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Al Teatro Totò con "Tutto in una notte" e il trio Ferri Laurato Guadagno

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Prosegue con slancio la stagione del Teatro Totò, che accende ancora una volta la sua sala di via Frediano Cavara a Foria con “Tutto in una notte”, brillante commedia scritta da Gaetano Liguori, che ne firma anche la regia, insieme a Rosario Verde.

In scena dal 21 al 30 novembre - con doppio spettacolo il sabato alle 17.30 e alle 21.00, e la consueta recita domenicale delle 18.00 - lo spettacolo trascina il pubblico in un racconto contemporaneo dove nulla è davvero come sembra.

Equivoci, tradimenti, scambi di identità e improvvisi colpi di scena compongono una trama che corre veloce, sorretta da un congegno comico costruito con precisione artigianale. È una situation comedy dal ritmo frenetico, capace di regalare continue sorprese grazie a trovate brillanti e gag calibrate con misura, che trasformano la vicenda in un irresistibile gioco teatrale.

A guidare la squadra della Compagnia Stabile del Totò è l'amato e applaudito Davide Ferri, affiancato dall’energia scenica di Peppe Laurato e dalla verve di Edoardo Guadagno. Completano l’affiatato ensemble altri interpreti di grande talento, che conferiscono alla commedia un respiro corale e vivacissimo.

La regia di Gaetano Liguori, solida e inventiva, orchestra il tutto con mano sicura, esaltando tempi, dinamiche e quella comicità fresca e immediata che da sempre caratterizza il linguaggio del Teatro Totò.

Scippo in pieno giorno sul lungomare di Napoli: 69enne derubata, carabinieri arrestano un 29enne

Napoli– Una passeggiata tranquilla sul suggestivo lungomare di via Francesco Caracciolo si è trasformata in un momento di paura per una donna di 69 anni, vittima di uno scippo improvviso. Un 29enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, le ha strappato con violenza il cellulare dalle mani, senza curarsi del rischio che la signora potesse cadere.

L’episodio è avvenuto sotto gli occhi dei carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Napoli Stella, impegnati in un servizio anti-rapina nel cuore della città. Appostati proprio lungo via Caracciolo, i militari hanno assistito alla scena e si sono lanciati immediatamente all’inseguimento del giovane.

La fuga è durata solo poche centinaia di metri: il 29enne è stato raggiunto, bloccato e arrestato con l’accusa di rapina. Il cellulare è stato recuperato e restituito alla legittima proprietaria, che, nonostante lo spavento, è in buone condizioni.

L’arresto si inserisce in un più ampio servizio di controllo del territorio che ha interessato anche l’area di Porta Nolana. Nell’ambito dell’operazione, i carabinieri hanno identificato 65 persone, di cui 38 già note alle forze dell’ordine, e sequestrato quattro veicoli. Un presidio costante che mira a contrastare la microcriminalità e garantire maggiore sicurezza nelle zone più frequentate del centro cittadino.

Napoli, blitz al campo Rom di Poggioreale: droni, rame e merce rubata. Due cani in salvo

Napoli - Controlli a tappeto nel cuore del campo rom di via Grimaldi, nel quartiere di Poggioreale. I Carabinieri Forestali e i militari della Compagnia Napoli Poggioreale hanno condotto una vasta operazione congiunta che ha messo in luce un vasto giro di illegalità, focalizzandosi in particolare sulla sicurezza ambientale e sul rispetto della legge.

Il bilancio dell'intervento è significativo, con sequestri ingenti che confermano come il campo fosse un punto nevralgico per attività illecite.

L'oro rosso e la merce High-Tech

Le competenze specifiche dei Carabinieri Forestali hanno permesso di concentrare l'attenzione su reati ambientali e ricettazione. All'interno di una singola baracca di circa 20 metri quadrati, i militari hanno rinvenuto e posto sotto sequestro merce elettronica per un valore complessivo di 10mila euro. Tra gli articoli recuperati figurano droni, pannelli solari, luci LED e telecamere, tutti di dubbia provenienza.

Il sequestro più imponente, tuttavia, riguarda l'oro rosso: sono state rinvenute ben 30 tonnellate di cavi elettrici in rame, materiale estremamente richiesto nel mercato nero per via del suo alto valore.

L'attenzione dei militari non si è limitata solo ai traffici illeciti, ma ha riguardato anche il benessere animale. Due cani sono stati salvati da condizioni di detenzione inaccettabili.

Una pitbull, tenuta incatenata, è stata liberata dopo che la sua proprietaria, una donna di 38 anni, è stata denunciata per maltrattamento di animali. L’animale è stato immediatamente affidato alle cure dell'Asl Veterinaria.

Un secondo cane, un meticcio, è stato trovato in pessime condizioni igienico-sanitarie, rinchiuso all’interno di una baracca dismessa e fatiscente. Anche per questo piccolo meticcio sono scattate le procedure di soccorso e sarà curato dai medici veterinari dell’Asl.

L'operazione è stata anche un'occasione per un capillare controllo del territorio e dei suoi occupanti. Sono state identificate 54 persone, di cui ben 13 risultate già note alle forze dell'ordine.

A completare il quadro delle irregolarità, dieci veicoli sono stati rimossi dall'area. Si trattava di auto e furgoni sprovvisti di assicurazione, cannibalizzati o in evidente stato di abbandono, che contribuivano al degrado ambientale e al potenziale pericolo nell'accampamento.

Napoli, E-bike truccate, maxi-operazione di controllo: 29 mezzi sequestrati

Napoli - Sembrava l’allestimento di un nuovo evento in centro città, invece a Piazza Plebiscito era in corso un’operazione a largo raggio che ha attirato l’attenzione di turisti e passanti.

Una piattaforma della Motorizzazione civile, montata dai carabinieri della Compagnia Napoli Centro insieme agli agenti della polizia municipale, ha trasformato il salotto monumentale della città in un punto di controllo mobile per individuare e-bike modificate.

Molti curiosi si sono avvicinati chiedendo spiegazioni agli uomini in divisa, attratti dalla presenza del macchinario. In realtà, le verifiche riguardavano un fenomeno ormai dilagante: le bici elettriche potenziate che, superando i 25 km/h, diventano a tutti gli effetti ciclomotori, con obblighi di assicurazione, targa e casco.

Grazie alla piattaforma — utilizzata prima a Piazza Plebiscito e poi a Piazza Dante — i tecnici sono riusciti a stabilire con precisione se i veicoli fossero stati alterati, senza possibilità di errore. Il dispositivo consente infatti di testare velocità, potenza del motore e eventuali manomissioni ai sistemi di sicurezza.

