Scoperta la banda dei Monopoli che ‘rubava’ le sigarette sequestrate

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Benevento. Commercializzavano sigarette sequestrate dalle forze dell’ ordine. Sono così scattati gli arresti domiciliari per sei dipendenti dei Monopoli di Stato. SI tratta di Gaetano Ceglia, 55 anni, beneventano, Claudio Iannella, 58 anni, di Apice, entrambi addetti alla portineria presso il deposito delle Dogane del Monopolio di Benevento; Rita Catalano, 61 anni, di Castelpoto, Rup delle attività istruttorie di custodia e gestione reperti di contrabbando; Marisa Tedino, 59 anni, di Castelpoto, sostituto del Rup e responsabile delle attività di relazioni esterne in ordine ai reperti in sequestro; Maria Iuliani, 61 anni, di Guardia Sanframondi, e Antonio De Gennaro, 59 anni, di Benevento, collaboratori dell’Ufficio tabacchi di contrabbando. Le ipotesi di reato contestate vanno dal peculato all’intralcio alle investigazioni. In mio particolare il peculato e il contrabbando per aver immesso in commercio un quantitativo di tabacchi esteri sul mercato vengono contestati a Gaetano Ceglia e Claudio Iannella, mentre l’intralcio all’attività investigativa, viene contestata a Rita Catalano, Marisa Tedino, Maria Iuliani e Antonio De Gennaro. Le indagini sono partite da un blitz dei carabinieri di Marcianise. In quattro furono sorpresi con sigarette provenienti dal deposito dei Monopoli. Le indagini hanno portato a capire che, ad opera di alcuni dipendenti, venivano re-immesse nel mercato clandestino, tabacchi lavorati esteri o nazionali, sottratti ai Monopoli. Le intercettazioni hanno consentito di verificare il coinvolgimento di altri dipendenti del Monopolio. Questi hanno cercato di ostacolare l’attività investigativa della Guardia di Finanza, utilizzando lo stratagemma dello spostare i colli spostando sigarette da un lato ad un altro, in modo da sopperire agli ammanchi, e far coincidere il peso e la quantità a quelli risultati nei verbali di sequestro. L’attività della Guardia di Finanza è terminata il mese scorso accertando che con queste attività illecite sarebbero state riammesse sul mercato clandestino due tonnellate di sigarette, pari ad un’ evasione dei diritti doganali di circa 300mila euro.


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