uomo è durata poche ore: i carabinieri lo hanno rintracciato e bloccato, dichiarandolo in arresto per evasione e tentato omicidio, e trasferendolo subito in carcere in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Per lui si aprono ora le porte di una cella vera, dopo l’inefficacia dei domiciliari e del braccialetto elettronico nel tenerlo lontano dalla sua ex.

La 35enne, soccorsa in condizioni gravissime, è stata trasportata d’urgenza in ospedale e ricoverata in codice rosso. I medici avrebbero scongiurato, almeno per il momento, il pericolo di vita, ma il quadro clinico resta delicato e le prossime ore saranno decisive non solo per il suo corpo martoriato, ma anche per una vita da ricostruire dopo l’ennesima, annunciata follia di chi non accetta la fine di una relazione.

Caivano, giudizio immediato per il suocero del boss per le minacce a don Patriciello

Caivano – La scena, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è di quelle destinate a restare impresse: un proiettile consegnato in chiesa, a un prete simbolo della lotta alla camorra, al termine di una lunga scia di intimidazioni.

Per questo il Tribunale di Napoli ha disposto il giudizio immediato per Vittorio De Luca, suocero del boss del Parco Verde Mimmo Ciccarelli detto caciotta, attualmente agli arresti domiciliari, accusato di aver perseguitato per anni don Maurizio Patriciello, parroco in prima linea contro i clan e il degrado nel rione simbolo della Terra dei fuochi.

Secondo l’impianto accusatorio, De Luca avrebbe messo in atto una vera e propria campagna di pressione e molestia nei confronti del sacerdote: appostamenti sotto la parrocchia e nei pressi dell’abitazione, frasi offensive rivolte al prete anche davanti ai fedeli, disturbo delle celebrazioni liturgiche e scritte intimidatorie comparse sui muri del quartiere. Un crescendo di episodi che, per la Procura, non sarebbero semplici manifestazioni di ostilità personale, ma segnali chiari e ripetuti di minaccia verso una figura scomoda per gli equilibri criminali della zona.

Il momento più grave, riportato negli atti, sarebbe avvenuto proprio all’interno della chiesa del Parco Verde: qui De Luca avrebbe consegnato a don Maurizio Patriciello un proiettile, gesto che gli investigatori leggono come un avvertimento inequivocabile.

Un messaggio di morte, recapitato nel luogo che per eccellenza dovrebbe essere spazio di protezione, preghiera e comunità. Un confine simbolico violato che ha spinto gli inquirenti ad accelerare sul fronte giudiziario, optando per il giudizio immediato.

Don Maurizio, da anni volto noto della battaglia contro la camorra, le discariche illegali e l’abbandono istituzionale del Parco Verde, è già stato più volte nel mirino di ambienti criminali e ostili alla sua opera di denuncia. Le sue omelie, le manifestazioni pubbliche, le denunce su roghi tossici e spaccio, lo hanno trasformato in un punto di riferimento per tanti cittadini, ma anche in un bersaglio per chi considera intollerabile la luce accesa su un territorio che per troppo tempo è rimasto nelle mani dei clan.

La decisione del Tribunale di Napoli di disporre il giudizio immediato fotografa la gravità del quadro probatorio raccolto dagli inquirenti. Niente udienza preliminare: si va direttamente a processo, dove De Luca dovrà rispondere delle accuse di atti persecutori, minacce e molestie aggravate dal contesto ambientale e dalla particolare qualità della persona offesa.

Al centro del dibattimento, oltre alla ricostruzione puntuale degli episodi, ci sarà il tema del condizionamento esercitato sul tessuto sociale del quartiere attraverso l’intimidazione della sua guida spirituale.

La vicenda, ancora una volta, accende i riflettori nazionali su Caivano, dove tra l'altro oggi e domani si torna al voto per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale dopo due scioglimenti per condizionamenti della camorra,  e dove la lotta quotidiana di una parte della popolazione per legalità e dignità si scontra con la presenza radicata della criminalità organizzata.

Ora sarà l’aula di giustizia a dover stabilire se quella lunga sequenza di appostamenti, frasi offensive, molestie in chiesa, scritte sui muri e, soprattutto, quel proiettile consegnato al prete anticamorra, costituiscano un disegno persecutorio mirato a zittire una voce scomoda.

Il processo a Vittorio De Luca diventa così, oltre che un passaggio giudiziario decisivo, anche un banco di prova sul livello di tutela che lo Stato è in grado di garantire a chi, come don Patriciello, sceglie di esporsi in prima persona contro i poteri criminali.

Oroscopo di oggi 23 novembre 2025 segno per segno

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La giornata di Domenica 23 Novembre 2025 si presenta come un delicato equilibrio tra l'energia d'azione, portata da Marte, e un forte richiamo all'introspezione e alla sensibilità, guidato dalla Luna in Pesci e dagli influssi di Nettuno e Venere.

♈ Ariete

  • Amore: Marte ti spinge all'azione, anche in amore. Sei passionale e diretto, ma la Luna in Pesci ti invita a dosare l'impulsività con dolcezza. Ascolta il cuore e le esigenze del partner.

  • Lavoro: La spinta marziana è ideale per avviare nuovi progetti. Tuttavia, evita scontri con colleghi o superiori; la tua grinta potrebbe essere percepita come aggressività.

  • Salute: Giornata di energia fisica elevata. Sfruttala per un'attività sportiva, ma senza esagerare per non rischiare strappi muscolari.

  • Finanze: Momento non ideale per investimenti o spese importanti. La combinazione celeste suggerisce di mantenere una posizione stabile e conservativa.

  • Consiglio Astrologico: Agisci, ma prima rifletti. Un pizzico di sensibilità in più trasformerà la tua forza in un'arma vincente.

♉ Toro

  • Amore: Venere nel tuo segno ti rende irresistibile. È un giorno perfetto per romanticismo e coccole. Se single, il tuo fascino naturale è al massimo.

  • Lavoro: Mercurio favorisce la comunicazione, rendendoti convincente e chiaro. Ottimo per riunioni o per presentare le tue idee con calma e determinazione.

