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Champions, l’Inghilterra fa il pieno: anche la quinta della Premier sarà qualificata

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L’Inghilterra fa la voce grossa in Europa e da ieri sera è ufficiale: anche la quinta classificata della Premier League parteciperà alla prossima edizione della Champions League.

Un risultato maturato grazie alla vittoria dell’Arsenal sul Real Madrid, che ha assicurato alla Premier uno dei primi due posti nel ranking Uefa stagionale, quelli che garantiscono il posto extra nella massima competizione continentale. La Premier, già regina dal punto di vista economico, ora domina anche sul piano sportivo e numerico: cinque club inglesi avranno un biglietto garantito per l’Europa che conta.

E lo scenario potrebbe persino diventare clamoroso: se l’Aston Villa dovesse vincere l’attuale edizione della Champions League (e concludere fuori dalle prime cinque in campionato), e se una tra Manchester United e Tottenham riuscisse a conquistare l’Europa League, il contingente inglese salirebbe addirittura a sette squadre in Champions.

PAX MUNDI - Padre perdona loro: a Napoli il recital-concerto sulla Passione di Cristo con la Compagnia del Teatro degli Eventi

La Compagnia del Teatro degli Eventi, diretta da Maurizio Merolla, in occasione delle celebrazioni della Santa Pasqua 2025, proporrà, DOMENICA 13 APRILE 2025 alle ore 20.00, nella Basilica Santuario dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte (Napoli), uno spettacolo/recital con musica e canti corali, in costumi d’epoca, del testo teatrale “PAX MUNDI – Padre perdona loro…” scritto da Paola Apuzza e Maurizio Merolla.

Il Contenuto del Testo e la Struttura dello Spettacolo

Il testo, suddiviso in quadri scenici, raccoglie i sentimenti contrastanti e gli umani dubbi di alcuni personaggi tratti dai Vangeli e dalla tradizione popolare che, dopo la morte di Gesù, ricordano le lunghe sofferenze di Cristo e si interrogano sulle responsabilità da loro avute nella morte dell’uomo nel quale hanno riconosciuto il divino.

L’azione dei personaggi si colloca tra la morte di Gesù e la Resurrezione di Cristo, i tre giorni che non vengono mai citati nei libri sacri, un tempo sospeso tra il dolore della morte e la gioia della resurrezione. Questo è un tempo che gli autori hanno riempito con l’umanità di Gesù, di Maria, di Hanna e Caifa, di Giuda, di Pilato e della moglie, delle Pie Donne e di Veronica.

I Protagonisti e la Loro Realizzazione

I protagonisti, infatti, sono tutti descritti in modo realistico, facendo emergere la loro personalità attraverso i sentimenti, i pensieri, le azioni e le emozioni profonde, manifestati o sottesi alle loro parole.

L'Alternanza Linguistica: Italiano e Napoletano

Nella costruzione del testo si rivela un’alternanza dell’uso della lingua italiana e napoletana che serve a sottolineare il ruolo e l’individualità dei personaggi. Le lingue, per la loro potenza verbale, la varietà lessicale ed espressiva, e la loro musicalità, comunicano in modo magistrale le sfumature e le emozioni vivide dei protagonisti.

Benevento, devastante incendio in un’azienda di sanitari: famiglie evacuate

Una notte di paura e fiamme altissime ha tenuto sveglia Benevento fino all’alba: i Vigili del Fuoco sono stati impegnati per ore a domare il violento incendio divampato nel deposito di un’azienda di sanitari, dove il rogo ha causato ingenti danni materiali e l’evacuazione di alcune abitazioni limitrofe.

Le fiamme si sono sprigionate nel pomeriggio di ieri e, a causa dell’intensità e della vasta propagazione, hanno interessato due stabili adiacenti, costringendo il Comune a ordinare l’allontanamento precauzionale di alcune famiglie nella zona. Secondo una prima ricostruzione, non si esclude l’ipotesi di un corto circuito all’impianto elettrico come possibile causa scatenante del rogo.

Tuttavia, gli accertamenti sono ancora in corso da parte delle autorità competenti. L’intervento dei pompieri è durato tutta la notte, con squadre impegnate nel contenere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Le operazioni di bonifica e verifica strutturale andranno avanti anche nelle prossime ore, mentre resta alta l’attenzione per la tenuta degli edifici colpiti.

Nessun ferito, fortunatamente, ma le immagini dell’incendio, visibili da chilometri di distanza, hanno generato forte apprensione in città. Le autorità locali invitano ora alla prudenza e chiedono ai residenti di segnalare eventuali criticità legate a fumi o residui combusti.

Ubriaco alla guida di un tir sull’A16 Napoli-Canosa: denunciato autotrasportatore 57enne

Stava guidando un tir in pieno stato di ebbrezza lungo l’autostrada A16 Napoli-Canosa, ma un’avaria lo ha costretto a fermarsi: proprio in quel momento è intervenuta una pattuglia della Polizia Stradale di Grottaminarda, in provincia di Avellino, che ha scoperto l’incredibile: l’autista, un 57enne, era ubriaco al punto da non riuscire a reggersi bene in piedi.

