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Napoli, la protesta dei tassisti contro le nuove restrizioni anti-smog: “Norma inutile senza controlli”

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Napoli - La nuova Disposizione Dirigenziale n. 784 del 24 novembre 2025 del Comune di Napoli — che impone limitazioni alla circolazione per contrastare l’inquinamento atmosferico — riaccende lo scontro tra Palazzo San Giacomo e la categoria dei tassisti. Una misura che, secondo il Comitato di Base Taxi e le principali organizzazioni sindacali del settore, sarebbe stata adottata più per rispondere alle richieste della Regione Campania che per reali finalità ambientali.

Secondo i rappresentanti dei tassisti, infatti, il provvedimento nasce privo di una strategia operativa. Le restrizioni alla circolazione vengono formalmente introdotte, ma non esiste — denunciano — alcun piano per garantirne l’applicazione concreta: niente controlli, nessuna campagna informativa, assenza totale di misure di accompagnamento o di alternative per i lavoratori che, come i tassisti, vivono la strada ogni giorno.

Le sigle di categoria hanno richiesto un incontro all’assessore comunale alla Legalità, con l’obiettivo di collaborare all’attuazione della norma, purché accompagnata da strumenti idonei a garantirne il rispetto. Ma, nonostante le sollecitazioni, dal Comune non è arrivato alcun segnale: nessuna convocazione, nessun tavolo tecnico, nessun chiarimento.

E il risultato, denunciano i tassisti, è sotto gli occhi di tutti: «La disposizione esiste, ma non viene applicata. Nulla è cambiato», sottolinea il Comitato di Base Taxi Napoli. «Si continua a parlare di sostenibilità, ma senza controlli e senza un piano complessivo, la città non respira di meno e i cittadini non ricevono alcun beneficio concreto».

La vicenda si inserisce in una vertenza più ampia che, negli ultimi anni, ha visto i tassisti napoletani scontrarsi con l’amministrazione su diversi fronti: dalla gestione delle Ztl alle regolamentazioni temporanee del traffico, fino ai controlli contro l’abusivismo e alle richieste di sostegno economico per il rinnovo delle flotte a basso impatto ambientale. Richieste rimaste in gran parte inevase, secondo le associazioni, che denunciano un sistema «schiacciato tra norme calate dall’alto e assenza di interventi strutturali».

Per il settore, già provato dalla concorrenza irregolare e dal calo dei flussi turistici stagionali, l’ennesima misura senza attuazione rischia di trasformarsi in un ulteriore aggravio burocratico privo di benefici reali.

La vicenda mette in luce un problema ricorrente nella gestione delle politiche ambientali a Napoli: provvedimenti annunciati con toni ambiziosi ma privi di un’architettura amministrativa tale da renderli efficaci. Le città che riducono davvero lo smog non lo fanno solo imponendo divieti, ma adottando piani integrati: controlli costanti, incentivi per il rinnovo dei mezzi, trasporti pubblici potenziati, campagne informative e collaborazione con le categorie coinvolte.

Il rischio, ancora una volta, è trasformare una buona intenzione in un atto puramente formale, che scontenta i lavoratori e non porta benefici alla città. Il dialogo chiesto dai tassisti dovrebbe essere il punto di partenza per una strategia più ampia, non l’ennesima richiesta lasciata in sospeso.

 

Napoli, rubata l'insegna-simbolo dell'Officina della Tammorra

Napoli - L'Officina della Tammorra, storica bottega artigianale e punto di riferimento per la cultura popolare partenopea, è stata colpita da un furto che va ben oltre il danno economico.

Sabato pomeriggio, intorno alle 15:30, è stata asportata l'enorme tammorra (circa 1,20x1,20 metri) che fungeva da insegna e simbolo dell'attività gestita dall'artista e artigiana Paola Gargiulo.

Il furto lampo nel caos del Centro Storico

Paola Gargiulo si era allontanata dalla sua bottega solo per pochi minuti. Al suo ritorno, l'amara e incredibile sorpresa: lo storico strumento, un'insegna impossibile da non notare, era scomparso. L'episodio, avvenuto in un orario di grande afflusso turistico nei vicoli, solleva interrogativi sulla facilità con cui i malviventi si siano dileguati indisturbati tra la folla.

La vittima del furto ha immediatamente segnalato l'accaduto al deputato Francesco Emilio Borrelli.

Il valore inestimabile di un simbolo

Per Paola Gargiulo il danno è incalcolabile, soprattutto a livello affettivo e storico. "Non avrei mai pensato che qualcuno potesse fare una cosa simile," ha dichiarato la titolare, sconvolta.

Paola Gargiulo: "Sono molto legata a quella tammorra che rappresenta 25 anni di lotte e sacrifici e il ricordo di mio marito. Dopo tanti anni nei quali ci siamo battuti per non far perdere un patrimonio della nostra cultura, spero che mi aiutino a recuperarla. Mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia visto niente."

La tammorra rubata, quindi, non era solo un'insegna, ma un vero e proprio pezzo di storia personale e culturale, testimone di un quarto di secolo dedicato alla difesa della tradizione musicale campana.

L'indignazione di Borrelli: "Colpito un pezzo di Napoli autentica"

Il deputato Francesco Emilio Borrelli non ha esitato a definire il gesto come "vigliacco e offensivo," non solo verso l'artigiana, ma verso l'intera identità culturale napoletana.

Francesco Emilio Borrelli: "Quel grande strumento non era un semplice oggetto decorativo: rappresentava 25 anni di lavoro, sacrifici, identità e memoria, legati anche alla storia personale di Paola e di suo marito. Portarlo via significa colpire un pezzo di Napoli autentica, quella che resiste tra mille difficoltà per tenere viva la nostra tradizione musicale."

Borrelli ha lanciato un appello diretto ai responsabili del furto, chiedendo un "sussulto di dignità" e l'immediata restituzione dell'insegna. Parallelamente, ha sollecitato le autorità a verificare le immagini delle telecamere presenti nell’area, affinché un atto così sfrontato in un luogo ad alta frequentazione non resti impunito.

"Continuerò a seguire la vicenda finché l’insegna non tornerà al suo posto. Paola non deve sentirsi sola: la cultura va difesa, non rubata," ha concluso il deputato, promettendo il suo impegno fino al recupero dello storico strumento.

Dramma a Montecorvino Rovella, 70enne ritrovato morto in casa dopo 7 giorni

Montecorvino Rovella— Una settimana di angoscioso silenzio interrotta da una tragica scoperta. È il drammatico epilogo della vicenda di un settantenne di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, il cui corpo è stato rinvenuto senza vita nella propria abitazione di via Diaz questa mattina.

Da circa sette giorni, i familiari dell'uomo non riuscivano più a mettersi in contatto con lui, un'assenza di notizie che ha fatto scattare immediatamente l'allarme. La preoccupazione crescente ha portato alla richiesta di intervento delle autorità.

Sul posto sono prontamente giunti i Vigili del fuoco, il personale sanitario del 118 e le forze dell'ordine. L'ingresso dell'appartamento è stato forzato dai pompieri, che hanno fatto la macabra scoperta: il settantenne giaceva esanime all'interno.

Le cause del decesso restano per il momento avvolte nel mistero. Un primo esame esterno, effettuato sul luogo del ritrovamento, non avrebbe riscontrato alcun segno di violenza, portando gli inquirenti a privilegiare l'ipotesi di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.

I carabinierihanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e gli ultimi giorni di vita dell'uomo, cercando elementi che possano confermare l'ipotesi del decesso naturale.

Una grande Juve Stabia ferma la corsa della capolista Monza

Castellammare - Se c'è una squadra che deve reciminare sul risulttao finale è sicruamnete la Juve Stabia che con una prestazuone maiuscola ha messo più volte alle corde la capolista Monza.

Va ricordato che i brianzoli venivano da sette vittorie consecutive e che in tutto il cmapin ato aveva incassato sette gol oggi ne ha beccati due. Sul risultato finale pesano le due papere dei portieri e un rigore prima concesso dall'arbitro alla Juve Stabia e poi annullato dopo il richiamo del Var .

Gara spigolosa ma bella e intensa anche nella prima frazione cdi gioco con poche occasioni da gol.

La capolista però passa in vantaggio inaspettatamente alla prima occasione utile al 19' con il figlio d'arte Birindelli, lesto a insaccare a porta vuota un pallone respinto dal palo su tiro di Ciurria. Al 31' il pari stabiese con Candellone che ringrazia il suo ex compagno di squadra Demba Thiam per un mancato rinvio quasi a centrocampo  permettendo all'attaccante locale di infilare la palla nella porta vuota.

Nel secondo tempo con la  Juve Stabia a fare la partita e  il Monza rannicchiato nella sua trequarti. Il tecnico Bianco capisce che è il momento di osare e  manda in campo l'artigliera pesante con Petagna, Keita Balde e Delli Carri.L'equilibrio viene rotto dalla rete che porta la firma di Petagna: il neoentrato approfitta di una uscita errata di Confente per segnare di testa il suo primo gol in campionato. L'ex Napoli non segnava da oltre un nno.

