Nuovi dettagli emergono nel caso del presunto ‘angelo della morte’ in camice bianco.
Le indagini sull’orribile vicenda che vede coinvolto Mario Eutizia, ex badante quarantottenne di Napoli, hanno portato a un nuovo importante sviluppo. Sono stati identificati i primi due anziani cittadini di Latina, presunte vittime dell’uomo.
Secondo le accuse, Eutizia, approfittando della sua posizione di fiducia, avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai suoi assistiti, accelerandone la morte.
L’ipotesi investigativa è che l’uomo, approfittando delle fragilità degli anziani e delle loro patologie preesistenti, abbia manipolato le terapie farmacologiche, portandoli a un decesso precoce.
Le vittime, decedute tra il 2017 e il 2024 nelle province di Latina, Napoli e Salerno, sarebbero state sottoposte a trattamenti farmacologici non conformi alle prescrizioni mediche, con dosi eccedenti e potenzialmente letali.
L’uomo, che si trova attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, avrebbe confessato i crimini, delineando un quadro inquietante di una serie di omicidi premeditati, commessi con la freddezza di chi agisce nell’ombra.
Le indagini, condotte dai Carabinieri, sono ancora in corso per ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e per accertare se vi siano altre vittime.
Si stanni analizzando la cartelle cliniche degli anziani assistiti
Gli inquirenti stanno analizzando le cartelle cliniche degli anziani assistiti da Eutizia, cercando eventuali correlazioni tra le terapie somministrate e i decessi.
La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e ha riacceso il dibattito sulla tutela degli anziani e sulla necessità di garantire una maggiore vigilanza nelle strutture assistenziali.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2024 - 14:48 / Cronache della Campania