I poliziotti, insospettiti dai comportamenti evidenti del conducente, lo hanno sottoposto all’alcol test, che ha confermato un tasso alcolemico ben oltre i limiti consentiti dalla legge per i conducenti professionali. A quel punto, per l’uomo è scattato il ritiro immediato della patente e il sequestro del mezzo pesante.

L’autotrasportatore è stato inoltre denunciato all’autorità giudiziaria, che dovrà valutare eventuali misure aggiuntive. Fortunatamente, l’avaria del mezzo ha impedito che si potessero verificare incidenti o conseguenze peggiori su una delle arterie più trafficate del Sud Italia.

Napoli, nuova accoglienza per i senza dimora: apre "Casa Crescenzio"

Un tetto, cure di base e una possibilità di rinascita: è questo il cuore del progetto avviato dal Comune di Napoli con l’apertura ufficiale di "Casa Crescenzio", in via Sanità 95: una struttura destinata ad accogliere persone adulte senza dimora con bisogni socio-sanitari a bassa intensità assistenziale.

L’iniziativa è stata affidata all’associazione "Centro La Tenda", che si è aggiudicata in via definitiva la gestione del servizio, parte di un piano più ampio dell’Assessorato alle Politiche Sociali per il contrasto alla marginalità. La casa potrà ospitare fino a dieci persone, 24 ore su 24, offrendo una dimensione familiare e uno spazio sicuro dove ricevere cure domiciliari di base, utili sia in caso di eventi acuti che per il trattamento di patologie croniche.

Il progetto si propone non solo di ripristinare la salute fisica e mentale, ma anche di fungere da ponte verso un reinserimento sociale e abitativo. Chi si trovi in condizioni idonee per accedere al servizio potrà rivolgersi al Servizio Programmazione Sociale ed Emergenze Sociali del Comune, scrivendo all’indirizzo: emergenze.sociali@comune.napoli.it.

“Offriamo non solo un riparo, ma una vera possibilità di recupero e dignità – ha dichiarato l’amministrazione –. Questo progetto è un passo concreto per rispondere alle esigenze dei più fragili e per contrastare l’isolamento e l’esclusione che colpiscono chi vive in strada”. Una scommessa sul sociale, che punta a ricucire il tessuto umano della città, partendo da chi è rimasto ai margini.

AstraDoc, ultima tappa a Napoli con due film: I mastri e Il vangelo secondo Ciretta

L'ultima tappa della XV edizione di AstraDoc, la rassegna di cinema del reale promossa da Arci Movie, si terrà al Cinema Astra di Napoli venerdì 11 aprile 2025. L'evento conclude un'edizione che ha coinvolto circa 2500 persone, con una media di oltre 150 spettatori a serata, confermando il grande successo e l'apprezzamento crescente per il cinema documentario. AstraDoc si è affermata come un evento unico non solo a Napoli, ma in tutta Italia, attirando un pubblico ormai appassionato e fedele.

Il Programma della Serata

L'ultimo appuntamento prevede la proiezione di due film, accompagnati dai registi, protagonisti e altri ospiti. Si inizia alle ore 19 con I Mastri di Daniele De Michele, che sarà presente insieme alla protagonista Clara Contadini, ai produttori Davide Mastropaolo e Antonio Borrelli, in dialogo con il critico e storico del cinema Giuseppe Borrone. Alle ore 21 seguirà Il vangelo secondo Ciretta di Caroline von der Tann, che interverrà in sala insieme ai protagonisti e alla produttrice Antonella Di Nocera.

I Mastri: La Storia degli Artigiani

I Mastri, prodotto da Colibrì Film e Audioimage in collaborazione con Rai Cinema, Vox Communication e Fermento, racconta la storia di sei artigiani che trasformano la materia prima in manufatti unici, utilizzando gli elementi naturali: terra, legno, vetro e pietra. Il film segue le storie di artigiani provenienti da diverse regioni d'Italia e dal Senegal, esplorando il loro lavoro e la difficoltà di adattarsi ai cambiamenti del mondo moderno. I protagonisti sono, tra gli altri, Clara Contadini (Napoli), Moulaye Niang (Murano), Luca Casaril (Venezia), e Antonio e Raffaela Esposito (Mariglianella). Presentato al Bif&st Bari International Film&TV Festival, il film sottolinea la scomparsa delle tradizioni artigiane e l'importanza di preservare questi mestieri.

Il Vangelo secondo Ciretta: Tra Religione e Realtà Napoletana

Il vangelo secondo Ciretta racconta la storia di un giovane napoletano immerso in un mondo di religione e fantasia, che adora la Madonna Addolorata nonostante un passato di prostituzione e un rapporto particolare con la verità. Il film esplora la sua vita quotidiana, condivisa con un senzatetto e sostenuta da due animatori sociali. Prodotto da Parallelo 41 Produzioni, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Thessaloniki Documentary Film Festival e ha partecipato a numerosi altri festival, vincendo il premio come Miglior Film al festival di Yerevan. La regia cerca di evitare il cliché di Napoli come capitale della malavita, presentando invece la città come un luogo dove si intrecciano la luce e l'ombra, il divino e il profano.