La Juve Stabia non ci sta e anche se si scopre ai contropiedi dei brianzoli, si bitta in avanti aggrendendo gli avversari nella propria trequarti. Il pari definitivo al 38' della ripresa con un preciso sinistro dal limite di Maistro, subentrato a Mosti da qualche minuto.

Applausi per tutti alla fine e ora testa e gambe al recupero di giovedì contro il Bari sempre al Menti. Una vittoria per gli uomini di mister Abate  li rilancerebbe verso i piani alti della classifica.

Fico frena sulle trattative: “La nuova giunta? Rispetteremo gli equilibri, niente corse contro il tempo”

Napoli– “Quattro giorni in più o in meno non fanno la differenza”. Roberto Fico sceglie la linea della calma e della ponderazione mentre si avvicina il momento decisivo della composizione della nuova giunta regionale.

Intervistato a Casa Corriere, il presidente eletto della Campania ribadisce che il nodo non è la tempistica, ma la qualità dell’esecutivo che andrà a guidare la Regione nei prossimi anni.

“L’obiettivo – spiega Fico – è costruire una squadra all’altezza delle sfide che ci attendono, con responsabilità, rappresentanza politica e competenze solide nelle diverse aree di intervento”. Niente fretta, dunque: meglio prendersi il tempo necessario per definire un assetto che tenga insieme partiti, forze civiche e professionalità esterne.

Il presidente eletto rivendica il metodo che sta seguendo sin dal giorno della vittoria: “Ho chiesto a tutti massima responsabilità e la voglia di fare bene ciò che serve. Nel dialogo tra i partiti e con la società civile dobbiamo individuare ciò che è davvero utile ai campani, fuori da ogni logica di appartenenza”.

Gli equilibri politici – rassicura Fico – saranno rispettati, così come il protagonismo delle diverse realtà che hanno sostenuto la sua candidatura. Ma la bussola resta una sola: lavorare per il bene comune.

“La politica – conclude – non deve essere autoreferenziale. Deve essere propositiva, capace di raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e aiutare concretamente le persone che vivono sul territorio”.

Un messaggio che suona come un avvertimento alla sua futura maggioranza: la giunta nascerà dal confronto, ma non sarà terreno di spartizioni.

Napoli, difende un’anziana dallo scippo: ispettore di Poggioreale pestato a sangue davanti a un bimbo

Napoli– Non ha esitato un istante. Anche se non indossava l'uniforme, l'istinto di proteggere i più deboli ha prevalso. Un ispettore della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Poggioreale è finito in ospedale dopo essere stato vittima di una brutale aggressione nel cuore di Napoli, "colpevole" di aver sventato un furto ai danni di un'anziana signora.

I fatti si sono svolti in pochi, concitati minuti. L'ispettore, libero dal servizio, ha notato due uomini di nazionalità straniera mentre, con destrezza, sfilavano il portafogli e il cellulare dallo zaino di una donna anziana, ignara di quanto stesse accadendo.

Senza perdere tempo, il poliziotto si è qualificato e ha tentato di bloccare l'azione criminale.
I due malviventi si sono dati immediatamente alla fuga, ma l'ispettore non ha mollato la presa: li ha inseguiti tra la folla, riuscendo a recuperare il telefono cellulare che i ladri, nella corsa, avevano lasciato cadere a terra.

L'aggressione con il bambino in braccio

È in questo momento che la vicenda assume contorni ancora più inquietanti. Mentre l'agente recuperava la refurtiva, si è avvicinata una terza persona. L'uomo, che teneva incredibilmente un bambino in braccio, ha preteso con arroganza la restituzione del telefono appena recuperato.

Di fronte al rifiuto dell'ispettore, che intendeva procedere secondo la legge, la situazione è degenerata. L'uomo, incurante della presenza del minore, ha minacciato il poliziotto e lo ha aggredito con una scarica di calci e pugni. Alla violenza si è unita anche la moglie dell'aggressore, che si è scagliata contro l'agente partecipando al pestaggio.

Solo il provvidenziale intervento di una pattuglia della Polizia di Stato, che si trovava nelle vicinanze, ha evitato il peggio, permettendo di bloccare i responsabili. Per l'ispettore, il bilancio è pesante: trasportato in ospedale, gli sono stati diagnosticati traumi contusivi multipli e una lesione alla spalla.

La condanna del Sappe

Sull'episodio è intervenuta Marianna Argenio, vice segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), che ha ricostruito i dettagli dell'aggressione esprimendo solidarietà al collega.

Duro anche il commento di Donato Capece, segretario generale del Sappe, che ha voluto sottolineare il valore dell'uomo prima ancora che dell'agente: «Il lavoro della Polizia Penitenziaria è ancora una volta motivo d'orgoglio per tutta la città.

Gli uomini e le donne del comando di Poggioreale riescono a coniugare l'aspetto personale con i doveri dell'uniforme. Questo episodio dimostra la loro grandissima professionalità e competenza, anche fuori dal servizio, a tutela di una cittadina indifesa».

Il sindacato torna dunque a ribadire la necessità di maggiori tutele per il personale della Penitenziaria, sempre più spesso esposto a rischi per la propria incolumità sia dentro che fuori le mura carcerarie.

Napoli, lite in casa durante i domiciliari: “Meglio il carcere”, 54enne evade e si fa arrestare

Napoli - “È meglio che vado in carcere, altrimenti qui finisce male”. Con questa frase, nella tarda mattinata di oggi, un uomo di 54 anni si è presentato alla caserma dei carabinieri di Scampia, a Napoli, mettendo di fatto fine alla propria detenzione domiciliare. L’uomo era ristretto in casa per reati legati allo spaccio di droga.

Secondo quanto si apprende da fonti investigative, il 54enne stava scontando la pena nell’abitazione di un amico che lo ospitava. Una soluzione che, col passare dei giorni, si sarebbe trasformata in una convivenza esplosiva.

L’appartamento, di dimensioni ridotte, non avrebbe garantito spazi adeguati, alimentando tensioni quotidiane su questioni apparentemente banali.

A far degenerare la situazione sarebbe stato un ennesimo, acceso litigio con il proprietario di casa. Le discussioni riguardavano soprattutto la gestione degli spazi comuni: l’uso del cucinotto, del bagno e della doccia sarebbero diventati motivo di continui contrasti, fino a rendere, di fatto, “impossibile la convivenza”, come riferiscono gli inquirenti.

Temendo che la lite potesse sfociare in qualcosa di più grave, il 54enne ha deciso di allontanarsi dall’abitazione, evadendo tecnicamente dagli arresti domiciliari, e di recarsi direttamente in caserma per chiedere di essere trasferito in un istituto di pena. Una richiesta insolita, ma che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto prevenire ulteriori guai.

Giunto nella stazione dei carabinieri di Scampia, l’uomo è stato identificato e ascoltato dai militari. Dopo aver ricostruito la vicenda e accertato la violazione delle prescrizioni imposte dal regime di detenzione domiciliare, i carabinieri hanno informato il magistrato di turno della Procura di Napoli.

Valutato il quadro complessivo, il pubblico ministero ha disposto l’immediata revoca dei domiciliari e il trasferimento del 54enne in carcere. L’uomo è stato quindi accompagnato in un istituto penitenziario del capoluogo partenopeo, dove proseguirà l’espiazione della pena per i reati legati agli stupefacenti.

Sanremo 2026, Carlo Conti cala il jolly: 30 Big in gara, Napoli e la Campania protagonisti all'Ariston

È una vera e propria invasione di note quella che Carlo Conti ha annunciato oggi, domenica 30 novembre 2025, al Tg1 delle 13:30. Il direttore artistico della 76esima edizione del Festival di Sanremo ha deciso di rompere gli indugi e, con un colpo di scena concordato in extremis con la Rai, ha allargato la rosa dei partecipanti: non più 26, ma ben 30 Big si sfideranno sul palco dell'Ariston dal 24 al 28 febbraio 2026.

Una scelta dettata dall'abbondanza e dalla qualità delle proposte ricevute. "Ho ascoltato oltre 300 brani", ha spiegato Conti, sottolineando come la vivacità del panorama discografico italiano rendesse impossibile limitare la selezione.

"Ringrazio le case discografiche che mi hanno messo in difficoltà: 270 canzoni sono rimaste fuori, ma i 30 protagonisti scelti rappresentano al meglio l'evoluzione della nostra musica".

La pattuglia campana: tra rap, melodia e nuove generazioni

Scorrendo la lista dei nomi, salta subito all'occhio una nutrita e variegata rappresentanza della Campania, che conferma il ruolo centrale di Napoli e della regione nella discografia nazionale. La "pattuglia" campana quest'anno promette scintille, unendo la tradizione melodica alle nuove tendenze urban e rap.

