Salerno. Un detenuto di origine magrebina ha ucciso il suo compagno di cella nel carcere di Salerno al culmine di una lite.
La vittima, un 30enne originario dell'Umbria, era in procinto di essere scarcerata nel 2026, mentre l'aggressore, 24enne, era in attesa di giudizio.
I fatti si sono svolti nella serata di ieri, 18 luglio 2024, all'interno della sezione "detenuti comuni" del carcere di Fuorni.
Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe scoppiata per futili motivi e il 24enne avrebbe aggredito il compagno con una lametta ricavata da una lametta da barba, ferendolo gravemente al collo.
La vittima, trasportata d'urgenza all'ospedale "Ruggi" di Salerno, è arrivata già in condizioni non coscienti e, dopo una notte in rianimazione, è deceduta questa mattina.
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Entrambi i detenuti erano già noti alle forze dell'ordine: la vittima aveva precedenti per spaccio e rapina, mentre l'aggressore era in attesa di giudizio per reati non ancora precisati.
Sull'episodio è stata aperta un'indagine da parte della Procura della Repubblica di Salerno per fare luce sulla dinamica dell'accaduto e stabilire le esatte responsabilità.
La notizia ha destato sgomento e preoccupazione all'interno del carcere di Salerno, dove già in passato si sono verificati episodi di violenza tra detenuti.
L'Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) ha denunciato la situazione di sovraffollamento e la carenza di personale nelle carceri italiane, che a loro dire creerebbero un clima di tensione e insicurezza all'interno degli istituti penitenziari.
REDAZIONE






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