Pompei si festeggia come Città

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Il secolo di vita per la Città di Pompei s’avvicina. E’ soltanto tra sei anni, ormai. E ciò perché l’anno 1928 del Novecento fu quello in cui fu istituito per Regio Decreto il Comune di Pompei.

L’evento, preconizzato e atteso da Bartolo Longo, che era morto appena due anni prima si realizzò amministrativamente ritagliando letteralmente porzioni di territorio comunale da quattro Comuni confinanti: Torre Annunziata, Boscoreale e Gragnano in Provincia di napoli e Scafati in Provincia di Salerno. Da quel momento è cominciata la vita della Città nuova, intesa come società civile univocamente amministrata da un consesso comunale eletto dai cittadini.

Da una ventina d’anni però Pompei festeggia anche il Decreto firmato nell’anno 2004 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Con esso il Comune fu elevato al rango di CITTÀ. E quest’anno la festa per l’anniversario è ripresa dopo una pausa prolungata dovuta anche alla ricorrenti fasi di Commissariamento del Comune, per la accentuata ingovernabilità che per oltre un quinquennio ha vista la presenza di Commissari prefettizi alla guida della Città, in esito allo scioglimento ripetuto del Consiglio Comunale.



    Ma il Sindaco Carmine Lo Sapio ha voluto festeggiare la Città di Pompei per questo suo diciottesimo compleanno da Città, in attesa di festeggiare il secolo di vita da Comune, I festeggiamenti si sono svolti in maniera sobria, con un calendario di eventi ricchi il giusto, dopo l’overdose dello Street Festival Art. l’arco temporale è stato di soli due giorni l’8 e il 9 di questo ottobre.

    La contingenza favorevole che ha fornito la possibilità di avere anche un’ eco internazionale è stata rappresentata alla nutrita presenza di stranieri ospiti negli Hotel e nei numerosi e accoglienti B&B pompeiani, frutto di tante piccole iniziative a dimensione familiare o poco più.

    Tra le novità di quest’anno, già nella serata inaugurale della festa della Città di Pompei, c’è stata l’esibizione di Giovanni Baglioni. Giovanni è figlio del più famoso Claudio Baglioni, il cantante di musica leggera, conosciuto soprattutto in Spagna, per avere pubblicato buona parte della propria discografia in lingua spagnola: sul mercato iberico e su quello sudamericano. Ricordiamo però al lettore che Claudio Baglioni fu insignito della nomina a Cittadino Onorario negli anni del Sindacato di Claudio D’Alessio.

    La esibizione di Giovanni Baglioni si è svolta nella serata di Sabato Otto Ottobre presso il teatro “Di Costanzo-Mattiello” nell’Istituto Bartolo Longo. Il giovane Baglioni con impegno e studi tenaci è divenuto un ottimo chitarrista. Egli è già abbastanza famoso in ambito internazionale – e ovviamente in crescita in quanto a popolarità – sulle orme del padre. Sul palco però Giovanni si è mosso con personale disinvoltura aiutato da una parlantina sciolta e anche, per certi aspetti, propria ed elegante.

    La chitarra acustica – che lo ha reso noto nel mondo della musica per il suo tocco caratteristico tra tapping e singerpicking, cioè tra tocchi e nuove polifonie tratte dalla chitarra a dita nude, senza ricorso al classico peltro – non ha abbandonato un istante Giovanni.

    Egli è stato costantemente impegnato con la chitarra nei suoi virtuosismi, peraltro apprezzati dagli spettatori, presenti in sala in discreto numero. Alla fine si può affermare, senza esagerare, che la sua esibizione ha conquistato sin dalla prima nota gli spettatori, i quali sono rimasti avvinti dalle nuove e complesse musicalità da lui espresse dal palcoscenico, senza altri filtri. Diciamo pure come un’acrobata senza rete. Di ciò gli va dato atto.

    Dalla inaugurazione ben riuscita anche grazie alla performance di Giovanni Baglioni passiamo ora alla chiusura della “due giorni” della Città. l giorno successivo infatti, il 9 ottobre, la festa della Città si è spostata nella piazza Schettini, per la serata del percorso enogastronomico.

    Un evento che ha impegnato il pubblico presente in gradite tappe successive davanti ai numerosi gazebi, allestiti – in continuo lungo tutto il perimetro della Piazza Schettini – da Aziende attive nel settore della Ristorazione, della Gastronomia, della Pasticceria, del Vino e dei Liquori.

    Aziende Pompeiane e Comprensoriali, generalmente di media dimensione, che si sono contese l’apprezzamento e la degustazione dei tanti partecipanti all’evento. Concludendo però dobbiamo riconoscere che il vero successo della Festa della Città è stato determinato dalla compostezza complessiva dei festeggiamenti, partecipati e portati a termine senza eccessi e senza paralizzanti disordini, tipici delle feste paesane, che vedono muraglie umane all’assalto dei buffet, all’arma bianca, rappresentata di forchette e coltelli branditi per l’assalto finale.

     Federico L.I. Federico


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