A guidare il gruppo c'è Sal Da Vinci, voce storica e raffinata, capace di portare sul palco la potenza della tradizione napoletana rivisitata in chiave moderna. Accanto a lui, il peso massimo dell'hip hop partenopeo: Luchè. La sua presenza sdogana ulteriormente il rap crudo e narrativo di Napoli nell'olimpo della musica leggera italiana.

Ma c'è spazio anche per le nuove leve e le collaborazioni inedite. Spicca il duo formato da LDA(Luca D'Alessio) e Aka 7even, entrambi figli dei talent ma ormai affermati hitmaker, pronti a unire le forze per un brano che si preannuncia già virale tra i giovanissimi. A chiudere il cerchio della scena urban campana c'è Samurai Jay, altro esponente di spicco della nuova ondata rap napoletana, pronto a confrontarsi con il grande pubblico generalista.

Le dichiarazioni di Conti e i prossimi appuntamenti

"Spero di aver scelto canzoni che resteranno nel tempo, proprio come accaduto lo scorso anno", ha dichiarato Conti prima di volare a Bologna per la finale dello Zecchino d'Oro. L'obiettivo è chiaro: creare una colonna sonora che accompagni gli italiani ben oltre la settimana del Festival. Per conoscere i titoli dei brani, l'appuntamento è fissato per la serata di "Sarà Sanremo", in onda il prossimo 14 dicembre su Rai 1.

La lista completa dei 30 Big in gara

Ecco l'elenco ufficiale degli artisti che calcheranno il palco dell'Ariston per Sanremo 2026:

  1. Tommaso Paradiso

  2. Chiello

  3. Serena Brancale

  4. Fulminacci

  5. Ditonellapiaga

  6. Fedez & Marco Masini (duo inedito)

  7. Leo Gassmann

  8. Sayf

  9. Arisa

  10. Tredici Pietro

  11. Sal Da Vinci (Campania)

  12. Samurai Jay (Campania)

  13. Malika Ayane

  14. Luchè (Campania)

  15. Raf

  16. Bambole di pezza

  17. Ermal Meta

  18. Nayt

  19. Elettra Lamborghini

  20. Michele Bravi

  21. J-Ax

  22. Enrico Nigiotti

  23. Maria Antonietta & Colombre

  24. Francesco Renga

  25. Mara Sattei

  26. LDA & Aka 7even (Campania)

  27. Dargen D'Amico

  28. Levante

  29. Eddie Brock

  30. Patty Pravo

Napoli, i due trasfertisti di Rolex "traditi" dalla loro ripetitività nei colpi

Milano — Sono stati individuati e arrestati a Napoli i due uomini ritenuti responsabili di una serie di rapine a orologi di pregio messe a segno con la tecnica del «finto urto allo specchietto».

La Digos e la Squadra Mobile di Milano li hanno riconosciuti confrontando le immagini delle videocamere con riprese di vecchi colpi: per gli investigatori non sono improvvisatori, ma specialisti che operano con ruoli precisi, trasferte organizzate e logistica studiata. I provvedimenti sono stati notificati nelle rispettive abitazioni; i due sono ora custoditi nel carcere di Poggioreale.

I fermati sono  Domenico Tolomelli, 37 anni, originario del Rione Sanità, e Gianfranco Cecere, 47 anni, dei Quartieri Spagnoli. Entrambi risultano già noti alle forze dell’ordine e, agli occhi degli inquirenti, fanno parte di quella categoria di «trasfertisti»: persone che si muovono su tratte brevi per colpire dove la sorveglianza e la routine delle vittime favoriscono il furto.

Secondo l’impianto accusatorio, i due avrebbero messo a segno due rapine in Viale Fulvio Testi (Milano) rispettivamente il 5 e il 12 febbraio dell’anno in corso: in un caso è stato sottratto un Rolex del valore stimato in circa 25.000 euro, nell’altro un orologio d’epoca di valore non quantificato dal proprietario.

Gli investigatori hanno notato l’identico modus operandi usato in un precedente colpo del 2021, quando — sempre in viale Testi — a un imprenditore in Ferrari fu sottratto un Richard Mille stimato oltre i 200.000 euro.

La tecnica: schema ripetuto, ruoli assegnati

La dinamica è sempre la stessa e studiata nei dettagli: due scooter che entrano in azione. Uno si mette a distanza e funge da osservatore/aggancio; l’altro provoca il contatto laterale con la vettura (lo specchietto “danneggiato”), mentre un uomo scende, si avvicina al finestrino — spesso con la scusa di verificare il danno — e strappa l’orologio dal polso della vittima nel momento in cui questa abbassa la mano. Il guadagno è spesso rapido e la fuga immediata.

Gli arresti sono scattati dopo il confronto delle nuove immagini con quelle di precedenti indagini, il posizionamento di localizzatori sui veicoli riconducibili ai sospetti e pedinamenti sul territorio. Gli investigatori hanno ricostruito anche la rete logistico-organizzativa: appartamenti presi in affitto con documenti di terzi, scooter intestati a prestanome incensurati e trasferte pianificate per durare poche ore o pochi giorni.

Perché li definiscono “specialisti”

Non è soltanto una questione di bravura nel colpo istantaneo: per la Squadra Mobile i due non erano dilettanti perché: ripetevano sempre lo stesso schema con varianti minime; usavano basi logistiche (case in affitto, scooter occultati) e prestanome per minimizzare i legami diretti con la città in cui colpiscono; sceglievano bersagli “visibili” (auto di lusso, vittime in strada, aree con rallentamenti come semafori) e agivano in coppia con ruoli prestabiliti. Questi aspetti per gli inquirenti tradiscono organizzazione e specializzazione.

Il filo che porta al 2021

Gli accertamenti hanno inoltre ricondotto i due a un episodio del marzo 2021, quando a Milano, in viale Testi, a un automobilista in Ferrari fu sottratto un Richard Mille da oltre 200.000 euro. All’epoca i sospetti erano già trattati dagli investigatori come «trasfertisti» e furono messe in luce le stesse pratiche logistiche poi osservate anche nelle rapine più recenti.

L’azione coordinata tra le procure e la mobilità dei gruppi

L’indagine è un esempio di collaborazione tra uffici (Procura di Milano e forze dell’ordine milanesi) e le squadre mobili locali (anche quella di Napoli è intervenuta per l’esecuzione). L’uso capillare delle telecamere e i riscontri fotografici/filmati nelle stazioni (i due sono stati ripresi mentre rientravano in treno dopo i colpi) hanno aiutato a chiudere il cerchio.

Il contesto: non sono casi isolati

Negli ultimi anni i raid contro possessori di orologi di grande pregio sono diventati targati, spesso con colpi mediatici che segnano la percezione del fenomeno. Alcuni episodi-simbolo:

Cesara Buonamici (24 aprile 2021, Firenze) — La giornalista del TG5 e il marito furono avvicinati e rapinati in auto; i malviventi portarono via orologi di pregio (Patek, Cartier). Anche qui la pista partì da organizzazioni che muovono mezzi e uomini per commettere il colpo e rientrare.

Charles Leclerc (Pasquetta 2022, Viareggio) — Al pilota di Formula 1 fu sfilato un Richard Mille valutato attorno ai 2 milioni di euro: fu un colpo clamoroso che portò a indagini e arresti successivi dei presunti autori. La vicenda ha mostrato come i ladri scelgano target «alta visibilità» e metodi di distrazione rapida, come la richiesta di selfie.

Il furto a Capri (estate 2025) — Nella movida dell’isola di Capri un componente della Camera dei Lord del Regno Unito è stato pedinato e derubato di un Richard Mille dal valore stimato a centinaia di migliaia di euro: il caso ha riacceso l’allarme sulle bande che operano in località turistiche ad alta concentrazione di vip e turisti di lusso.

Questi episodi mostrano lo spettro: dal furto “a vista” (richiesta di selfie, sgusciata tra la folla) alla rapina compiuta con mezzi e tecnica (specchietto, scooter), fino ai gruppi che pianificano trasferte e basi d’appoggio.

L’arresto di Tolomelli e Cecere è utile perché mette in luce la struttura dietro un tipo di reato che si è professionalizzato: movimenti “da trasferta”, basi d’appoggio, mezzi intestati a prestanome.

Qualiano, traffico di droga: arrestato 57enne

Qualiano -  Si è conclusa nella mattinata di ieri, sabato, la latitanza 'giudiziaria' di un 57enne napoletano, raggiunto da un provvedimento di carcerazione che lo costringerà a varcare la soglia del penitenziario per un periodo significativo.

L'uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato, su iniziativa degli agenti della Squadra Mobile di Napoli. L'esecuzione è avvenuta a seguito di un provvedimento di determinazione di pene concorrenti, emesso venerdì scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Ufficio Esecuzioni Penali.