L’operazione, estesa anche al centro storico, al quartiere Chiaia e ai Quartieri Spagnoli, ha portato al controllo di 120 mezzi elettrici. Ventinove sono risultati irregolari e sono stati sequestrati. Il bilancio complessivo conta 161 sanzioni elevate per violazioni al Codice della strada.

Un risultato rilevante, sottolineano gli inquirenti, che mira a contrastare un fenomeno sempre più diffuso tra rider, giovanissimi e pendolari: l’uso di e-bike trasformate in scooter mascherati, con rischi per la sicurezza di chi le guida e di chi attraversa le strade di Napoli.

Oroscopo di oggi 21 novembre 2025 segno per segno

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Oggi l’universo ci sussurra di rallentare, di ascoltare più che di parlare, e di cercare l’armonia nei piccoli gesti. Mercurio, in una fase di transito armonioso, favorisce il dialogo e la risoluzione di tensioni accumulate. La Luna in transito ci invita a cercare protezione e stabilità, mentre Marte ci spinge a dosare la nostra energia. È una giornata per costruire, non per distruggere; per sanare, non per ferire.

ARIETE

  • Amore: La dolcezza è la tua arma vincente. Evita toni bruschi e dedicati all’ascolto. Se single, un incontro casuale potrebbe rivelarsi più interessante del previsto.

  • Lavoro: Hai tanta energia, ma oggi serve strategia, non forza bruta. Un chiarimento con un collega o un superiore ti aprirà nuove prospettive su un progetto.

  • Salute: Attenzione a non sovraccaricarti. Ritaglia del tempo per un'attività che ti rilassi, come una camminata nella natura.

  • Finanze: Giornata stabile. Evita spese impulsive e concentrati nel pianificare un investimento futuro.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La tua fretta è il tuo peggior nemico. Oggi, la pazienza non è una perdita di tempo, ma un investimento."

TORO

  • Amore: La stabilità è il tuo afrodisiaco. Un gesto semplice e concreto, come una cena preparata con cura, cementifica il legame e crea una profonda complicità.

  • Lavoro: La tua concretezza è apprezzata. Risolvi con calma e metodo una questione in sospeso, soprattutto se legata all'ambito familiare o domestico.

  • Salute: Il tuo equilibrio psicofisico è buono. Il consiglio è di non trascurare l’idratazione.

  • Finanze: Situazione solida. È un buon giorno per valutare piani di risparmio a lungo termine.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Radicati nel presente. La bellezza che cerchi è già nelle piccole cose che hai costruito."

GEMELLI

  • Amore: Le parole hanno un potere curativo. Un dialogo sincero e aperto scioglierà completamente una tensione nata da un malinteso. Metti da parte l'orgoglio.

  • Lavoro: Le idee abbondano, ma rischi di disperderti. Scegline una o due concrete e portale avanti con determinazione. La collaborazione è favorita.

  • Salute: La mente è iperattiva. Per evitare ansia, scrivi i tuoi pensieri. Ti aiuterà a fare ordine.

  • Finanze: Attenzione alle spese superflue dettate dalla noia. Meglio investire in qualcosa che stimoli la tua mente, come un libro o un corso.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Non volare troppo in alto con i pensieri. Fissa un obiettivo e atterralo con la tua proverbiale comunicazione."

CANCRO

  • Amore: Hai bisogno di sentirti protetto/a e oggi puoi trovare questa sensazione in un gesto affettuoso del/della tuo/a partner. Crea un momento di intimità e armonia domestica.

  • Lavoro: Metti ordine nella tua postazione e nelle tue priorità. Un ambiente sereno e organizzato aumenterà la tua produttività e tranquillità.

  • Salute: Giornata per coccolarti un po'. Un bagno caldo o una tisana serale possono ricaricarti.

  • Finanze: Situazione tranquilla. Ti senti sicuro nel gestire le spese di routine.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Non aver paura delle tue emozioni. Sono il tuo faro, non la tua tempesta. Lasciale fluire."

LEONE

  • Amore: Abbassi le difese e mostrarti vulnerabile non è una sconfitta, ma un atto di coraggio che rafforzerà il tuo legame in modo sorprendente.

  • Lavoro: Oggi è più saggio ascoltare che comandare. Una piccola svolta inaspettata, forse una notizia, ti sorprenderà piacevolmente. Stai attento ai segnali.

  • Salute: L'ego potrebbe ricevere una piccola scossa. Vivila come un'opportunità per crescere, non come un affronto.

  • Finanze: Niente di eclatante. È un buon giorno per osservare i mercati senza fare mosse avventate.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Il tuo sole interiore non ha bisogno di accecare per risplendere. Oggi illumina con il calore, non con l'intensità."

VERGINE

  • Amore: La chiarezza è la chiave. Essere preciso/a nei tuoi sentimenti e nelle tue aspettative ti avvicinerà alla persona amata, eliminando ogni dubbio residuo.

  • Lavoro: La tua precisione e organizzazione ti permettono di fare passi da gigante. Completa i compiti in sospeso e pianifica la prossima settimana con metodo.

  • Salute: Attenzione alla postura, soprattutto se lavori alla scrivania. Stretching e pause regolari sono essenziali.

  • Finanze: Ottimo giorno per fare bilanci, controllare estratti conto e pianificare il budget con la tua proverbiale attenzione ai dettagli.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La perfezione che cerchi non è nel controllo, ma nell'accettazione di un ordine che a volte è solo apparentemente caotico."

BILANCIA

  • Amore: Il confronto, se sereno e rispettoso, è la tua via per riportare leggerezza e intesa. Cerca il punto di equilibrio tra le tue esigenze e quelle del partner.

  • Lavoro: Una situazione complicata, forse un contrasto tra colleghi, trova finalmente una soluzione equa. La tua diplomazia è fondamentale.

  • Salute: L'equilibrio interiore si riflette su quello fisico. Pratica attività che uniscano corpo e mente, come lo yoga.

  • Finanze: Situazione armoniosa. Potresti trovare l'accordo giusto per un acquisto importante.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La tua ricerca dell'armonia oggi non è un compromesso, ma la giusta distanza per vedere il quadro completo."

SCORPIONE

  • Amore: La tua profondità è magnetica oggi. Una conversazione sincera e intensa può aprire porte emotive che credevi chiuse, creando un legame più autentico.

  • Lavoro: Le tue intuizioni sono al massimo. Fidati del tuo istinto per vedere oltre le apparenze in una questione lavorativa. Scoprirai dettagli nascosti.

  • Salute: Energia intensa. Canalizzala in un'attività fisica profonda, come il sollevamento pesi o la corsa.

  • Finanze: Il tuo fiuto per gli affari è alto. Potresti individuare un'opportunità che altri non vedono.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La tua forza non sta nel possesso, ma nel lasciare andare ciò che non ti serve più. Oggi è un buon giorno per farlo."