  • Salute: La Luna ti regala serenità interiore. Approfittane per rigenerarti con una passeggiata nella natura o un bagno rilassante.

  • Finanze: Evita come la peste decisioni affrettate. Pianifica con cura le tue mosse future, ma oggi non è il giorno per operazioni rischiose.

  • Consiglio Astrologico: Goditi l'armonia che hai creato. La tua pazienza è il tuo più grande alleato, in amore come nelle finanze.

♊ Gemelli

  • Amore: La socievolezza è alta. Serata perfetta per uscite con amici o per conoscere nuove persone. In coppia, cercate un confronto intellettualmente stimolante.

  • Lavoro: Nuove opportunità di crescita sono all'orizzonte. Stringi contatti e scambia idee. Saturno ti ricorda di essere concreto nei tuoi piani.

  • Salute: La mente è vivace, ma attento a non sovraccaricarla. Ritaglia momenti di quiete per non rischiare un affaticamento nervoso.

  • Finanze: Opportunità interessanti potrebbero arrivare attraverso conoscenze o corsi di formazione. Valutale con la consueta lungimiranza.

  • Consiglio Astrologico: Pesa ogni opzione. La tua curiosità è un dono, ma Saturno ti esorta a scegliere la strada più solida, non quella più affascinante.

♋ Cancro

  • Amore: La Luna esalta la tua sfera emotiva. Dedicati alla famiglia e al partner, creando momenti di intimità e dialogo sincero. Le emozioni vanno condivise.

  • Lavoro: Giornata più adatta alla riflessione che all'azione. Metti in ordine le idee e pianifica in tranquillità. La produttività tornerà domani.

  • Salute: Il benessere passa dalla tranquillità emotiva. Ritagliati del tempo per te stesso, lontano da fonti di stress.

  • Finanze: Come per altri segni, sconsigliate decisioni finanziarie importanti. Prediligi una riflessione ponderata.

  • Consiglio Astrologico: Ascolta il tuo istinto. Oggi le tue percezioni sono affilate e possono guidarti nelle scelte più personali.

♌ Leone

  • Amore: Il Sole nel Sagittario ti dona ottimismo. In amore, cerchi avventura e leggerezza. Condividi con il partner i tuoi sogni e i tuoi progetti futuri.

  • Lavoro: La voglia di espandere i tuoi orizzonti è forte, ma Marte in quadratura può creare attriti. Controlla l'impazienza e evita scontri di potere.

  • Salute: L'agitazione è in agguato. La meditazione o una semplice passeggiata in solitudine ti aiuteranno a riconquistare il focus e la calma.

  • Finanze: Visione ampia e positiva, ma attento a non sottovalutare i dettagli nelle tue valutazioni.

  • Consiglio Astrologico: Rallenta. Un po' di riposo mentale è necessario per incanalare al meglio la tua energia creativa.

♍ Vergine

  • Amore: Venere favorisce relazioni schiette e sincere. La comunicazione con il partner sarà chiara e costruttiva. Niente giochi di parole, solo onestà.

  • Lavoro: Mercurio e Saturno sono i tuoi alleati. Ideale per mettere ordine, organizzare e pianificare con precisione. La tua disciplina sarà ammirata.

  • Salute: Attenzione ai sovraccarichi. Il consiglio di concederti momenti di relax non è un optional, ma una necessità per preservare il tuo equilibrio.

  • Finanze: Approccio metodico e conservativo. È la tua forza oggi. Tieni saldamente le redini del tuo budget.

  • Consiglio Astrologico: La perfezione sta nell'equilibrio. Lavora sì, ma non dimenticare di staccare per ricaricarti.

♎ Bilancia

  • Amore: Venere ti invita a coccolare le relazioni importanti. Crea momenti di serenità e complicità. La tua dolcezza è il collante perfetto per i rapporti.

  • Lavoro: Mercurio ti aiuta a mediare con successo. Sei un abile negoziatore e oggi riesci a trovare un punto d'incontro tra esigenze diverse.

  • Salute: La lucidità mentale è al top. Il benessere deriva dall'armonia che riesci a creare attorno a te.

  • Finanze: Ottime capacità di pianificazione strategica. Tuttavia, non farti tentare da offerte "troppo belle"; evita le decisioni impulsive.

  • Consiglio Astrologico: Usa il tuo talento per l'armonia. È il giorno giusto per curare i rapporti e costruire ponti, non muri.

♏ Scorpione

  • Amore: Plutone stimola una trasformazione interiore. È il momento di lasciare andare rancori o dinamiche tossiche per aprirti a un amore più autentico e profondo.

  • Lavoro: Marte ti dà la determinazione per superare qualsiasi ostacolo. La tua forza concentrata è impressionante e ti permette di concludere progetti complessi.

  • Salute: Giornata ideale per attività rigeneranti come yoga o meditazione. Riequilibra le tue energie profonde.

  • Finanze: La tua intuizione è forte anche negli affari. Potresti "fiutare" un'opportunità, ma verifica i dettagli prima di agire.

  • Consiglio Astrologico: Lascia andare il vecchio. Fare spazio dentro di te attirerà nuove e migliori opportunità in tutti i campi.

♐ Sagittario

  • Amore: La Luna in Pesci stimola l'introspezione. Capirai meglio ciò che desideri davvero da un rapporto. Condividi queste riflessioni con il partner.

  • Lavoro: Giove ti sostiene nel creare opportunità. Progetti a lungo termine e idee visionarie sono favoriti, ma la pazienza è d'obbligo.

  • Salute: Attenzione ai dettagli per evitare piccoli incidenti dovuti alla distrazione. Riequilibra le energie tra mente e corpo.

  • Finanze: Ottimo momento per pianificare investimenti o risparmi a lungo termine. La tua visione ampia è un vantaggio.

  • Consiglio Astrologico: Pianifica il futuro, ma rimani con i piedi per terra. Un progetto ambizioso ha bisogno di basi solide.