Dettagli sull'Evento

Il biglietto per ciascuna proiezione è di 5 euro, con un prezzo ridotto di 4 euro per i soci Arci. AstraDoc, curata da Arci Movie, è realizzata in collaborazione con Parallelo 41 Produzioni, Coinor, l'Università di Napoli Federico II e con il patrocinio del Comune di Napoli. Per maggiori informazioni e curiosità sui film e gli ospiti, è possibile consultare i social di AstraDoc e Arci Movie.

Il dolore dell'ex compagna di Maradona in aula: "Avevano sequestrato Diego". Accuse durissime all’equipe medica

Buenos Aires"Diego mi chiedeva sempre aiuto. Aveva paura di tutto. Mi diceva: 'Portami con te'": le parole strazianti di Veronica Ojeda, ex compagna di Diego Armando Maradona e madre del suo ultimo figlio, Diego Fernando, hanno scosso la nona udienza del processo sulla morte del Pibe de Oro.

La donna, in lacrime, ha ripercorso gli ultimi giorni di vita dell’ex campione, puntando il dito senza esitazioni contro l’equipe medica che avrebbe dovuto prendersi cura di lui. Secondo Ojeda, Maradona era "sequestrato" nelle sue ultime settimane di vita.

Dopo un riavvicinamento nel 2020, iniziato su sollecitazione di un massaggiatore ("sei l’unica che può salvarlo"), la donna racconta di aver assistito a un rapido peggioramento delle condizioni psico-fisiche di Diego, in particolare dopo l’intervento alla Clinica Olivos e il successivo ricovero domiciliare: “Ci dissero che sarebbe stato come in ospedale, ma non era così”.

Veronica ha descritto due visite. La prima, serena, con un Diego “ancora lucido, felice di giocare con il figlio”. Ma la seconda, il 23 novembre 2020, due giorni prima della morte, è stata devastante: “L’ho trovato da solo, gonfio, sfigurato. Una guardia del corpo e un’infermiera leggevano in soggiorno. Gli ho chiesto: 'Cosa ti è successo?'”.

In aula anche Mario Schiter, cardiologo che nel 2000 curò Maradona a Cuba, e partecipò all’autopsia richiesta da Claudia Villafañe, altra ex moglie del Diez. Schiter ha criticato la scelta del trattamento a casa: “Era una soluzione rischiosa. Diego non era un paziente facile, serviva una struttura protetta, non un appartamento”.

Il processo si fa sempre più acceso, con testimonianze che gettano nuove ombre sull’ultimo periodo di vita di una delle icone più amate – e controverse – della storia del calcio. Tra lacrime, rabbia e parole che pesano come macigni, si cerca ora una verità che renda finalmente giustizia a Diego Armando Maradona.

Evade dall’ospedale di Roma e fugge a Scampia: minorenne catturato con i genitori

Un’evasione in pieno stile cinematografico, con un finale che per fortuna ha visto l’intervento tempestivo degli agenti del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria.

A Roma, un giovane detenuto del carcere minorile di Casal del Marmo, ricoverato presso l’ospedale San Filippo Neri, è riuscito a dileguarsi nella giornata di ieri approfittando dell’assenza di piantonamento. Il ragazzo, accusato di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma, era stato ricoverato dopo aver ingerito una lametta.

Una volta dimesso, ha lasciato la struttura ospedaliera senza che nessuno si accorgesse della sua uscita. Ad attenderlo fuori, secondo quanto emerso, c’erano i genitori, pronti a condurlo lontano. La fuga è terminata poco dopo: le forze dell’ordine, allertate immediatamente, hanno tracciato la rotta dell’evasione fino a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli.

È lì che il giovane è stato intercettato e arrestato insieme ai genitori, che rischiano ora di rispondere per favoreggiamento. Il ragazzo è stato trasferito al carcere minorile di Nisida, dove resterà in attesa di nuove disposizioni dell’autorità giudiziaria. Intanto, l’episodio solleva interrogativi su misure di sicurezza e vigilanza all’interno delle strutture sanitarie che accolgono detenuti, anche in casi considerati ad alta pericolosità.

A Gaia applicato un braccialetto elettronico anti-aggressione

Dopo essere sopravvissuta a un’aggressione brutale, quasi gettata da un dirupo, picchiata e vittima di un tentativo di sequestro, Gaia Caputo continua a vivere giorni di profonda angoscia.

L’autore delle violenze è l’ex compagno, oggi in carcere con l’accusa di tentato omicidio, ma per la giovane non c’è pace. Il timore più grande è che quell’incubo possa ripetersi.