SAGITTARIO

  • Amore: La spontaneità è la chiave della complicità. Una serata improvvisata o una conversazione fuori dagli schemi rinfocoleranno la fiamma.

  • Lavoro: Il desiderio di cambiamento si fa sentire. Una novità, forse un piccolo viaggio o un progetto internazionale, dà slancio ai tuoi piani. Resta aperto alle possibilità.

  • Salute: Hai bisogno di libertà di movimento. Una lunga camminata o una nuotata ti rigenereranno.

  • Finanze: Attenzione alle spese dettate dall'impulso di "fuggire". Viaggia con la mente, non per forza con il portafoglio.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La tua freccia colpisce il bersaglio solo se sai esattamente dove vuoi andare. Oggi, definisci la meta."

CAPRICORNO

  • Amore: Anche in amore a volte servono i "lavori in corso". Ascoltare con calma e senza giudizio scioglierà un malinteso che pareva insormontabile.

  • Lavoro: Responsabilità e impegno dominano la scena. Sei produttivo, ma attento a non isolarti. Un consiglio di un collega più esperto può esserti utile.

  • Salute: Il punto debole oggi è il riposo. Non trascurare il sonno, è il carburante per la tua ambizione.

  • Finanze: La tua gestione oculata dà i suoi frutti. È un buon giorno per pagare bollette o sistemare questioni fiscali.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "La montagna che scali non è fatta solo di doveri, ma anche di sogni. Ricordati di guardare il panorama ogni tanto."

ACQUARIO

  • Amore: Serve più vicinanza emotiva. Condividi un'idea, un sogno o una paura con il/la tuo/a partner. È nel condividere la tua unicità che troverete l'intimità.

  • Lavoro: Creatività e originalità sono al top. Un progetto interessante cattura la tua attenzione. Una buona notizia potrebbe arrivare nel tardo pomeriggio.

  • Salute: Benessere mentale è benessere fisico. Circondati di stimoli positivi e persone che la pensano come te.

  • Finanze: Una tua idea originale potrebbe rivelarsi una fonte di guadagno inaspettata.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Il futuro che intuiamo si costruisce con i gesti del presente. Oggi, uno di quei gesti è connetterti con chi ami."

PESCI

  • Amore: L'intuito sentimentale è fortissimo. Un gesto inaspettato e romantico, dettato dal cuore e non dalla ragione, regalerà serenità e magia al tuo rapporto.

  • Lavoro: Un dialogo con un collega che consideri "quasi familiare" porterà chiarezza su un compito da svolgere. Fidati delle tue impressioni.

  • Salute: Sei sensibile alle energie circostanti. Ritagliati del tempo solo per te per ricaricarti.

  • Finanze: Attenzione a non essere troppo ingenuo in una proposta finanziaria. Ascolta il parere di un esperto.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: "Il confine tra i tuoi sogni e la realtà è più sottile che mai. Oggi, cammina in quel confine con coraggio."

IL COMMENTO FINALE DI PAOLO TEDESCO

"Oggi, 21 novembre 2025, le stelle ci consegnano una mappa per navigare le acque a volte tranquille, a volte agitate, della nostra vita quotidiana. La lezione principale è nella ricerca dell'equilibrio, non come statica perfezione, ma come dinamico aggiustamento di rotta. In amore, abbiamo visto come un gesto, una parola, un ascolto paziente possano sanare e costruire. Nel lavoro, l'invito è stato a bilanciare l'azione con la riflessione, l'energia con la strategia.

Non è una giornata per forzare il destino, ma per danzare con esso. Lasciate che la pazienza sia il vostro ritmo e il dialogo la vostra melodia. Anche nelle situazioni che appaiono più bloccate, c'è un piccolo movimento possibile, una micro-svolta che le stelle ci indicano. Sta a noi avere l'umiltà di vederla e il coraggio di prenderla. Costruite oggi il mattone di domani, con dolcezza, con concretezza, e con la profonda consapevolezza che ogni piccolo passo in armonia con il cosmo è un passo verso una vita più piena."

La replica immaginaria di Francesco Pio Maimone al suo assassino: "Io sceglievo il lavoro, tu la pistola"

Napoli – Nell'aula 318 della Corte d'Appello, Francesco Pio Valda rompe il silenzio. Condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Francesco Pio Maimone, il 18enne pizzaiolo ucciso la notte del 20 marzo 2023 agli chalet di Mergellina, il giovane di Barra ha pronunciato dichiarazioni spontanee che miravano a scuotere le coscienze, o forse a cercare clemenza.

"Non vado fiero di quello che ho fatto", ha mormorato, chiedendo perdono a una famiglia distrutta da un gesto folle, scatenato da una scarpa pestata.​

Queste parole, lette dopo il deposito di un memoriale di quattro pagine scritto di suo pugno, arrivano a distanza di oltre due anni e mezzo da quella notte tragica. Valda parla di notti insonni, di paura e rimorso, rivolgendosi non solo ai genitori della vittima, ma anche ai suoi coetanei, quasi a volersi spogliare dei panni del "baby boss" che la cronaca gli ha cucito addosso.

Ma per Antonio Maimone, padre della vittima, questo tentativo di umanizzazione arriva fuori tempo massimo. Ascoltando quelle scuse, ha sentito il bisogno di dare voce a chi voce non l'ha più, immaginando una replica impossibile tra due ragazzi che portano lo stesso nome, ma che hanno scelto strade diametralmente opposte.​

La replica immaginaria: "Io sceglievo il lavoro, tu la pistola"

Ecco il testo integrale della lettera che Antonio Maimone ha scritto, immaginando le parole di suo figlio:

"Ciao Francesco Pio Valda, io sono Francesco Pio Maimone. Ho diciotto anni e avrò per sempre diciotto anni. Amavo la vita, amavo la mia famiglia, amavo i miei amici. Il mio sogno nel cassetto era di diventare pizzaiolo.

Anch’io sono vissuto in un quartiere di periferia come il tuo, nelle case popolari di Pianura. Anch’io come te amavo le cose belle: le scarpe nuove e firmate, il motorino, i divertimenti. La mia famiglia è povera. Per soddisfare i miei desideri e alcuni “capricci” avevo dinanzi due possibilità: cedere alle lusinghe della malavita o andare a lavorare.

Io ho scelto di andare a lavorare: all’età di undici anni lavavo i bidoni della spazzatura per racimolare 20 euro; poi ho fatto altri mestieri: il muratore, il fruttivendolo, l’idraulico, il fabbro, ho imparato addirittura ad aggiustare le lavatrici; infine ho fatto il rider mentre con mia sorella ho conseguito l’attestato di pizzaiolo con cui avrei aperto la pizzeria con le mie sorelle grazie al Progetto “Io Resto al Sud”.