♑ Capricorno

  • Amore: La Luna dona equilibrio emotivo, aiutandoti a esprimere i tuoi sentimenti con più calma e chiarezza. Un gesto di affetto stabile vale più di mille parole.

  • Lavoro: Giornata perfetta per organizzare e valutare le priorità. Mercurio ti aiuta a comunicare le tue idee in modo efficace e convincente.

  • Salute: La calma è la tua forza. Pratiche come il mindfulness ti aiutano a mantenere il controllo senza accumulare stress.

  • Finanze: Massima cautela. Le decisioni affrettate sono nemiche. Preferisci una strategia ponderata da attuare nei prossimi giorni.

  • Consiglio Astrologico: La stabilità si costruisce con pazienza. Oggi semina i germi per la sicurezza futura, senza forzare la mano.

♒ Acquario

  • Amore: Venere stimola l'armonia, ma Saturno richiede comunicazione discreta. Pensa prima di parlare per evitare inutili malintesi con il partner.

  • Lavoro: Saturno dona chiarezza mentale e pazienza. Ideale per fare ordine tra progetti e idee, pianificando con metodo i passi futuri.

  • Salute: Il benessere mentale è prioritario. Trova il tuo spazio per isolarti un po' e ricaricare le energie.

  • Finanze: La pianificazione a lungo termine è la tua carta vincente. Niente spese folli, solo logica e lungimiranza.

  • Consiglio Astrologico: L'ordine esteriore riflette quello interiore. Mettere a posto la tua scrivania o i tuoi pensieri ti regalerà una grande serenità.

♓ Pesci

  • Amore: Venere e Nettuno nel tuo segno esaltano creatività e empatia. Perfetto per appianare discussioni con dolcezza e per vivere un amore sognante.

  • Lavoro: La tua intuizione è fiaccata. Fidati delle tue percezioni per prendere decisioni, ma cerca di ancorarle a un dato di realtà.

  • Salute: Attenzione a non disperdere energie. Bilancia riposo e attività. Il rischio è un calo di vitalità verso sera.

  • Finanze: Non farti ingannare da illusioni o da facili promesse. Resta con i piedi per terra nelle tue valutazioni.

  • Consiglio Astrologico: Fidati del tuo intuito, ma verifica sempre con la ragione. Il tuo sesto senso è un dono, non un sostituto del buonsenso.

Commento Finale di Paolo Tedesco

 È un giorno che invita a rallentare, a pianificare con cura e a ascoltare la voce del cuore e dell'intuito. Mentre l'entusiasmo del Sagittario spinge verso nuovi orizzonti, la presenza di Saturno in diversi aspetti ricorda a tutti l'importanza della pazienza, della stabilità e di un approccio ponderato, specialmente in ambito finanziario.

Non è una giornata per scatti in avanti solitari, ma per costruire basi solide, curare le relazioni e preparare il terreno per la settimana che verrà. Il consiglio universale delle stelle è chiaro: agire con il cuore, ma pensare con la testa.

Conte: “Soddisfatto, ma potevamo gestirla meglio. A centrocampo siamo contati, servono soluzioni”

Antonio Conte si gode la vittoria, ma non perde di vista la realtà. Nel dopo partita di Napoli-Atalanta, il tecnico azzurro accende un faro su un tema che lo preoccupa più di ogni altro: la coperta cortissima a centrocampo. “Il vero problema è che l'ultima tegola di Anguissa mi ha portato a fare delle riflessioni, proprio a livello oggettivo perché a centrocampo siamo rimasti veramente in pochi”, ammette a Sky, sottolineando come l’emergenza stia diventando strutturale. Elmas, definito “un jolly”, viene elogiato per la capacità di adattarsi a tutto, ma di centrocampisti di ruolo, ricorda Conte, “sono rimasti Lobotka e McTominay, più un ragazzo di prospettiva come Vergara, che però è più offensivo”.

Sul campo però, il Napoli ha dato segnali di vitalità. “È stato il miglior primo tempo stagionale, ritmi molto alti e grande intensità”, riflette il tecnico, convinto che solo una gestione più accorta nella ripresa avrebbe potuto rendere la serata perfetta. L’atmosfera del Maradona, descritta come “energia ed elettricità”, ha fatto il resto contro un’Atalanta comunque combattiva.

Le domande sulle presunte crepe post-Bologna non lo sfiorano. “Se ne preoccupa più chi è all’esterno. Io ho un rapporto forte con i miei giocatori, ci diciamo sempre la verità. Sono trasparente, senza maschere, a tanti non piace ma l’onestà me l’hanno insegnata”, ribadisce, respingendo con fermezza ogni narrazione di tensioni interne. E chiudendo la porta all’ipotesi di distrazioni o cali di concentrazione.

Il calendario non concede tregua. “Martedì giochiamo contro il Qarabag, la rivelazione della Champions. Dobbiamo recuperare energie e prepararci al meglio”, avverte Conte, ricordando a tutti che le vacanze possono attendere. Ora c’è da costruire un’identità, nonostante le assenze e una mediana in affanno numerico.

Napoli, Lang si sblocca: “Sono felice, questo è solo l’inizio”

Noa Lang si gode la prima vera notte azzurra. Il suo gol contro l’Atalanta non vale solo tre punti, ma una liberazione personale dopo settimane complicate. “La squadra è felice per il mio gol, non è stato un inizio facile ma vedevano quanto stessi lavorando. Questo è solo l’inizio. Ora sono felice, ma bisogna seguire Conte”, racconta a Dazn l’attaccante del Napoli, quasi a sottolineare quanto il rapporto con l’allenatore stia diventando il perno del suo rilancio.

Nel gruppo di Conte, però, non c’è spazio per fermarsi troppo a festeggiare. Lo ribadisce David Neres, mattatore della serata con una doppietta che ha indirizzato il match. “Il calcio è veloce, c’è subito un’altra partita. Bisogna continuare così”, afferma il brasiliano, consapevole che la continuità sarà il vero banco di prova per una squadra chiamata a ritrovare stabilità e ambizioni.

