Aversa – Sette mesi dopo la violenta aggressione ai danni di una dottoressa del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Moscati” di aversa, è arrivata la condanna per la responsabile.
Al termine del processo svoltosi presso il Tribunale di Napoli Nord, la donna è stata giudicata colpevole e condannata a un anno e otto mesi di reclusione per minacce di morte e lesioni personali.
L’episodio risale allo scorso ottobre, quando la donna, in preda a un’ira incontrollabile, aveva prima minacciato di morte la dottoressa in servizio e poi le aveva scagliato contro il monitor di un computer e una stampante, seminando il panico nel reparto d’emergenza.
Un elemento di rilievo nel processo è stata la costituzione di parte civile dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Caserta. Per la prima volta nella sua storia, l’Ordine ha deciso di intraprendere un’azione legale in un procedimento riguardante lesioni personali e minacce subite da un professionista sanitario.
Una scelta forte, volta a sottolineare la gravità dell’episodio e a tutelare la dignità e la sicurezza dei medici.
La sentenza del Tribunale di Napoli Nord ha pienamente riconosciuto le ragioni delle parti civili, condannando l’imputata non solo alla pena detentiva, ma anche al risarcimento dei danni prodotti e al pagamento delle spese processuali.
“Si tratta di un precedente importante – ha commentato con soddisfazione il presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta, Carlo Manzi – che riafferma con forza il diritto dei medici a lavorare in sicurezza e con dignità. La nostra costituzione di parte civile vuole essere un segnale chiaro: l’Ordine è e sarà sempre al fianco dei colleghi aggrediti”.
Il presidente Manzi ha poi lanciato un appello alle istituzioni per garantire condizioni di lavoro più sicure a tutti i professionisti sanitari, spesso esposti a episodi di violenza verbale e fisica.
“Sarebbe giusto garantire – ha aggiunto Manzi – adeguate condizioni di sicurezza sul lavoro a tutti i professionisti sanitari, per questo l’Ordine dei Medici di Caserta ha proposto al Consiglio regionale della Campania di legiferare in tal senso, sulla scorta di quanto già hanno fatto altre Regioni in Italia”.
La condanna rappresenta un monito severo contro ogni forma di violenza nei confronti del personale sanitario e un segnale di attenzione da parte della giustizia verso la tutela di una categoria professionale fondamentale per la collettività.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2025 - 19:58