Napoli, aggrediti tre agenti penitenziari a Secondigliano. Capece: "Noi ci sentiamo abbandonati da tutti"
Ieri "sono stati aggrediti nel carcere di Secondigliano tre poliziotti, un ispettore e due assistenti, da due detenuti che alle 16 non sono voluti rientrare nelle celle. Protagonisti due detenuti italiani, per altro già noti per analoghi fatti violenti ma non ancora trasferiti da Secondigliano come invece era stato chiesto: si sono scagliati con violenza contro i poliziotti con una rudimentale mazza di legno, ferendoli".
E' quanto denuncia, in una nota, Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.Potrebbe interessarti
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"I colleghi vittime dell'aggressione - prosegue - sono stati condotti in ospedale per le cure del caso e a loro va tutta la solidarietà e la vicinanza del Sappe". Per Capece "questo è lo scenario quotidiano inaccettabile in cui opera il Corpo di Polizia Penitenziaria".
"Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano", prosegue. "Fare il poliziotto penitenziario in carcere è sempre più pericoloso e noi ci sentiamo abbandonati da tutti: dalle Istituzioni, dalla politica e soprattutto da Ministero della Giustizia e Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria! Noi siamo pronti a scendere in piazza, a Napoli, per manifestare tutta la nostra rabbia e la nostra protesta", annuncia infine Capece.






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