Due voci diverse, un messaggio unico: il Napoli vuole costruire da questa vittoria una nuova identità, e lo spirito mostrato al Maradona indica una strada che passa per lavoro, disciplina e fame di riscatto.

Atalanta, Palladino: "Brutto primo tempo, mi è piaciuta la reazione nel secondo"

NAPOLI - “Rimpianto per il primo tempo e soddisfazione per il secondo tempo”. Raffaele Palladino sceglie la franchezza per raccontare il suo debutto sulla panchina dell’Atalanta. A Napoli la squadra ha mostrato due volti, e il tecnico non cerca scuse: “Siamo partiti contratti, è stato demerito nostro. Ma abbiamo avuto poco tempo per lavorare”.

Il subentro immediato a Juric e la pausa per le nazionali hanno ridotto al minimo la possibilità di incidere sul gruppo. “Ho provato a far passare più concetti possibili, ora dovremo lavorare ancora”, spiega Palladino, che però si tiene stretto ciò che ha visto dopo l’intervallo. “Mi piace la reazione del secondo tempo: ci sono valori tecnici, fisici e umani. Dobbiamo ripartire da lì”.

Determinante, nel cambio di marcia della ripresa, anche l’ingresso di Scamacca: “Nel secondo tempo abbiamo goduto del suo peso in attacco”, riconosce il tecnico, convinto che l’attaccante possa diventare un punto fermo nella risalita nerazzurra. Ma oltre agli aspetti tecnici, Palladino insiste soprattutto sull’attitudine: “Sono dei soldati, hanno una grande serietà e una grande voglia di uscire da questa situazione”.

Arrestato "Don Alì", il re dei "maranza" che aveva minacciato di invadere Napoli

Si era rintanato nelle cantine di un palazzo alla periferia nord di Torino, nel quartiere Barriera di Milano, protetto da un gruppo di amici. Niente smartphone in mano, nessuna diretta, nessun video da trasformare in contenuto virale.

È lì che la squadra mobile della Questura di Torino, coordinata dalla procura, ha arrestato Said Alì, 24 anni, conosciuto online come Don Alì, autoproclamato “re dei maranza”.

Il giovane, italiano di origine marocchina, era ricercato da alcuni giorni. Venerdì sera la sua fuga è finita con le manette, al termine di un’indagine che lo vede accusato di atti persecutori e diffamazione aggravata.

Dalle minacce a Napoli alla fama social

Il nome di Don Alì non è nuovo alle cronache. Lo scorso anno il tiktoker era balzato agli onori – e agli orrori – delle cronache per una serie di video in cui, con toni bellicosi, minacciava una sorta di “discesa dei Nibelunghi” dal Nord Italia fino a Napoli, annunciando un’ipotetica “invasione” e alludendo a violenze sulle donne della città partenopea.

Su questa narrazione di sfida, violenza esibita e linguaggio aggressivo ha costruito una platea di oltre 200 mila follower tra TikTok e Instagram. Video montati, insulti, intimidazioni: una comunicazione estrema che, secondo gli inquirenti, non si è più limitata alla sceneggiata davanti alla telecamera, ma è trasbordata nella vita reale.

L’agguato al maestro davanti alla figlia

Il passaggio di soglia è datato fine ottobre. Secondo la ricostruzione della procura, Don Alì, insieme a due membri del suo “team”, attende un insegnante all’uscita dell’istituto dove il docente si era recato per prendere la figlia di tre anni e mezzo.

Appena fuori da scuola, scatta l’agguato: il tiktoker lo insulta, lo accusa di aver maltrattato un alunno e lo colpisce con uno schiaffo alla nuca, sotto gli occhi della bambina, che spaventata si stringe alle gambe del padre.

Le immagini vengono riprese e montate in un reel pubblicato sulla pagina Instagram di Don Alì. In sovrimpressione compaiono didascalie pesantissime: il maestro è definito “pedofilo” e presentato come “preda” dell’agguato.

Nel video il tiktoker sostiene che il presunto bambino vessato sia suo nipote e pronuncia una frase che, per la procura, integra pienamente la minaccia: “Maestro, la prossima volta che fai il bullo con un bambino e lo maltratti questo video diventerà pubblico”.

Le verifiche degli investigatori, coordinati dal dirigente della mobile Davide Corazzini, smentiscono però in blocco questo racconto: nell’istituto dove insegna il docente non risultano iscritti bambini di origine marocchina riconducibili alla famiglia di Said Alì.

L’eco televisiva e le nuove intimidazioni

La vicenda non si ferma a quel primo video. A inizio novembre, cavalcando la visibilità ottenuta, Don Alì diffonde sui suoi canali alcuni spezzoni di un’intervista rilasciata alla trasmissione “Le Iene”. Nei nuovi contenuti ribadisce la necessità di “punire chi abusa dei minori” e alza ulteriormente i toni: “La prossima volta che abusi di bambini finirà molto peggio”, dice rivolgendosi, seppur indirettamente, allo stesso insegnante.

Il docente, nel frattempo, si rivolge alla polizia. In denuncia allega anche un certificato medico che attesta uno stato d’ansia legato alle intimidazioni subite e all’esposizione mediatica violenta. Per la procura, a quel punto, il quadro appare chiaro: accuse infondate, gogna social e una campagna di delegittimazione che esce dallo schermo e incide sulla vita reale della presunta “preda”.

L’aggressione alla troupe di “Dritto e Rovescio”

Gli sviluppi dell’indagine non riguardano solo l’insegnante. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Patrizia Caputo e dal pm Roberto Furlan, collega infatti Don Alì anche all’aggressione avvenuta l’11 novembre contro una troupe della trasmissione “Dritto e Rovescio” di Rete 4, arrivata proprio nel quartiere Barriera di Milano per intervistarlo.

Secondo quanto ricostruito, una persona travisata, armata di una mazza chiodata, avrebbe colpito il parabrezza dell’auto di Mediaset, mandandolo in frantumi. Un messaggio intimidatorio che, per gli inquirenti, si inserisce nella stessa logica di violenza esibita e rifiuto del confronto critico che caratterizza l’azione del tiktoker.