Anche la mia vita non è stata semplice, ma io ho scelto l’impegno e l’onestà. Le nostre scelte sono state diverse, purtroppo. Le tue scelte sono state causa della mia morte: proprio io che amavo tanto la vita.

Vorrei concludere con questo mio pensiero: ho sempre odiato le armi perché ho sempre saputo che il rispetto non si compra con un’arma. Le ultime mie parole: rispetto e amore per la vita".

Due destini incrociati

Il confronto a distanza tra i due Francesco Pio non potrebbe essere più stridente. Da una parte Valda, che dal carcere parla di rimorso e invita i giovani a non seguire il suo esempio; dall'altra la memoria viva di Maimone, che con il suo esempio concreto – fatto di bidoni lavati a 11 anni e sogni di una pizzeria tutta sua – dimostra che l'alternativa alla violenza esiste ed è una scelta quotidiana.​

Antonio Maimone respinge le scuse al mittente, definendo Valda "non credibile" perché "non si cambia dall’oggi al domani". La sua non è vendetta, ma una ferma rivendicazione di dignità per un figlio che è stato "vittima innocente della criminalità e del degrado morale". Mentre il processo d'appello si avvia verso la sentenza prevista per dicembre, resta il monito di un padre che, attraverso le parole immaginate del figlio, ricorda a una città intera che il rispetto si costruisce con il sudore, non con i proiettili.

Superenalotto, estrazione da brividi: numeri gemelli, coincidenze e un jackpot che vola oltre gli 80 milioni

L’estrazione di oggi del Superenalotto ha regalato una combinazione che, agli occhi degli appassionati di numerologia, ha davvero il sapore della curiosità.

Una sequenza fatta di ripetizioni, incastri e accoppiamenti che sembrano rincorrersi:

5-9-15-17-48-74, con Jolly 65 e Superstar 75.

Numeri che, presi singolarmente, non dicono molto. Ma guardandoli insieme è impossibile non notare quel gioco di “gemelli” che spesso fa sorridere i giocatori: il 5 che ritorna nel 15; il 7 che si infila nel 17 e poi ancora nel 74; il 5 e il 7 che tornano nel 75 Superstar.

Eppure, nonostante un’estrazione così particolare, oggi nessuno è riuscito a centrare il colpo grosso. Nessun “6” né “5+1” sono stati realizzati, e così il montepremi riparte più alto di prima, pronto a mettere alla prova la fortuna di milioni di giocatori nel prossimo concorso: il jackpot vola a circa 80.900.000 euro. Una cifra che comincia a far tremare i polsi.

 Le quote di oggi – Concorso n.185

Superenalotto

  • Punti 6: 0 – €0,00

  • Punti 5+: 0 – €0,00

  • Punti 5: 10 – €16.695,51

  • Punti 4: 1.178 – €144,88

  • Punti 3: 35.352 – €14,49

  • Punti 2: 429.203 – €5,00

Superstar

  • Punti 6SS: 0 – €0,00

  • Punti 5+SS: 0 – €0,00

  • Punti 5SS: 0 – €0,00

  • Punti 4SS: 4 – €14.488,00

  • Punti 3SS: 152 – €1.449,00

  • Punti 2SS: 1.899 – €100,00

  • Punti 1SS: 10.010 – €10,00

  • Punti 0SS: 20.002 – €5,00

Seconda Chance

  • Vincite da 50€: 96 – €4.800,00

  • Vincite da 3€: 14.501 – €43.503,00
    Totale vincite Seconda Chance: 14.597

WinBox

  • WinBox 1: 2.064 – €51.600,00

  • WinBox 2: 236.215 – €479.858,00
    Totale vincite WinBox: 238.279

Un’estrazione ricca di premi collaterali, piccoli e medi, che ha distribuito vincite in tutta Italia ma ha rimandato ancora una volta il sogno milionario. E ora l’attesa cresce: il jackpot del prossimo concorso supera quota 80 milioni, una cifra che riaccende speranze, strategie, cabale e superstizioni.

Napoli, De Laurentiis a giudizio, il club: "Stupore e fiducia"

Il Napoli non ci sta e reagisce con toni tranchant al rinvio a giudizio disposto dal Gup di Roma contro Aurelio De Laurentiis e Andrea Chiavelli. In una nota ufficiale, la società azzurra parla apertamente di «stupore e sconcerto» per una decisione che giudica incomprensibile, visto che – sottolinea – le consulenze tecniche di altissimo livello hanno «inequivocabilmente provato la correttezza dell'operato della società».

Il club si dice «sereno e fiducioso» sulle sorti del procedimento, la cui prima udienza è stata fissata per il 2 dicembre 2026, più di un anno da oggi. Un lasso di tempo che il Napoli intende utilizzare per dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati.

Le accuse e la difesa

L'inchiesta riguarda presunte irregolarità nelle iscrizioni in bilancio di alcune operazioni di mercato e nei trasferimenti di calciatori. Secondo l'accusa, queste manovre avrebbero generato plusvalenze fittizie. Tuttavia, la società sottolinea un particolare significativo: «La stessa accusa ha correttamente riconosciuto, nel corso della propria requisitoria, che la Sscn non ha tratto alcun vantaggio dalle operazioni contestate».

Un elemento che la difesa considera centrale e che alimenta il «sconcerto» per il rinvio a giudizio. Il Napoli insiste: sia le registrazioni contabili sia le modalità di cessione dei giocatori sono state gestite in modo corretto, come confermato dalle perizie tecniche presentate.

Il precedente dell'Inter

Nel comunicato, il club partenopeo tira in ballo un precedente giudiziario che ritiene emblematico. «In relazione a una contestazione perfettamente sovrapponibile derivata dal medesimo fascicolo di indagine, i pubblici ministeri di Milano hanno già richiesto l'archiviazione del procedimento per l'Inter», si legge nella nota.

Un riferimento chiaro: se per il club nerazzurro la Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione, perché per il Napoli si procede verso il processo? Una domanda retorica che anticipa la linea difensiva: se le accuse sono le stesse, anche l'esito dovrebbe essere identico.

Ora cosa succede

Con l'udienza fissata a oltre dodici mesi di distanza, il Napoli ha tempo per preparare la propria strategia difensiva. La società annuncia di voler «combattere» per ristabilire la verità e pulire la propria reputazione. Intanto, il mondo del calcio osserva con attenzione: il caso potrebbe avere ripercussioni su altre società indagate per plusvalenze, in un momento in cui la finanza nel calcio è sotto la lente d'ingrandimento di magistrati e autorità di vigilanza.

Mondragone, era ai domiciliari con pistola e droga: arrestato

Mondragone - Un controllo di routine è esploso in un’operazione ad alto impatto ieri pomeriggio a Mondragone, dove i Carabinieri hanno scoperchiato un arsenale in miniatura e trovato droga nella casa di un trentenne già sottoposto agli arresti domiciliari. L’uomo, invece di godersi la libertà vigilata, ora è in cella.

