Napoli, il centro produzione Rai compie 60 anni guardando al futuro

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Il centro di produzione Rai di Napoli compie 60 anni ma anziché guardare indietro rilancia il proprio sguardo verso un futuro fatto di nuove produzioni e, soprattutto, nuovi investimenti all’ombra del Vesuvio che vanno dal semplice restauro al rifacimento integrale, come auspicato dal governatore campano Vincenzo De Luca che si dice pronto a fare la sua parte.

I sessanta anni di vita di uno dei più importanti centri di produzione Rai del Paese, nato il 7 marzo del 1963, sono stati celebrati nel corso di una conferenza stampa, presenti il consigliere di amministrazione Rai Simona Agnes, il direttore del centro di produzione Antonio Parlati, vari direttori di testata Rai e alcuni dei personaggi delle fiction e dei varietà prodotti a Napoli: da Patrizio Rispo a Rosalia Porcaro, da Veronica Maya allo scrittore Maurizio De Giovanni, autore tra gli altri de ‘I bastardi di Pizzofalcone’ e del commissario Ricciardi.

Per festeggiare i 60 anni del centro – ha spiegato il direttore di Radio Rai Roberto Sergio – diverse le iniziative in cantiere, a partire dall’appuntamento con il canale viola No Name for Naples, un canale radio digitale in onda – con sprezzo della scaramanzia – venerdì 17 dall’auditorium di Napoli.



    Un evento riservato ai giovani musicisti partenopei guidati dal rapper Clementino. E poi Radio Live Napoli, che fonda la sua programmazione nell’archivio della canzone napoletana e le cui trasmissioni partiranno il 31 marzo. Testimonial due nomi noti al grande pubblico come Renzo Arbore e Marisa Laurito.

    Infine un podcast che racconterà storie di riscatto giovanile attraverso la musica, “Andare sul territorio – ha detto Simona Agnes, componente del Cda Rai – raccontare le storie di tutti gli italiani, è una visione imprescindibile del servizio pubblico e siamo intenzionati a portarla avanti”. “Altri 60 di questi anni”, l’auspicio di Antonio Parlati.

    Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ricordato la mossa del Comune di mettere a disposizione la Mostra d’Oltremare nei mesi in cui il centro di produzione sarà interessato da lavori di adeguamento per consentire di portare avanti le produzioni su Napoli.

    Il governatore De Luca indica due vie per il futuro: o la realizzazione ex novo nella ex base Nato di un polo radio-televisivo per una spesa da 20 milioni. O un investimento da 10 milioni per rifare da capo il centro. “Io sono per farlo – ha detto rivolgendosi ai vertici Rai – la decisione spetta a voi ma bisogna muoversi subito prima che le risorse per il Sud vengano rastrellate con atti di delinquenza politica come sta già avvenendo”.


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