AGGIORNAMENTO : 30 Ottobre 2025 - 21:45
17 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 30 Ottobre 2025 - 21:45
17 C
Napoli

Salerno, evasione fiscale: sequestro beni alla Realsud

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, condotte di indebite compensazioni in forma diretta e per equivalente, per un valore complessivo di 959mila euro, tra denaro contante e beni immobili.

Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti di una verifica fiscale, finalizzata al controllo dell’esatto adempimento delle disposizioni contemplate dalla normativa tributaria in materia di I.V.A., di imposte sui redditi e degli altri tributi, eseguita nei confronti della“Realsud S.p.a.”, società salernitana operante nel settore della commercializzazione all'ingrosso di parti e accessori di autoveicoli.

In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, allo stato confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari, gli indagati, Roberto Rispoli e Clemente Rispoli rispettivamente amministratore unico e presidente del Consiglio di Amministrazione, avrebbero operato delle indebite compensazioni d’imposta, utilizzando crediti non spettanti o inesistenti, asseritamente riconducibili ad attività di ricerca e sviluppo.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suCronaca Salerno

L’agevolazione prevista in materia di “ricerca e sviluppo”, nello specifico, mira ad incentivare e stimolare 1’innovazione e la competitività d’impresa mediante la ricerca interna (intra-muros) ovvero avvalendosi di soggetti esterni {extra-muros).

Sulla base degli accertamenti condotti dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria Salerno, i crediti portati in detrazione difettavano dei requisiti previsti, per la loro maturazione, dal cd. “Manuale di Frascati”, ovvero la novità, la creatività, l’incertezza, la sistematicità, la trasferibilità e/o la riproducibilità, essendo riferiti a spese relative all’ordinario processo produttivo della società.

Agli stessi indagati, è stato poi contestato il reato di truffa, avendo indotto in errore l’Agenzia delle Entrate mediante false dichiarazioni che ne attestavano la qualifica di esportatore abituale, al fine di beneficiare, indebitamente, di un regime di esenzione I.V.A., per un importo superiore ai l70mila euro.

Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2023 - 17:23 - Gustavo Gentile

Notizie del giorno

Nessun articolo pubblicato oggi.

Primo piano

Podcast

  • Pannarano, decapitò il fratello e gettò la testa dal balcone : "Chiedo perdono ai miei familiari"

  • Camorra, perché la confessione "tardiva" non è bastata al giovane boss Salvatore Barile

  • Napoli, "Il paese è nostro e il lavoro è nostro", le minacce all’imprenditore della bonifica Kuwait

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!
Icona sito

cronachedellacampania

74.200 iscritti
Iscriviti