«Appena lo liberano, torna e mi ammazza», ha confessato Gaia, ancora profondamente scossa. La sua preoccupazione si estende anche ai due presunti complici dell’uomo, denunciati ma attualmente a piede libero.

Per garantire la massima tutela alla vittima, le autorità hanno disposto una misura di prevenzione speciale: Gaia è stata dotata di un braccialetto elettronico anti-aggressione.

Si tratta di un dispositivo di sicurezza collegato a un’app fornita alla vittima, simile a uno smartphone, in grado di monitorare costantemente i movimenti e segnalare in tempo reale qualsiasi violazione del perimetro di sicurezza stabilito dal giudice.

Il braccialetto, simile a una cavigliera resistente e non rimovibile, emette un allarme sonoro nel momento in cui una persona indesiderata si avvicina troppo, avvisando immediatamente sia la vittima che le forze dell’ordine. Uno strumento pensato per prevenire nuovi episodi di violenza e offrire una forma di protezione attiva a chi ha già subito atti gravi.

“Una misura di sicurezza assolutamente necessaria”- dichiara il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che sin dal primo momento è stato vicino alla vittima -

“Dopo che Gaia ci aveva riferito la vicenda, io e Giosy Della Ragione, sindaco di Bacoli, avevamo richiesto per lei un sistema di sorveglianza e quindi ringraziamo i carabinieri per aver agito in fretta. Ora non resta che fare giustizia, condannare il suo ex compagno e i suoi eventuali complici. Intanto è spuntato anche un cartello sul luogo dell'aggressione: “Vietato fa l’omm e merd”.

Lo slogan è accompagnato da una frase di una canzone di Nina “Sò figlia d’a tempesta e nun me ponn ncatenà”.

Omicidio Vassallo: nuovo Riesame per tre imputati

Roma – La Corte di Cassazione ha ordinato un nuovo Riesame sul caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso a colpi di pistola nel settembre 2010 ad Acciaroli(Salerno).

Con una decisione a sezioni unite, i giudici della Prima Sezione Penale hanno annullato la precedente sentenza del Tribunale del Riesame di Salerno, che confermava le accuse e il carcere per tre degli indagati:

  • Fabio Cagnazzo, colonnello dei Carabinieri in servizio all’epoca dei fatti;
  • Lazzaro Cioffi, ex carabiniere;
  • Giuseppe Cipriano, imprenditore.

Cosa ha deciso la Cassazione?

La Suprema Corte ha rinviato gli atti a un nuovo Riesame, chiedendo una rivalutazione del quadro indiziario e della misura cautelare disposta dal GIP. Le motivazioni della decisione non sono ancora state rese pubbliche e saranno depositate nei prossimi giorni.

I tre imputati avevano presentato ricorsi in Cassazione, difesi dagli avvocati:Ilaria Criscuolo (per Cagnazzo); Giuseppe Stellato e Franco Liguori (per Cioffi) e Giovanni Annunziata (per Cipriano).

Un delitto ancora senza verità definitiva

L’omicidio di Vassallo, sindaco di Pollica noto per le sue battaglie ambientaliste e contro l’illegalità, resta uno dei casi più oscuri della criminalità italiana. Le indagini hanno coinvolto negli anni mafia, affari illeciti e depistaggi, ma la verità giudiziaria non è ancora emersa in modo definitivo.

Ora, con il nuovo Riesame, si riapre un capitolo cruciale del processo. La difesa degli imputati punta a ottenere un alleggerimento delle accuse o addirittura un’assoluzione, mentre la procura dovrà dimostrare la solidità delle prove.

Il Tribunale del Riesame di Salerno dovrà riesaminare il dossier alla luce delle indicazioni della Cassazione. Intanto, resta alta l’attenzione sulle motivazioni che hanno portato all’annullamento, che potrebbero influenzare l’intero procedimento.

 

Meteo Napoli , che tempo fa oggi ? previsioni 9 aprile 2025

A Napoli oggi il cielo si è svegliato con una leggera nuvolosità, giusto per non farci sentire troppo in colpa per non essere al lavoro. Niente pioggia in vista, quindi potete lasciare l'ombrello a casa (o usarlo per difendervi dai borseggiatori, fate voi).

### Temperature miti, manco fossimo ai Caraibi

Le temperature massime raggiungeranno i 16°C. Di notte, invece, si scende agli 11°C, quindi servono ancora i piumini , che fa ancora freschetto. Lo zero termico è a 1604 metri, quindi se pensavate di andare a sciare sul Vesuvio, lasciate perdere, a meno che non vi piaccia scivolare sulla cenere.

### Venti che manco una flatulenza

Al mattino i venti saranno deboli da Nord-Nordest, roba che manco una flatulenza di un canarino. Pomeriggio stessa storia, ma da Sud-Sudest, quindi preparatevi a sentire odore di frittura da ogni angolo della città.