Il cumulo delle condanne è pesante: il 57enne è chiamato a espiare una pena residua di ben 6 anni, 11 mesi e 15 giorni di reclusione.I reati per i quali l'uomo è stato definitivamente condannato e per i quali ora dovrà pagare il suo debito con la giustizia sono di duplice natura:Reati in materia di stupefacenti: il fulcro della condanna è legato al traffico o detenzione di droga.

Falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale sulla identità personale: una condotta che aggrava il quadro generale, dimostrando tentativi di eludere o depistare le autorità.L'arresto, eseguito con professionalità dalla Polizia di Stato, mette un punto fermo sull'annosa vicenda giudiziaria, garantendo che le condanne siano finalmente eseguite e che l'uomo sconti la pena comminata per la gravità dei suoi precedenti penali.

Napoli, stretta ai Baretti di Chiaia: scatta la caccia ai parcheggiatori abusivi

Napol - Una massiccia operazione anti-movida è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, concentrando l'attenzione sulle aree calde della città: i celebri baretti di Chiaia e il centro storico.

L'obiettivo principale del servizio è stato quello di contrastare l'illegalità diffusa che spesso affianca la vita notturna.

 Giro di vite sui parcheggiatori abusivi

Il focus principale dell'intervento si è concentrato sulla piaga dei parcheggiatori abusivi, figure che quotidianamente monopolizzano gli spazi di sosta, estorcendo denaro agli automobilisti.

Il bilancio è significativo: sei uomini sono stati individuati e denunciati all'Autorità Giudiziaria. Per tutti loro è scattata la denuncia, aggravata dalla recidiva: erano già stati colti a esercitare l'attività illecita nel corso dell'ultimo biennio.

15enne recidivo senza patente: fermato in scooter

Oltre alla lotta contro l'abusivismo, i militari hanno eseguito rigorosi controlli al Codice della Strada. In questo contesto, è emerso un caso di recidiva che coinvolge un minorenne: un 15enne è stato fermato in sella a uno scooter. Il ragazzo è risultato sprovvisto della patente di guida, titolo mai conseguito. Anche per lui è scattata la denuncia, essendo già stato trovato in passato a commettere la medesima infrazione.

L'attività di controllo ha prodotto un elevato numero di sanzioni:37 autisti indisciplinati sono stati multati per diverse infrazioni al Codice della Strada. 5 scooter sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Tra le violazioni più comuni, spicca l'assenza del casco: ben 5 centauri sono stati sanzionati perché sprovvisti del dispositivo di sicurezza obbligatorio.

Il servizio ha interessato un ampio numero di persone: in totale, 109 persone sono state identificate. Cinque di queste, tutte giovani, sono state trovate in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti per uso personale. Sono stati segnalati alla Prefettura, come previsto dalla normativa.

Questa operazione rientra in una più ampia strategia di controllo del territorio volta a garantire la sicurezza e il rispetto della legalità nelle aree ad alta frequentazione della città.

Truffano anziana a Roma: due giovani napoletani arrestati alla stazione Termini

Roma – Si spacciavano per agenti di polizia e chiamavano le vittime annunciando finti incidenti stradali che avrebbero coinvolto i loro familiari.

Un copione collaudato che ha fruttato ai truffatori gioielli e denaro contante, ma che ora è costato a due giovani napoletani, di 18 e 23 anni, l'applicazione di misure cautelari disposte dal Tribunale di Roma.

L'operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale – Nucleo di Polizia Giudiziaria del Comando Generale e III Gruppo Nomentano – insieme al personale del Commissariato Viminale della Questura capitolina, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma.

Il raggiro ai danni dell'anziana

Le indagini hanno ricostruito nei dettagli il meccanismo criminale orchestrato dai due indagati. Nel marzo 2025, con l'ausilio di complici, avevano preso di mira una signora di 89 anni residente nella zona nord della Capitale.

La telefonata seguiva sempre lo stesso copione: un familiare era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale ed era stato trattenuto dalle forze dell'ordine. Per risolvere la situazione serviva denaro immediato.

La donna, con difficoltà motorie, credendo alla storia del nipote nei guai, aveva inviato la propria badante alla stazione Termini per consegnare gioielli e contanti a uno dei due giovani napoletani. Un incontro che si è rivelato determinante per far scattare le indagini.

Le misure cautelari

Gli investigatori sono riusciti in breve tempo a identificare il primo responsabile, ricostruendo l'intera vicenda fino a risalire al secondo complice, che aveva contattato la vittima direttamente da Napoli. Il Giudice per le Indagini Preliminari, sulla base degli elementi raccolti, ha disposto l'obbligo di dimora nei comuni di residenza e l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per entrambi gli indagati.

Le misure cautelari sono state eseguite nei comuni di Melito di Napoli e Casoria dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato. I due giovani partenopei dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni di persona anziana.

Le attività investigative proseguono per verificare se i due arrestati possano essere responsabili di altri episodi analoghi e per individuare eventuali complici nella rete criminale. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le denunce di truffe con lo stesso modus operandi presentate negli ultimi mesi nella Capitale e nell'hinterland romano.

Il fenomeno delle truffe agli anziani con il sistema del "finto incidente" continua a rappresentare una piaga sociale, che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione sfruttando la paura e l'emotività delle vittime.

Capri. revocata la licenza al ristorante "Da Paolino"

Capri – È un terremoto destinato a scuotere l'isola azzurra e l'intero panorama della ristorazione internazionale. Il Comune di Capri ha notificato la revoca della licenza commerciale a uno dei suoi indirizzi più celebri e iconici: il ristorante "Da Paolino", il "tempio dei limoni" meta fissa del jet-set mondiale da decenni.

La decisione, basata su un pesante elenco di abusi edilizi, sebbene giunga durante la chiusura stagionale, è destinata a fare scalpore e a mettere in discussione il futuro di un simbolo dell'ospitalità caprese.

La valanga di abusi contestati

Il provvedimento comunale, che sancisce la «decadenza dei titoli commerciali abilitativi ed il divieto di prosecuzione dell’attività di pubblico esercizio», fa riferimento alle ordinanze di demolizione del Settore Urbanistica risalenti allo scorso settembre.

Queste ordinanze sono la conseguenza diretta dei sopralluoghi congiunti di Comune e Guardia di Finanza di inizio agosto, che hanno portato alla contestazione di ben 19 irregolarità edilizie.

Tra le opere abusive rilevate in via Palazzo a Mare, civico 11, spiccano diverse volumetrie realizzate in difformità o in assenza di titoli:Ambienti Tecnici e di Produzione: Un ripostiglio con solaio di copertura di circa 2 metri ed 83 centimetri ed una superficie di 18,90 metri quadrati. Ambienti destinati a pasticceria, sala dolci e preparazione per celiaci per un’altezza interna media di circa 3 metri ed una superficie complessiva di 70 metri quadrati.

Aree per la preparazione di insalate e stoccaggio crudi per un’altezza interna di circa 2 metri ed 87 centimetri ed una superficie complessiva di 14,40 metri quadrati.Trasformazioni Strutturali: Modifiche esterne negli ambienti destinati a cucina, celle frigorifere, zona lavaggio, servizi igienici, con la realizzazione di nuove strutture di sostegno, muri e diverse partizioni, ben più voluminose rispetto a quelle previste nell’istanza di condono del 1985.

Unità Residenziale Illegittima

Contestata anche la realizzazione di una unità immobiliare a destinazione residenziale nel retro del ristorante, per una superficie di metri quadrati 50, un’altezza media interna di
circa 2 metri e 40 per un volume netto di circa 120 metri cubi.

Dettagli estetici sotto accusa

La lista include anche interventi su pergotende, fontane ornamentali, una vasca per i pesci e l'apertura di un arco nella muratura perimetrale.Tutte queste opere sono state realizzate su un immobile sottoposto a vincolo paesistico, aggravando la posizione della proprietà.Il Glamour di Via Palazzo a Mare"Da Paolino" non è un ristorante qualunque.

È il celebre locale immerso nel suggestivo agrumeto, divenuto un'icona grazie alla sua atmosfera unica e alla clientela stellare che lo ha eletto a proprio buen retiro caprese.

Ai suoi tavoli si sono seduti innumerevoli personaggi di spicco, tra cui Tom Cruise, la famiglia Agnelli, Michael Schumacher, Jim Belushi, Demi Moore, Michael Douglas, Edwige Fenech e lo stilista Valentino, solo per citare alcune delle presenze più illustri che hanno contribuito a cementare il mito del ristorante a livello globale.

La difesa: "vogliamo sistemare tutto"

Le ordinanze iniziali avevano concesso tre mesi per demolire tutte le opere abusive. Nel frattempo, la revoca della licenza ha inasprito la situazione. Il provvedimento può essere impugnato al Tar.

Dalla proprietà, Michela De Martino, esponente della terza generazione della famiglia di ristoratori, ha espresso la volontà di agire in conformità con la legge: "Stiamo valutando con i legali il da farsi, ma è nostra volontà sistemare la situazione in modo conforme alla legge", ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che oggi ha riportato la notizia, confermando l'intenzione di salvare il simbolo di famiglia e di Capri.La battaglia legale è appena cominciata, ma l'ombra della demolizione minaccia seriamente uno degli angoli più amati e fotografati dell'isola.

