La presidenza del Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta di sospensione dall’incarico per Enrico Coscioni, presidente di Agenas, presentata dal ministro della Salute Orazio Schillaci.
A seguito della misura cautelare interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per un anno, Coscioni è oggetto di discussione da parte dei parlamentari di Fratelli d’Italia, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro. La questione sarà discussa il prossimo 2 maggio alla Conferenza Permanente Stato-Regioni.
Il parere favorevole all’atto di sospensione è stato espresso anche dall’Avvocatura Generale dello Stato. Secondo l’Avvocatura, i compiti istituzionali dell’Agenzia e i fatti contestati a Coscioni potrebbero rendere inopportuna la prosecuzione del suo incarico.
Tale decisione è stata supportata anche dai membri di diversi partiti politici e rappresentanti sindacali, che sottolineano l’importanza di gesti decisi in situazioni delicate come queste.
Da diverse parti si sono levate opinioni divergenti sull’atto di sospensione di Enrico Coscioni. Mentre alcuni politici hanno elogiato la decisione come necessaria e adeguata, sindacalisti e colleghi di Coscioni hanno ribadito la presunzione d’innocenza e l’importanza di un’indagine approfondita ed equa prima di trarre conclusioni definitive sulla vicenda. Ogni sviluppo futuro sarà atteso con attenzione e interesse da tutte le parti coinvolte.
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