### Mare piatto come una tavola da stiro

Il mare sarà poco mosso, perfetto per una nuotata... se siete trichechi. Per i comuni mortali, meglio una passeggiata sul lungomare, magari a caccia di qualche turista da spennare.

### Allerta Meteo? Ma mi faccia il piacere!

Nessuna allerta meteo. "Tutto tranquillo, niente panico", a meno che non vi capiti di incontrare un parcheggiatore abusivo.

Fonte 3BMeteo

Dentro di me, l'esordio pop di Moisè

Moisè ha fatto il suo esordio con “Dentro me”, un brano pop che non lascia indifferenti, un pezzo intenso e toccante dove la delicatezza del pianoforte esalta ogni sfumatura del suo messaggio. La voce del giovane artista cresce in modo progressivo durante l'ascolto, rendendo l'esperienza emozionante ma mai opprimente.

Un viaggio emotivo

“Dentro me” affronta temi complessi e personali, come il dolore e la crescita interiore, mettendo in luce un processo di auto-accettazione. Il testo è intriso di esperienze che rimandano a ferite familiari irrisolte, con un forte accento sulla figura paterna. La canzone racconta di una lotta interiore che si trasforma in un percorso di riconciliazione, portando alla superficie sentimenti di vulnerabilità e resilienza.

Un videoclip significativo

Il videoclip accompagna la musica con immagini che rappresentano una vera e propria seduta di terapia, evidenziando l’effetto liberatorio della condivisione e del confronto con i propri demoni interiori. L’interpretazione visiva del brano si rivela essere tanto potente quanto il testo stesso, creando un legame profondo con chi ascolta e osserva.

YouTube video

Un inno alla resilienza

Moisè, all'anagrafe Francesco Moise, classe 1998, pone nelle sue canzoni un forte messaggio di resilienza, invitando il pubblico a un viaggio che passa dalla sofferenza alla libertà, dalla paura all’amore per se stessi. Ogni nota suonata invita a riflettere sul potere del perdono e sull’importanza di abbracciare la propria individualità. Cresciuto in un contesto familiare complesso, la musica è stata per Moisè un rifugio e uno strumento di espressione. Dal 2014, anno in cui entra nell’accademia di Cheryl Porter, ha intrapreso un percorso che lo ha visto collaborare con artisti sia nazionali che internazionali, evidenziando sin da giovane le sue straordinarie doti vocali. Con il suo primo contratto da solista siglato nel 2024 con Time Bomb Music e il singolo “Dentro Me” distribuito da Sorry Mom!, Moisè si propone come una voce fresca e autentica nel panorama musicale italiano, dedicando la sua arte a chiunque stia fronteggiando battaglie interiori. La sua musica, intrisa di testi introspettivi sull’esperienza di vita, dolore e rinascita, si preannuncia come una nuova avventura per chiunque avrà la fortuna di ascoltarla.

Incendio nella notte a Pomigliano: 16 famiglie evacuate

Pomigliano - Nella notte appena trascorsa, i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna sono intervenuti in via Walter Tobagi per un incendio che ha trasformato una palazzina popolare in un vero e proprio inferno di fiamme.

Sedici appartamenti sono stati evacuati in tutta fretta per permettere ai vigili del fuoco di spegnere l'incendio, che minacciava di propagarsi ulteriormente.

 Dieci persone sono rimaste intossicate

Nel caos dell'evacuazione, ben dieci residenti sono stati soccorsi dal 118, vittime di lievi intossicazioni da fumo. Fortunatamente, nessuno ha riportato ferite gravi, ma l'aria era così densa di fumo che sembrava di respirare carbone.

Dopo intense operazioni di spegnimento, l'incendio è stato finalmente domato, permettendo ai condomini di rientrare nelle loro abitazioni, anche se l'odore di bruciato sarà difficile da dimenticare.

Le indagini sono in corso per scoprire l'origine delle fiamme, ma per ora non si esclude nulla, dal corto circuito al gesto vandalico. Le autorità locali stanno ancora indagando per chiarire la dinamica dell'incidente, lasciando i residenti con più domande che risposte.

MeteoMar Napoli, previsioni per oggi 9 Aprile 2025

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Durante la giornata, il mare si presenterà in uno stato variabile, passando da condizioni di calma a un lieve moto ondoso. In particolare, nel pomeriggio ci si aspetta un mare calmo, ideale per attività come la navigazione o semplicemente per godersi il paesaggio marino. Questo tipo di condizioni è perfetto per coloro che desiderano trascorrere del tempo in riva al mare o praticare sport acquatici in tutta sicurezza.

Tuttavia, con l'arrivo della notte, è probabile che il mare diventi leggermente più mosso. Anche se non si prevede un'elevata intensità delle onde, è consigliabile fare attenzione alle variazioni del mare, soprattutto per chi si avventura in barca o in attività in acqua. Questa leggera agitazione potrebbe rendere l'ambiente marino più dinamico, ma non dovrebbe comportare particolari rischi.

