Cronaca di Napoli

Napoli, negativo al covid recluso in casa

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La paradossale storia è raccontata da Alexandros Paipais, un ingegnere di 38 anni napoletano che lavora come consulente per una grande azienda di Pomigliano d'Arco, residente a , ma domiciliato a San Giorgio a Cremano.

“Sabato 11 dicembre- spiega- mi reco in una clinica privata a Napoli per fare un tampone molecolare a causa di un intervento a cui avrei dovuto sottopormi il 13 dicembre. Tampone risultato positivo al Covid. L'esito mi stupisce anche perché la mia compagna risulta nella stessa giornata negativa e io sono abbastanza scrupoloso nel mantenere le distanze e evitare contatti con altre persone per quanto possibile. Mi reco quindi il giorno dopo in un altro laboratorio per fare un nuovo tampone il cui esito è negativo come mi aspettavo”.

E poi aggiunge: “Chiamo la clinica dove ho fatto il primo tampone e mi dicono che per loro non ha nessuna valenza il tampone negativo. Allora chiedo di ripetere presso di loro un altro tampone, richiesta che mi viene negata senza nessun valido motivo. Insisto visto l'urgenza dell'intervento ma niente da fare.

Il personale sanitario ironizza anche sulla questione e sentendomi preso in giro vado via. Dopo numerosi tentativi sono io a contattare ASL di appartenenza che in tutto questa storia ancora non si era degnata di contattarmi. In ogni caso per l ASL sono positivo senza appello e devo restare in quarantena”.

E quindi: “Comincio ad informarmi e scopro una storia analoga alla mia capitata ad un avvocato napoletano. Decido quindi di ripetere nuovamente il tampone 48 ore dopo il secondo e chiaramente risulta negativo ma ASL mi ripete che devo stare a casa. Posso fare tutti i tamponi che voglio ma vale solo il primo anche se sbagliato.

In tutto questo il green pass risulta sempre valido avendo fatto il vaccino a luglio 2020. Il giorno 16 dicembre decido di effettuare anche il test per la valutazione degli anticorpi proteina spike che risulta ancora una volta negativo. Conclusione: mi trovo chiuso in casa pur essendo negativo e senza sintomi, intervento bloccato e rimandato a chissà quando, danni economici (lavoro e spese sanitarie) e danni morali”.


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