Sparanise, arrestato e processato per concussione: assolto il sindaco

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Salvatore Martiello è stato assolto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere perché il fatto non sussiste

Il sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello è stato assolto dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, insieme alla segretaria comunale Daniela Rocco, dall’accusa di concussione per l’organizzazione degli eventi natalizi del 2017-2018.

Secondo la Procura era stata affidata a ditte amiche del sindaco togliendola alla Pro Loco, era risultata la prima affidataria, e il cui presidente Gennaro Giaccio aveva poi denunciato il fatto mettendo nei guai il sindaco.



    Le contestazioni durante il dibattimento sono state però smontate in particolare dalla difesa di Martiello (assistito da Angelo Raucci), tanto che lo stesso pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione dei due imputati, impostazione poi condivisa dal collegio presieduto da Giovanni Caparco, che ha assolto Martiello e la Rocco con formula piena, “perché il fatto non sussiste”, ritenendo dunque Giaccio non attendibile.

    “Ho fatto bene a non dimettermi – dice Martiello – nonostante la gogna mediatica di cui sono stato vittima”. Martiello e la Rocco (difesa da Massimo Garofalo) erano stati accusati da Giaccio, che a carabinieri e Procura aveva denunciato di essere stato estromesso dall’organizzazione degli eventi dopo essersi aggiudicato un bando di gara da 16mila euro indetto dal Comune.

    Ma i difensori degli imputati hanno fatto notare, producendo documentazione ad hoc, che quella indetta dal Comune di Sparanise non era una gara di appalto, ma una manifestazione di interesse “aperta”, nel senso che il Comune, come peraltro attestato da una delibera di giunta (la 160) prodotta dalla difesa, non aveva vincoli particolari, e anche un eventuale affidamento deciso dalla Commissione comunale, come era avvenuto per la Pro Loco, era sottoposto poi ad un controllo sulla spesa.

    Dal dibattimento è emerso che Giaccio aveva previsto per gli eventi, in relazione ad aspetti particolari come le luminarie, spese maggiori rispetto a quelle dell’anno precedente, così l’ente comunale ha deciso di rivolgersi ad altre ditte.



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