Il suo comportamento è stato la sua rovina. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mondragone si sono presentati all’abitazione del 30enne, residente nella località Pescopagano, per verificare il rispetto della misura cautelare. Ad accoglierli, però, hanno trovato un uomo visibilmente agitato e nervoso.

Quell’atteggiamento sospetto ha fatto scattare l’allarme neiCarabinieri, che non hanno esitato a procedere con una perquisizione immediata, prima sulla persona e poi nell’appartamento. Ed è lì che il controllo di routine si è trasformato in un bottino inaspettato.

Nella tana del 30enne, i militari hanno scovato un vero e proprio pezzo da collezione del mercato nero: una potente pistola a tamburo, modello .44 Magnum, con la matricola parzialmente abrasa per renderne intracciabile l’origine. A completare il quadro, cinque proiettili dello stesso letale calibro, pronti all’uso e, come l’arma, mai denunciati alle autorità.

Ma il “carico” non finiva qui. Nella stessa perquisizione lampo sono emerse anche tre stecche di hashish, per un peso totale di circa quattro grammi, probabilmente destinate al suo consumo personale.

Per il 30enne non c’è stato scampo. È scattato immediatamente l’arresto in flagranza di reato per il gravissimo reato di detenzione abusiva di arma da fuoco, con l’aggravante dell’arma resa insindacabile. La droga, sebbene in modica quantità, gli è valsa una segnalazione alla Prefettura-Città Metropolitana di Caserta.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato tradotto per scontare la sua nuova pena nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La Magnum, i proiettili e l’hashish sono stati posti sotto sequestro. Un pomeriggio di controlli che per il 30enne si è trasformato in un viaggio di sola andata dietro le sbarre.

Lotto e 10eLotto: pioggia di numeri “gemelli” e ripetuti nell’estrazione di oggi

L’estrazione di oggi del Lotto si distingue per una serie di ripetizioni intriganti e numeri “gemelli” che sembrano aver dominato più ruote. Una combinazione che farà sicuramente drizzare le antenne agli appassionati e ai giocatori più attenti alle ricorrenze.

Il re della serata: il numero 76

Il 76 è il vero protagonista: non solo compare sulla ruota di Bari come primo estratto, ma torna anche nel 10eLotto raddoppiando il proprio peso grazie alla combinazione Numero Oro. Una presenza così marcata non passa certo inosservata tra chi segue i segnali della fortuna.

Il 41, il numero che non manca mai

Curiosa anche la ricorrenza del 41, che appare su ben tre ruote:

  • Cagliari,

  • Firenze,

  • Palermo.

Un trittico che potrebbe suscitare l’attenzione di chi ama inseguire le ripetizioni.

La coppia 02-39 e la presenza massiccia dei numeri “bassi”

La combinazione di oggi vede anche diverse ripetizioni nel range 01–09, riflettendosi non solo sul Lotto ma anche sul 10eLotto, dove questi numeri compaiono con una densità più alta del solito. Da segnalare inoltre il ritorno del 02 su più fronti, così come il 39, estratto sia a Roma che protagonista nel 10eLotto.

Estrazioni del Lotto – Tutte le ruote

BARI: 76 70 55 49 27
CAGLIARI: 90 41 09 46 39
FIRENZE: 88 57 41 13 29
GENOVA: 70 38 43 12 59
MILANO: 54 57 38 84 80
NAPOLI: 78 42 68 47 27
PALERMO: 24 41 61 22 07
ROMA: 39 04 01 78 42
TORINO: 32 02 30 35 26
VENEZIA: 69 02 88 72 13
NAZIONALE: 45 73 36 71 07

10eLotto – Numeri vincenti di oggi

02 04 09 24 32 38 39 41 42 43 54 55 57 68 69 70 76 78 88 90

NUMERO ORO: 76
DOPPIO ORO: 76 – 70

Una combinazione vibrante, con tanti numeri “ripetuti” tra Lotto e 10eLotto, e una forte presenza di numeri alti come 88, 90, 78 ma anche molti bassi che creano un equilibrio interessante.

Napoli: Enac frena lo stop a Capodichino, ma Gesac tira dritto

Napoli– È braccio di ferro sulla pista di Capodichino. Al centro della contesa c'è il calendario dei lavori di riqualificazione previsti per il 2026, che rischiano di paralizzare il traffico aereo partenopeo.

Da una parte l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) che richiama all'ordine il gestore; dall'altra la Gesac, che difende il proprio operato citando la necessità di pianificazione.

La miccia è stata innescata dall'annuncio della Gesac riguardante la chiusura dello scalo per un totale di 54 giorni – con uno stop completo previsto a novembre 2026 – per permettere il rifacimento profondo della pista di volo. Una comunicazione che non è piaciuta ai vertici dell'Enac, che hanno subito "bacchettato" la società di gestione.

L'affondo di Enac: "Decidiamo noi"

La posizione dell'Ente è netta: l'ultima parola sul calendario spetta all'autorità di controllo, e non può essere pronunciata prima di aver visionato il progetto esecutivo. "Al momento il progetto non è ancora stato inviato all'Ente per l'approvazione", si legge in una nota ufficiale.

Il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, non usa mezzi termini e parla di inadempienza da parte del gestore napoletano: "Come più volte ribadito, vogliamo limitare il più possibile i giorni di chiusura dello scalo". L'obiettivo dichiarato è quello di tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini e salvaguardare i profitti delle imprese, riducendo al minimo i disagi operativi. Per Di Palma, la priorità è ottimizzare i tempi del cantiere, una valutazione che potrà essere fatta solo dopo l'istruttoria tecnica definitiva.

La difesa di Gesac: "Tutto regolare"

A stretto giro è arrivata la replica da Capodichino. La Gesac rispedisce al mittente le accuse, negando qualsiasi irregolarità procedurale. La società fa notare che le stime sui tempi (54 giorni di lavori, di cui 24 a chiusura totale) derivano dal Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte), che l'Enac stesso ha approvato il 24 ottobre 2025.

"Il progetto esecutivo è stato affidato a una società leader tramite una gara da 19,4 milioni di euro", spiega il gestore, sottolineando come l'annuncio delle date fosse un atto dovuto verso il mercato. "Le compagnie aeree devono programmare in anticipo le loro attività", conclude la nota di Gesac, giustificando la comunicazione dello stop dal 1° al 30 novembre 2026 come una mossa necessaria per la trasparenza operativa e logistica, basata proprio sulle indicazioni preliminari ricevute dall'Ente.