Per quanto riguarda i venti, saranno moderati e soffieranno dai quadranti nord-orientali. Questi venti si manterranno costanti durante tutta la giornata, raggiungendo un'intensità di circa 14.3 km/h. La presenza di venti moderati può influenzare non solo le condizioni del mare, ma anche la temperatura percepita, creando una piacevole brezza che potrebbe rendere il clima più gradevole, soprattutto durante le ore più calde. Gli amanti della natura e del mare potranno così godere di una giornata all’insegna della tranquillità, con modalità di fruizione adatta a tutte le età.

Fonte Meteo.it



Previsioni Mari e Venti in Campania

La situazione meteorologica per i mari della Campania si presenta favorevole per la giornata odierna.

Mattina

  • Arcipelago Flegreo: Nubi sparse alternate a schiarite. Mare con moto ondoso da sud-ovest, venti provenienti da est a 6.5 nodi. La temperatura dell'acqua è di 15.8 °C, con un'altezza delle onde di 0.3 metri.
  • Costiera Amalfitana - Piana del Sele: Condizioni di cielo sereno. Mare da ovest-sud-ovest, venti da ovest-sud-ovest a 5.9 nodi. La temperatura dell'acqua si attesta a 13.2 °C, con onde alte 0.2 metri.
  • Litorale del Cilento: Cielo sereno. Mare da ovest, venti da ovest a 7.6 nodi. La temperatura dell'acqua è di 13.1 °C, con un'altezza delle onde di 0.3 metri.
  • Napoli Est - Vesuviano: Situazione serena. Mare da ovest-sud-ovest, venti provenienti da sud-ovest a 5.9 nodi. La temperatura dell'acqua è di 13.6 °C, con onde alte 0.2 metri.
  • Capri - Penisola Sorrentina: Cielo sereno o poco nuvoloso. Mare da ovest-sud-ovest, venti da ovest-sud-ovest a 5.4 nodi. La temperatura dell'acqua è di 15.4 °C, con un'altezza delle onde di 0.3 metri.
  • Golfo di Salerno: Nubi sparse con ampie schiarite. Mare da nord-est, venti da ovest-sud-ovest a 8.1 nodi. La temperatura dell'acqua è di 16.2 °C, con onde alte 0.6 metri.
  • Litorale Settentrionale - Bonifica del Volturno: Nubi sparse e schiarite. Mare da sud-ovest, venti provenienti da ovest-sud-ovest a 6.5 nodi. La temperatura dell'acqua è di 13.1 °C, con un'altezza delle onde di 0.3 metri.
  • Napoli Ovest - Campi Flegrei: Cielo sereno o poco nuvoloso. Mare da nord-ovest, venti da sud-ovest a 5.9 nodi. La temperatura dell'acqua è di 12.7 °C, con onde alte 0.2 metri.

La giornata si prospetta quindi favorevole per attività in mare, con condizioni prevalentemente serene e venti leggeri.

Fonte 3BMeteo.it

Ferrara, tenta truffa a coppia di anziani: fermato un 38enne napoletano

Ferrara – Si è spacciato per un carabiniere e ha tentato di truffare una coppia di anziani con la classica messinscena dell’incidente stradale causato da un familiare.

Ma il piano è stato sventato grazie all’intuito dei militari e alla pronta segnalazione di una donna, figlia delle potenziali vittime.

La donna ha contattato i carabinieri riferendo che i suoi genitori erano stati raggiunti da una telefonata sospetta: un uomo, qualificandosi come appartenente all'Arma, sosteneva che il figlio della coppia fosse rimasto coinvolto in un grave incidente e che servisse denaro immediato per evitare conseguenze giudiziarie.

Immediato il dispiegamento delle forze dell’ordine. Un equipaggio ha monitorato l’abitazione degli anziani, mentre un’altra pattuglia si è recata alla stazione ferroviaria di Ferrara per controllare eventuali movimenti sospetti. Lì i militari hanno notato un uomo che si aggirava nervosamente tra i binari senza alcun bagaglio, a differenza degli altri viaggiatori.

Fermato per un controllo, l’uomo – un 38enne residente in provincia di Napoli – ha dichiarato di essere diretto a Bologna per assistere alla partita tra Bologna e Napoli. Ma l’assenza della tessera del tifoso e di un biglietto per lo stadio ha alimentato i sospetti. Messo alle strette, l’uomo ha cercato di cancellare alcune conversazioni dal cellulare e, nel tentativo di fuggire, ha aggredito i carabinieri spintonandoli.

Bloccato e condotto al comando provinciale, il 38enne è stato identificato e denunciato. Le indagini proseguono per accertare eventuali collegamenti con altri episodi simili in Emilia-Romagna e in altre regioni. La prontezza dei militari ha evitato che la truffa andasse a segno, tutelando due anziani e assicurando alla giustizia un presunto truffatore seriale.