Due presunti complici di Said Alì, un 24enne e un 27enne che lo avrebbero accompagnato davanti alla scuola durante l’agguato al maestro, sono stati sottoposti all’obbligo di firma su disposizione del gip.

Il caso Don Alì e il confine tra social e reato

Il caso di Don Alì riapre il dibattito sul confine, sempre più sottile, tra spettacolarizzazione online e responsabilità penale. Contenuti confezionati per catturare l’attenzione, linguaggio iper-violento, bersagli individuati e messi alla berlina: una formula che genera follower, ma che, come dimostrano le contestazioni della magistratura, può trasformarsi in persecuzione, diffamazione e violenza.

Per il “re dei maranza”, questa volta, niente reel, nessun filtro, nessuna clip da rilanciare: solo un mandato di arresto eseguito in una cantina, lontano dalla luce dello smartphone che lo aveva reso famoso.

Napoli-Atalanta, De Laurentiis applaude Conte: “Ha ripreso la squadra in mano”

Aurelio De Laurentiis non nasconde la soddisfazione e, subito dopo il 3-1 sull’Atalanta, si affida ai social per sottolineare il cambio di passo del Napoli. Nel suo messaggio su X il presidente azzurro mette al centro il lavoro di Antonio Conte, riconoscendogli il merito di aver rimesso ordine e spirito competitivo in una squadra che nelle ultime settimane aveva mostrato incertezze e rallentamenti.

Le sue parole, brevi ma pesanti, arrivano come un’investitura: “Bravo Antonio Conte che si è ripreso in mano la squadra. Bravi i calciatori che hanno eseguito le sue istruzioni”. La vittoria al Maradona contro la formazione di Palladino rappresenta per il club una svolta utile non solo alla classifica ma anche all’umore di un ambiente che aveva bisogno di segnali forti.

Il presidente indica il tecnico come il motore di questo rilancio, sottolineando implicitamente la differenza tra il Napoli opaco delle ultime gare e quello ritrovato nella serata contro i bergamaschi. Conte, dal canto suo, può leggere queste parole come un riconoscimento della strada intrapresa, un percorso fatto di pragmatismo, disciplina e un’identità che va ricostruita passo dopo passo.

Qualiano donna di 35 anni accoltellata davanti casa: è caccia all'uomo

Tensione e paura, questa sera, nel parco Cerqua di Qualiano. Erano circa le 21.30 quando i carabinieri della sezione Radiomobile di Giugliano in Campania sono intervenuti nel complesso residenziale dopo la segnalazione di una donna gravemente ferita.

Secondo una prima ricostruzione — ancora tutta da verificare — la vittima, una 35enne del posto, sarebbe stata raggiunta da diverse coltellate in varie parti del corpo mentre si trovava nel piazzale antistante la propria abitazione. A colpirla sarebbe stato un uomo, al momento non identificato, fuggito subito dopo l’aggressione.

La donna è stata soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale di Giugliano, dove è ricoverata in pericolo di vita. Sul caso indagano i carabinieri, impegnati a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a risalire all’identità dell’aggressore. Motivi e contesto dell’aggressione restano, al momento, ancora oscuri.

I militari stanno cercando riscontri attraverso la visione di telecamere pubbliche e private presenti in zona e stanno sentendo i familiari della donna per capire se vi era qualcuno che negli ultimi tempi stava usando pressioni sulla donna.

Il Napoli riparte da Neres e Lang: bastano 45' di fuoco per stendere l'Atalanta

La risposta che Antonio Conte aspettava è arrivata nel momento più caldo. Dopo il pari contro il Como e la sconfitta di Bologna, il Napoli ritrova ritmo, gol e personalità, travolgendo l’Atalanta di Palladino con un 3-1 che vale il primato, almeno per una notte. Una vittoria costruita in un primo tempo scintillante, trascinato da un Neres imprendibile che firma due reti e spacca in due la difesa nerazzurra.

Il tecnico azzurro aveva ridisegnato la squadra con un tridente mobile formato da Lang, Neres e Hojlund, sostenuto da McTominay e Lobotka in mezzo e da una difesa a tre inedita alle spalle. Le scelte pagano subito: al 17’ Hojlund verticalizza, Neres brucia Ahanor e stampa il sinistro dell’1-0. L’Atalanta prova a reagire, ma il Napoli è feroce e colpisce ancora al 38’ con il brasiliano, che incrocia sul palo lontano e firma la doppietta. Il Maradona si accende definitivamente al tramonto del primo tempo: Di Lorenzo scappa sulla destra, cross perfetto e Lang anticipa Bellanova per il 3-0 che manda Conte al riposo con la partita in pugno.

Palladino cambia volto alla squadra inserendo Scamacca, che in effetti rianima l’Atalanta: al 52’ l’attaccante si avventa sul cross di Bellanova e fulmina Milinkovic-Savic con una girata potente. I bergamaschi alzano il baricentro e costruiscono diverse occasioni, con De Ketelaere e lo stesso Scamacca spesso pericolosi. Il Napoli soffre e perde anche Hojlund per infortunio, ma resiste grazie a un paio di interventi decisivi di Milinkovic-Savic e alla capacità di stringere le maglie in difesa.

Nel finale gli azzurri sfiorano il poker con Di Lorenzo, e Zalewski va vicino al gol che avrebbe chiuso la partita. L’Atalanta continua a spingere ma non sfonda più, mentre il Napoli porta a casa tre punti preziosi che restituiscono slancio e consapevolezza alla squadra di Conte. Ora l’orizzonte si chiama Roma, un’altra tappa chiave per confermare la candidatura al titolo.

Femminicidio di Afragola, la mamma di Martina Carbonaro ad Alessio Tucci: "Non ti perdonerò mai"

Napoli– «Non ti perdonerò mai, hai strappato il diamante prezioso che avevo».
È un grido di dolore, ma anche di accusa, quello che Fiorenza Cossentino – per tutti Enza – affida a Facebook.