Resta ora da vedere se il progetto esecutivo, una volta presentato, riuscirà nel difficile compito di conciliare la sicurezza della pista con la necessità di non isolare Napoli dai cieli per quasi un mese.

Sarno, agguato col martello in pieno giorno: due fratelli arrestati per tentato omicidio

Sarno- Agguato in strada, caccia all’“infame”: così è nato il pestaggio. Un martello, una soffiata e vecchi rancori mai sopiti. Ruota attorno a questi elementi la violenta aggressione avvenuta il 7 dicembre 2024 a Sarno, nei pressi del Prolungamento Matteotti, a pochi passi dalla sede del Giudice di Pace. Un episodio che, secondo gli inquirenti, assume i contorni di una vera e propria spedizione punitiva.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sarno – supportati dal Reparto territoriale di Nocera Inferiore, guidato dal tenente colonnello Gianfranco Albanese – tutto sarebbe iniziato quando una terza persona avrebbe individuato la vittima in strada e avvisato i due futuri aggressori. Una frase secca, “Venite, l’infame è qui”, avrebbe fatto scattare immediatamente il raid.

L’arrivo dei fratelli e il massacro in strada

I due fratelli, 36 e 26 anni, entrambi di Sarno, sarebbero piombati sul posto e avrebbero subito individuato il giovane bersaglio. Lo avrebbero bloccato e colpito ripetutamente con calci e pugni, per poi passare all’arma improvvisata: un martello. Colpi violenti alla testa, sferrati con tale brutalità da lasciare l’uomo esanime sull’asfalto.

Mentre gli aggressori fuggivano, alcuni passanti hanno allertato i soccorsi. Il giovane, trasportato d’urgenza in ospedale, entrò in coma e rimase in prognosi riservata per un lungo periodo.

Rancori familiari dietro l’agguato

Le indagini della procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Roberto Lenza, hanno consentito di ricostruire l’intera dinamica. Alla base del pestaggio, secondo gli inquirenti, vi sarebbero tensioni personali e rancori pregressi, alimentati da presunti legami di parentela tra vittima e aggressori.

Questa mattina sono scattati i provvedimenti: arresti domiciliari per i due fratelli, accusati di tentato omicidio. E poi obbligo di dimora per il presunto complice, indicato come colui che avrebbe segnalato la vittima. Analogo provvedimento cautelare anche per il padre della vittima, trovato in possesso di una pistola durante le verifiche investigative: per lui l’accusa è detenzione illegale di arma.

Il caso rimane aperto: gli inquirenti continuano a scavare nei rapporti tra i protagonisti, convinti che quanto avvenuto sia solo l’ultimo capitolo di una vicenda familiare segnata da conflitti mai risolti.

N.M.

De Laurentiis rinviato a giudizio: per le plusvalenze di Manolas e Osimhen

Aurelio De Laurentiis andrà a processo. Il gup di Roma ha disposto il rinvio a giudizio del presidente del Napoli con l’accusa di falso in bilancio, contestato per tre esercizi consecutivi: 2019, 2020 e 2021.

Insieme a lui siedono sul banco degli imputati il dirigente Andrea Chiavelli, storico braccio destro del patron azzurro, e la stessa SSC Napoli, citata quali responsabile civile.

La decisione del giudice arriva al termine dell’udienza preliminare che ha raccolto gli atti dell’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie legate a due operazioni di mercato considerate “cardine” dal pool investigativo.

La prima riguarda l’estate 2019, quando il Napoli acquistò dalla Roma il difensore Kostas Manolas. Un affare da oltre 30 milioni che, secondo l’accusa, sarebbe stato “gonfiato” attraverso un sistema di valutazioni ritenute artificiose.

La seconda operazione finita nel mirino è quella, ancor più imponente, che nell’estate 2020 portò Victor Osimhen dal Lille all’ombra del Vesuvio: un trasferimento da 70 milioni che la procura considera irregolare per la contabilizzazione delle contropartite tecniche, quattro giovani poi ritenuti sovrastimati.

Il procedimento ricalca, per dinamiche e contestazioni, altre indagini che negli ultimi anni hanno scosso il calcio italiano, travolgendo società di vertice e accendendo il dibattito sui metodi di valutazione dei calciatori. Ma nel caso Napoli, sottolineano gli inquirenti, le presunte irregolarità inciderebbero direttamente sui bilanci societari in più stagioni, aprendo scenari giudiziari complessi e di lungo corso.

L’udienza dibattimentale sarà fissata nelle prossime settimane. Il club, dal canto suo, ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo la piena correttezza delle operazioni e la trasparenza dei bilanci. Ora, però, la partita si sposta nelle aule di tribunale, dove la vicenda dovrà essere ricostruita operazione per operazione.

Marcianise, carico di cemento schiaccia la cabina: muore camionista 51enne

Marcianise – Un’altra croce sulle strade del lavoro: il boato sordo del cemento che si schianta contro il metallo, poi il silenzio. È l'ennesimo capitolo di una strage silenziosa quello che si è consumato nel primo pomeriggio di oggi lungo la Strada Provinciale 335, arteria vitale e pericolosa dell'area industriale di Marcianise.

A perdere la vita è Marian Marin Broasca, autotrasportatore 51enne di origini romene, vittima di una dinamica tanto brutale quanto assurda: è stato ucciso dal carico che stava trasportando per guadagnarsi da vivere.

La tragedia si è consumata in pochi istanti. Secondo le prime ricostruzioni, il tir guidato da Broasca trasportava due pesanti archi in cemento armato. Improvvisamente, forse a causa di una brusca frenata necessaria per evitare un pericolo o per l'andamento del traffico, l'inerzia ha trasformato quel carico in una trappola mortale.

I blocchi di cemento, svincolati dai fermi o spinti da una forza inarrestabile, sono scivolati in avanti, sfondando la parete posteriore della cabina di guida e travolgendo l'uomo al volante.

Immediata la mobilitazione dei soccorsi, ma la corsa contro il tempo si è rivelata vana. Sul posto sono giunte due squadre dei Vigili del Fuoco, provenienti dai distaccamenti di Caserta e Marcianise.

I caschi rossi hanno lavorato freneticamente con l'ausilio di un'autogru per rimuovere i pesanti manufatti e liberare la cabina, ridotta a un ammasso di lamiere contorte. Per Marian Marin Broasca, però, non c'era più nulla da fare: le ferite riportate nell'impatto erano troppo gravi.

A gestire la viabilità, andata in tilt per permettere le complesse operazioni di recupero, sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale di Marcianise, cui spetta ora anche il compito di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e verificare se tutte le norme di sicurezza relative all'ancoraggio del carico fossero state rispettate.

