Avrebbero spogliato il patrimonio aziendale di beni di pregio, tra cui quadri e altre opere d'arte, di soldi e automezzi, portando due societa' alla bancarotta. E' l'accusa contestata a tre persone, amministratrici di fatto e di diritto di due societa' operanti nel settore della raccolta dei rifiuti per conto di alcuni comuni dell'hinterland napoletano, da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro preventivo dei tredici automezzi per la raccolta rifiuti e di somme equivalenti al valore di quanto distratto dall'azienda, cioe' oltre 1,5 milioni di euro.
Alla fine pero' i finanzieri di NAPOLI e della Compagnia di Torre del Greco, dopo varie perquisizioni effettuate nelle abitazioni e in luoghi riconducibili agli indagati in diverse localita' italiane (NAPOLI, Roma, Portici e Sarno), sono riusciti a trovare e mettere sotto chiave somme di danaro e beni per un valore di 441mila euro.Potrebbe interessarti
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Le indagini effettuate dalle Fiamme Gialle hanno messo nel mirino due societa' oggetto di fallimento, ovvero la "Sagi Service srl" di Torre del Greco e la Melito Multiservizi spa, quest'ultima partecipata al 50% dal Comune di Melito; e' emerso che durante la procedura fallimentare, i tre amministratori avrebbero spogliato le societa' di tutti i beni per sottrarli ai creditori, simulando anche la vendita dei mezzi per la raccolta dei rifiuti.






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