È la madre di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa il 26 maggio scorso ad Afragola dall’ex fidanzato, Alessio Tucci, anche lui giovanissimo. Un delitto brutale: la ragazza fu colpita alla testa con una pietra dopo un litigio in un’area abbandonata alla periferia della città.

Il suo post di oggi è una ferita aperta, un pugno nello stomaco

«Cerco verità e giustizia, una giustizia vera» scrive Enza, accompagnando le parole con i video che la ritraggono insieme alla figlia. Poi, il rimprovero diretto al giovane assassino: «Non so come hai fatto a guardarmi negli occhi e mentirmi… ti aspetterò e vendicherò mia figlia».

Una comunità sotto choc e un’inchiesta che ha svelato la violenza nascosta

L’omicidio di Martina sconvolse Afragola e tutta la provincia nord di Napoli. Le indagini della Procura per i Minorenni ricostruirono un rapporto tormentato tra i due adolescenti, fatto di litigi, gelosie e minacce. Alessio Tucci confessò poche ore dopo: disse di aver perso il controllo, di essersi spaventato e di aver cercato di nascondere il corpo.

Nei giorni successivi, mentre l’inchiesta delineava il movente passionale e il quadro della violenza pregressa, emerse un episodio che colpì profondamente l’opinione pubblica: Tucci scrisse una lettera al Papa, dal carcere minorile, chiedendo perdono per ciò che aveva fatto.

Una richiesta di assoluzione impossibile da accogliere per la famiglia di Martina. Per la madre, quella lettera fu “un insulto al dolore”, l’ennesimo gesto di un ragazzo incapace di comprendere l’orrore compiuto.

In memoria di Martina: una panchina rossa ad Afragola

Martedì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Afragola si fermerà per ricordare Martina. In Piazza del Rosario sarà inaugurata una panchina rossa con il suo nome: un simbolo di memoria, ma anche di denuncia.

«Ho rivisto i nostri video e sono crollata», scrive la madre nel suo post. È un dolore che non conosce tregua, una richiesta di giustizia che rimbalza da mesi tra le aule dei tribunali e le piazze della città.

Martina aveva 14 anni. Un’età in cui si dovrebbe imparare a vivere, non morire per mano di chi diceva di amarla.

Operaio di Marcianise perde una gamba durante una manovra

Marcianise– Ieri sera, allo scalo merci di Maddaloni-Marcianise, un operaio manovratore è rimasto incastrato tra un carro ferroviario e una gru. L'impatto gli ha provocato ferite così profonde da rendere necessaria l'amputazione della gamba dal ginocchio in giù. Un intervento chirurgico che ha cancellato per sempre la vita di un lavoratore.

Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Ferroviaria e i tecnici del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Caserta. Il ferito è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Caserta, mentre le autorità competenti hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica e verificare eventuali responsabilità.

La reazione sindacale non si è fatta attendere. Angelo Lustro, segretario generale Filt Cgil Campania, e Tommaso Pascarella, segretario generale Filt Cgil Caserta, hanno espresso "profonda vicinanza al lavoratore e alla sua famiglia". Hanno definito l'episodio "drammatico" e hanno lanciato un appello accorato: "Non possiamo e non dobbiamo abituarci a eventi simili. Ogni incidente è una ferita profonda che colpisce tutto il mondo del lavoro".

Un'emergenza regionale

Queste parole risuonano come un grido di allarme in una regione che continua a pagare un prezzo troppo alto. La Campania, infatti, è tra le regioni con il più alto tasso di incidenti mortali sul lavoro d'Italia. Ogni anno decine di lavoratori perdono la vita, centinaia restano invalidi. Le statistiche nazionali collocano il territorio campano in una posizione drammatica: troppo spesso la sicurezza viene sacrificata sull'altare della produttività.

Il caso di Marcianise non è isolato. Negli ultimi mesi, la provincia di Caserta ha registrato diversi infortuni gravi, alcuni mortali. Dalle fabbriche ai cantieri, dai magazzini alle stazioni, il rischio è sempre presente. E troppe volte le norme di sicurezza restano solo carta stampata.

L'incidente di ieri sera riapre una ferita mai rimarginata. L'operaio di Marcianise si aggiunge a una lista troppo lunga di vittime del lavoro. Una lista che non dovrebbe esistere. Mentre scriviamo, una famiglia piange un futuro strappato via, e un intero settore si interroga su quanto ancora si debba soffrire prima che la sicurezza diventi davvero una priorità.

Capua, esce per la spesa travolta e uccisa da pirata della strada

Capua – Un venerdì sera di pioggia battente, le buste della spesa appena fatte, forse l’intenzione di tornare presto a casa a Vitulazio. È finita così, in un attimo di buio e rumore sordo sull’Appia, la vita di Angela Maria Scialdone, 59 anni. La donna è l'ennesima vittima di una contabilità crudele, quella delle strade campane, che continua ad aggiornarsi con ritmo spietato.

La tragedia si è consumata in pochi istanti. Angela stava probabilmente attraversando la statale quando una Fiat Punto è sopraggiunta all'improvviso. L'impatto è stato devastante: la 59enne è morta sul colpo, rendendo vano qualsiasi tentativo di soccorso.

Ma all'orrore dell'incidente si è aggiunto, nei primi momenti, lo sconcerto per la dinamica: l'auto non si è fermata. Chi era alla guida ha premuto sull'acceleratore, lasciando un corpo esanime sull'asfalto bagnato.

Soltanto più tardi il cerchio si è chiuso. Una donna di 58 anni si è presentata spontaneamente alla caserma dei Carabinieri di Capua. Visibilmente scossa, ha confessato di essere lei alla guida di quella Fiat Punto.

"Non l'ho vista, pioveva troppo forte", ha ripetuto ai militari, cercando di spiegare l'inspiegabile. "Sono fuggita perché presa dal panico". Una giustificazione che non le ha evitato una denuncia a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso.