Porto di Pozzuoli, il pontone galleggiante sarà operativo a gennaio: il piano per superare il bradisismo

Ieri in Prefettura a Napoli si è tenuto un incontro strategico convocato dal Prefetto Michele di Bari, dedicato all’aggiornamento sulle criticità infrastrutturali del Porto di Pozzuoli, fortemente condizionato dal fenomeno bradisismico.

Alla riunione hanno partecipato il Commissario Straordinario per l’attuazione degli interventi pubblici nei Campi Flegrei, Fulvio Soccodato, il Sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, il Comandante della Capitaneria di Porto Agostino Galati e i rappresentanti delle Direzioni Generali Mobilità e Protezione Civile della Regione Campania.

Durante l’incontro, il Commissario Soccodato ha illustrato lo stato avanzato degli interventi di elevata complessità tecnica, finanziati dalla Struttura Commissariale e realizzati dalla Regione Campania. Tra questi, spicca l’installazione del pontone galleggiante, fondamentale per facilitare le operazioni di imbarco e sbarco dei traghetti. Il cronoprogramma prevede la completa operatività del pontone già nel mese di gennaio, a seguito delle prove di messa in esercizio e delle autorizzazioni della Capitaneria di Porto.

Soccodato ha inoltre comunicato che, dopo la bonifica di numerosi ordigni bellici rinvenuti nel fondale, sono in programma i lavori di livellamento del porto, che miglioreranno la sicurezza e la fluidità delle manovre dei traghetti. Si sta valutando, in sinergia con la Regione Campania, l’estensione di queste attività anche all’approdo destinato allo sbarco del pescato, per ottimizzare la spesa pubblica e coordinare le azioni di riqualificazione.

Al termine della riunione, tutti i partecipanti hanno espresso soddisfazione per i progressi raggiunti, sottolineando come il porto di Pozzuoli rappresenti non solo una via di allontanamento fondamentale dall’area colpita dal bradisismo, ma anche un nodo strategico per la mobilità verso le isole e per l’economia locale.

Rivoluzione Autovelox: stop immediato agli apparecchi "fantasmi", multe nulle per chi non è in regola

È scattata l'ora X per la giungla degli autovelox in Italia. Da ieri, venerdì 29 novembre, si chiude l'era degli apparecchi non censiti: Comuni, enti locali e forze dell’ordine che non hanno provveduto a registrare i propri dispositivi sulla piattaforma ministeriale sono ora costretti a spegnerli. La sanzione per le amministrazioni inadempienti è drastica quanto immediata: la nullità assoluta delle multe elevate.

La "White List" del Ministero

La stretta arriva in seguito all'entrata in vigore del decreto direttoriale n. 367 del 29 settembre 2025, che concedeva agli enti gestori 60 giorni di tempo per mettersi in regola. Scaduto tale termine, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso pubblico l'elenco ufficiale dei dispositivi legittimi.

Una mossa che mira a portare trasparenza in un settore spesso percepito dagli automobilisti come una mera tassa occulta.

L'elenco è consultabile pubblicamente al link velox.mit.gov.it/dispositivi, permettendo a ogni cittadino di verificare se l'occhio elettronico che lo ha sanzionato sia effettivamente autorizzato a operare.

Il "tesoretto" delle multe e l'allarme Codacons

A monitorare la situazione è il Codacons, che ricorda come la comunicazione dei dati (localizzazione, conformità, modello) sia ora "condizione necessaria per il legittimo utilizzo". L'associazione dei consumatori ha colto l'occasione per fare i conti in tasca alle amministrazioni: solo nelle principali 20 città italiane, il "tesoretto" derivante dalla rilevazione automatica della velocità ha fruttato ben 203 milioni di euro nel triennio 2022-2024.
"Chi non ha fornito i dati richiesti non potrà più utilizzare Autovelox sul proprio territorio", spiega il Codacons in una nota, sottolineando che le contravvenzioni staccate da apparecchi fantasma "saranno a tutti gli effetti nulle".

Il nodo dell'omologazione: pioggia di ricorsi in arrivo

Se il censimento mette ordine sulla mappatura, resta aperto un fronte giudiziario ancora più caldo: quello dell'omologazione tecnica. Il caos dura ormai da 20 mesi, scatenato dalla sentenza della Cassazione dell'aprile 2024 che ha stabilito la nullità delle multe elevate da apparecchi semplicemente "approvati" ma non "omologati".

Secondo le stime, oggi quasi il 60% degli autovelox fissi e oltre il 67% di quelli mobili rientrano in questa zona grigia, essendo stati approvati prima del 2017. "Siamo di fronte a una possibile valanga di ricorsi", avvertono gli esperti legali. Tra dispositivi non censiti e apparecchi non omologati, per gli automobilisti italiani si apre una nuova stagione di contenziosi contro la pubblica amministrazione.

Bagnoli accelera: via la colmata, parte la nuova stagione della riqualificazione

Napoli– A Bagnoli il cantiere corre. Le ruspe hanno già completato l’abbattimento dell’ex mensa e degli uffici Italsider, edifici abbandonati da oltre trent’anni e ormai ridotti a relitti dell’archeologia industriale.

Ora si passa alla fase successiva: le attività preparatorie per la demolizione del vecchio pontile centrale, distinto dallo storico pontile Nord, da tempo trasformato in una passeggiata panoramica per i cittadini.

Nel cuore dell’area di rilevante interesse nazionale, sono 200 gli operai al lavoro in questa prima fase. La conferenza dei servizi si è chiusa nel rispetto del cronoprogramma definito dalla Cabina di regia del 4 agosto 2025, confermando la tabella di marcia che punta a restituire Bagnoli ai cittadini dopo decenni di attesa.

Manfredi: "Percorso in linea, ora sprint su mare e terra"

Il commissario straordinario per Bagnoli e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha illustrato lo stato dell’arte prima nel board ufficiale dell’America’s Cup e poi alla Cabina di regia convocata a Palazzo Chigi, insieme al ministro Tommaso Foti e all’amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi.

«Tutto procede come da programma» ha assicurato Manfredi spiegando che il maxi-intervento è diviso in tre blocchi: opere a mare, opere a terra sulla colmata e, dal 2026, le cosiddette opere ancillari legate alla mobilità e ai servizi.

Le opere a mare: dragaggi, sicurezza e il nuovo bacino di calma

Il primo tassello riguarda il fronte mare. Qui è previsto un bacino di calma di circa 20 ettari, fondamentale per ospitare le imbarcazioni AC75 dell’America’s Cup e, al tempo stesso, per anticipare parte delle attività di bonifica dei fondali.

La convenzione per queste opere è stata firmata dal Commissario, Invitalia e il Provveditorato alle opere pubbliche con il raggruppamento di imprese Deme Rti, nel rispetto della sentenza del Consiglio di Stato 2025. Dopo un passaggio con l’Autorità Anticorruzione, recepite tutte le osservazioni, è partita la contrattualizzazione.

Oltre ad assicurare condizioni di sicurezza idrodinamica, queste opere rappresentano l’avvio del vero risanamento ambientale dei sedimenti marini: un passaggio obbligato e atteso da decenni.

Le opere a terra: la colmata prende forma

Parallelamente si lavora sulla colmata di Bagnoli, dove sono previste recinzioni, demolizioni residue, risagomatura della scogliera e progressivo tombamento superficiale per mettere in sicurezza l’area.

Qui sorgerà la Technical Base Area, la zona operativa destinata ai team della Coppa America: basi, infrastrutture, reti tecnologiche e superfici pronte per essere allestite – in modo reversibile – senza compromettere il futuro Parco urbano e il waterfront definitivo.

Il progetto è realizzato da Invitalia con il raggruppamento Greenthesis, nell’ambito dell’Accordo quadro modifiche Infrastrutture.

Metro, viabilità e parcheggi: il pacchetto “ancillare”

Dal 2026 partirà la terza fase, dedicata alla viabilità e ai servizi:

rifacimento di via Coroglio,

collegamento con via Diocleziano tramite nuova viabilità interna,

servizio di bus elettrici dedicato,

una nuova fermata della Linea 2 presso la Porta del Parco, finanziata da Rfi,

parcheggi e riqualificazione dei pontili Nord e Sud.

Interventi pensati per rendere Bagnoli finalmente accessibile e integrata con la città.

Ambiente, controlli e tempi: il cronoprogramma

La procedura di verifica ambientale (VIA) è stata superata: il 20 ottobre, il Ministero dell’Ambiente ha decretato l’esclusione del progetto dalla VIA, sulla base del parere favorevole espresso dalla commissione tecnica.

Sia per le opere a mare che per quelle a terra è previsto un piano di monitoraggio ambientale rafforzato, già operativo.

