Cronaca di Napoli

L’alunno invisibile nella scuola di Arzano

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Arzano.La denuncia pubblica di un padre. Accade anche questo, nel futuristico 2023 che un alunno disabile visivo della scuola media di Arzano non riesca a studiare.

“Solite e vane promesse di assessori, consiglieri ed ex amministratori comunali di maggioranza, che a parole sembrano voler risollevare il mondo, ma che nei fatti seguono la solite litanie infinite della politica”, lanciano l’appello i genitori sui social.

Insomma, solo chiacchiere e porte sbattute in faccia a chi vorrebbe sentirsi parte di una comunità e non può. L’alunno, frequentante la scuola Ariosto 1 di Via Napoli, è costretto a lottare assieme ai suoi genitori per vedersi riconoscere ad inizio di ogni nuovo anno scolastico i propri diritti.

E, nonostante le accorate richieste e appelli (siamo quasi a fine anno scolastico), lo scolaro non possiede ancora l’Aritihmetic Braille, strumento necessario per poter studiare e apprendere la matematica.

“E mentre l’amministrazione e la sindaca – stigmatizzano da Arzano News- pubblicizzano sui loro profili social le attività dell’amministrazione, sotto i loro occhi si palesano drammi personali e familiari di chi vorrebbe e dovrebbe sorridere alla vita”.

Eppure, nell’era delle amministrazioni che inglobano al proprio interno esponenti dell’associazionismo, dello sport, del mondo della scuola e delle parrocchie ad Arzano si è raggiunti anche questo ennesimo traguardo negativo. Facciamo presente che la scuola dovrebbe rappresentare la tappa fondamentale nel cammino di crescita di un bambino non vedente: infatti, oltre ad apprendere, egli dovrebbe essere messo in condizioni di imparare l’uso di strumentazioni e tecniche che gli consentano di superare il deficit percettivo e di raggiungere risultati paragonabili a quelli dei suoi coetanei.

“Cari amministratori, se ci siete battete un colpo…alla vostra coscienza…!”. Della vicenda si starebbe interessando l’associazione Arzano Alternativa che ha dato la propria disponibilità a seguire l’annosa vicenda.

Domenico Acunzi


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