Mentre gli inquirenti lavorano per ricostruire l'esatta dinamica dell'investimento, resta il dolore per una morte assurda, avvenuta durante un gesto di banale quotidianità. La pioggia, la scarsa visibilità e forse la distrazione hanno trasformato un tratto dell'Appia nell'ennesimo scenario di lutto, riaccendendo i riflettori sull'emergenza sicurezza che attanaglia le arterie della regione.

Campi Flegrei, nuova forte scossa di magnitudo 3.0: avvertita anche a Napoli

Napoli– La terra continua a tremare e l'apprensione cresce nell'area flegrea. Una nuova, significativa scossa sismica ha colpito i Campi Flegrei nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 22 novembre, portando nuovamente i residenti nel panico.

Il sisma, registrato dall'Osservatorio Vesuviano alle ore 18:55, ha raggiunto una magnitudo di 3.0, configurandosi come l'evento più intenso della giornata e uno dei più forti degli ultimi mesi.

L'ipocentro, come di consueto, è stato localizzato nell'area vulcanica, notoriamente interessata dal fenomeno del bradisismo.

Avvertita anche a Napoli

Se la prima scossa del pomeriggio, avvenuta alle 15:04 con intensità 2.2, era passata quasi inosservata, quella delle 18:55 è stata avvertita in modo distinto e netto non solo nella zona epicentrale di Pozzuoli e Agnano, ma anche in numerosi quartieri della città di Napoli, specialmente quelli più prossimi all'area flegrea come Bagnoli e Fuorigrotta.

Le segnalazioni sui social network si sono moltiplicate immediatamente dopo il boato, con decine di testimonianze che riportano mobili che hanno vibrato e lampadari oscillanti.

Allerta e Controlli

Nonostante la paura diffusa e le chiamate di allarme ai vigili del fuoco, fortunatamente, le autorità hanno confermato che non si registrano danni a persone o strutture. Le squadre della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco hanno immediatamente avviato i controlli di rito nelle zone a maggiore rischio per verificare l'integrità degli edifici, ma la situazione appare sotto controllo.

Gli esperti continuano a monitorare la situazione di bradisismo, in costante evoluzione, ma ribadiscono che la sequenza sismica rientra nella norma attesa per un'area vulcanica attiva come quella dei Campi Flegrei. L'attenzione, tuttavia, resta massima.

Napoli, attenzione del Prefetto sui lavori di recupero di Santa Chiara

Napoli - Continua l’impegno del Prefetto di Napoli, Michele di Bari, per la tutela e il recupero del patrimonio storico, artistico e culturale gestito dal Fondo Edifici di Culto (FEC) nell’area metropolitana partenopea.

Nella giornata del 20 novembre sono iniziati i saggi esplorativi sulle bifore in piperno della facciata esterna della Basilica di Santa Chiara, uno dei complessi monumentali più significativi della città. L’obiettivo è individuare eventuali parti ammalorate che richiedano interventi conservativi immediati, garantendo la preservazione di questo capolavoro gotico-angioino per le generazioni future.​

Le indagini diagnostiche sono state finanziate con fondi ordinari del FEC – Ministero dell’Interno, per un totale di 151.857 euro, e sono eseguite da una ditta specializzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli. Questa attività altamente specialistica permette di intervenire anche su elementi difficilmente accessibili, assicurando manutenzioni mirate e durature.​

L’intervento rientra in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio culturale napoletano, che vede la Prefettura in prima linea nella gestione e salvaguardia dei beni di proprietà del FEC. Grazie a questa sinergia istituzionale, Napoli conferma il proprio ruolo di protagonista nella conservazione del patrimonio artistico nazionale, con interventi mirati e risorse destinate alla tutela dei monumenti più significativi.

Napoli, furto lampo in via Ferraris: blitz della polizia sul "ladro di automobili"

Napoli – Un copione criminale scritto e riscritto, ma stavolta il finale l'hanno dettato gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia. Un blitz a tempo di record, nel tardo pomeriggio di ieri in via Galileo Ferraris, ha riportato in cella un 38enne napoletano, un "volto noto" alle forze dell'ordine, specializzato in furti d'auto.

La scena, degna di un film poliziesco, si è consumata sotto gli occhi vigili della Volante. Gli agenti, in perlustrazione, notano un uomo scendere da un'auto e avvicinarsi con fare deciso a una vettura parcheggiata.

Niente smontaggio sofisticato, niente attese: un colpo secco e il deflettore dell'auto bersaglio va in frantumi. In un attimo, il malvivente si è intrufolato nell'abitacolo, pensando di agire nell'ombra.

Ma l'ombra, per lui, si è subito materializzata. I poliziotti sono piombati sulla scena proprio mentre l'uomo, ignaro, frugava freneticamente nel cruscotto e sotto i sedili, alla ricerca di oggetti di valore. Solo allora, alzando lo sguardo, ha visto le divise.

Scatta l'istinto della fuga, ma è un lampo spento sul nascere. Gli agenti lo bloccano e, perquisendolo, mettono le mani sul suo "kit del mestiere": una serie di arnesi da scasso, pronti per qualsiasi evenienza.

Le indagini sul campo, però, riservano la ciliegina sulla torta. L'auto dalla quale era sceso, quella che doveva essere la sua "navicella" per la fuga, era a sua volta il bottino di un furto.

Un doppio colpo per il 38enne: a bordo, il computer di bordo era stato strappato via e il parabrezza anteriore destro era ridotto in schegge, segni inequivocabili di un precedente "colpo" andato a buon fine.

Per lui, finisce la "serata lavorativa". È scattato l'arresto per tentato furto aggravato a cui si è aggiunta la denuncia per ricettazione, visto che viaggiava a bordo di un'auto già "bollinata". .

Napoli, la guerra dei baby camorristi: il mistero del colpo perfetto che ha uccio Pio Marco Salomone

Pio Marco Salomone, 19 anni, un passato già segnato da arresti, frequentazioni pericolose e un nome noto alle forze dell’ordine, è l’ultima vittima della guerra sotterranea che da mesi incendia Napoli.

