Cinque smartphone rinvenuti dalla polizia penitenziaria nel carcere di Avellino

SULLO STESSO ARGOMENTO

Negli ultimi giorni nella Casa Circondariale di Avellino a seguito di indagini interne e a conclusione di mirate operazioni di polizia con perquisizioni ed approfonditi controlli sono stati rinvenuti in diversi momenti ben cinque cellulari funzionanti abilmente occultati nelle celle e zone detentive. Ormai il fenomeno del possesso di oggetti non consentiti quale i cellulari diviene sempre più diffuso nell’Istituto irpino ed in tutti gli Istituti della Regione. Il possesso ed il traffico tra l’esterno e l’interno del carcere di tali apparecchi viene favorito dalle micro dimensioni degli stessi e dalle tante possibilità di ingresso. Infatti le ridotte dimensioni facilitano l’occultamento nei pacchi diretti ai detenuti o sulle persone ammesse ai colloqui come accertato dai tanti rinvenimenti avvenuti. Anche la natura dei materiali dei cellulari prevalentemente in plastica consentono il passaggio degli stessi anche in presenza di metal detector. La polizia penitenziaria che opera con un costante sotto organico anche nei settori nevralgici per la sicurezza come il “reparto colloqui” riesce a fare quello che può ma l’efficienza del servizio dipende soprattutto dal numero degli uomini in divisa impiegati e da adeguate strumentazioni che purtroppo non esistono. Così le celle diventano veri e proprio call center a disposizione della criminalità anche quella organizzata che può inviare messaggi ed ordini all’esterno nonostante lo stato detentivo. Aspetto cruciale della questione è che il possesso illegittimo dei cellulari in carcere viene perseguito unicamente da sanzioni disciplinari interne e non da ipotesi di reato specifiche che se fossero previste ed applicate costituirebbero un valido deterrente a tale traffico che di sicuro favorisce anche l’attività criminale sul territorio compromettendo il livello di sicurezza interna agli Istituti con la possibile divulgazione di notizie che possono riguardare l’obiettivo sensibile del carcere. Ad esempio l’azione del Nucleo Cinofili Antidroga interna all’istituto può essere annunciata all’esterno dai detenuti con l’utilizzo dei cellulari illegalmente posseduti. Ormai le denunce del SAPPe sono tante in merito come più volte è stata rappresentata la necessità di una schermatura sulle strutture penitenziarie per impedire quanto rappresentato. Un plauso va al personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Avellino nei diversi Ruoli che non abbassa la guardia ed opera con alto senso del dovere e spiccata professionalità ed il risultato del rinvenimento dei cinque cellulari ne è la riprova.


Torna alla Home

"Abbiamo peccato in due episodi. Sapevamo della forza della Roma sulle palle inattive. Ho fatto un cambio prima di quel corner inserendo un difensore ma non è bastato. Abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Era il 90' e mancavano pochi minuti: ho tolto un ragazzo entrato da poco,...
"Non abbiamo vinto perché non siamo stati attenti in occasione del calcio d'angolo del loro 2-2. Eravamo riusciti a ribaltarla, facendo una grande partita. Abbiamo creato tante occasioni. Quest'anno anche quando riusciamo a fare partite buone non sempre troviamo la vittoria. Dobbiamo ripartire dalla prestazione positiva. Ci è mancata...
"Non è mai facile giocare in questo stadio, l’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto. È stata una partita con poche occasioni, quindi abbiamo dovuto lottare. Sul calcio d’angolo mi sono detto di dovermi far trovare al posto giusto e per fortuna è andata bene”. Così Tammy Abraham,...
Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham...
La struttura delle famiglie future sta subendo un'evoluzione apparentemente in verticale. Sembrerebbe infatti che i nonni stiano diventando i pilastri di queste strutture, con un'unica generazione di nipoti alla base, seguita da genitori anch'essi figli unici. Ma che destino attende cugini, fratelli e zii in questo nuovo ordine familiare? Probabilmente,...

IN PRIMO PIANO