Questo ennesimo incidente mortale aggiorna il macabro contatore delle morti bianche in Campania. Il 2025 si sta confermando un annus horribilis per la sicurezza sul lavoro nella regione. Dai cantieri edili alle fabbriche, passando per la logistica e i trasporti come nel caso odierno, la lista delle vittime continua ad allungarsi inesorabilmente. La morte di Broasca non è solo un incidente stradale, ma un infortunio sul lavoro che pone interrogativi pressanti sulla sicurezza dei trasporti eccezionali e sulle condizioni di chi, ogni giorno, percorre migliaia di chilometri sulle nostre strade. Mentre la comunità rumena e i colleghi piangono un padre e un lavoratore, resta l'amarezza per una vita spezzata da tonnellate di cemento armato in un pomeriggio qualunque sulla provinciale.

Casavatore contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre 2025, alle ore 16:00 in Piazza G. Di Nocera, si terrà un importante evento in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, organizzato dall'Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casavatore.

“L’amore è un’altra cosa. No alla violenza” è il messaggio forte che accompagnerà un pomeriggio di riflessione, testimonianze e approfondimenti per dire insieme NO a ogni forma di violenza.

Interverranno esperti del settore, operatrici del centro antiviolenza e assistenti sociali.
Con i saluti istituzionali miei, della Vicesindaca Elsa Picaro e dell’Assessora alle Politiche Sociali Vincenza Esposito, l’evento sarà moderato dal sociologo Christian Sanna.
"Una comunità presente è una comunità che non resta in silenzio", ha detto il sindaco Fabrizio Celaj.

"Vi aspettiamo per condividere un momento di memoria, impegno e speranza.
Perché l’amore non fa male. Mai!".

Santa Maria Capua Vetere, pugni al vicepreside: un anno e otto mesi senza sospensione

Un anno e otto mesi di reclusione senza beneficio della sospensione. È la pena inflitta oggi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ad Amedeo Di Maro, il 50enne sammaritano ritenuto responsabile di lesioni personali volontarie gravi ai danni del professor Giuseppe Morelli, vicepreside della scuola media Gallozzi.

La sentenza, emessa dalla dottoressa Alessandra Vona dopo due ore di camera di consiglio, è stata ripresa dal programma Rai Un giorno in Pretura.

I fatti risalgono a oltre due anni fa, quando Di Maro fece irruzione nella scuola dove si trovava sua figlia. Nell'atrio, affollato da genitori in protesta, l'uomo scambiò Morelli per un altro docente e lo aggredì con violenti pugni al volto. Le lesioni, guaribili in 80 giorni, comportarono gravi complicazioni al bulbo oculare della vittima.

In aula, la difesa aveva minimizzato i colpi come un innocuo "schiaffetto". Tesi demolita dal pubblico ministero Armando Bosso e dall'avvocato Gaetano Crisileo, legale di parte civile, che hanno ricostruito la dinamica attraverso testimonianze e certificazioni mediche. Durante la requisitoria, il pm ha evidenziato come le dichiarazioni di Di Maro fossero in palese contrasto con le prove raccolte.

Teste chiave del processo è stato il professor Antonio Letizia, presente alla scena. Il docente ha raccontato al giudice di aver visto con i propri occhi Di Maro sferrare ripetuti pugni al volto di Morelli, smentendo definitivamente la versione dell'imputato. L'aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, per la doppia veste di insegnante e vicepreside, ha pesato nella determinazione della pena.

La querela del professor Morelli, assistito dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, aveva fatto scattare le indagini che hanno portato all'identificazione dell'aggressore. Oggi la condanna esclude ogni possibilità di sospensione e apre la strada al risarcimento dei danni.

Casandrino, la Terra dei Fuochi 2.0: tra i rottami e i veleni spuntano bare nel rogo-tomba abusivo

Casandrino – L’orrore non è in una periferia nascosta, ma in piena città. A Casandrino, cuore della Terra dei Fuochi, l’emergenza rifiuti tocca un nuovo, macabro apice. In un terreno a ridosso del trafficatissimo Asse Mediano, accanto a un edificio abusivo, è stata scoperta una discarica clandestina che funziona come un vero e proprio inceneritore illegale.

Ma è il ritrovamento di ieri a gelare il sangue: tra montagne di rottami e rifiuti pericolosi, sono state scoperte delle bare.

Una scoperta che trasforma un crimine ambientale in una potente e sinistra intimidazione. Il fetore di plastica e gomme bruciate si mescola all’odore della terra smossa, in un ciclo criminale che avvelena l’aria, il terreno e, ormai è chiaro, la stessa coscienza civile.

A riportare i riflettori sullo scempio, ieri 19 novembre, il nuovo sopralluogo del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e dell’esponente di Europa Verde Carlo Ceparano, già autori di una prima denuncia al Prefetto. A distanza di settimane, nonostante gli interventi della Polizia Locale, lo scenario non è migliorato. Anzi, si è arricchito di questo inquietante dettaglio funerario.

"Quello che abbiamo visto è la conferma di un crimine ambientale di fattura camorristica", attaccano senza giri di parole Borrelli e Ceparano. Le loro dita indicano il terreno devastato: "Chi parla di 'economia del povero' mente. Dietro questo sversamento e questi roghi ci sono sistemi criminali che lucrano sulla salute della comunità.

Loro guadagnano, e la gente qui si ammala di tumore. E quel tumore, troppo spesso, finisce direttamente sulle nostre tavole: proprio in questo terreno, dove fino a poco tempo fa erano sepolti rifiuti tossici, oggi crescono delle colture."

Le bare, in questo contesto, potrebbero essere il simbolo di una morte annunciata o un messaggio per chi osa denunciare. Un'esplicita sfida alle istituzioni e un monito per una popolazione già stremata.

Il grido d'allarme dei due politici green si trasforma in un appello alla mobilitazione e in una durissima stoccata al Governo. "Dobbiamo ribellarci, tutti", concludono con forza. "Non si può più essere indifferenti. E ci chiediamo: per il centrodestra, il condono è davvero la panacea di tutti i mali?

Di fronte a questo orrore, cosa c'è da condonare? Di decreti salva-criminali questo Paese ne ha già visti troppi. Forse è ora di smetterla di perdonare e iniziare a bonificare, seriamente. È ora che vinca la giustizia, non loschi affari che uccidono il territorio e i suoi abitanti."

La palla ora passa alle procure e al Governo, chiamati a rispondere non solo con le parole, ma con fatti che restituiscano dignità e sicurezza a una terra troppo a lungo sacrificata.

Benevento, lite con la moglie e aggressione ai carabinieri: assolto per la "tenuità del fatto"

Napoli - Un’assoluzione piena, sebbene tecnica, è arrivata dalla VI Sezione Penale del Tribunale di Napoli, Dott.ssa Daniele, a conclusione di un lungo e articolato dibattimento. M. R., 56 anni, originario di Benevento, è stato scagionato dalle pesanti accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

Il Tribunale, accogliendo le tesi difensive, ha applicato l’istituto dell'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, previsto dall'articolo 131-bis del Codice Penale.