Una guerra combattuta non dai vecchi padrini, ma da “paranze” di baby camorristi legati – direttamente o come satelliti – ai clan Mazzarella e Contini, impegnati in un braccio di ferro per il controllo dello spaccio e della movida.

Il ragazzo è stato ucciso nella notte, sotto gli occhi delle telecamere, nei pressi della sala giochi Planet di via Generale Francesco Pinto, nel quartiere Arenaccia. Era in auto, in transito, quando un proiettile lo ha colpito dritto alla fronte.

Ed è proprio questo dettaglio fa porre domande agli investigatori: colpo fortunato o mano esperta?

Gli amici della vittima sostengono che l’agguato sia stato improvviso e casuale, quasi come se Salomone fosse finito nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma la loro versione non convince affatto gli uomini della Squadra Mobile.

Se davvero il proiettile ha centrato la fronte con un’auto in movimento, spiegano gli inquirenti, ci troviamo di fronte a un tiratore addestrato, non certo a uno dei tanti giovani armati che scorrazza per la città.

Le immagini delle telecamere e la perizia balistica serviranno a sciogliere il nodo:killer professionista o racconto manipolato?

Un obiettivo annunciato

Le indagini, coordinate dalla Mobile, puntano verso una sola conclusione: il bersaglio era proprio lui, Pio Marco Salomone. Un regolamento di conti rimasto sospeso e chiuso con un colpo secco, forse l’epilogo di un’escalation che da mesi vede in campo giovanissimi pronti a tutto pur di conquistare una piazza di spaccio o accreditarsi presso i boss più anziani.

Il profilo della vittima: una “testa calda” nella rete della baby camorra

Salomone abitava nei pressi di piazza Carlo III, a poca distanza dal luogo dell'agguato. Nonostante la giovane età, era già classificato dagli investigatori come una “testa calda”, avvezza agli ambienti dello spaccio e coinvolta in rapporti opachi con i gruppi della nuova camorra giovanile.

Il suo nome era finito sui taccuini della cronaca nell’agosto 2024, quando i carabinieri fecero irruzione nel Parco Geco di via Michele Guadagno, a Sant’Eframo Vecchio. In quell’operazione furono sequestrate cocaina rosa, marijuana e una pistola semiautomatica calibro 7,65. Con lui furono arrestati altri due giovanissimi, di 18 e 21 anni.

Quell’intervento arrivò a pochi giorni dall’agguato fallito del 23 luglio: una pioggia di venti colpi esplosi da un commando in piazza Sant’Eframo Vecchio, luogo abitualmente frequentato da Salomone e dai suoi amici.

Non una “stesa”, chiarirono gli investigatori, ma un vero tentato omicidio: il gruppo armato infatti aveva insegnato la vittima per decine di metri, senza però riuscire a colpire il bersaglio.

La guerra tra baby clan

Il delitto dell’Arenaccia porta l’ennesima firma della guerra tra le baby gang dei clan Mazzarella e Contini. Una guerra combattuta con dinamiche da narcos, in cui i protagonisti – ragazzini poco più che maggiorenni – agiscono con temerarietà, fame di potere e nessuna percezione delle conseguenze.

Pio Marco Salomone lo sapeva: la sua vita era ormai intrecciata a doppio filo con una faida dove o si spara o si muore. Stanotte, per lui, il conto è arrivato.

Saxifraga 2025, trionfa l'eccellenza napoletana: premiato il professor Ascierto

Napoli celebra le sue eccellenze con il Premio Saxifraga 2025, assegnato al professor Paolo Ascierto, Ordinario di Oncologia presso l'Università Federico II. Il riconoscimento, promosso dall'associazione "Le mani di Napoli", si conferma un punto di riferimento per valorizzare chi si distingue nei settori sanità, cultura, artigianato e imprenditoria.

Il nome stesso del premio racchiude un messaggio potente: come la saxifraga che fiorisce tra le rocce, Napoli trasforma le difficoltà in opportunità, la fragilità in coraggio. Ascierto ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il suo straordinario contributo internazionale nel campo della ricerca oncologica e dell'innovazione terapeutica.

Un tributo che commuove la città

La cerimonia ha riservato un momento di particolare intensità emotiva con l'omaggio alla memoria di Franco Di Mare, il giornalista che ha raccontato la realtà con coraggio e umanità. Una targa commemorativa è stata consegnata al fratello Gino, in un gesto che ha toccato i presenti e ribadito quanto il suo impegno professionale abbia lasciato un segno indelebile nella comunità giornalistica.

All'evento hanno partecipato figure istituzionali di primo piano: il sindaco Gaetano Manfredi, il Magnifico Rettore Matteo Lorito, Maria Rosaria Campitiello del Ministero della Salute, Antonio Parlati della Rai e Giovanni Esposito della Scuola di Medicina Federico II. Presenti naturalmente i vertici dell'associazione "Le mani di Napoli", con il presidente Giancarlo Maresca e il direttore generale Damiano Annunziato.

Le parole del vincitore

"Questo riconoscimento rappresenta un'emozione profonda", ha dichiarato Ascierto. "Non è solo un onore personale, ma un tributo al lavoro silenzioso e tenace di tantissime persone che operano per il bene della comunità". Il professore ha sottolineato come Napoli, proprio come la saxifraga, sappia fiorire anche nei contesti più complessi.

Ascierto ha dedicato il premio all'intera squadra dell'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale: "Le 'mani' che celebriamo sono quelle che lavorano nei laboratori e nei reparti per offrire nuove speranze. Continueremo a impegnarci affinché le mani della scienza possano stringere quelle di chi combatte la battaglia contro il cancro".

Il ricordo di Franco Di Mare

Gino Di Mare ha espresso la gratitudine della famiglia per il tributo al fratello: "Questo riconoscimento non celebra solo la sua professionalità, ma anche i valori che ha trasmesso attraverso ogni suo articolo e servizio". Le sue parole hanno sottolineato quanto Franco amasse Napoli e quanto il suo ricordo rimanga vivo nella città e nella comunità giornalistica.

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