“Bisognerebbe fermare un po’ tutto e riflettere. Non è possibile pensare che un gioco al quale bisognerebbe portare la famiglia per avere uno svago, divenga una specie di guerra. Non riesco a capire con quale criterio vengano fatti questi insulti. Questo non è un pensiero, questa è gente che lì non può stare”. Così Piero Sandulli, presidente della Corte Sportiva d’Appello della FIGC, intervenuto ai microfoni di Radio CRC. “Fuori dallo stadio ci sono stati episodi di violenza che hanno comportato il decesso di una persona e questo non è possibile. L’episodio interno (i cori, ndr) – aggiunge – poi compete a chi ha il potere di esercitarlo a sua discrezionalità per valutare la sospensione di una partita o meno. Ci sono anche rappresentati della procura federale, possono farlo loro”. “Sanzione più giusta? Questo lo diranno i giudici. Io non posso entrare nel merito di cose che forse dovrò valutare”, conclude.
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