Le scadenze:

Estate 2026: conclusione delle opere a mare e degli interventi sulla colmata.

Primavera 2027: completamento delle opere ancillari.

Con la demolizione degli ultimi simboli dell’abbandono e un’agenda serrata che guarda alle grandi competizioni internazionali, Bagnoli si prepara a cambiare volto. Dopo trent’anni di promesse, la riqualificazione entra finalmente nella fase decisiva.

Truffe agli anziani: tutti i trucchi della paranza di Forcella con a capo il nipote del boss

Dalla voce replicata con l’intelligenza artificiale alla voce ferma e sicura del fantomatico “maresciallo Ferraiuolo”: erano questi alcuni dei trucchi usati dalla “paranza” di Forcella specializzata nelle truffe agli anziani, smantellata ieri dalle Squadre Mobili di Padova e Napoli con l’esecuzione di 11 misure cautelari.

In carcere sono finiti il presunto capo dell’organizzazione, Cristiano Giuliano, 32 anni, nipote dell’ex boss del rione Forcella, Luigi Giuliano, e la sua referente operativa, la 22enne di Pomigliano d’Arco, Nadia Esposito. Altri nove indagati – uomini e donne – sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria: Giovanni Esposito, Sandra Szczepaniak, Pasquale Froechlich, Luigi Iossa, Emilio Effuso, Salvatore Russo, Filomena Minopoli, Melania Zizolfi e Karima De Lorenzo.

Risultano invece indagati a piede libero Arianna Muré, Roberta Buonfiglio, Pasquale De Rosa e Salvatore Ausiello.

La struttura della banda: promotore, centralinisti, trasfertisti ed esattori

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’organizzazione aveva una struttura interna rigidamente definita. Al vertice vi era un promotore, che pianificava le attività delittuose, individuava – attraverso diversi canali informativi – le potenziali vittime anziane e forniva indicazioni precise ai complici incaricati delle “trasferte” al Nord.

I cosiddetti “trasfertisti”, quasi sempre in partenza da Napoli in treno, raggiungevano il Nord Italia, localizzavano le abitazioni degli anziani segnalati e davano esecuzione alle truffe utilizzando la tecnica del finto carabiniere o del finto avvocato. Il contatto telefonico con le vittime partiva da Napoli, la fase esecutiva con la riscossione del denaro o dei preziosi avveniva invece sul territorio.

La base a Forcella e i ruoli nel sodalizio

Il punto di riferimento dell’organizzazione era un’abitazione nel quartiere Forcella, nel centro storico di Napoli. Qui operavano i centralinisti, che coordinavano in tempo reale i complici in trasferta, fornendo indicazioni operative e modulando le richieste alle vittime.

L’indagine ha documentato diversi ruoli interni:

chi procurava telefoni cellulari con intestazioni fittizie, utilizzati esclusivamente per la singola truffa e subito dopo dismessi

chi si occupava del reclutamento degli esattori e dell’organizzazione delle “trasferte”, curando il supporto logistico e anticipando le spese di viaggio

chi faceva il “telefonista”, contattando direttamente le vittime e spacciandosi per “maresciallo” o “avvocato”, prospettando falsi problemi giudiziari o di polizia a carico di un familiare (figlio o nipote)

chi svolgeva il ruolo di “riscossore” o “esattore”, presentandosi poi a casa dell’anziano per ritirare contanti, gioielli e altri preziosi.

Dalla base partenopea i centralinisti davano disposizioni ai trasfertisti e gestivano anche la ripartizione del bottino: al soggetto inviato sul territorio spettava in genere una quota tra il 15 e il 20% della somma o del valore riconsegnato al capo a fine giornata. La percentuale poteva scendere fino al 10% nel caso in cui, prima della partenza, l’organizzazione avesse garantito una copertura legale in caso di arresto.

L’indagine: il ruolo della Squadra Mobile di Padova

L’intera rete è stata ricostruita dalla Squadra Mobile di Padova, che ha smantellato la banda legata al clan camorristico Giuliano eseguendo 11 provvedimenti cautelari nel capoluogo campano. I destinatari erano tutti soggetti già noti, a vario titolo, per reati di truffa, associazione di stampo camorristico, traffico di droga e tentato omicidio.

Il braccio destro del presunto capo promotore, la 22enne, è finita in carcere insieme al 32enne, mentre gli altri nove indagati sono stati raggiunti da misure meno afflittive, tra obbligo di dimora e firma quotidiana presso la Questura di residenza.

L’inchiesta ha preso avvio nel 2024 dopo una quindicina di episodi di truffa registrati in diverse province del Nord e Centro Italia: Padova, Venezia, Como, Bolzano, Teramo, Verona, Trento, Cuneo, Modena e Ascoli Piceno. Le indagini hanno portato al recupero di refurtiva per oltre 400.000 euro tra denaro contante, gioielli e altri oggetti di valore.

Nel solo territorio padovano, nel 2025, sono state censite 671 truffe agli anziani, per un profitto illecito stimato in circa 5 milioni di euro.

Il modello di truffa: la chiamata del finto maresciallo

Lo schema ricorrente prevedeva telefonate in cui il truffatore si qualificava come appartenente alle forze dell’ordine o come legale. In numerosi casi, grazie anche all’uso di voci riprodotte o modificate con strumenti di intelligenza artificiale, i criminali riuscivano a rendere più credibile la messa in scena.

Agli anziani veniva comunicato che un loro familiare era coinvolto in un grave incidente stradale o in problemi giudiziari e che per “evitare guai peggiori” serviva subito denaro o preziosi da consegnare a un incaricato che si sarebbe presentato a casa di lì a pochi minuti.

I tentativi sventati ad Aviano e il “maresciallo Ferraiuolo”

A conferma dell’attualità e della diffusione del fenomeno, giovedì 27 novembre si sono registrati altri sei tentativi di truffa ad anziani ad Aviano, tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. In questo caso, però, nessuno dei raggiri è andato a segno: le potenziali vittime non sono cadute nel tranello e hanno allertato immediatamente i Carabinieri.

Questa volta a chiamare era un uomo che si è presentato come “maresciallo Ferraiuolo”. Agli anziani contattati, tutti tra i 70 e gli 80 anni, il falso militare ha intimato di presentarsi urgentemente in caserma. In caso di impossibilità a recarsi presso il comando, il sedicente maresciallo si offriva di raggiungerli personalmente a domicilio.

Fortunatamente, le sei persone contattate si sono insospettite, hanno richiamato direttamente la caserma e hanno scoperto che al Comando Carabinieri di Pordenone non esiste alcun maresciallo con quel nome. Anche questo episodio viene ora valutato nell’ambito del più ampio filone investigativo sulle truffe agli anziani.

Oroscopo di oggi 30 novembre 2025 segno per segno

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Ecco l'oroscopo giornaliero di domenica 30 novembre 2025, segno per segno, con i consigli astrologici di Paolo Tedesco.

Le stelle di questa domenica 30 novembre 2025 ci invitano a un delicato equilibrio tra sogno e realtà. Con l'influenza di Giove in Bilancia che spinge verso l'armonia e le relazioni, e quella di Saturno in Ariete che richiama alla responsabilità e all'azione individuale, la giornata è un invito a costruire ponti senza dimenticare i nostri obiettivi personali.

ARIETE (21 marzo - 20 aprile)

  • Amore: La Luna in trigono ti rende più espansivo. Se sei single, potresti incontrare una persona interessante in un contesto culturale. Se accoppiato, una serata di coccole e conversazioni profonde rafforzerà il vostro legame.

  • Lavoro: Giornata dinamica. Marte ti spinge a prendere l'iniziativa, ma evita di essere troppo impulsivo. Un progetto in fase di stallo potrebbe finalmente sbloccarsi.

  • Salute: L'energia è alta. Approfittane per fare attività fisica all'aria aperta, ma attento a strappi muscolari durante l'attività sportiva.

  • Finanze: Attenzione alle spese dettate dall'entusiasmo del momento. Potrebbe arrivare un piccolo rimborso inaspettato.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Non avere fretta di concludere. A volte il viaggio è più importante della meta. Ascolta il consiglio di un collega più esperto.

TORO (21 aprile - 20 maggio)

  • Amore: Venere nel tuo campo affettivo porta armonia. Perfetta la giornata per un appuntamento romantico o per dedicarti alla cura della tua casa e della tua famiglia.

  • Lavoro: Sei focalizzato sulla stabilità finanziaria. È un buon momento per rinegoziare il tuo stipendio o per pianificare un investimento a lungo termine.

  • Salute: Cerca di rilassarti. Le tensioni potrebbero accumularsi sulle spalle e al collo. Un massaggio sarebbe rigenerante.

  • Finanze: Fase positiva. I tuoi sforzi per risparmiare iniziano a dare i loro frutti. Evita di prestare denaro oggi.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Radicati nelle tue certezze, ma non diventare ostinato. La sicurezza che cerchi è dentro di te, non fuori.

GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)

  • Amore: Mercurio favorisce la comunicazione. Le tue parole sono magnetiche. Usale per chiarire un malinteso o per dichiarare i tuoi sentimenti. Incontro piacevole con una persona loquace.

  • Lavoro: Giornata intensa e piena di scambi. Riunioni, chiamate, email. Attenzione a non fare troppe cose insieme o rischierai di essere superficiale.

  • Salute: La mente è iperattiva. Per evitare l'insonnia, cerca di spegnere i dispositivi elettronici almeno un'ora prima di dormire.

  • Finanze: Piccole entrate inaspettate, forse legate a una vendita o a un regalo. Ma le uscite per libri o corsi sono in agguato.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Scegli un obiettivo e concentrati su quello. La dispersione è il tuo peggior nemico oggi.

CANCRO (22 giugno - 22 luglio)

  • Amore: Emozioni in primo piano. Hai bisogno di sentirti protetto e compreso. Condividi i tuoi bisogni con il partner. Se single, potresti sentire la mancanza di un legame profondo.

  • Lavoro: Meglio lavorare dietro le quinte oggi. Metti a posto le carte, organizza le idee. L'esposizione pubblica non è la tua migliore alleata.

  • Salute: Giorno per coccolarti. Un bagno caldo o una tisana possono aiutarti a riconnetterti con te stesso.

  • Finanze: Istanze conservative. Tendi a trattenere i soldi per un senso di sicurezza. Va bene, ma non perdere un'occasione vantaggiosa per paura.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Non lasciare che la nostalgia per il passato offuschi le opportunità del presente. Abbandonati al flusso.

LEONE (23 luglio - 23 agosto)

  • Amore: Sei al centro dell'attenzione e il tuo charme è al massimo. Fai colpo senza nemmeno provarci. Serata ideale per uscire e socializzare.

  • Lavoro: La tua creatività è in fermento. Proponi le tue idee con sicurezza, saranno apprezzate. Attenzione a non sovrastare i colleghi.

  • Salute: Bruci molte energie. Assicurati di idratarti a sufficienza e di non saltare i pasti.

  • Finanze: Possibile spesa importante per un oggetto di lusso o per un evento sociale. Valuta se è davvero necessario.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: La generosità è una tua dote, ma ricorda che il vero leader sa anche quando ascoltare.

VERGINE (24 agosto - 22 settembre)

  • Amore: L'amore si manifesta nei gesti pratici e nella cura. Mostra il tuo affetto aiutando il partner in qualcosa. Se single, un amore potrebbe nascere in un contesto lavorativo.

  • Lavoro: Giornata di grande efficienza. Il tuo metodo e la tua precisione ti faranno fare bella figura con i superiori. Ottima per pianificare.

  • Salute: Attenzione ai disturbi digestivi legati allo stress. Mangia con calma e scegli cibi semplici.

  • Finanze: Situazione stabile. La tua pianificazione scrupolosa paga. È un buon giorno per fare un bilancio.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: L'ordine esterno riflette quello interno. Dedica del tempo a sistemare il tuo spazio vitale.

BILANCIA (23 settembre - 23 ottobre)

  • Amore: Venere, la tua governante, ti rende irresistibile. Desideri armonia e bellezza. Invita la persona che ti piace a cena o a visitare una mostra.

  • Lavoro: Le tue doti diplomatiche sono preziose. Sei in grado di mediare tra due fazioni opposte. Ottimo per lavori di gruppo.

  • Salute: Equilibrio è la parola d'ordine. Una passeggiata in un parco ti ricaricherà a livello mentale e fisico.

  • Finanze: Tendi a spendere per abbellire la tua casa o il tuo guardaroba. Potevi trovare un affare interessante.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Cerca la bellezza in ogni cosa, ma non dimenticare che la vera armonia nasce dalle scelte, non dall'evitare i conflitti.

SCORPIONE (24 ottobre - 22 novembre)

  • Amore: Passione e intensità sono i tuoi ingredienti. Un incontro di sguardi può essere elettrizzante. Se in coppia, il desiderio si riaccende.

  • Lavoro: La tua determinazione è totale. Sei come un laser e riesci a perforare qualsiasi ostacolo. Ideale per chiudere un affare o prendere una decisione importante.

  • Salute: Energia profonda. Attività fisiche intense ti aiutano a scaricare la tensione. Attenzione a non esagerare.

  • Finanze: Potresti ricevere notizie su un investimento o su una questione ereditaria. Il tuo intuito finanziario è forte.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Non aver paura di mostrare il tuo potere. La tua forza sta nella tua capacità di trasformare le crisi in opportunità.

SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)

  • Amore: Il tuo ottimismo è contagioso. L'amore lo cerchi in luoghi lontani o in conversazioni filosofiche. Avventura è la parola d'ordine.

  • Lavoro: Idee visionarie e voglia di espandere i tuoi orizzonti. Potresti pianificare un viaggio di lavoro o iniziare un corso di formazione.

  • Salute: Il bisogno di libertà è forte. Una gita fuori porta ti farebbe benissimo. Attenzione ai strappi durante l'attività sportiva.

  • Finanze: Soldi vanno e vengono. Sei propenso a spendere per viaggi o esperienze. Un investimento in cultura potrebbe rivelarsi fruttuoso.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Segui il tuo entusiasmo, ma ricorda di leggere il contratto prima di firmare. La verità è nei dettagli.

CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)

  • Amore: Più pratico che romantico oggi. Mostri il tuo amore con la fedeltà e l'affidabilità. Un gesto di responsabilità condivisa avvicina il partner.

  • Lavoro: Giornata di grande concretezza. I tuoi sforzi vengono notati dall'alto. Ottima per fissare obiettivi a lungo termine e per fare carriera.

  • Salute: Resistente come sempre, ma non trascurare i segnali di stanchezza. Il riposo è produttivo quanto il lavoro.

  • Finanze: La tua gestione oculata ti mette al sicuro. Pensieri a un investimento immobiliare o a un piano pensionistico.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Costruisci il tuo futuro un mattone alla volta. La pazienza è la tua virtù più grande. Non temere di delegare.

ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)

  • Amore: L'amicizia è il terreno fertile per l'amore. Se single, un amico potrebbe diventare qualcosa di più. Se in coppia, uscire con altri favorisce la complicità.

  • Lavoro: Le tue idee innovative sono in primo piano. Collaborare con un gruppo eterogeneo ti darà grandi soddisfazioni.

  • Salute: Benessere mentale. Ti senti bene quando condividi le tue idee con persone che la pensano come te.

  • Finanze: Situazione variabile. Entrate legate a progetti collettivi, ma spese per tecnologia o per cause umanitarie.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Il futuro che sogni si costruisce oggi, insieme agli altri. Non aver paura di essere diverso, è il tuo superpotere.

PESCI (20 febbraio - 20 marzo)

  • Amore: Sogni ad occhi aperti e romanticismo. Un'atmosfera suggestiva può fare miracoli. L'empatia con il partner è totale.

  • Lavoro: Il tuo intuito è fiaccato. Fidati delle tue sensazioni nelle decisioni, soprattutto quelle creative. Meglio evitare le questioni troppo burocratiche.

  • Salute: Sei sensibile alle energie altrui. Ritagliati del tempo da solo per ricaricarti, magari vicino all'acqua.

  • Finanze: Attenzione alle illusioni e a proposte troppo belle per essere vere. Verifica tutte le informazioni prima di investire.

  • Consiglio di Paolo Tedesco: Lascia fluttuare il tuo cuore, ma tieni i piedi per terra quando si parla di impegni pratici. La tua compassione è un faro per gli altri.

Cosa ci riservano le stelle oggi?

Paolo Tedesco, con i suoi consigli pratici e mai scontati, ci ricorda che le stelle influenzano, ma non determinano il nostro cammino. Ognuno di noi ha il libero arbitrio di accogliere le opportunità o di superare le sfide che il cielo ci propone.

Oggi è una giornata dove l'amore può fiorire in un sorriso condiviso, il lavoro può compiere un piccolo, ma significativo passo avanti, e la nostra attenzione alla salute e alle finanze può piantare i semi per un futuro più sereno.

In definitiva, le stelle ci riservano una giornata piena di potenziale. Sta a noi coglierlo, vivendo con consapevolezza, un passo alla volta, sotto questo cielo che, come scrive Paolo Tedesco, "è una mappa, non una prigione".

Napoli, era Cristiano Giuliano il capo della banda che truffava gli anziani al Nord Italia

L’inchiesta della Squadra Mobile di Padova parte nel 2024 dopo una serie di estorsioni e truffe ai danni di anziani in città e nei comuni dell’hinterland, fino ad arrivare all’esecuzione di 11 misure cautelari personali nei confronti di soggetti residenti a Napoli e provincia. Nel complesso, tra il 2024 e il 2025, gli investigatori padovani hanno arrestato 21 persone e iscritto nel registro degli indagati altri 16 italiani, tutti del Napoletano, con 16 capi di imputazione legati all’associazione per delinquere finalizzata a truffe ed estorsioni.​

Al vertice del gruppo, secondo l’accusa, c’è il 32enne  Cristiano Giuliano, già noto per associazione di tipo camorristico, traffico di stupefacenti, tentato omicidio aggravato e numerosi reati contro il patrimonio. Ma soprattutto nipote dell' ex re di Forcella, Luigi Giuliano.