Fiumicino, narcos mascherati da pellegrini: sequestrati 35 chili di cocaina, due arresti

Due narcotrafficanti sono finiti in manette all’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino, smascherati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma.
L’operazione, condotta in sinergia con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha portato al sequestro di 35 chilogrammi di cocaina, nascosti nei bagagli di due passeggeri provenienti da San Paolo, in Brasile.
I fermati, arrivati nella stessa giornata su voli differenti, sono stati individuati grazie a un’accurata attività di intelligence svolta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino.
Intercettati al loro sbarco, i due hanno tentato di giustificare il viaggio affermando di essere in Italia per il Giubileo, con l’intenzione di unirsi a un gruppo di pellegrini già presenti a Roma. Un alibi che non ha retto: la scansione dei loro bagagli da stiva ha rivelato la presenza di 32 panetti di cocaina purissima.
Secondo le stime investigative, la droga, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali un guadagno superiore ai 3,5 milioni di euro. I due “falsi pellegrini” sono stati arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre proseguono le indagini per risalire alla rete criminale dietro il traffico.

Acerra, incendio fatale: Immacolata D'Anna muore dopo giorni di agonia, indagini puntano all'aggressione

Acerra  - Non ce l'ha fatta Immacolata D'Anna, la 46enne rimasta gravemente ustionata nell'incendio divampato nella sua abitazione di corso della Resistenza lo scorso 6 aprile.

Dopo giorni di agonia, la donna è spirata all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stata ricoverata in condizioni disperate con ustioni che le avevano compromesso quasi il 100% della superficie corporea.

L'incendio, le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti, aveva già causato la morte del 49enne Miloud Bougatef, mentre i genitori anziani e invalidi della donna erano stati miracolosamente tratti in salvo dai vigili del fuoco.

Le indagini, condotte dalla polizia di Stato e dalla polizia municipale, non escludono al momento alcuna ipotesi, dal tragico incidente all'atto doloso.

A gettare ombre sulla vicenda sono le dichiarazioni della stessa Immacolata D'Anna, che prima di perdere conoscenza avrebbe riferito ai soccorritori di essere stata aggredita dall'ex compagno, il quale l'avrebbe cosparsa di benzina e poi data alle fiamme.

L'ipotesi dell'aggressione, se confermata, aprirebbe scenari inquietanti e porterebbe gli inquirenti a concentrare le indagini sull'ambito familiare e sentimentale della vittima.

La comunità di Acerra è sconvolta da questa ennesima tragedia, mentre le autorità proseguono le indagini per fare luce su quanto accaduto e assicurare alla giustizia i responsabili.

Ragazzo rapito a San Giorgio: ore contate per i complici del rapitore

Ore contate per i complici del rapitore del 15enne di San Giorgio a Cremano fermato nel tardo pomeriggio di ieri subito dopo la liberazione del giovane studente.

L'uomo un 24enne straniero che conosceva la famiglia del ragazzo rapito e in maniera particolare il padre, un noto imprenditore della zona di Barra, ha parlato con gli investigatori spiegando che volevano fare il "colpo della vita".

Avevano infatti chiesto un riscatto da un milione e mezzo di euro ma alla fine hanno trattenuto solo lo zaino di M.M. il giovane studente dell'istituto Silvestri di Portici in cui vi erano il tablet e i libri.

I rapitori volevano fare "Il colpo della vita"

Non è escluso che nelle prossime ore gli agenti della squadra mobile di Napoli, che stanno conducendo le indagini sotto il coordinamento della Dda, riescano a fermare il secondo rapitore che era incappucciato. E forse anche un terzo complice.

Il sequestro è avvenuto intorno alle 8 del mattino. Pochi minuti dopo, il padre del ragazzo ha ricevuto un messaggio su WhatsApp in cui veniva rassicurato sulle condizioni del figlio, ma gli veniva anche intimato di non allertare la polizia. Subito dopo, la richiesta di riscatto da un milione e mezzo di euro ha confermato la matrice estorsiva dell’azione.

La dinamica del sequestro

“I sequestratori – ha spiegato l’avvocato della famiglia, Michele Rullo – hanno continuato a comunicare via chat col padre del ragazzo, insistendo nella richiesta di denaro.” Grazie a un'operazione sotto copertura predisposta dalla Questura, si è finto di assecondare le richieste per agevolare la liberazione del giovane.

"A quel punto - rende noto l'avvocato Rullo - la Questura ha predisposto un'operazione di scorta all'autovettura destinata a recuperare il minore. Le indicazioni sul luogo del rilascio venivano fornite di volta in volta dai sequestratori. Poco prima di giungere nel punto indicato, il minore ha chiesto a un passante di poter utilizzare il telefono e ha chiamato il padre.

