Il fine settimana dal punto di vista meteo si prospetta con due facce diverse. Oggi è previsto un clima limpido e gelido, ma domenica le condizioni meteorologiche peggioreranno, segnando l’inizio di un cambiamento repentino da freddo a mite nei prossimi giorni.
Nonostante il freddo abbia caratterizzato gli ultimi 4-5 giorni, Gussoni sottolinea che in generale, il freddo si è mantenuto prevalentemente oltre confine, raggiungendo solo recentemente il Centro e localmente il Sud. In poche parole, fino ad ora abbiamo avuto poche tracce di un inverno tipico: le temperature sottozero, anche di giorno, sono un ricordo lontano.
Esattamente 39 anni fa (nel 1985), si registravano temperature di -21°C a Firenze e -19°C diffusi nella Pianura Padana.
Nelle prossime ore, dopo uno dei risvegli più freddi delle ultime settimane, vivremo ancora temperature fredde al Nord, mentre al Sud si registreranno già temperature più miti con qualche nuvola residua. Successivamente, un sistema perturbato proveniente dalle Baleari causerà la rotazione dei venti da ovest e sud-ovest, portando venti più miti e un graduale aumento delle temperature massime. Domenica, si prevede la possibilità di pioviggine dalla Liguria alla Calabria lungo il versante occidentale, alternati a fasi asciutte prolungate, con cielo più nuvoloso su tutto il settore ovest.
Il 15 gennaio, metà mese e metà inverno, porterà maltempo con piogge diffuse sul versante tirrenico, mantenendo un clima freddo solo al Nord. Le piogge più intense colpiranno Basso Lazio, Campania e Calabria tirrenica, mentre la neve sarà limitata alle cime più alte degli Appennini, oltre i 1500 metri.
Successivamente, un susseguirsi di perturbazioni porterà fenomeni meteorologici anche il martedì al Sud e localmente tra Liguria di levante e Alta Toscana. Mercoledì, è prevista pioggia su gran parte del Centro-Nord con neve sulle Alpi, ma non sugli Appennini.
A partire dal 18 gennaio, potrebbe verificarsi una fase calda anomala o il passaggio di un nocciolo polare con un drastico calo termico e neve fino sulle coste adriatiche. Tuttavia, questa previsione attuale ha una bassa attendibilità.
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