Al suo fianco, come presunto braccio destro, la 22enne di Pomigliano d’Arco, Nadia Esposito con precedenti per ricettazione, porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale, rissa e reati contro il patrimonio, raggiunta da misura cautelare in carcere.​

I destinatari delle misure

Oltre ai due presunti vertici, nove persone sono sottoposte a obblighi di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria che ne limitano rigidamente gli spostamenti fuori dai comuni di residenza.

Tra questi figurano uomini e donne tra i 23 e i 53 anni, residenti tra Napoli, la sua provincia, Pomigliano d’Arco e Marigliano, con precedenti per truffa, furto, rapina, ricettazione, stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, uso di documenti falsi e utilizzo indebito di carte di credito.​

Altri quattro indagati, non colpiti da misura restrittiva, sono una 24enne di Napoli, un 33enne di Pomigliano d’Arco, un 20enne di Castello di Cisterna e una 24enne, tutti già noti per reati di truffa e, in un caso, atti persecutori. Contestualmente al blitz, a tutti gli indagati è stato notificato il foglio di via obbligatorio dal Comune di Padova per quattro anni, provvedimento firmato dal questore Marco Odorisio.​

Il call center di Forcella

Secondo gli inquirenti, il cuore dell’organizzazione era un appartamento nel rione Forcella, nel centro storico di Napoli, utilizzato come vero e proprio “centralino” da cui partivano le chiamate e dove confluivano i proventi delle truffe. All’interno della struttura i ruoli erano rigidamente ripartiti: c’era chi procurava cellulari intestati a prestanome da usare e gettare, chi si occupava di reclutare gli “esattori” e di organizzare le trasferte, chi faceva il “telefonista” spacciandosi per maresciallo o avvocato e chi andava a riscuotere contanti e preziosi a casa delle vittime.​

Il gruppo, ritenuto stabile e strutturato, avrebbe agito su tutto il territorio nazionale, con decine di episodi in danno di anziani e 15 fatti contestati nel dettaglio: sei qualificati come estorsioni e nove come truffe aggravate. Le vittime accertate vivono tutte nel Nord e Centro Italia: casi sono stati ricostruiti nelle province di Padova, Modena, Bolzano, Como, Venezia, Trento, Cuneo, Verona, Teramo e Ascoli Piceno.​

Il trucco del finto incidente

Lo schema, descritto dagli investigatori, era sempre lo stesso: la vittima, quasi sempre anziana, veniva contattata da un uomo che si presentava al telefono come appartenente alle forze dell’ordine o come avvocato e parlava da Napoli usando utenze intestate a nomi fittizi e continuamente sostituite. All’interlocutore veniva raccontato che un figlio o un nipote aveva appena causato un grave incidente stradale con feriti, prospettando l’ipotesi di arresto se non fosse stata pagata subito una somma a titolo di cauzione per “sistemare le cose”.​

Il finto maresciallo o il falso legale insistevano sulla presunta urgenza, bombardando l’anziano di dettagli per impedirgli di riflettere o confrontarsi con familiari, facendo leva su paura e senso di colpa. A quel punto scattava la seconda fase: un “esattore”, già istruito dai centralinisti, si presentava sotto casa per ritirare contanti, gioielli o altri valori, spesso tutti i risparmi di una vita, fingendosi emissario delle forze dell’ordine.​

Trasferte, percentuali e controlli

Gli esecutori materiali erano quasi tutti “trasfertisti” campani che si muovevano tra Nord e Centro Italia in treno o con auto a noleggio, seguendo in tempo reale le indicazioni ricevute dai complici rimasti a Napoli. Finita la “missione”, salivano sul primo treno per rientrare in Campania e consegnare il bottino a un emissario del gruppo, che gestiva la spartizione delle somme.​

Per evitare appropriazioni indebite, agli esattori veniva chiesto di fotografare la refurtiva direttamente a casa dell’anziano, documentando denaro e gioielli prima di partire. In cambio del viaggio e del rischio, il trasfertista riceveva una percentuale tra il 15 e il 20 per cento del maltolto, percentuale che poteva scendere fino al 10 per cento se l’organizzazione garantiva in anticipo assistenza legale in caso di arresto.​

Le indagini tecniche e gli esiti

L’indagine è decollata dopo i primi interventi per truffe ad anziani nel 2024, quando la Squadra Mobile di Padova ha notato un rapido aumento degli episodi in città e provincia, iniziando a incrociare dati, orari, movimenti e riferimenti comuni. Sulla base del quadro indiziario costruito, d’intesa con la Procura, sono partite intercettazioni e monitoraggi di numerose utenze telefoniche, intestate a soggetti fittizi ma di fatto usate come “linee di lavoro” dell’organizzazione.​

L’ascolto delle conversazioni, l’analisi di centinaia di ore di filmati delle telecamere del centro e della stazione, e l’incrocio con orari di treni e mezzi urbani hanno consentito di individuare un gruppo di giovani della provincia di Napoli e di ricostruirne ruoli, spostamenti e responsabilità. Nel corso dell’attività, gli investigatori riferiscono di aver recuperato e restituito alle vittime refurtiva per oltre 400 mila euro tra contanti, gioielli e preziosi, in un contesto in cui solo nel 2025 nel Padovano sono state denunciate 671 truffe agli anziani, con un illecito stimato in circa 5 milioni di euro.

 

Lotto, pioggia di coincidenze e numeri gemelli: l’estrazione di oggi sorprende tutti

Le estrazioni del Lotto e del 10eLotto di oggi regalano una sequenza ricca di curiosità, ripetizioni insolite e numeri che sembrano rincorrersi da una ruota all’altra. Una combinazione che cattura l’attenzione di appassionati e giocatori occasionali, soprattutto per la presenza di numeri “gemelli” comparsi più volte e di una grande protagonista: il 72, uscito su più ruote e incoronato Numero Oro del 10eLotto.

Ecco tutti i dettagli dell’estrazione, con un racconto che mette in risalto i numeri più “chiacchierati” della serata.

 Le estrazioni del Lotto di oggi

BARI: 72 – 81 – 38 – 87 – 02
CAGLIARI: 30 – 26 – 42 – 46 – 27
FIRENZE: 51 – 25 – 29 – 48 – 58
GENOVA: 71 – 28 – 26 – 10 – 07
MILANO: 52 – 21 – 20 – 51 – 77
NAPOLI: 36 – 23 – 42 – 34 – 02
PALERMO: 90 – 80 – 87 – 30 – 43
ROMA: 78 – 40 – 75 – 20 – 44
TORINO: 12 – 61 – 04 – 21 – 25
VENEZIA: 62 – 22 – 49 – 46 – 72
NAZIONALE: 45 – 23 – 58 – 10 – 62

Le curiosità dell’estrazione: numeri che tornano e si ripetono

Il 72 domina la scena

Il numero 72 oggi è stato il più appariscente: compare sulla ruota di Bari come primo estratto e ritorna anche su Venezia come quinto numero. Una presenza doppia che non è passata inosservata, resa ancora più significativa dal ruolo di Numero Oro nel 10eLotto.
Un vero protagonista.

Il 42 doppia apparizione in due ruote “calde”

Un altro numero che si è fatto notare è il 42, uscito sia a Cagliari che a Napoli.
Tradizionalmente considerato un numero “mutevole”, la sua doppia comparsa potrebbe interessare chi segue le ricorrenze.

I numeri gemelli 21–22–23 fanno tris

Torino porta in scena il 21, Venezia il 22, Napoli e Nazionale il 23: una mini-sequenza sparsa tra più ruote che disegna un curioso “effetto domino” numerico.

Il ritorno dei grandi classici: 90 e 80 insieme

A Palermo una combinazione da manuale: 90 – 80, una coppia spesso considerata fortunata dagli appassionati della smorfia.

10eLotto – Una cascata di numeri consecutivi e ripetuti

Numeri vincenti:
12 – 21 – 22 – 23 – 25 – 26 – 28 – 30 – 36 – 40 – 51 – 52 – 61 – 62 – 71 – 72 – 78 – 80 – 81 – 90

Numero Oro: 72
Doppio Oro: 72 – 81

Qui il quadro delle curiosità diventa ancora più evidente:

  • La sequenza 21–22–23–25–26–28–30 crea un andamento quasi musicale.

  • Il duo 72–81, scelto per il Doppio Oro, richiama Bari, dove entrambi i numeri sono usciti nella stessa cinquina.

  • Anche qui compaiono 80, 81 e 90, numeri “pesanti” spesso associati a importanti vincite.

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