Fermato a Ischia dopo una lite domestica

I fatti contestati risalgono al luglio 2024 e si sono consumati sull'isola d'Ischia. L’uomo era stato fermato dai Carabinieridi Ischia a seguito di un'accesa lite domestica con la propria compagna.

La situazione è degenerata rapidamente: M. R. si è dapprima rifiutato categoricamente di fornire le proprie generalità e, in un impeto d'ira, ha aggredito i militari intervenuti, dando vita a una colluttazione. Gli Agenti di Forio d'Ischia riportarono 5 giorni di prognosi. L'uomo fu dunque bloccato con la forza e condotto in stato di arresto.

L'iter giudiziario è stato celere e complesso. All'udienza di convalida, l'arresto fu convalidato, ma l'imputato venne subito scarcerato su richiesta congiunta del Pubblico Ministero e della Difesa.

Disposto il giudizio per direttissima, la difesa chiese un termine per preparare l'arringa, portando al rinvio del dibattimento al successivo 24 settembre, quando il processo è effettivamente iniziato con la formula del giudizio immediato.

Durante l'istruttoria, sono stati escussi come testimoni oculari sia gli Agenti coinvolti nel fermo sia la compagna dell'imputato.

Nella sua requisitoria finale, il Pubblico Ministero aveva richiesto una pena severa: un anno e otto mesi di reclusione.

Tuttavia, dopo l'arringa difensiva dell'avvocato Massimo Viscusi, il Tribunale, accogliendo "in totale l'accoglimento delle diffuse ragioni giuridiche" presentate dalla difesa, ha emesso la sentenza di assoluzione. La condotta, pur riconosciuta come avvenuta, è stata valutata come di "lieve entità", portando alla non punibilità dell'imputato.

Camorra e appalti al Cardarelli: 13 anni all'imprenditore Lama. Prescrizione per gli altri

Tredici anni di reclusione per l'imprenditore Riccardo Lama, titolare della società di pulizie Kuadra, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso in concorso con il clan Lo Russo di Miano.

È questa la sentenza emessa dalla prima sezione penale del tribunale di Napoli (collegio B, presidente Maria Armonia De Rosa) che ha posto fine a otto anni di dibattimento sul cosiddetto processo "Kuadra", nato dall'inchiesta sulle presunte infiltrazioni camorristiche negli appalti per le pulizie all'ospedale Cardarelli di Napoli.

Per gli altri imputati, il tribunale ha dichiarato l'improcedibilità per prescrizione dei reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione e turbativa d'asta.​

Il blitz del 2016

L'operazione che portò agli arresti risale al 14 giugno 2016, quando la squadra mobile di Napoli e la polizia postale, su disposizione del gip Mario Morra, eseguirono 12 ordinanze di custodia cautelare.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dai sostituti Enrica Parascandolo e Henry John Woodcock, si basò su intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate nella sede della Kuadra in via Diocleziano a Fuorigrotta, oltre che sulle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Le indagini rivelarono che la società Kuadra, pur vantando clienti di prestigio in tutta Italia, sarebbe stata utilizzata dal clan Lo Russo come "polmone finanziario" per pagare le "mesate" ai familiari degli affiliati.​

I condannati in precedenza

Nel 2019, la Corte di Appello di Napoli (V sezione) aveva già confermato le condanne per le stesse vicende nei confronti del boss Vincenzo Lo Russo e di Antonio Festa, a cui in primo grado erano stati comminati otto anni di carcere ciascuno.

Nel blitz del 2016 finirono in carcere anche Giulio De Angioletti, Giuseppe Lo Russo, Mario Lo Russo, Francesco Orrù, mentre ai domiciliari furono posti Giuseppe Ariello, Pasquale Laudano, Luigi Solitario, Salvatore Quagliariello e Gaetano Russo.​

Elenco degli imputati e decisioni

Condannati:

Riccardo Lama: 13 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso​

Vincenzo Lo Russo: 8 anni (confermati in appello nel 2019)​

Antonio Festa: 8 anni (confermati in appello nel 2019)​

Assolti:

Massimo Alemagna: assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto" (socio di maggioranza dell'azienda Kuadra)​

Giuseppe Ariello: assolto​

Luigi Solitario: assolto​

Giuseppe Cadalt: assolto​

Prescritti (improcedibilità):

Gaetano Russo: prescrizione dei reati tra cui corruzione e turbativa d'asta​

Salvatore Quagliariello: prescrizione​

Dario Fornasa: prescrizione​

Per alcuni capi d'imputazione è caduta anche l'aggravante mafiosa. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.​

Aggressione sul treno per Napoli, Eav porta il caso in procura

Napoli – Eav sceglie la linea dura dopo l’ennesima aggressione a bordo di un convoglio. L’azienda di trasporto regionale ha presentato una denuncia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in relazione alle violenze avvenute lo scorso 3 novembre su un treno in partenza da Piedimonte Matese e diretto a Napoli Centrale.

Secondo quanto ricostruito, un viaggiatore avrebbe rivolto pesanti minacce di morte e tentato di aggredire un dipendente del personale di bordo. La situazione è stata contenuta solo grazie al tempestivo intervento del capotreno, che ha messo in sicurezza il collega facendolo riparare nella cabina di guida. Contestualmente è stato richiesto l’intervento della Polizia Ferroviaria, che però non è riuscita a bloccare l’aggressore prima che riuscisse ad allontanarsi.
Nella denuncia, Eav chiede l’adozione di misure interdittive e di prevenzione, come il divieto di avvicinamento e il cosiddetto “daspo urbano”, per garantire maggiore protezione a lavoratori e viaggiatori sui treni e nelle stazioni. L’obiettivo è impedire che soggetti ritenuti pericolosi possano continuare a utilizzare i servizi di trasporto pubblico come teatro di minacce e violenze.

“In una nota ufficiale, l’azienda sottolinea che il responsabile dell’episodio è già noto per precedenti comportamenti violenti ai danni del personale in servizio. Eav ribadisce la ferma condanna di ogni forma di aggressione e il massimo impegno per garantire la sicurezza di lavoratori e viaggiatori, evidenziando però la necessità di strumenti di tutela più efficaci, a partire proprio dal ‘daspo urbano’.”
Il caso si inserisce in un quadro più ampio di crescenti segnalazioni di episodi di violenza verbale e fisica ai danni del personale del trasporto pubblico. Da tempo sindacati e aziende sollecitano un rafforzamento dei controlli a bordo e l’introduzione di misure sanzionatorie più incisive per chi aggredisce chi lavora in prima linea a contatto con l’utenza.

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