Dopo pochi minuti, sono arrivati gli zii del ragazzo, scortati a distanza dai poliziotti". Ascoltato in serata, il ragazzo ha raccontato di essere stato condotto in un'abitazione vuota poco distante dal luogo del rapimento, di essere stato rassicurato circa una pronta liberazione e che non è stato maltrattato. Inoltre, racconta di essere stato incappucciato e bloccato su di una sedia, guardato a vista almeno da una persona, che si trattava di soggetti partenopei. "

Il ragazzo, poco prima di essere rilasciato, è riuscito a chiedere l’aiuto di un passante per chiamare il padre. Pochi minuti dopo, è stato raggiunto dagli zii, scortati a distanza dagli agenti. Successivamente è stato accompagnato a casa per riabbracciare la madre, e poi in Questura, dove ha fornito la sua testimonianza.

La gratitudine della famiglia

“La famiglia – ha dichiarato l’avvocato Rullo – esprime profonda riconoscenza alle forze dell’ordine per la professionalità e l’impegno dimostrati. Hanno riportato il ragazzo a casa, restituendo serenità a una comunità intera, profondamente scossa da un episodio che resta, ad oggi, inspiegabile nella sua crudeltà”.

Proseguono ora le indagini, con la DDA partenopea che punta a risalire agli altri componenti del gruppo responsabile del sequestro. Gli inquirenti non escludono collegamenti con ambienti criminali locali.

 

 

Truffe agli anziani in tutta Italia: 77 misure cautelari

Genova – È in corso dalle prime ore di oggi una vasta operazione della Polizia di Stato finalizzata a sgominare una ramificata organizzazione criminale responsabile di oltre cento truffe ai danni di anziani in diverse regioni italiane.

L’indagine, avviata dalla Squadra Mobile di Genova sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo ligure, ha portato all’esecuzione di 77 misure cautelari.

Nel dettaglio, 22 persone sono finite in carcere, mentre per altre 55 è stato disposto il doppio obbligo di dimora nel comune di Napoli e di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente, sono state effettuate numerose perquisizioni nelle province di Napoli e Caserta, colpendo l’intera filiera dell’organizzazione: dai vertici fino agli esecutori materiali dei raggiri.

La base della rete di truffatori era tra Napoli e Caserta

All’operazione, che ha coinvolto circa 300 agenti, hanno preso parte anche la Squadra Mobile di Napoli, il Reparto Prevenzione Crimine Campania e diverse Squadre Mobili dislocate su tutto il territorio nazionale.

La rete criminale smantellata era strutturata con un modello gerarchico ben definito e agiva con modalità collaudate, prendendo di mira persone anziane, spesso sole, raggirate attraverso telefonate-trappola e finte emergenze familiari.

Le indagini hanno permesso di attribuire al sodalizio 103 episodi di truffa e di delinearne con precisione l’operatività su scala nazionale.

Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 347 milioni di euro di crediti fiscali illeciti

Napoli – Un colpo mirato alle frodi fiscali è stato portato a termine dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su mandato della Procura locale. L’operazione, coordinata dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, ha portato al sequestro preventivo di 347 milioni di euro di crediti vantati da 39 società, concentrate tra le province di Napoli e Caserta, ma con ramificazioni fino a Roma e Milano.

Parallelamente, sono state eseguite numerose perquisizioni presso studi commercialisti tra Casoria, Roma e Milano.

Il meccanismo fraudolento

Le indagini, condotte dal Gruppo di Frattamaggiore, hanno svelato un sistema articolato di frodi fiscali legate all’abuso del Decreto Crescita (DL 34/2019). Le società coinvolte, già colpite in passato da sequestri per investimenti fantasma nel Mezzogiorno, avrebbero presentato all’Agenzia delle Entrate dichiarazioni infondate, vantando crediti derivanti dalla trasformazione di imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Assets) in crediti fiscali.

La normativa consente di convertire in credito d’imposta le perdite fiscali accumulate o le eccedenze ACE (Aiuti alla Crescita Economica) non utilizzate, fino al 20% di crediti deteriorati ceduti entro il 31 dicembre 2020 (termine poi prorogato). Tuttavia, le verifiche dei finanzieri hanno dimostrato che le società non possedevano né perdite fiscali né eccedenze tali da giustificare i milioni di euro richiesti.

La rete illecita e i "veicoli" finanziari

Le investigazioni hanno ricostruito un flusso creditizio fraudolento, individuando due società "veicolo": una società di capitali e un fondo comune di investimento lussemburghese con sede secondaria in Italia. Queste avrebbero ricevuto 129 milioni di euro di crediti illeciti, rivendendoli poi a terzi per ottenere profitti illeciti.

In totale, sono stati sequestrati:

  • 328,5 milioni di euro di crediti da imposte anticipate (DTA) mai maturati;
  • 18,5 milioni di euro derivanti da presunti investimenti nel Sud mai realizzati.

Un danno da 2 miliardi di euro scongiurato

L’operazione odierna si inserisce in un più ampio contrasto alle frodi fiscali portato avanti dal 2022, che ha già bloccato oltre 2 miliardi di euro di crediti inesistenti, evitando un enorme danno all’Erario.

Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità di commercialisti e intermediari coinvolti nel sistema fraudolento. Intanto, il messaggio delle Fiamme Gialle è chiaro: chi froda lo Stato non la farà franca.

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